ELF, il review di week 5

La quinta giornata della ELF comincia a delineare la situazione nelle tre Conference. Al Nord con un record 4 -1 domina Amburgo che lascia le altre tre, Berlin, Leipzig e Wroclaw alla pari con 2-3. Al centro i Vienna Vikings, ancora a punteggio pieno, sono seguiti a due lunghezze di distacco dai tirolesi Raiders e con un record 2- 3 dai Galaxy, con i Surge in coda ancora a zero. Al sud, complice la sconfitta di Dusseldorf ad Amburgo, i Dragons, anche loro a punteggio pieno, conservano il primo posto con due vittorie di vantaggio sui Fire e tre sui Centurions. Vediamo come sono andate le partite del weekend ELF.

Cologne Centurions vs Berlin Thunder 7-34

I Centurions in caduta libera perdono la terza partita consecutiva contro i Thunder, denotando grandi difficoltà anche in quell’attacco che nelle prime partite aveva entusiasmato. In realtà, fin dall’inizio della stagione, i renani avevano evidenziato vistose carenze nel gioco a terra, orfano di Madre London, ma le ottime performances di Jan Weinreich e Quinton Pound nel gioco aereo avevano in qualche modo nascosto il problema. Oggi anche il passing game è stato deficitario, perchè la difesa dei Thunder ha messo molta pressione su Weinreich come dimostrano i sette sack subiti dal QB e, soprattutto nel primo tempo i Centurions hanno faticato molto a muovere la catena.

I Thunder, da parte loro, hanno nel gioco di corsa il loro punto di forza, grazie soprattutto a Joc Crawford, che sta offrendo prestazioni superiori anche a quelle, ottime, della scorsa stagione. Nonostante la netta superiorità, però, i berlinesi non vanno oltre un TD e due FG e chiudono il primo tempo sul 13-0, un vantaggio che i Centurions delle prime partite potrebbero recuperare, ma all’inizio del terzo periodo Albert Wiesingstrauc ritorna il kick-off calciato da Jens Appelt in TD per 95 yard. A questo punto finalmente Weinreich comincia a trovare i suoi ricevitori con maggior frequenza e riesce a mandare in TD Jannik Loerks.

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Sul 20-7 i Centurions cominciano a giocare su quattro down, ma riescono a collezionare solo turnover on down mentre i Thunder segnano ancora con Kitchens che dopo aver placcato Weinreich gli forza un fumble e lo riporta in TD e poi con Yannick Binner che riceve un passaggio di Germinerio per il 34-7 finale. Sugli scudi, per i berlinesi, oltre a Crawford, anche la difesa e in particolare Kyle Kitchen autore di tre sacks, tre tfl e in fumble forzato e riportato in TD, il mio personale MVP.

Barcelona Dragons vs Istanbul Rams 41-7

Tutto secondo pronostico a Reus dove la premiata ditta Zach Edwards – Kyle Sweet offre l’ennesimo spettacolo di gioco aereo contro i malcapitati turchi. In realtà i Rams, rispetto alle uscite precedenti, sembrano più determinati: l difesa, che ha sempre dimostrato buona volontà, cerca di opporsi allo strapotere catalano e l’attacco, almeno nel gioco aereo, fa vedere buone cose, grazie ad un Jared Stegman in buona giornata. Il QB dei Rams chiude la sua partita con un discreto 12 su 29 per 145 yard un TD e 2 intercetti trovando collaborazione nel WR Devin Heckstall che con 8 ricezioni guadagna 120 yard Il problema resta il running game, ancora molto carente, solo 50 yard guadagnate

Tutto facile per i Dragons con Edwards che guadagna 295 yard e 4 TD pass con la collaborazione di Sweet, checon 11 ricezioni guadagna 167 yartds e segna due TD. I catalani segnano sei touchdown, due per periodo nei primi tre periodi, poi lasciano l’iniziativa ai Rams che riescono nel quarto periodo a segnare un TD con un passaggio di Stegman per Heckstall.

Tirol Raiders vs Frankfurt Galaxy 23-17

Sorpresa al Tivoli di Innsbruck. I Raiders interrompono la breve striscia di due vittorie dei campioni che adesso vedono complicarsi parecchio la corsa alla post season. La sfida tra i due migliori quarterback della lega è stata vinta di misura dal QB tirolese Sean Shelton con un bel 59% di completi, ma la differenza tra i due attacchi l’ha fatta il running game assolutamente deficitario degli assiani con sole 64 yard nette contro le 173 dei nero-argento. E’ il caso di osservare che Jekow Sullivan, in versione boia e impiccato, è stato il miglior ball-carrier dei Galaxy con 33 yard nette e nel complesso l’unico giocatore dell’offense ad esprimersi al proprio livello abituale.

Per Frankfurt una preoccupante involuzione che ha ricordato le prime due sconfitte: è mancata la caratteristica migliore dei Galaxy, cioè l’integrazione tra la offensive line e i giocatori di movimento dell’attacco nella realizzazione degli schemi. I Raiders invece hanno sbagliato poco e hanno dimostrato di poter gestire running e passing game in modo equilibrato. Tra i protagonisti, oltre a Shelton, anche il RB Tobias Bonatti che, con 92 yard in 18 portate, non fa rimpiangere l’infortunato Logan Moragne.

Veniamo ad una breve cronaca. Dopo un primo quarto di studio, in cui hanno prevalso le difese, all’inizio del secondo periodo Frankfurt spezza l’equilibrio con passaggio di 35 yds di Sullivan per Cheikhou Sow in end zone. I Raiders reagiscono subito con un drive impostato prevalentemente sulle corse, che Shelton conclude con un run di una yard in TD. Seguono possessi alternati in cui si verificano un turnover a testa per intercetti, finchè, sul finire del primo tempo, Shelton non manda in TD Marco Schneider con un passaggio di 14 yds.

Galaxy in possesso nel primo drive del terzo periodo, ma Justin Rodney commette fumble per intervento del LBi Ruben Seeber e i Raiders capitalizzano il turnover con un FG di Tim Unger per il 17-7. La replica dei viola si concretizza in un buon drive in cui Sullivan, a suon di passaggi, arriva fino alle 12 di Innsbruck e lancia il TD pass per Reece Horn, il WR ingaggiato in settimana, per il 17-14. Il running game dei Raiders però riesce ancora a mettere in difficoltà la difesa Galaxy e nel possesso seguente, al termine di un drive basato sulle portate di Lukas Haslwanter, bella partita la sua, completa con un passaggio dalle 16 yard per il TD di Schneider. Un field goal di Rimmer riporta in partita i Galaxy che negli ultimi due minuti cercano di risalire le 80 yard che li separano dalla meta ma Sullivan, arrivato sulle proprie 45, è costretto a forzare e lancia tre incompleti per un turnover on down.

Finisce 23-17. Non è una disfatta per Frankfurt, che è rimasta in partita fino alla fine, ma è un segnale che la qualificazione ai play-off si sta allontanando a vantaggio dei Vikings ancora a punteggio pieno, e ora anche dei Raiders alla terza vittoria consecutiva.

Vienna Vikings vs Wroclaw Panthers 30-6

Se c’erano ancora dei dubbi sulla consistenza della franchigia viennese, la vittoria netta contro i Panthers, squadra di tutto rispetto, dovrebbe averli fugati. La chiave che ha dato la vittoria ai viennesi sta nella maggior versatilità del loro attacco, che ha alternato il gioco aereo con un efficiente gioco di corsa sostenuto da Anton Wegan che, in assenza del fratello Florian infortunato, ha portato lo sferoide prolato per 117 yard nette, mentre i rari tentativi di correre fatti dai polacchi sono stati tutti fermati dalla difesa dei Vikings e si sono fermati a sole 58 yard nette con il completo annullamento di Phineas Pasqualini, limitato a 9 yard in 5 tentativi

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Slade Jarman, il QB dei Panthers, ha giocato tutto sommato una buona partita completando il 59% dei passaggi per 64 yard, ma l’assenza di un valido running game ha reso prevedibile il suo gioco esponendolo alla letale pass rush dei Vikings che lo ha tenuto costantemente sotto pressione arrivando ad atterrarlo quattro volte ed inducendolo ad errori che sono costati due intercetti.

Il primo periodo vede le difese prevalere sugli attacchi e solo all’inizio del secondo periodo arriva il primo touchdown dei viennesi ad opera del TE Adrià Botella Moreno che riceve un passaggio di 22 yard da Jackson Erdmann. I polacchi rispondono con un drive promettente grazie ai passaggi di Slade Jarman ai suoi ricevitori ma una volta entrati in territorio Vikings un tentativo di corsa viene respinto con perdita di terreno e subito dopo Jarman viene placcato dietro la linea di scrimmage con perdita di altre dieci yard così che Wroclaw è costretta al punt. Ripreso il possesso i Vikings con un drive in cui alternano passaggi e corse vanno ancora in end zone con Mike Breuler, imbeccato da Erdmann.

All’inizio del terzo periodo il primo possesso dei Panthers termina con un incompleto sul “quarto e uno” e quindi con un turnover on down a cui Vienna risponde con il terzo TD pass di Erdmannper Kimi Linnainmaa. Sul 21-0 arriva finalmente anche un TD di Wroclaw con un run di una yard di Jarman. Il quarto periodo, a risultato acquisito, vede i Vikings in pieno controllo che segnano ancora un FG con S Daum e un altro TD con Jordan Bouah che riceve un passaggio corto in end zone.

Hamburg Sea Devils vs Rhein Fire 42-15

Quattro sack per 25 yds, Sei Tfl per 41 yds, quattro fumble forzati, un intercetto. Sono le statistiche della difesa amburghese, sempre fortissima, oggi devastante. Se poi aggiungiamo il bottino conquistato dal duo Glenn Toonga – Simon Homadi sulle corse, rispettivamente 185 e 90 yard nette, abbiamo spiegato sinteticamente il risultato finale.

I Fire erano partiti bene andando in TD al primo assalto grazie ad un big play di Matt Adam che serve Nathaniel Robitaille con un passaggio di 55 yard, poi però il calcio addizionale di Daniel Rennich viene bloccato e riportato nella end zone dei Fire dal CB Barry Maruschke per due punti di PAT difensivo. Il successivo possesso dei Sea Devils non produce granchè e Eric Schlomm calcia il punt. Qui Yannik Seibel tenta di raccogliere da terra l’ovale e non si accorge dell’arrivo di Lorenzo Deiana, LB italo tedesco dei rosso-blu che arriva prima di lui e riconquista il possesso sulle 28 di Dusseldorf e da lì, complice un pass interference della difesa, gli anseatici vanno in end zone con Glenn Toonga.

Dopo che il povero Adam è stato atterrato due volte, da Kaseem Edebali prima e da Yeboah poi, per un totale di sedici yard perse, un punt restituisce il possesso ai Diavoli che però lo perdono poco dopo per un fumble di Salieu Ceesay forzato e poi ricoverato dal DE Justus Sleiman. Il drive di Adam però è un “three & out” subito dopo va in scena lo show di Glenn Toonga che corre in meta per 19 yard dopo averne guadagnate altre 24 nelle due corse precedenti. Siamo 16-6 ed è finito solo il primo periodo ricco di colpi di scena. I Fire rispondono con un FG di Schuhmacher da 46 yard, ma dopo un paio di punt, uno per parte, Amburgo segna ancora con una corsa di 56 yard dell’imprendibile Toonga

I Fire però non mollano e all’inizio del terzo periodo il LB Alexander Sobotta forza un fumble di Toonga e ridà l’ovale ad Adam che completa il drive offensivo con un TD pass di 20 yard per Robitaille. A spegnere gli entusiasmi dei renani ci pensa ancora Toonga che si invola per un altro touchdown da 52 yard, fotocopia del precedente, per il 30-15. A questo punto i Fire sono alle corde e gli amburghesi segnano ancora con una corsa pressochè indisturbata di 37 yard di Simon Homadi. Prima della chiusura facciamo in tempo a vedere Adam atterrato nella propria end zone per un safety e infine un FG di Schlommche fissa il 42- 15 finale, ma ormai i Fire erano già virtualmente sotto le docce.

Una partita che candida Amburgo alla corsa per il titolo e ridimensiona le ambizioni dei renani che però almeno il pensiero di incontrare i Diavoli di mare se lo sono tolto…

Leipzig Kings vs Stuttgart Surge 28-22

L’incontro tra Kings e Surge se lo aggiudicano i sassoni secondo pronostico, ma gli svevi, pur sconfitti, giocano la loro migliore partita stagionale e, guidati da Dante Vandeven, il nuovo QB, fanno un buon salto di qualità. Le due squadre si sono sfidate soprattutto nel gioco aereo dove Stuttgart ha guadagnato 376 yard contro le 259 di Lipsia che però ha sfruttato molto anche il running game che ha fruttato 116 yard nette contro le 71 degli svevi. La partita è stata piacevole perchè sempre in equilibrio tra giocate spettacolari, ma anche topiche vistose da parte di tutte e due le squadre.

Partono meglio i Surge con Vandeven che si presenta subito con una bella serie di passaggi, anche se poi il TD lo segna Yankson con una corsa breve. Stuttgart rientra in possesso perchè Ferras El-Hendi si fa intercettare un passaggio dal LB Paul Veritas e conclude con un FG di Luca faschian per il 10-0. Per un po’ non succede granchè di importante fino a quando Vandeven non si fa intercettare sulle 30 di Stuttgart dal safety svedese William James. Partito dalle 26 dei Surge, Jordan Barlow, che è subentrato ad El- Hendi, dopo due azioni, alla terza fa un TD pass per Oliver Bahr. Negli ultimi secondi del primo tempo, dopo che Vandeven ha perso il possesso su un quarto e due non convertito, sono i Kings a passare in vantaggio con un passaggio di Barlow a Seantavius Jones che riceve sulle 50 e dorre in end zone.

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I Surge accusano il colpo e Vandeven si fa di nuovo intercettare da James. Barlow, tornato in possesso del football, dopo un po’ di passaggi per Anthony Dable- Wolf e Jones e Stuewe, corre in end zone le ultime due yard. A questo punto Vandeven si mette a passare con continuità a Benjamin Barnes, Paul Steigerwald e Moritz Redinger fino al passaggio vincente di 12 yard per Steigerwald. Sul 21-16 però I Kings scappano di nuovo grazie a Barlow che corre in TD al termine di un breve drive di sole corse. on è finita, perchè Vandeven si esibisce ancora in due gran passaggi, per un funambolico Barnes, il primo di 38 e il secondo di 29 yard per arrivare sulla linea della yard e chiudere con una sua portata in TD. Sul 28-22 Stuttgart tenta la carta dell’on-side kick per mantenere il possesso, ma non ci riesce e la partita si chiude.

La classifica delle ELF

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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