NFL Preview 2022: Tennessee Titans

Un Ryan Tannehill mai visto così in negativo in città, l’infortunio che ha spezzato a metà la stagione di Derrick Henry, parte dei tanti problemi fisici per uomini cardine a roster: c’erano tutti gli ingredienti per una stagione al di sotto delle attese, ma con l’aiuto di Mike Vrabel – non a caso premiato Head Coach of the Year – i Titans hanno addirittura conquistato la AFC. Il primo posto ha garantito l’automatica qualificazione al Divisional, ma, altrettanto sorprendentemente, Tennessee ha subito salutato la corsa al titolo, sconfitta dagli errori del suo quarterback e dall’intraprendenza dei Bengals. In vista del 2022, la squadra non sembra poter avere un ruolo da favorita, ma attenzione: i Titans rendono al meglio nel ruolo di outsider.

OFFENSE

La dolorosa sconfitta nei playoff può aver lasciato strascichi pesanti nel reparto d’attacco. Ryan Tannehill ha vissuto la peggior regular season a Tennessee, conclusa dalla terribile prestazione nel Divisional, costata la sconfitta ai suoi. I Titans si sono assicurati una possibile steal al Draft scegliendo Malik Willis, quarterback ancora acerbo, ma dal potenziale indiscusso, al terzo giro e non è detto che qualche scossone inatteso possa arrivare già nel corso della sua stagione da rookie.

Il reparto dei ricevitori è destinato a subire un duro contraccolpo a seguito delle partenze di Julio Jones, del tight-end Anthony Firsker e soprattutto di A.J. Brown, accasatosi agli Eagles con un contrattone da 100 milioni di dollari. Quest’ultima decisione risulta difficile da comprendere, considerando il talento e il peso specifico di Brown nell’attacco guidato da Tannehill. Il sostituto naturale è Treylon Burks, scelta numero 18 al Draft, ma difficilmente potrà avere un impatto simile fin da subito. Importante l’arrivo di Robert Woods, reduce dal Super Bowl vinto con i Rams, ma anche da un grave infortunio al ginocchio. A caccia di riscatto, invece, il tight-end Austin Hooper, deluso dall’esperienza ai Browns dopo le ottime stagioni ai Falcons.

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Se possibile, ancor peggio è andata alla linea offensiva. Gli addii di due titolari come David Quessenberry e Rodger Saffold non sono stati sostituiti a dovere. Dal secondo giro del Draft 2021 è arrivato Dillon Radunz, un buon prospetto, ma che non ha impressionato nella sua stagione da rookie, mentre in offseason i Titans hanno pescato Jamarco Jones, reduce da un’annata non esaltante ai Seahawks. La conferma di Brown avrebbe garantito un innesto di qualità al primo giro, ma così non è stato. Dulcis in fundo, Derrick Henry: resta il più dominante runningback in NFL, ma il problema fisico al piede potrebbe essere soltanto il primo dopo diverse stagioni con carichi di lavoro altissimi. Se gli infortuni stessero alla larga, però, Henry potrebbe tornare Re indiscusso per rushing yard.

DEFENSE

Al contrario di un attacco in gran parte stravolto, la difesa è rimasta per lo più la stessa rispetto alla scorsa regular season. E si tratta di una buona notizia, se è vero che il reparto prediletto da coach Vrabel spesso e volentieri ha trascinato la squadra alla vittoria, così come avrebbe fatto con i 9 sack del Divisional contro i Bengals, se non fosse stato per Tannehill e compagni.

Il front seven 3-4 dei Titans propone un Jeffery Simmons sontuoso nel 2021, con 8.5 sack e 12 tackle for loss, accoppiato con il temibile Denico Autry, autore di 9 sack e 10 tackle for loss. Il livello resta altissimo anche tra i linebacker: l’importante rinnovo da 87.5 milioni di dollari di un Harold Landry devastante – 12 sack e 14 tackle for loss, può bastare? – lo pone a capo di un reparto che comprende anche Bud Dupree, nella speranza che possa giustificare il grande investimento di un’estate fa stando lontano dagli infortuni. Di fatto, di novità ce ne sono ben poche, a eccezione di qualche rookie scelto tra gli ultimi round e undrafted successivi.

Il discorso è pressoché lo stesso per la secondaria, ma occhi puntati su un paio di elementi in ottica futura: Caleb Farley, prima scelta di squadra nel Draft di un anno fa, praticamente non ha visto il campo per infortunio ed è atteso al pronto riscatto, mentre al secondo giro quest’anno Tennessee ha scelto Roger McCreary, interessante prospetto con il compito di sostituire un Janoris Jenkins insolitamente produttivo ai Titans. Il leader è Kevin Byard: la safety ha collezionato numeri da urlo nel 2021, salendo a quota 13 pass deflected e 5 intercetti e concedendo appena 30 ricezioni in tutto agli avversari in 17 partite.

SPECIAL TEAM

Brett Kern è la stella dello special team dei Titans: il punter ha collezionato la nona stagione in dieci totali con almeno 40 yard di media. Randy Bullock, invece, riesce a convincere soltanto a metà: assai preciso entro le 40 yard, fatica a confermarsi oltre questa distanza, come dimostra il 61% tra le 40 e le 49 in stagione. Non un granché neanche il duo di ritornatori: ai kickoff pensa Dontrell Hilliard, ai punt Amani Hooker, ma nessuno dei due sembra pronto a giocate spettacolari.

COACHING STAFF

Mike Vrabel guida, con la nomea di Head Coach of the Year sulle spalle, un gruppo confermato in toto. L’ex linebacker dei Patriots ha compiuto un lavoro a dir poco eccezionale nella scorsa regular season per far fronte alle mille problematiche occorse, per stampare il miglior record in AFC e dare ai suoi le migliori possibilità di riuscita verso il sogno chiamato Super Bowl. Così non è stato, ma Vrabel resta tra le più geniali menti difensive della Lega, affiancato da un anno a questa parte dal defensive coordinator Shane Bowen, decisamente promosso a pieni voti dopo la prima stagione nel ruolo. L’attacco, allo stesso modo, verrà guidato ancora da Todd Downing, che non ha demeritato nell’annata d’esordio da offensive coordinator dei Titans.

Record previsto: 10-7

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I nostri voti

Offense - 7
Defense - 8
Coaching Staff - 8

7.7

Le partenze in attacco sono state notevoli e rischiano di pesare sulle ambizioni dei Titans, che sperano in una difesa titanica e nelle idee di Vrabel per provare a tornare nuovamente in vetta alla AFC.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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