Valutare 10 anni di draft

Uno dei momenti più belli della NFL è sicuramente il periodo del Draft. Nei momenti che precedono l’evento ognuno di noi inizia a fantasticare su quali giocatori verranno scelti dalla propria squadra e quali need saranno colmate. Terminata la tre giorni di notti in bianco, arriva il momento di tirare le somme e di sventolare giudizi, grades e ranking vari alle squadre. Difficile, a volte impossibile, prevedere cosa diventeranno i nuovi giocatori scelti e se siamo di fronte a nuove stelle o semplicemente a “carne da macello per il training camp”.

Ogni tanto capita di cadere in alcuni momenti di sconforto con frasi del tipo: “si, ma la mia squadra non è capace a draftare, non come la squadra X che non sbaglia mai una scelta”. Ma è davvero cosi? E’ possibile valutare a distanza di tempo come sono andati i draft del passato? Oggi proverò ad analizzare i draft del periodo 2011-2020 utilizzando come strumento di valutazione la metrica dell’ wAV (Weighted Career Approximate Value) creata da Pro Football Reference.
Chiaramente c’è differenza di wAV tra un giocatore scelto nel 2012 rispetto ad uno del 2020, perciò ho messo in atto alcuni accorgimenti nel tentativo di uniformare i valori.
La cosa fondamentale da tenere in considerazione è che questo numero non vuole indicare con precisione millimetrica se è stato o è più forte Blake Martinez di Rashaan Evans, ma sostenere con buona approssimazione che Martinez ed Evans abbiano portato un maggior contributo rispetto a Reggie Ragland e Kevin Minter ed uno minore rispetto a Bobby Wagner e Luke Kuechly.
Così abbiamo ad esempio questi valori:

  • Bobby Wagner: 10.45
  • Luke Kuechly: 9,66
  • Blake Martinez:4.62
  • Rashaan Evans: 4,06
  • Kevin Minter: 2.70
  • Reggie Ragland: 2,62

Questa valutazione cristallizza la situazione ad oggi senza poter tenere ovviamente in considerazione dell’evoluzione di un giocatore. Il futuro potrebbe essere sia positivo, proseguendo il potenziale sviluppo dell’atleta appena entrato nell’NFL oppure negativo in quanto possiamo essere già a conoscenza di casi acclarati di scelte fallimentari (es. Ruggs).  Chiaramente per le chiamate più recenti il wAV viene influenzato maggiormente della singola stagione, dove un infortunio, al primo o secondo anno, ha un impatto sicuramente maggiore sul valore. Un’ultima premessa è che il wAV tiene conto di tutte le stagioni del giocatore e non solo quelle giocate con la squadra scelta. Per alcuni è quasi ininfluente, mentre per altri è da tenere ben in considerazione. Per esempio, il nuovo acquisto dei Chargers, Kyle Van Noy ha giocato al meglio lontano dalla sua prima squadra (Detroit Lions).

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Prima di immergermi in quello che i numeri avrebbero mostrato come risultato mi sono posto il dubbio di come valutare un buon draft.

I modi semplici per poter comparare ogni singolo draft sono un paio: con il totale di tutti i valori di wAV dei singoli giocatori scelti oppure calcolare la media dopo aver trovato il totale.
Non penso si possa ritenere più corretto un approccio rispetto ad un altro e pertanto procederò con l’analisi di entrambi.

DRAFT CON MAGGIOR wAV TOTALE

draft valutazione
Seguendo questo tipo di approccio il draft che ha ricevuto il più alto punteggio totale è quello dei Seattle Seahawks del 2012.
Pete Carroll si portò a casa un pilastro offensivo ed uno difensivo che sono diventati il punto di riferimento della squadra per 10 anni. Con Russell Wilson in cabina di regia e Bobby Wagner a comandare la difesa, Seattle vinse il Super Bowl nel 2013 e perse all’ultimo secondo quello dell’anno successivo.
Al secondo posto troviamo i Baltimore Ravens del 2018. Ovviamente il primo pensiero va anche qui al quarterback, Lamar Jackson. L’MVP 2019 è la classica punta dell’iceberg e sotto di lui troviamo Mark Andrews, Orlando Brown, Bradley Bozeman, DeShon Elliott, Kenny Young,…insomma, pro bowler, titolari e discreti backup.

Sul gradino più basso del podio troviamo, sempre del 2018, gli Indianapolis Colts. Le scelte di Quenton Nelson e di Darius Leonard monopolizzano l’attenzione. Nei loro quattro anni, il primo è stato 3 volte all-pro 1 team, 1 volta all-pro 2 team e 4 con apparizioni al pro bowl, il secondo, defensive rookie nel primo anno, 3 volte all-pro 1 team, 1 volta all-pro 2 team e 3 apparizioni al Pro Bowl. Con loro la guardia Braden Smith ed il running back Nyheim Hines.

DRAFT CON MAGGIOR MEDIA wAV

draft valutazione

Se al posto di considerare il punteggio totale consideriamo la media, vediamo che alcune cose possono cambiare.

In questo caso a guidare la classifica ci sono i New Orleans Saints del 2017. Personalmente il mio draft preferito. Sette scelte e sette giocatori di livello che elenco in base alla pick spesa: Marshon Lattimore, Ryan Ramczyk, Marcus Williams, Alvin Kamara, Alex Anzalone, Trey Hendrickson e Al-Quadin Muhammad.

Seguono sempre i Seahawks 2012, mentre in terza posizione troviamo i Las Vegas Raiders (Oakland) 2014. Quell’anno arrivarono nella baia principalmente Khalil Mack e Derek Carr in compagnia di solidi starter/back-up come Gabe Jackson, Shelby Harris e T.J. Carrie.

Sicuramente a questo punto starai pensando che ci siano draft migliori di questi, ma forse ti stai dimenticando dei peggiori… allora andiamoli subito a vedere.

DRAFT CON PEGGIOR wAV TOTALE

draft valutazione

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Ribaltando la classifica troviamo in ultima posizione i Tennesse Titans 2020: Isaiah Wilson – Kristian Fulton – Darrynton Evans – Larrell Murchison – Cole McDonald Chris Jackson. Un draft ad oggi disastroso. Il primo giro Isaiah WIlson vanta più balletti sulle auto che snap in NFL e l’unica speranza di migliorare nei prossimi anni è riposta nel CB Kristian Fulton.

In penultima posizione troviamo i Cleveland Browns 2013 con Barkevious Mingo, Leon McFadden, Jamoris Slaughter, Armonty Bryant e Garrett Gilkey. Un applauso se vi ricordate di questi nomi, Mingo escluso, che per otto stagioni ha giocato soprattutto come special teamer.

Infine i New England Patriots che nel 2017 arrivarono alla notte del draft con solo 4 scelte; due terzi, un quarto ed un sesto. Si portarono a casa Deatrich Wise Jr, Derek Rivers, Conor McDermott, Antonio Garcia.

DRAFT CON PEGGIOR MEDIA wAV

draft valutazione

Concludiamo con le tre peggiori per media. Nella classifica con il wAV totale avevamo Browns e Patriots che hanno visto il loro risultato inficiato anche dal numero di pick, rispettivamente 5 e 4. In questo caso la situazione è differente, in quanto troviamo due squadre che hanno una 9 pick, Las Vegas Raiders (Oakland) 2017 ed una 12 pick, New York Jets 2014. Ci sono sempre i Titans 2020 a guidare questa non positiva classifica, seguiti al secondo posto dai Raiders 2017, i quali hanno Marquel Lee (LB) come giocatore più rappresentativo.  Infine, i Jets che con 12 pick hanno prodotto come migliore espressione Calvin Pryor e Quincy Enunwa.

jets

DRAFT CAPITAL

Abbiamo visto che stabilire ed attribuire un valore assoluto è già di per sè molto complicato, ma per analizzare nel complesso un singolo draft dobbiamo aggiungere un’ulteriore importante variabile che al momento abbiamo toccato marginalmente con l’utilizzo dei valore medio.

Le squadre NFL hanno varie alternative per costruire i loro roster e non solo quella di passare per il draft ed accaparrarsi i migliori prospetti collegiali. Il sistema delle trade permette di scambiare, oltre ai giocatori, anche delle pick future e pertanto alcune franchigie decidono di privarsi di alcune scelte per rinforzare immediatamente il roster. I Rams, ad esempio, non hanno avuto primi giri dal 2016, quando scelsero con la prima assoluta Jared Goff.
A questo punto nasce spontaneamente una domanda: è possibile confrontare il draft del 2018 dei Cleveland Browns con quello dei New England Patriots del 2017?
Per chi non ha memoria, i Browns avevano le seguenti scelte nei primi due giri: 1°, 4°, 33°,35° – i Patriots nel 2017, come abbiamo visto, non scelsero fino alla pick 83.
Una disparità di questo tipo non può permettere una comparazione precisa, ma l’introduzione del concetto di “draft capital” ci può venire in soccorso.
Per calcolare il Draft Capital si sommano i valori che vengono assegnati in base alla posizione di ciascuna pick di ogni squadra. Questi valori vengono stabiliti nelle varie “value chart”, che vengono preparate da siti specializzati.
Nel nostro caso ho scelto quella redatta da Fitzgerald-Spielberger che trovate sul sito “Over The Cap“. In questo modo sarà possibile confrontare i draft che avevano un “capitale” simile oppure essere pienamente consapevoli che tra di essi esiste una sostanziale differenza.

Total wAV And Total Draft Value

total draft value

Il grafico sovrastante presenta sull’asse orizzontale il valore totale del draft capital, mentre sull’asse verticale il total wAV analizzato in precedenza.

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Chiaramente più la squadra si trova sulla destra e maggiori erano le scelte disponibili nella parte alta della board. Per esempio i Dolphins nel 2020 hanno potuto scegliere con le pick n. 5-18-30-39-56-70-111, una quantità impressionante se paragonata a chi troviamo sulla nostra sinistra, ad esempio, gli Eagles 2018 con la pick 49 e poi la 125-130-206-233. E’ dall’interazione tra queste due variabili che possiamo cercare di trovare quei draft che, nonostante un basso draft capital, hanno espresso buoni giocatori e viceversa riscontrare alti draft capital spesi male con scelte in giocatori mediocri.

Un dei casi virtuosi, ancora una volta, lo troviamo nello stato di Washington. I Seahawks nel 2011 con solamente una scelta nei primi due giri hanno pescato: Richard Sherman, perno della leggendaria “Legion of Boom”, K.J. Wright, fido scudiero di Bobby Wagner per 10 anni, Byron Maxwell e James Carpenter. Viceversa, in negativo ci sono alcuni casi recenti che sono sicuramente tra i più ricordati. Con un pizzico di presunzione azzardo che gran parte di voi starà pensando ai Las Vegas Raiders 2020 con le scelte di Henry Ruggs III e Damon Arnette nelle prime venti posizioni.

Andando indietro di qualche anno invece possiamo trovare i Tampa Bay Buccaneers del 2016 alle prese con un draft pieno di speranze con le pick 11-39-59.

buccaneers

Un draft totalmente al di sotto delle aspettative che con la scelta del Kicker Roberto Aguayo al secondo giro grida ancora vendetta.

CONCLUSIONE

Stilare delle classifiche è sempre un esercizio complicato. Stilare delle classifiche tentando di uniformare dei valori ancora di più. In questo articolo ho cercato di fornire alcuni strumenti per analizzare i draft e di rinfrescare la memoria di certi momenti. Sicuramente queste valutazioni e questo articolo potranno essere migliorati ed aggiornati rivedendoli con i dati futuri.

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Andrea Casiraghi

Creatore della pagina Facebook "NFL Stats&Analytics Italia", dove pubblico qualche curiosità statistica sul foo­tball d'oltreoceano.

Un Commento

  1. Dal grafico di over the cap, direi che il draft più scellerato rischia di essere quello dei jaguars 2020: tante scelte, alte e con una media sotto il par. L unica cosa che li salva x adesso è il fatto di essere trascorse solo un paio di stagioni, quindi c’è ancora un po di tempo x bollarlo definitivamente. Certo è, che se la metà dei giocatori che hai scelto nn sono più in squadra e se le tue migliori speranze di ribaltarlo si chiamano chaisson (2 sack in 2 anni) e shenault (1200y in 2 anni) c’è poco da essere ottimisti

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