Uno sguardo al 2021: Jacksonville Jaguars

La stagione più negativa nella storia dei Jaguars, con un tragico record di 1-15, ha portato in dote il talento più ambito, quello di Trevor Lawrence, tra i giocatori più attesi in uscita dal college dell’ultimo decennio.

COME DOVEVA ANDARE…

I miracoli sono roba dell’altro mondo, per cui era difficile immaginare Jacksonville fin da subito protagonista in AFC o a battagliare per il trono di una AFC South in cui i Titans si presentavano alla vigilia con i favori assoluti del pronostico. Con i Texans a fare da cuscinetto e i Colts da valutare con Carson Wentz al timone, però, i Jaguars si potevano presentare con l’ambizione di un secondo posto divisionale e di un buon numero di vittorie in più rispetto al 2020, arrivando se non altro a battagliare contro la gran parte degli avversari nella variegata NFL.

…E COME È ANDATA

Il pronostico non è stato rispettato e, anzi, la stagione è finita nel peggiore dei modi, con la cacciata dell’impresentabile Urban Meyer quattro partite prima che finisse la regular season. A dir poco disastrosa la gestione dell’head coach, che, anche attraverso alcune disgraziate affermazioni, ha dimostrato di non essere adatto al ruolo. Due inaspettate vittorie di misura contro Dolphins e Bills hanno salvato la stagione in un contorno di altre 14 sconfitte, poi i Jaguars hanno tirato fuori l’asso nella manica nell’uscita finale contro i Colts, estromessi dai playoff dopo la sconfitta contro la miglior Jacksonville della stagione. In ogni caso, comunque, il 3-14 finale ha tutta l’aria di un fallimento e ha riportato la franchigia alla posizione numero 1 per il prossimo Draft.

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COSA HA FUNZIONATO…

Pur con tutte le difficoltà del caso, è difficile inserire Lawrence tra i lati positivi, dopo un anno da rookie estremamente complicato. James Robinson, dopo un avvio di stagione in sordina, è invece tornato a produrre rushing yard di qualità (767), aggiungendo anche 8 importanti touchdown. Con Trevis Etienne ai box per infortunio per tutta la stagione, però, né Carlos Hyde né Dare Ogunbowale hanno saputo essere una spalla ideale. Nel parco ricevitori, invece, è mancato un playmaker sul lungo periodo e la buona stagione di Marvin Jones da 832 yard e 4 touchdown non è stata sufficiente a ribaltare la tendenza. Anche perché l’ex Lions ha ricevuto appena 73 lanci in tutto su ben 120 target. Discreta la regular season di tutta la offensive line, che non ha brillato, ma nel complesso non si può dire abbia demeritato.

Qualche lato positivo in più si trova, invece, nel reparto difensivo, che alle volte è anche riuscito a essere decisivo pur di fronte all’inefficienza dell’attacco, come nel caso della vittoria per 9-6 contro Buffalo. Il più significativo risponde al nome di Josh Allen: 71 tackle, di cui ben 12 for loss, 7.5 sack, 4 pass deflected e un intercetto in 16 partite di estrema solidità, ormai da leader del reparto. Buona anche la stagione di Dawuane Smoot, che ha collezionato 6 sack, 7 tackle for loss e 3 pass deflected. Nel complesso il reparto ha risposto presente contro i quarterback avversari, limitando i danni a 3.875 passing yard e 24 touchdown pass. Se si considera la mole di tempo in cui la difesa è stata costretta a restare in campo, i dati sono positivi anche guardando alle giocate da primo down subite su lancio dei quarterback affrontati (198). I migliori della secondaria sono stati Andrew Wingard, leader con 88 tackle, e Tyson Campbell, unico con più di un intercetto (2) nella stagione di Jacksonville.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

I tasti dolenti sono numerosi in casa Jaguars e, almeno per il momento, riguardano anche il talento generazionale di Lawrence, che pure lascia aperte le porte a una potenziale crescita clamorosa nelle prossime stagioni. I numeri del quarterback parlano di 3.641 passing yard con il 59.6% al lancio, cui ha aggiunto 12 touchdown pass e 17 intercetti. In parte è mancata adeguata protezione dalla linea, in particolare da un Jawaan Taylor che ha concesso 6 sack e ben 12 penalità, in parte soprattutto scarso è stato l’apporto dei ricevitori. Jones e un buon Laviska Shenault sono stati gli unici oltre le 500 receiving yard, ma solo il primo e D.J. Chark hanno superato il singolo touchdown. Parlando di target, per altro, i numeri di Jones e Shenault sono da brividi, anche a causa dei tanti errori di Lawrence: 136 ricezioni in 220 target totali. In assenza di un tight-end adeguato, infine, Dan Arnold ha fatto il possibile, ma non è stato sufficiente a salvare la stagione del reparto. In tutto i touchdown segnati da Jacksonville sono stati appena 28, meglio soltanto dei Giants in NFL.

Non bisogna farsi ingannare dai 214 tackle totali collezionati da Myles Jack (108) e Damien Wilson (106): la loro stagione nel complesso è stata tutt’altro che positiva. Jack, in particolare, a eccezione dei 3 tackle for loss, ha collezionato uno 0 in tutte le altre statistiche difensive, mentre il compagno, se non altro, ha contribuito con 3 sack, 5 tackle for loss e 5 pass deflected. I Jaguars hanno concesso spazio alle corse avversarie per 2.127 yard, accompagnati da ben 22 rushing touchdown. Anche il totale di sack (32) e tackle (1.067) è stato deludente e, al di fuori dei già citati Allen e Smoot, nessun giocatore dei Jaguars ha superato quota 3 sack in stagione. La difesa ha prodotto molto poco anche in termini di intercetti, appena 7 in totale, e ha concesso la più alta percentuale di completi nella Lega, vicina a sfiorare il 70% (69.4%). Un ultimo aspetto che preoccupa è lo scarso rendimento di tante scelte arrivate tra primo e secondo giro in questi ultimi anni, a partire da K’Lavon Chaisson, tutt’altro che decisivo fin qui nell’avventura a Jacksonville.

E ADESSO?

Un tale disastro ha richiesto una ricostruzione a partire dal coaching staff, completamente stravolto in offseason. Il nuovo head coach è Doug Pederson, che ha guidato gli Eagles alla storica vittoria del Super Bowl contro i Patriots nella sua prima avventura in carriera da primo allenatore, e al suo fianco ci saranno l’offensive coordinator Press Taylor, vecchia conoscenza di Pederson nel coaching staff di Philadelphia, e Mike Caldwell nel ruolo di defensive coordinator, reduce dalla vittoria del titolo con i Buccaneers di Tom Brady. Poi, è stata la volta dei tantissimi cambiamenti a roster avvenuti fin qui, in attesa di un Draft che vedrà la franchigia nuovamente protagonista con la scelta più ambita. Oltre al confermato Cam Robinson in linea offensiva è arrivato Brandon Scherff a dare man forte, mentre Foyesade Oluokun darà il suo contributo in una difesa che ha visto le conferme di Wingard e Tre Herndon. I Jaguars non hanno badato a spese per costruire un degno arsenale nelle mani del loro talento: dai Cardinals è arrivato – a suon di milioni di dollari – Christian Kirk, cui si sono aggiunto Zay Jones dai Raiders ed Evan Engram dai Giants. Ora è davvero tutto nelle mani di Lawrence: da lui dipenderanno le fortune di Jacksonville, a partire dalla prossima stagione.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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