Uno sguardo al 2021: Philadelphia Eagles

Vi proponiamo la review della stagione 2021 delle trentadue squadre NFL: aspettative, risultati, futuro. Oggi tocca ai Philadelphia Eagles.

COME DOVEVA ANDARE…

Quando prima della stagione avevo scritto la preview sui Philadelphia Eagles le mie parole finali erano state: “Gli Eagles probabilmente sono insieme ai Giants la peggior squadra della AFC East”; questo probabilmente riassume le poche aspettative che circondavano la franchigia della Pennsylvania che arrivava ai nastri di partenza dopo aver cambiato il QB, con quel Carson Wentz su cui gli Eagles pensavano qualche anno fa di costruire il proprio futuro e finito invece per essere scambiato ai Colts, sostituito nel ruolo di QB titolare da Jaylen Hurts, ex dual-threath QB di Alabama e chiamato a caricarsi sulle proprie spalle il peso dell’attacco di Philadelphia, nonostante le molte insicurezze che aleggiavano su di lui.
Per aiutarlo nel suo compito dall’ultimo draft NFL gli Eagles hanno pescato con la 10° pick DeVonta Smith, compagno di Hurts al college e considerato uno dei migliori prospetti in uscita dal college che, insieme ad una linea in salute, avrebbe dovuto rappresentare una delle poche possibilità per gli Eagles di provare a strappare un pass insperato per i playoff.

…E COME È ANDATA

Viste le premesse iniziali, la stagione degli Eagles è finita anche meglio del previsto: record di 9-8, un posto alle Wild Card, ed una buona stagione in generale di tutta la squadra allenata da Nick Sirianni, alla prima stagione come Head Coach in NFL.
La stagione di Philadelphia è stata costellata da molti alti e bassi, con un finale di stagione che ha visto gli Eagles vincere 4 delle ultime cinque partite stagionali, riuscendo così a qualificarsi ai playoff; se si guard più nel dettaglio la stagione di Phila viene fuori però un dato interessante, ovvero che gli Eagles hanno vinto tutte le partite alla loro portata, finendo 9-1 contro squadre che non si sono qualificate ai playoff, ma perdendo invece tutte le restanti sette partite giocate contro squadre che si sono poi qualificate alla postseason NFL. Fra le partite da ricordare per i tifosi ci sarà sicuramente quella di week 17 contro Washington Football Team, vinta dagli Eagles grazie a due FG arrivati nel 4° quarto, e che ha dato l’accesso matematico ai playoff per gli Eagles, che hanno infatti fatto riposare i titolari nella partita di week 18 contro i Cowboys.
Gli Eagles hanno così ottenuto un inaspettato pass per i playoff, con il seed #7, l’ultimo disponibile in NFC, trovandosi così a giocare contro i Tampa Bay Buccaneers di Tom Brady alle Wild Card: qui il diverso livello delle due squadre è venuto fuori, con i Bucs che hanno limitato saggiamente l’attacco di Philadelphia, che è riuscito a trovare i primi punti della partita solamente nel 4° quarto, quando Brady e soci conducevano già ampiamente per 31-0.

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COSA HA FUNZIONATO…

La stagione degli Eagles è andata ben oltre le aspettative della preseason e molto di ciò è dovuto ad un attacco che ha giocato al di sopra del proprio potenziale: Philadelphia ha concluso la stagione con una media di 25,5 punti per partita, 12° miglior attacco della lega, e gran parte è dovuto ad un gioco di corse che ha iniziato a macinare yard su yard soprattutto nella seconda parte della stagione. Il reparto dei RB composto dai titolari Sanders e Scott ha infatti chiuso con oltre 150 yard corse per partita, e se consideriamo che Hurts ha chiuso con più di 780 yard corse, e 10 TD run, è semplice capire cosa ha funzionato maggiormente nella stagione di Philadelphia.
La difesa, guidata dal duo di LB Singleton e Edwards, rispettivamente 137 e 130 tackle, ha giocato bene nella seconda parte della stagione, risultando inadatta però una volta arrivati ai playoff .

COSA HA FUNZIONATO…

Detto della buona prestazione “via terra” dell’attacco di Phila, lo stesso non si può dire del gioco aereo: Hurts è infatti apparso spesso inadatto nel ruolo di QB titolare, dimostrando di non sapersi adattare a situazioni differenti nel corso delle varie partite giocate questa stagione, sbagliando spesso i lanci e non riuscendo a trovare liberi i propri ricevitori. Il suo parco di WR non lo ha aiutato, con il solo DeVonta Smith, a mani basse il rookie of the year dei Philadelphia Eagles, capace di aiutare il proprio QB, riuscendo anche a battere il record di yard ricevute da una rookie di Philadelphia, detenuto fino a quest momento da DeSean Jackson. Nel momento piu importante della stagione però Smith ed Hurts non sono riusciti a “trovarsi”, limitati sapientemente dal gameplan dei Bucs, e sono stati così eliminati dalla corsa al Super Bowl.
La difesa degli Eagles è stata una delusione per gran parte della stagione, soprattutto nel gioco aereo, non riuscendo a togliere quindi il peso dall’attacco di Phila, spesso già in difficolta a causa propria.

E ADESSO?

La preseason, ed il futuro degli Eagles, verteranno inevitabilmente attorno ad una principale domanda: può Jalen Hurts essere il QB del futuro degli Eagles? La risposta fino ad ora sembra essere di sì, con il front office di Philadelphia che sta cercando di dare più armi possibili a disposizione del proprio QB, partendo dalla trade che ha portato in Pennsylvania A.J. Brown, arrivato in un maxi scambio con i Titans e pronto a diventare uno dei playmaker del futuro Eagles; al draft invece tre dei primi quattro giocatori chiamati da Phila sono difensori, ma basterà questo per sistemare una difesa apparsa spesso inadatta l’anno scorso?

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Luca Belli

Nonostante la giovane età, tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers. Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta. Aspetta con ansia il secondo anello personale. Go Packs Go!

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