Uno sguardo al 2021: Detroit Lions

La stagione 2020 dei Detroit Lions si era conclusa con un record di 5-11 con il capo allenatore Matt Patricia licenziato dopo appena undici partite e sostituito da Darrell Bevell ad interim. La squadra nonostante un investimento abbastanza importate in termini salariali e free agency non è riuscita a rendere quanto avrebbe dovuto.

COME DOVEVA ANDARE…

L’arrivo di Dan Campbell come head coach doveva far partire un importante processo di rebuilding mai realmente iniziato nonostante questa situazione Detroit la portasse avanti da parecchio tempo. L’addio dopo ben undici anni del quarterback Matthew Stafford spedito a Los Angeles sponda Rams per due primi giri ed un terzo non è stato indolore ma la sensazione era che il percorso fosse arrivato alla fine e che il giocatore meritasse una chance per il Super Bowl che a Detroit non potevano concedergli. L’arrivo di Jared Goff in cambio dell’iconico quarterback casalingo ha permesso di poter iniziare una ricostruzione in maniera più soft senza dover pensare fin da subito a dover coprire una need cosi impellente come quella del quarterback. Al draft alla sette molto si aspettavano si potesse comunque optare per un playcaller ma la caduta dell’OT Penei Sewell era troppo clamorosa per essere ignorata. Nel resto del draft invece le scelte non erano molteplici ma viene fuori il nome di Amon-Ra St. Brown wide receiver da USC che si comporterà molto bene. Francamente le need erano troppo evidenti e marcate per pensare che i Lions potessero essere anche un minimo competitivi quest’anno. Le prospettive di come dovesse andare la stagione dunque erano molto pessime e ci si attendeva che Detroit si giocasse, o addirittura spadroneggiasse, la corsa alla first overall pick del Draft 2022.

…E COME È ANDATA

Esattamente come ci aspettava, forse un pelo meglio. Ironico pensare ciò dato che stiamo parlando di un team che ha inanellato ben otto sconfitte, undici se contiamo anche la preseason, prima di ottenere un pareggio in casa degli Steelers dove entrambe le squadre hanno fatto a lotta per perderla. Dopo questa, altre  sconfitte prima di riuscire a mettere quel benedetto segno uno sotto la voce vittorie. Dopo questa qualcosa probabilmente si è sbloccato nella testa dei giocatori perché da week 13 a week 17 le vittorie saranno ben tre lasciando lo scettro di “peggior” team NFL ai Jaguars per l’ennesima volta. Eppure non è un caso che molti giornalisti degli States e non solo abbiano definito questi Lions il team più forte di sempre delle squadre senza vittorie, perché Detroit il cuore lo ha messo sempre dalla prima all’ultima partita, dal primo all’ultimo istante di una qualsiasi di queste, senza mai mollare e senza mai demeritare. Arrivando sempre ad un piccolo passo da quella vittoria che poi puntualmente non si concretizzava mai nonostante gli sforzi di un team evidentemente troppo carente dal punto di vista tecnico. Nel giorno di presentazione Dan Campbell si presentò come un duro, battendo i pugni e facendo capire che il tempo dei giochi a Detroit era finito, che tutti avrebbero dovuto dimostrarsi uomini, l’abbiamo trovato qualche mese dopo in lacrime durante un post partita. Commosso dall’impegno encomiabile dei suoi uomini che nonostante gli sforzi e per quanto ci andassero vicini non riuscivano proprio a portare a casa quel risultato. E lui, uomo empatico, soffriva per i suoi uomini da grande generale. Male dunque, ma molto meglio di quanto il record finale di 3-13-1 possa raccontare.

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COSA HA FUNZIONATO…

Aaron Glenn: arrivato in sordina come defensive coordinator direttamente da New Orleans insieme a Dan Campbell veniva da ottime stagioni come defensive back coach ma nulla avrebbe fatto pensare ad un impatto del genere, eppure Glenn nonostante un roster difensivo fatto senza grandi nomi, con giocatori presi dal draft o free agency, è riuscito a mantenere alto il livello permettendo ai Lions di giocarsi sempre fino alla fine le proprie carte. Le statistiche sono leggermente peggiorate per via di due punteggi critici ma il tutto è di buon rispetto. Non a caso ha attirato una serie di squadre come a Broncos e Saints che hanno pensato a lui come possibile nuovo loro head coach.

La Offensive Line: la linea offensiva è stata senza ombra di dubbio uno dei punti di forza del team, tanto che ha permesso al gioco di corsa di essere terribilmente efficace, ancora di più in trasferta. Anche il gioco di Jared Goff ne ha gioito ma le corse sono la miglioria più evidente dato il 12esimo posto nel ranking NFL dopo il 30esimo del 2020 ed i 29/28esimi per il biennio 18-19. Bisognerà porre tuttavia rimedio alla voce penalties.

Il Draft 2021: come scritto sopra Amon-Ra St.Brown e Penei Sewell sono stati i fiori all’occhiello di questa turnata ma anche il DT Levi Onwuzurike, il DT Ali McNeill, il CB Ifeatu Melifonwu, il LB Derrick Barnes ed il RB Jermar Jefferson nella loro dimensione hanno dato il proprio contributore. Il GM Brad Holmes ha azzeccato assolutamente il suo primo draft di marca Lions e le prospettive per il prossimo non possono che essere elevate.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Difficile francamente dire cosa non abbia funzionato. Potremmo dire tutto quello che non è elencato sopra alla voce “ha funzionato” ma bisognerebbe poi pensare a come questi Detroit Lions si sono approcciati alla stagione che ci siamo lasciati alle spalle. Potremmo parlare dell’incapacità di essere realmente credibili con le loro possibilità di vittoria nonostante i punteggi testa a testa, ma forse l’unica voce che possiamo valutare è Jared Goff. L’ex prima scelta in caduta libera ha provato a ritrovarsi ai Lions ma le cose non sono andate proprio perfettamente. Non ha sfigurato ma non ha nemmeno brillato tanto che in casa Detroit si sta guardando alla possibilità di draftare un quarterback.

E ADESSO?

Niente. I tifosi Lions si dovranno purtroppo adeguare all’idea di un’altra stagione incolore di crescita in questo processo di rebuilding iniziato appena lo scorso anno. Ovviamente bisognerà vedere dei passi avanti e delle conferme, bisognerà migliorare alla voce sack concessi ed alla voce sack fatti. Un aggiunta importante in pass rush sarebbe fondamentale e la first overall pick sarebbe servita come il pane in tal senso. Dan Campbell dovrà continuare ad operare dal punto di vista emotivo e mentale del team, ma onestamente fatico a pensare a dei Lions fuori dalla top 5 del draft 2023.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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