ELF, il review di week 12

Week 12 (decima partita per le squadre) della ELF incorona Hamburg Sea Devils, Vienna Vikings e Barcelona Dragons regine delle tre Conference mentre continua la battaglia a quattro per l’accesso ai play-off come miglior seconda.

Barcelona Dragons vs Stuttgart Surge 62-8

Partita senza storia, come da previsione, tra i Dragons vincitori della Conference sud e i derelitti Surge che ormai vanno in campo solo per onor di firma, avendo perso anche la motivazione a raggiungere la prima vittoria. Alla fine del primo periodo i catalani erano sul 35-0 avendo concesso a Stuttgart un solo primo down e sei yard nette di guadagno. Gli otto punti degli svevi sono arrivati sul finale grazie al “TD della bandiera”, come si direbbe nel calcio, arrivato con una portata di 9 yard di Phineas Pasqualini che poi ha anche trasformato da due punti. Il calvario dei Surge prevede ancora una partita casalinga con i Kings e poi la trasferta proibitiva a Francoforte ma viste le condizioni soprattutto di morale della squadra, non c’è da aspettarsi sorprese.

Berlin Thunder vs Hamburgh Sea Devils 17- 39

La temibile difesa amburghese ha fatto un’altra vittima illustre. Sì, perchè se è vero che i punti contro Berlino sono arrivati tutti dall’Offense, è altrettanto vero che in occasione delle prime segnature, sia stata la difesa a consegnare l’ovale all’attacco in posizioni di territorio favorevoli. Le statistiche dicono che i Thunder hanno conquistato 324 yrds contro le 318 di Amburgo, proprio perchè gli amburghesi hanno dovuto coprire meno strada nei loro possessi.

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Il primo TD dei Sea Devils è arrivato con un passaggio di Salieu Ceesay a John Kruse in un drive partito dalle 46 dei Thunder per effetto di un intercetto di Justin Rogers ai danni di Joe Germinerio. Il secondo TD è arrivato da una corsa di 34 yard di Glenn Toonga dopo che Ambrose Mati aveva ricoperto una palla da un punt bloccato a Schenderlein per riportarla fino alle 34 dei Thunder. Il TD del 20-0, segnato da Jean Constant che ha ricevuto un passaggio di Moritz Maack era arrivato al termine di un drive partito dalle 33 dei Thunder, costretti al punt dalle proprie 16, mentre il quarto, ancora di Constant, è arrivato dopo un fumble di Joc Crawford forzato da Hiswill Anwuah sulle 40 di Berlino. Praticamente per quasi tutto il primo tempo si è giocato solo nel territorio dei Thunder per merito del reparto difensivo dei Sea Devils. Sul 27- 0 finalmente i berlinesi riescono a segnare la loro prima meta con una corsa di Germinerio, ma nell’ultimo minuto del tempo Amburgo allunga ancora con un FG di Eric Schlomm per il 30-6.

Inizia il secondo tempo e la musica non cambia: gran ritorno di kick-off di Lamarr Jordan che consegna il football al suo attacco sulle 44 di Amburgo. Stavolta è Saliou Ceesay, tornato in regia, a servire Jean Constant per il 37-6. Palla ai Thunder sulle proprie 30 yard, ma una penalità e due sack subiti da Germinerio portano l’ovale sulle 6 di Berlino e uno snap errato per il punter si traduce in un safety per il 39-6. A questo punto la furia dei rossoblu si placa e si va al quarto periodo in cui i Thunder riescono finalmente ad esprimere il proprio gioco e a segnare con Nikolai Shumann che riceve un pass di 8 yard, con successiva trasformazione da due punti, poi con un FG di Jonas Schenderlein da 35 yard per fissare 1l 39-17 finale.

Per i Sea Devils è la certezza matematica del titolo della conference nord, per i Thunder una sconfitta che li mantiene comunque in corsa per l’accesso ai play-offs vistta la sconfitta dei Galaxy per mano dei Fire.

Rhein Fire vs Frankfurt Galaxy 23 – 21

Cominciamo col dire che i vincitori di questa partita sono stati la ELF e il suo Commissioner Patrick Esume. Davanti a più di 12000 spettatori, record per la regular season ELF, un incontro che può essere considerato un’anticipazione dei play-off, si è risolto nei due minuti finali con sorpasso ad opera dei Galaxy a ventotto secondi dalla fine e controsorpasso a due secondi dal termine grazie ad un FG di Renè Hanssen, di professione cornerback, per il tripudio dei tifosi Fire che vedono la loro squadra più che mai “in the hunt” per la conquista del seed 4.

Protagoniste dell’incontro sono state le due difese, quella di Frankfurt che ha pressochè azzerato il running game di Dusseldorf concedendo loro soltanto 27 yard, e quella dei Fire che per buona pate della partita ha concesso ai Galaxy soltanto tre field goals, resistendo ai tentativi degli assiani in red zone. Entrambe le compagini hanno privilegiato il gioco aereo e i due QB hanno svolto al meglio il proprio lavoro. Jakew Sullivan ha completato il 70% dei passaggi per 313 yard e due TD, brillando soprattutto nel quarto periodo, quando ha tentato, con successo, di rimontare gli undici punti di gap. Jadian Clark, da parte sua, chiude con un buon 60% e tre TD pass contando, questa volta, sulla buonissima giornata di Harlan Kwofie, 151 yard e un TD con quattro ricezioni, e il talento di Nat Robitaille, autore della ricezione a pochi secondi dal termine che ha permesso poi ad Hanssen di calciare il FG decisivo.

La partita comincia con gli attacchi ancora in fase di studio e Jadrian Clark si vede intercettare da Karim ben El Ghali il primo passaggio della giornata. I Galaxy iniziano il loro drive dalle 29 yard di Dusseldorf, ma devono accontentarsi dei tre punti del FG di Ryan Rimmler da 24 yard dopo che la difesa Fire ha resistito a tre tentativi d’attacco entro le proprie 5. I Fire non riescono ad avanzare e Frankfurt ha un’altra occasione per segnare, ma Rimmler stavolta fallisce il tentativo di calcio da 40 yard. I Fire tornano in possesso e Cark conduce un bel drive affidandosi alle mani di Kwofie e di Achim Bah per poi mandare in end zone Robitaille con un passaggio di una yard proprio all’inizio del secondo periodo. Nei due turni successivi le difese la fanno da padrone, poi Frankfurt, ancora una volta, si blocca entro le 5 yard di Dusseldorf e di nuovo deve accontentarsi del FG di Rimmler per il 7-6. La reazione dei Fire è un blitz di Clark che dalle proprie 30 prima corre per 10 yard, poi lancia un missile per Kwofie per un TD pass da 75 yard. Sul 13-6 il drive dei Galaxy si spegne per un fumble di Sullivan provocato dal DE Remy Feltes che restituisce il possesso a Dusseldorf, ma Clark stavolta non va oltre il “three & out” e nel turno successivo Francoforte deve ancora accontentarsi di un calcio di Rimmler per l 13-9 che chiude il primo tempo.

Il terzo quarto vede di nuovo le difese prendere il sopravvento sugli attacchi avversari ma, dopo una serie di punt, arriva il terzo TD che accende il fuoco sul Reno, bella la coreografia nello stadio di Duisburg, e gli animi dei tifosi di Dusseldorf. Lo segna Bah con una ricezione in end zone da quattro yard dopo una serie di completi in cui Clark seleziona prima Timothy Knüttel, poi Patrck Pötsch e poi ancora Kwofie per 35 yard. Sul 9-20 sale in cattedra Sullivan che replica al collega con un drive da manuale in cui attiva Kevin Mwamba e Marvin Rutsch, alternando i passaggi con corse di Thomas Fishbach e sue personali per concludere con un passaggio di 23 yard a Rutsch per il TD del 20-15. Partita riaperta: i Fire tornano in possesso ma stavolta tocca a loro fermarsi a un passo dalla meta quando Clark dalle 2 di Frankfurt, perde 7 yard e la palla per un fumble. Sullivan parte dalle proprie 9 yard e con un bel drive di cinque minuti, a suon di completi che coinvolgono tutto l’attacco Galaxy conclude col TD pass di 5 yard per Reese Horn. Frankfurt avanti 21-20 e mancano 12 secondi nell’ambito dei quali Clark serve due volte Robitaille e, dà a Renè Hanssen l’ovale per il FG da 43 yard che chiude la partita.

La vittoria permette a Dusseldorf di raggiungere Thunder e Galaxy sul redord 6-4 mentre i Raiders vanno a 7-3 con la vittora sui Centurions Le ultime due giornate prevedono scontri diretti tra le quattro contendenti, per cui la lotta per la conquista del seed 4 si risolverà solo all’ultima partita.

Tirol Raiders vs Cologne Centurions 45- 20

I Raiders sbrigano la pratica Centurions nel primo quarto segnando tre touchdown e lasciando all’offense di Colonia soltanto due primi down. Sean Shelton, nel solo primo quarto fa 8 su 14 per 134 yard e tre TD pass per Yannick Mayr (due) e Marco Schneider. La furia realizzativa dei tirolesi continua ne secondo periodo con un FG di A Schwartz e due TD, uno di C.J. Okpalobi con una corsa di 6 yard e un altro, il terzo, di Mayr che riceve in end zone un passaggio di 10 yard. Il parziale di Shelton del solo secondo periodo è un 6 su 12 per 146 yard

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Chiuso il primo tempo, e la partita, sul 38-0, i neroargento tirano i remi in barca, ma anche così, dopo un paio di possessi senza esito, vanno ancora in touchdown con Lukas Fink che riceve da Shelton per 17 yard. A questo punto, con i Raiders in modalità di controllo, si vedono finalmente i Centurions con un TD lampo per un pass di 79 yard di Jan Weinreich per L Geyer. Nel quarto periodo, con i tirolesi già virtualmente sotto le docce a pensare ai due ultimi impegni decisivi per la corsa ai play-off, a Francoforte e poi a Berlino, la compagine renana riesce ad andare altre due volte in end zone, prima con una corsa breve di Paul Lenhardt, poi con un passaggio di Weinreich per Valentin Rödiger e chiudere la partita con un meno mortificante 45-20.

Vienna Vikings vs Istanbul Rams 37 – 22

I Vikings vincono la partita e si assicurano il titolo di conference producendo il break nei confronti dei Rams nel primo tempo in cui, nonostante la difesa dei turchi opponga una strenua resistenza, riescono a mettere a segno due touchdown e un field goal. Protagonisti di questa fase, un ottimo Jackson Erdmann, il rapidissimo WR Jordan Bouah che riceve e corre in touch down per 45 yard bruciando in velocità i DB turchi, e il TE Adrià Botella Moreno che riceve e corre in campo aperto per 75 yard. L’attacco di Istanbul non riesce a produrre granchè e si va al riposo sul 17-0.

Il secondo tempo comincia con un’altra segnatura dei viennesi e si tratta di un’altro big pay, questa volta di Anton Wegan che dalle 3 di Vienna, dove il punt di Sarikatipoglu aveva costretto l’attacco Viking, trova un varco nel muro difensivo turco e si invola in TD con una corsa di 97 yard. Sullo 0-24 però i Rams cominciano a giocare, con l’orgoglio e la combattività che sono diventate la loro caratteristica distintiva, come se il risultato fosse ancora in discussione, e Isiah Green comincia a dare spettacolo, producendo almeno tre big play a beneficio di Terryon Robinson. Così arriva il touch down del 24-7 grazie ad un pass di 45 yard che Robinson raccoglie in end zone. Seguono alcuni drive in cui i due attacchi sono sovrastati dalle difese finchè, all’inizio del quarto periodo, Green, a differenza di Niccolò Paganini, si ripete e lancia un TD pass da 54 yard ancora per Robinson portando i Rams a dieci lunghezze. A raffreddare l’entusiasmo dei ragazzi del Bosforo ci pensa ancora Anton Wegan che chiude con una corsa di 4 yard in TD un drive ben condotto da un ottimo Erdmann. I Rams però non mollano mai e si riportano a -9 con il terzo TD pass di Green per Robinson seguito da una trasformazione da due punti. Siamo a tre minuti dalla fine e il coaching staff dei Rams decide di tentare il tutto per tutto e ordina un on side kick nel tentativo di conservare il possesso, ma i Vikings fanno buona guardia e, partendo da metà campo chiudono un altro drive con un TD pass di Erdmann per Johannes Schütz che fissa il punteggio sul 37-22.

Per i vincitori va segnalata la bella prestazione, e non è una novità, del QB Jackson Erdmann, assecondato da un ottimo Jordan Bouah, protagonista con 7 ricezioni per 130 yard e di Anton Wegman. Tra i Rams, oltre al solito Isiah Green, 20 su 37 per 335 yard e tre TD pass, si è distinto Terryon Robinson con 143 yard e tre TD con 8 catches e ancora una volta il RB turco Taha Cokadar con 79 yard in 12 portate. Menzione particolare nella difesa di Istanbul meritano il LB Zack Blair con i suoi 14 tackles, e il DE brasiliano Marcos Tulio Lukas, autore di due sack. Nel complesso, nonostante il 24-0 iniziale, una partita divertente anche per merito degli sconfitti mai domi.

Leipzig Kings vs Wroclaw Panthers 37 – 41

Le due grandi deluse della stagione, senza obiettivi da raggiungere, si sono sfidate a viso aperto in una partita con tanti errori da entrambe le parti, ma divertente perchè giocata testa a testa con sorpassi e controsorpassi e diverse giocate di pregio. I Kings presentavano il loro terzo QB americano, Gabriel Cunningham, dopo gli infortuni che li hanno privati prima di Jordan Barlow e poi di Conor Miller. Cunningham si è presentato con un mediocre 12 su 31, ma ha guadagnato 205 yard e passato per 5 TD, dimostrando di avere un buon braccio e ha mostrato buone attitudini a portare palla, conquistando 74 yard nette sulle corse. Buona anche la partita di Slade Jarman con un 32 su 58 per 305 yard 4 TD pass ma anche 3 intercetti. Va detto che le difese, pur attente, non sono state troppo “feroci”, cosa che ha agevolato il gioco offensivo di entrambe le squadre Tra le note positive, in una partita giocata soprattutto sui passaggi, le prestazioni dei ricevitori da entrambe le parti.

E’ stata la grande giornata di Seantavious Jones con 127 yard e 4 TD per Lipsia, e di Malik Stanley in casa Panthers, con 116 yard in otto catches. Una piccola nota di demerito per i Kings che sul finire della partita non sono riusciti a gestire un vantaggio di nove punti, permettendo ai più esperti avversari due segnature che hanno permesso loro di ribaltare il risultato finale.

La classifica ELF dopo week 12

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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