ELF, il review di week 4

Con la quarta giornata della ELF comincia a delinearsi la scala dei valori delle dodici squadre con la conferma di Barcelona Dragons e Vienna Vikings, uniche due imbattute, e il prepotente ritorno dei Galaxy dopo la partenza ad handicap.

Istanbul Rams vs Vienna Vikings 0-49

Il risultato finale dice tutto di una partita che è praticamente finita alla fine del primo quarto e che ha visto i Rams nella parte dello sparring partner in una seduta di allenamento. Rispetto a Duisburg, dove pure avevano subito una sconfitta pesante, oggi i Rams hanno fatto un passo indietro con un attacco assolutamente incapace di muovere la catena e una difesa che, dopo aver cercato di opporsi all’attacco giallo viola, ha finito per arrendersi. Totalmente assente il gioco di corsa: i Rams hanno guadagnato solo 12 yard nette, molto al di sotto della loro media di 63 yds/game, ma anche sul versante del gioco aereo c’è poco da stare allegri con 192 yds.

La difesa, sempre molto aggressiva, ha cercato di arginare i viennesi con incursioni nel backfield, ma è riuscita solo limitarne il bottino a sole 90 yard nette, infliggendo loro ben 75 yard di TfL. Nulla hanno potuto, invece, per contrastare il gioco aereo dei Vikings, che hanno guadagnato 374 yard su passaggi, con il nostro Jordan Bouah (immagine di copertina) assoluto protagonista con 205 yds e un TD su 7 ricezioni, numeri che la dicono lunga sulla velocità del ragazzo.

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Per i Vikings si è trattato di poco più di un allenamento, ma di un allenamento che ha confermato che sono una squadra che gioca con la stessa concentrazione contro qualsiasi avversario e quindi ha i numeri per andare lontano. Per i volenterosi turchi l’augurio è di utilizzare questa prima stagione per acquisire esperienza e crescere tecnicamente senza farsi abbattere dagli insuccessi.

Cologne Centurions vs Frankfurt Galaxy 12-48

I Galaxy sono tornati nella versione 2021, quella che ha dominato il campionato grazie alla compattezza e all’estremo equilibrio tra i reparti. L’offense di Francoforte ha dimostrato di avere una grande varietà di giochi d’attacco e di eseguirli con facilità, segno che gli automatismi della linea sono ben oliati. I Centurions, la cui difesa è tutt’altro che impenetrabile, non sono mai riusciti a fermare gli schemi dei viola, ma stavolta non sono riusciti neanche a far girare il loro attacco perchè i Galaxy hanno giocato una superba partita difensiva mettendo molta pressione su Jan Weinreich che ha dovuto limitare il suo passing rate a 13 completi su 25 per sole 178 yard. Jakew Sullivan ha passato un po’ meno, solo 23 tentativi, ma con 16 completi per 220 yard ma ha sfruttato al meglio il gioco a terra che ha avuto in T Fishbach il migliore interprete con 80 yard nette su 15 portate. Come spesso succedeva l’anno scorso, non c’è stato tra i viola una primadonna, ma un gruppo di interpreti di livello medio molto alto guidati da un quarterback forse meno appariscente di altri, ma di grande concretezza e carisma.

Per Cologne un’altra dura lezione che ridimensiona i rossi e conferma che per vincere con continuità non è sufficiente un passing-game pirotecnico senza un adguato running game e soprattutto senza una difesa all’altezza.

Rhein Fire vs Barcelona Dragons 13-17

La partita spareggio di Duisburg, giocata davanti a quasi ottomila spettatori, non ha tradito le aspettative. Tra una squadra, quella di casa, fortemente orientata al running-game, e quella ospite tradizionalmente votata al gioco aereo, ha prevalso di misura quest’ultima al termine di un confronto dall’esito incerto fino alla fine.

Il primo tempo è stato dominato dalle due difese e sbloccato a favore dei catalani quando un punt di Eisenhut viene bloccato da Brugnani e riportato in TD da Adrian Jimenez per 58 yard. I renani pareggiano il conto sul finire del secondo periodo con una QB sneak di Matt Adam dalla linea di una yard a coronamento di un driveper la prima volta impostato sui passaggi verso Timothy Knuettel e soprattutto Nathan Robitaille.

Dopo un terzo periodo che vede ancora le difese avere il sopravvento sugli attacchi, l’incontro si decide all’inizio del quarto periodo, quando i Dragons riescono a produrre lo strappo segnando prima un TD ancora con Jimenez, questa volta su passaggio di Edwards, e poi con un FG di Tavecchio. Costretto ad inseguire, Adam si affida di nuovo al gioco aereo e riesce a mendare in end zone Robitaille con un passaggio di 18 yard. La trasformazione di Scuhmacher fallisce e si resta sul 13-17. Nell’ultimo minuto Adam tenta il tutto per tutto ma Jordi Brugnani gli intercetta un passaggio e chiude la partita.

Vincono i Dragons e si portano a quattro vittorie, ma la lotta per la South Conference rimane apertissima perchè i Fire, pur sconfitti, sono usciti a testa alta. Sugli scudi per i catalani ancora una volta la connection Zach Edwards – Kyle Sweet con il ricevitore che ha guadagnato 134 yard. In casa Dusseldorf buona prova del QB Adam e del suo ricevitore preferito Robitaille, che ha conquistato 99 yard, ma eccellente partita anche di Jason Aguemon con le sue 106 yard su corsa. Bene le due difese, soprattutto quella tedesca che ha dato non pochi grattacapi ad Edwards con i frequenti blitz.

Wroclaw Panthers vs Hamburg Sea Devils 23-26 (OT)

E’ arrivata la prima partita della lega risolta in overtime dopo quattro periodi di grande intensità agonistica che ci hanno regalato forse la partita più bella della stagione. Due squadre con grandi difese ma con impostazioni d’attacco antitetiche: molto air oriented i Panthers, fortissimi nel gioco a terra gli amburghesi.

I primi a segnare sono gli amburghesi, con un field goal di Eric Schlomm, ma Wroclaw risponde subito con un drive vincente e un TD di Malik Stanley che riceve un passaggio corto del nuovo QB Slade Jarman. Wroclaw riconquista il possesso grazie ad un intercetto di Goran Zec e nel conseguente possesso offensivo va ancora in end zone con un altro pass di Jarman per Stanley. Si passa nel secondo quarto con Hamburgh in possesso, ma i Sea Devils devono accontentarsi ancora di un FG di Schlomm. Hamburg riesce poi a riconquistare il possesso perhè Jarman viene intercettato da Miguel Book ma anche stavolta deve accontentarsi di calciare un field goal per il 9-13.

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Il secondo tempo comincia con i Panthers in possesso, ma Jarman si fa di nuovo intercettare, questa volta dal CB Justin Rogers che ritorna l’intercetto per 54 yard in TD. L’infallibile Schlomm trasforma il calcio addizionale e i Sea Devils passano per la prima volta in vantaggio 16 -13. Il terzo quarto si consuma tra cambi di possesso senza segnature perchè entrambe le difese fanno buona guardia finchè nel quarto periodo, al termine di un lungo drive in cui Jarman punta, con alterna fortuna, sul proprio braccio sinistro, i Panthers arrivano al pareggio con un FG di Konrad Stepien. Amburgo gioca il suo possesso ma stavolta il buon Toonga perde l’ovale per un intervento di Jamaal White che ricopre il fumble. In quattro giochi Jarman manda ancora Stanley in TD per il 23-16. Il drive dei Sea Devils comincia con una serie di portate di Toonga e dello stesso Ceesay, che è anche un buon runner, poi dalle proprie 42 yard Ceesay fa partire il più classico degli “Hail Mary Pass” per Lamar Jordan che riceve sulla linea della yard. E’ lo stesso Ceesay che porta l’ovale in end zone per il TD che dopo la trasformazione, significa pareggio 23 -23.

Si va all’overtime con le regole NCAA partenza dalle 25yard e quattro tentativi per avanzare. Comincia Amburgo che segna con un calcio da tre punti, poi i Panthers non riescono a chiudere il loro down e la vittoria va ai Sea Devils.

La partita doveva avere un vincitore e la grande giocata di Ceesay sul finale ha dato la vittoria agli amburghesi, ma Wroclaw esce da questa sconfitta più forte di come era entrata in partita. Con molte probabilità il titolo della North Conference sarà un affare tra queste due squadre che hanno, tra l’altro, due ottime difese, come testimoniano i sack inflitti ai QB avversari, 5 a testa, e i tackles for loss: 8 per 27 yard inflitti dai Sea Devils e 12 per 53 yard dai Panthers. E si sa che nel football l’attacco vende i biglietti, ma la difesa vince le partite…

Stuttgart Surge vs Tirol Raiders 0-33

Primo tempo dominato dai tirolesi, che vanno subito in meta con una ricezione di Plautzgummer e all’inizio del secondo periodo rientrano in possesso dell’ovale sulle 7 di Stuttgart perchè lo snap difettoso costringe il punter a trattenere la palla e subire il placcaggio. I Raiders non riescono però a varcare la linea della end zone e si accontentano di un FG di Tim Unger. I Surge non riescono a muovere la catena e al successivo drive i Raiders segnano ancora con una corsa breve di Lukas Haslwanter dopo che Sean Shelton aveva guadagnato 39 yard con un gran passaggio a Florian Abfalter. Dopo un difficile FG fallito da Gionata Loria da 48 yard, sono ancora i Raiders a prendere tre punti con un calcio di Unger da 48 yds. Sul 20- 0, all’inizio del secondo tempo Stuttgart riesce finalmente a portare avanti un buon drive con passaggi completati da Randy Schroeder , ma arrivata in vista del traguardo, gioca quattro tentativi improduttivi e restituisce l’ovale ai tirolesi.

Il secondo tempo si consuma così tra volenterosi tentativi di Schroeder e compagno, che continuano a collezionare primi down su passaggio per poi fermarsi al quarto tentativo a una yard dal traguardo, mentre i Raiders, a cui tutto riesce facile, segnano ancora due TD, prima con una corsa di 14 yard di Haslwanter, poi con una QB sneak di Shelton.

Un’altra prova deludente dei Surge, che, dopo un primo tempo in cui conquistano solo quattro primi down e una settantina di yard totali, si svegliano troppo tardi, con la partita ormai saldamente in mano ai Raiders e, pur migliorando notevolmente le statistiche, non riescono comunque a finalizzare. Nonostante il disastroso primo tempo, infatti, Schroeder chiude con un buon 23 su 34 per 208 yard e, tra i ricevitori, si fa notare Moritz Riedinger con le sue 110 yard. Il running game continua ad essere molto deficitario con sole 17 yard nette guadagnate, in linea con la media stagionale che, dopo quattro partite, è di poco più di 36 yds/game.

In casa Raider il bottino, sia su terra, 142 yard nette, sia in aria, 283 yard, è abbastanza ben distribuito su due RB, Haslwanter (66 yds) e Tobias Bonatti (42), e su quattro ricevitori, a dimostrazione del buon livello medio del roster tirolese.

Berlin Thunder vs Leipzig Kings 15-19

I Kings riescono finalmente a cancellare lo zero dalla casella delle vittorie vincendo a Berlino una partita emozionante, dominata dalle due difese.

Vanno subito in vantaggio i berlinesi con un FG di Jonasj Schenderlein, poi il loro possesso successivo si interrompe perchè Joe Germinerio si fa intercettare dal safety William James. Conquistato il possesso sulle 30 dei Thunder, i Kings, avendo guadagnato solo sei yard, si devono accontentare del calcio di Florian Finke che ristabilisce la parità. Con gli attacchi un po’ bloccati dalle due difese alquanto arcigne si va avanti fino ad un altro calcio di Schenderlein che riporta avanti i Thunder. Per i sassoni è un brutto momento, giacchè al primo tentativo sulle proprie 30 yard Jordan Barlow si fa intercettare dal safety Robby Kendall. I Thunder, partendo dalle 41 dei Kings guadagnano solo 2 yard e devono affidarsi ancora a Schenderlein, che centra la porta da 56 yard per il 9-3.

Si passa al terzo periodo e Lipsia opera il sorpasso grazie al proprio reparto più forte: la difesa. Il CB olandese Roedion Enrique intercetta sulle 11 di Lipsia e ritorna l’intercetto in TD per 89 yard. Con il calcio addizionale i Kings vanno avanti 10 – 9, ma i Thunder non ci stanno, anzi Joc Crawford non ci sta, e con quattro portate, una delle quali per 35 yard, va fino alla end zone dei Kings: 15 – 10 perchè la trasformazione da due punti non v a buon fine. I Kings, che nel frattempo hanno dovuto sostituire Barlow con Ferras El Hendi, incappano in un altro turnover quando il QB si fa intercettare da Arne Gehrt, ma Berlino non va oltre il “three & out”. Col possesso di Lipsia si entra nel quarto periodo e i giallo verdi, dopo che una ricezione in end zone si Seantavious Jones viene dichiarata incompleto all’esame dell’instant replay, si accontentano di accorciare le distanze con un calcio di Finke. Lipsia riconquista l’ovale grazie all’ennesima buona giocata difensiva quando A.J. Wentland ricovera un fumble di Kevin Hummel sulla linea delle 33 yard di Berlino. Da quel punto El Hendi pesca con un passaggio in end zone Timon Stuewe per il 19-15. Nei dieci minuti restanti i Thunder tentano senza grandi risultati di superare la munitissima difesa dei Kings, che conducono in porto la vittoria.

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Vittoria della difesa sassone con due protagonisti su tutti: il LB americano A.J. Wentland con i suoi 18 tackles e 1 tackle for loss da 10 yard oltre al ricovero del fumble che ha provocato il turnover decisivo, e il solito Aslan Zetterberg, un sack, tre tackles for loss e un fumble forzato.

Tra i berlinesi la solita ottima prestazione di Joc Crawford, che chiude con 106 yard nette e un Td e, tra i ricevitori, di Albert Wiesigstrauc che ha guadagnato 60 yard con tre ricezioni.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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