Rob Gronkowski, grazie di tutto lo spettacolo e il divertimento

Ci sono dei giocatori che segnano un’epoca e una squadra, Rob Gronkowski è il tight end più forte e famoso dell’epoca moderna della NFL. Anche se nelle ultime stagioni ha militato in quel di Tampa Bay, c’è una squadra che ha visto nascere, crescere e diventare grande il buon vecchio Rob. Sto parlando ovviamente dei New England Patriots, con i quali il tight end ha vissuto una carriera favolosa, ricca di record e successi. 7860 yard, 79 TD e tre Super Bowl vinti.

Primo tight end nella storia a guidare la lega in touchdown ricevuti nel 2011 con 18. Cifra monstre. Il tutto, dando la prova di essere una macchina mai vista in NFL prima. Una cosa incredibile che faceva brillare gli occhi. Scelto al secondo giro nel 2010, fu subito messo in squadra, in coppia con Aaron Hernandez (sic transit gloria mundi), con il quale formò un duo infermabile in quegli anni. Durò poco, purtroppo, e sappiamo tutti il perché. Con il suo fido compagno Tom Brady ha vissuto avventure entusiasmanti e grandi successi, compreso il Super Bowl più recente con i Buccanneers.

Anch’io che non sono certo stato e non sarò un tifoso dei Patriots, ma neanche un simpatizzante, ho sempre goduto nel veder giocare un personaggio del genere. Un “mostro” per questo gioco, fisicamente e tecnicamente parlando. Un giocatore che è stato in grado di rivoluzione il suo ruolo, diventando il perno fisso dell’attacco, il primo target per molti anni di uno dei quarterback più forti di questo gioco. Un terrore per tutte le difese, che non sapevano che pesci pigliare contro lui. Manda un linebacker: troppo lento, troppo piccolo, non c’è scampo. Manda una safety: troppo piccola. Un cornerback? Veramente troppo piccolo. Davvero ai tempi d’oro, era solo una questione di tempo, prima che Gronk lasciasse il suo marchio su una partita. Un touchdown o una giocata chiave la lasciava sempre.

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Tutta questa cattiveria agonistica che sprizzava sul campo da football, andava in netto contrasto con i suoi modi di fare fuori dal campo, sempre pacati e scherzosi. Rob Gronkowski è stato uno dei giocatori più amati e famosi della sua generazione, finendo in molte pubblicità e partecipando anche a WestleMania 33 aiutando il suo amicone Mojo Rawley.

Dispiace vederlo andare via perché ho come la sensazione che avrebbe potuto dare di più in questo. Mi spiego meglio: come detto è stata un’arma mai vista in questa lega. Un mismatch vivente che non riusciva ad essere fermato da nessuno, specialmente in red zone. Parlo, soprattutto, degli infortuni, che secondo me hanno limitato un giocatore e una carriera che sarebbe potuta essere ancora più dominante. Ci saluta un giocatore in grado di emozionare chiunque. Un grazie a Gronk, che ci ha regalato anni di grande, grandissimo spettacolo e divertimento, in una lega che ne sentirà la mancanza.

P.S: occhio che secondo le ultime voci, potrebbe non essere stata detta la parola fine della carriera di Gronkowski in NFL…

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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