La festa per la classe 2022 della Hall of Fame

Ieri a Canton si è chiusa la tre giorni dedicata all’ingresso nella Hall of Fame della classe 2022. Dopo la consegna delle giacche dorate e la prima partita di preseason tra Las Vegas Raiders e Jacksonville Jaguars è arrivato il momento della cerimonia più importante.  Cominciamo, come da tradizione, con gli eletti.

Sam Mills

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Un veloce resoconto della cerimonia con i discorsi degli indotti (o di un loro parente).

Dick Vermeil

Vermeil ha ringraziato gli allenatori che hanno lasciato i training camp per andare a congratularsi con lui di persona. Essere il 28° Head Coach ad entrare nella Hall of Fame è un motivo di orgoglio incredibile e spera che allenatori come Mike Holmgren, Mike Shanahan e Tom Coughlin possano presto raggiungerlo perché se lo meritano anche più di lui. In chiusura un ringraziamento a Kurt Warner senza il quale lui non potrebbe essere nella Hall of Fame.

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Cliff Branch

Per Cliff, deceduto nel 2019, è salita sul palco la sorella Elaine che ha ricordato che Branch è sicuramente presente seppur in spirito insieme ad Al Davis e John Madden. Elaine ha ricordato che Branch è stato un nero-argento fino al midollo, da quando è stato draftato a quando ha chiudo la sua carriera con i Raiders.

Bryant Young

Young ha iniziato ringraziando tutti i compagni di squadra che ha avuto nel corso degli anni e tutti gli avversari affrontati in carriera. Nel suo discoro Bryant ha ricordato il figlio Colby, deceduto a 15 anni per tumore al cervello, e il fatto che il 22 era il suo numero preferito, un segno che gli ha voluto mandare.

https://twitter.com/49ers/status/1555981397378052096

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Tony Boselli

Tony ha iniziato il discorso ringraziando la sua famiglia e di quanto sia onorato di essere il primo giocatore dei Jacksonville Jaguars ammesso nella Hall of Fame. Boselli ha voluto ricordare come gli anni passati sotto Tom Coughlin siano stati fondamentali per diventare dei vincenti e raggiungere Canton.

Art McNally

Art McNally è il primo arbitro nella storia ad entrare nella Hall of Fame. Sul palco è salita Shannon O’Hara, nipote di McNally che ha introdotto un video di McNally nel quale ha ribadito quanto essere arbitri vuol dire essere al servizio di giocatori e squadre.

Richard Seymour

Seymour si è detto travolto dall’emozione di essere stato scelto per entrare nella Hall of Fame e che è grato con tutte le persone con le quali ha avuto a che fare in tutta la sua carriera. Ha ringraziato Bill Belichick per tutto quello che gli ha dato come allenatore che gli ha permesso di essere un buon giocatore e una buona persona.

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Sam Mills

Per Sam, scomparso nel 2005, è salito sul palco la moglie Melanie che ha voluto ricordare il lato umano di Mills, di quando non era considerato abbastanza bravo per giocare al college o di quando gli dicevano che a 27 anni era vecchio per giocare nella NFL ed invece adesso siamo qui a celebrare il suo ingresso nella Hall of Fame e lo possiamo fare perché Sam ha lavorato più duro dei suoi compagni e non ha mai perso ogni occasione che gli si è presentata.

https://twitter.com/NFL/status/1555956913552216064

LeRoy Butler

Nel suo discorso Butler ha detto di come giocare per I Green Bay Packers apre molte porte, vincere un Super Bowl ne apre molte di più, ma entrare nella Hall of Fame apre la porta del paradiso del football. Ha poi ringraziato i tifosi e i compagni di squadra che gli hanno permesso ogni tanto di avere una giornata storta rimediando ai suoi errori.

https://twitter.com/NFL/status/1555951092734779392

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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