ELF, il review di week 2

Dopo due giornate ci sono cinque squadre imbattute nella ELF, di cui tre nella Southern Conference. La review di quanto visto sui campi.

Cologne Centurions vs Tirol Raiders 49-46

Partita pirotecnica a Colonia con le due squadre che si sono sorpassate continuamente in un testa a testa spettacolare ed emozionante. Il risultato finale ci avverte, però, che oltre alle tante luci, in questa partita sono emerse tante ombre riguardanti soprattutto le due difese che si possono eufemisticamente definire poco impermeabili. Per i Centurions non si tratta di una novità: anche l’anno scorso le partite dei rossi garantivano punteggi alti, e la scorsa settimana anche contro i Rams è finita 40-39. Gli attacchi però hanno entrambi garantito lo spettacolo. E’ stata una battaglia combattuta soprattutto con i passaggi. I Centurions, perso il runner principe di season 1, Madre London, si sono convertiti al gioco aereo, abbandonando quasi del tutto le corse.

L’ottimo Jan Weinreich ha passato per 374 yard e 3 TD, mentre il suo collega in maglia nero argento, Sean Shlelton ha fatto un buon 28 su 46 per 361 yard e 3 TD. A questi risultati brillanti hanno contribuito le eccellenti prestazioni dei ricevitori Per i Raiders si sono confermati Philipp Haun e Adrian Platzgummer, già molto positivi la scorsa settimana, per i Centurions performance eccellente di Quinton Pounds (145 yard e 2 TD) e Paul Lenhardt (127 yard e  1 TD), due vecchie conoscenze del mestiere.

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Il giudizio sui Centurions, nonostante le due vittorie, resta sospeso fino a confronti con le squadre più forti del campionato, perchè la difesa resta comunque un punto interrogativo. I Raiders escono ancora sconfitti, ma hanno dimostrato di avere i numeri per togliersi diverse soddisfazioni.

Berlin Thunder vs Istanbul Rams 41-7

Il risultato finale parla da solo: si è trattato di un monologo dei Berlinesi ai quali i Rams hanno opposto resistenza solo nel primo periodo.

In realtà le cose si erano messe bene per gli amaranto, che erano andati in touchdown quando sul finire del primo periodo, il safety britannico Chad Walrond, sorprendendo lo special team berlinese aveva riportato per oltre sessanta yard il punt calciato dal LB Kevin Hummel. I Thunder ci mettono un po’ a riaversi dal colpo e si deve aspettare l’inizio del secondo periodo per vederli mettere a segno i primi tre punti con un calcio di Jonas Schenderlein da 46 yard. L’offense di Istanbul, però, è latitante e non riesce mai a far avanzare la catena, neanche dopo che la sua volenterosa difesa ha riconquistato l’ovale forzando un fumble di Joc Crawford. Così i berlinesi, che in precedenza avevano segnato un altro FG con Schenderlein, negli ultimi tre minuti vanno per la prima volta in meta con una corsa di 45 yard di Crawford per poi completare l’uno-due con un’altra corsa di Crawford dopo aver riconquistato il possesso per un fumble di Aytaç Merkan forzato dal LB Paul Seifert. Sul 20-7 si chiude un primo tempo in cui l’attacco di Istanbul ha conquistato in tutto quattro primi down

Il terzo periodo è un monologo dei berlinesi che vanno in TD prima con l’ennesima corsa di Crawford per 28 yard, poi con un pass di 15 yard di Joe Germinerio per Emil Drossard. Il quarto periodo vede ancora i Thunder in TD grazie ad un pass di 39 yard di Germinerio per Byan Zerbe, che fissa il risultato fnale sul 41-7.

I Thunder riscattano la sconfitta subita nella prima giornata con una vittoria netta contro una squadra che non è mai riuscita a rendersi pericolosa. I turchi hanno prodotto in totale 121 yard equamente distribuite tra passaggi e corse, contro le 403 totalizzate dai berlinesi, un brutto passo indietro rispetto alla onorevole sconfitta di Colonia in cui avevano segnato 38 punti. L’offense ha risentito soprattutto della debolezza della linea d’attacco che ha consentito ai Thunder 12 incursioni nel backfield per perdite di 44 yard. Berlino porta a casa vittoria e morale e mette in vetrina il confermatissimo RB Joc Crawford che chiude la partita con 142 yard in 19 portate e 3 TD.

Stuttgart Surge vs Wroclaw Panthers 25-28

Dopo la pesante ed indiscutibile sconfitta contro i Dragons, i Surge sembravano destinati ad un’altra dura punizione contro i quotati Panthers.

E infatti al primo possesso, costretti al punt, incassano il ritorno per 67 yard in TD dello specialista Darius Robinson. Per buona parte del primo periodo non succede niente di rilevante perchè i due attacchi fanno fatica a portare avanti la palla finchè Stuttgart dopo aver perso e riconquistato la palla a causa di due fumble nella stessa azione, si ritrova in possesso e riesce a portarsi in zona field goal. Calcia il kicker italiano Jonata Loria e segna da 51 yard. Segue un periodo di confusione durante il quale i polacchi perdono due volte il possesso, prima per un intercetto, poi perchè Precious Ogbevoen forza un fumble di Phineas Pasqulini. Poi, dopo un fied goal fallito da Loria, ne segna uno Konrad Stepjen per il 9-3, I Surge però rispondono subito con un TD del RB Janis Hackenberg. Le due squadre continuano il testa a testa con i Surge che si portano avanti per 12- 9 per un altro calcio di Loria, ma vengono a loro volta superati dal TD di Hansen che corre in end zone per 5 yard. Il primo tempo si chiude con Wroclaw avanti per 15 -12.

Tocca a Stuttgart riportarsi avanti per 19- 15 con un TD pass di Schroeder per Benjamin Barnes, ma nel quarto periodo i Panthers si riortano avanti per 21-19 grazie ad un passaggio di Hansen per Malik Stanley. Questa volta però i Panthers riescono a fare il breack definitivo con un gran passaggio di 35 yard di Hansen per Jakub Mazen. 28-19 e sembra finita, invece nell’ultimo minuto Stoccarda va ancora in meta per un passaggio di Randy Schroeder per Paul Steigerwald di 34 yard

I Panthers vincono ancora a fatica contro i Surge che hanno giocato una partita sorprendente. Entrambe le squadre hanno evidenziato limiti importanti in fatto di accuratezza nell’esecuzione degli schemi, ma hanno anche messo in mostra grinta e determinazione che fanno ben sperare per il proseguimento della stagione specialmente quando i due registi, entrambi nuovi, avranno trovato l’intesa con i rispettivi compagni.

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Leipzig Kings vs Rhein Fire 17-28

A Lipsia va in scena la partita più bella della settimana, sia sotto l’aspetto emozionale che quello tecnico e spettacolare. I renani sono galvanizzati dalla vittoria di prestigio contro i Galaxy, mentre i sassoni sono a caccia di rivincita dopo la sconfitta di misura patita a Wroclaw. Le due squadre lottano per superarsi in un’alternanza di belle giocate in cui anche le due difese fanno la loro parte al meglio.

Vanno in vantaggio i renani con un gran passaggio di 58 yard di Matt Adam per il WR americano Nathaniel Robitaille che coglie di sorpresa l’attenta difesa giallo-verde. I Kings reagiscono subito con un FG di Florian Finke e, al successivo possesso, con un TD pass di Jordan Barlow per l’ex Thunder Seantavious Jones. Segue una serie di possessi alternati in cui le due difese fanno sentire la loro voce e riescono a spegnere le azioni offensive, finchè Dusseldorf non piazza un colpo da ko con una corsa di 70 yard in TD di Jason Aguemon, in quella che nel calcio si definirebbe “la vendetta dell’ex”. Il primo tempo si chiude con Fire davanti per 14-10.

Alla ripresa delle ostilità, dopo un paio di calci di allontanamento da una parte e dall’altra, Lipsia sorpassa ancora al termine di un’azione rocambolesca con una QB sneak di Barlow. In precedenza c’era stato un gran passaggio ricevuto da Anthony Dable-Wolf sulla linea della yard di Dusseldorf e nel tentativo successivo Barlow aveva perso e recuperato la palla. Il pareggio di Dusseldorf arriva all’inizio del quarto periodo con un FG di Daniel Scuhmacher. Il successivo drive è quello che decide l’esito dell’incontro. Lipsia conduce una serie di buone giocate che la portano dalle proprie 20 alle 9 dei Fire, ma il finora ottimo Javier Carrasco, commette un fumble, forzato da M Pinter. Sull’ovale si avventa Omari Williams, che si invola per le 93 yard che lo separano dalla end zone dei sassoni. Lipsia accusa il colpo e Carrasco incappa in un altro fumble che Dusseldorf concretizza in un FG di Schuhmacher per portarsi a distanza di sicurezza. I Kings tentano ancora di recuperare, ma con poca convinzione e i Fire possono terminare in controllo.

Due impostazioni molto diverse a confronto. Dusseldorf ha impostato la partita sul gioco di corsa, che ha prodotto 170 yard grazie alle 12 portate di Jason Aguemon per 117 yds (70 delle quali nell’azione del TD) e ad un affidabile Daniel Rennich. Il gioco aereo è stato poco utilizzato, ma in grande sicurezza Matt Adam fa un buon 10 su 17 per 126 yard, anche se il netto finale di squadra dice 96 yard.

I Kings, al contrario, guadagnano 323 delle 414 yard totali con i passaggi in cui Jordan Barlow (29 su 53) distribuisce in modo equilibrato sui suoi ricevitori, Dable-Wolf (92 yds) e Jones (62) in testa oltre all’eroe purtroppo sfortunato della giornata: Javier Carrasco, titolare di 65 yard su corsa e 79 su ricezione, ma autore del fumble che ha cambiato il corso della partita. Dall’altra parte è d’obbligo la menzione di Omari Williams, notorio ritornatore di calci, intercetti e tutto quello che si può riportare in campo avverso.

Vienna Vikings vs Frankfurt Galaxy 30-10

Nella splendida cornice dello stadio viennese, i campioni in carica Galaxy sono incorsi nella seconda sconfitta consecutiva contro i Vikings, autori di una partita intelligente, pressochè priva di errori.

I viennesi vanno in vantaggio per un punt calciato male da Ryan Rimmler che viene raccolto sulle 28 di Frankfurt da Dominic Siegel e riportato in TD. Il primo periodo registra solo un tentativo di FG da 28 yard fallito da Rimmler. Nel secondo periodo aggiungono tre punti per un FG calciato da 40 yard da Oskar Hertz. Nei due possessi successivi c’è prima un FG a segno di Rimmler per il 9-3, seguito da un altro TD dei viola, segnato dal WR finlandese Kimi Linnainmaa, che riceve in end zone un pass dalle 10 yard di Jackson Herdmann. L’ultima serie del primo tempo vede Moritz Johannknecht, il sostituto di Jakev Sullivan assente per infortunio, farsi intercettare da Cody Smith.

Comincia il secondo tempo e i giallo-viola si mettono in modalità controllo, senza correre rischi, ma devono subire il ritorno dei Galaxy che riescono finalmente a condurre un buon drive basato sulle portate di Thomas Fishbach, che nel frattempo ha sostituito Gennadij Adams uscito per infortunio e su un paio di buoni completi di Johannknecht, che poi effettua il passaggio che manda inTD Marvin Rutsch. Vienna si scuote subito e Erdmann, affidandosi alle corse di Fabian Wegan e ai suoi affidabili ricevitori arriva fino alle 4 di Frankfurt da dove parte il TD run di Floriann Wegan. Trasformazione da due punti Ok e Vikings avanti 24-10. A questo punto i Vikings, in totale controllo della partita, dopo aver fallito un FG, vanno ancora in TD grazie a Benjamin Straight che intercetta un passaggio del QB Galaxy e lo riporta in end zone per 19 yard.

Sconfitta pesante per i campioni, che si può giustificare in parte con la pesante assenza di Jekov Sullivan e l’infortunio di Gennadij Adams. Gli assiani sono apparsi in difficoltà in quasi tutte le azioni in cui hanno gestito il possesso. Johannknecht ha completato solo 16 passaggi su 37 ed ha subito due intercetti, che hanno pesato molto nelle’economia della partita, specialmente contro una squadra che rischia pochissimo. Per i Galaxy si è comportata bene anche la difesa, che ha fatto frequenti incursioni nel backfield viennese.

Dal canto loro, i Vikings hanno avuto un Erdmann in grande spolvero 24 completi su 30 per 285 yard e un TD, una gran bella prestazione, nonostante i cinque sack subiti, coadiuvato dal’ottima partita del TE Adrià Botella-Moreno (98 yard) e dell’ottimo WR Florian Bierbaumer ( 99 yard), che ha ripetuto l’ottima partita giocata ad Innsbruck. Molto bene anche il nostro Jordan Bouah e il RB Florian Wegan

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I Vikings con questa vittoria si candidano ad un ruolo da assoluti protagonisti. Il front office ha lavorato bene per rinforzare un organico già forte e ben collaudato. Per i Galaxy c’è tutto il tempo per recuperare: il materiale è quello dell’anno scorso ed è di prima qualità.

Hamburgh Sea Devils vs Barcelona Dragons 21-24

Risultato a sorpresa ad Amburgo, dove i Dragons si confermano, dopo la vittoria di Stoccarda, battendo i ben più quotati Sea Devils in una partita avvincente.

I catalani partono forte e vanno in TD al primo possesso che è un festival del passaggio interpretato alla perfezione da Zach Edwards e i suoi ricevitori Mario Flores e Kyle Swift. E’ proprio quest’ultimo che riceve il TD pass finale di 16 yard. Riconquistato l’ovale dopo un punt dei tedeschi, i Dragons chiudono un possesso lampo in cui Edwards guadagna 70 yard correndo personalmente fino lle 3 dei baltici e poi copre le yard rimanenti con un pass per Swift. E’ un uno-due che manderebbe al tappeto anche Mohamed Alì, ma i Sea Devils vacillano ma non crollano e dalla fine del primo periodo alla metà del secondo rispondono a loro volta con due segnature pesanti: la prima con Glen Toonga che corre per 5 yard al termine di un drive di corse impreziosito da un passaggio di 38 yard di Salieu Ceesay per Lamar Jordan, la seconda con Tobias Nill che riceve un bel passaggio di 30 yard di Ceesay. Prima della fine del tempo, però, i Dragons allungano di nuovo con Anton Monton che corre in end zone per 14 yard.

Per quasi tutto il terzo periodo gli attacchi sono fermati dalle difese finchè, all’inizio del quarto periodo, Ceesay conclude con una corsa in TD di tre yard un drive imperniato sulle portate di Toonga. L’equilibrio viene però di nuovo rotto, e questa volta in modo decisivo, dal FG da 34 yard dell’infallibile Giorgio Tavecchio che suggella il 24-21 finale.

Due belle squadre che si sono equivalse anche in termini di yard guadagnate, 350 i Dragons, 311 i Sea Devils. Diversi i protagonisti in positivo ma, dovendo fare un nome per parte, direi Zach Edwards per Barcelona, anche per le 117 yard guadagnate su corsa, e Glen Toonga che con le 134 yard corse oggi, si candida alla successione di Madre London sul trono dei runner. Per Barcellona un bel passo avanti nella classifica della Division, anche se è troppo presto per i pronostici e la concorrenza è agguerrita.

La classifica ELF dopo week 2

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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