La Strada verso il Draft: Kyle Hamilton

Età: 21 – Ruolo: Safety – College: Notre Dame
Classe: Junior – Altezza: 6’4’’ (1.93 m) – Peso: 220 lb (100 kg)

Per la delicatezza che il ruolo di safety porta intrinseco, valutare i migliori prospetti in questa posizione è sempre un azzardo. Si tende a guardare con molto attenzione ai difetti perchè, quando sbagliano, dietro di loro non c’è nessuno che possa salvare un touchdown. È il caso anche di Kyle Hamilton da Notre Dame, che dalla Combine viene stuzzicato su ogni virgola del suo gioco che non rientri nell’aspetto elitario della posizione, ma il campo da football ne parla come uno dei migliori difensori che si presentano al draft 2022.

Hamilton ha un fisico scolpito per giocare a football. Alla struttura del corpo, più simile a quella di un linebacker, unisce un’agilità e una lunghezza che di braccia incredibili. Risulta difficilissimo lanciare contro Hamilton, perchè il suo raggio di presa è infinito: se non cattura il pallone, sicuramente è in grado di sporcarne la traiettoria e sulla palla è uno dei migliori difensori in assoluto. Unita a questa ottima qualità di playmaking, Hamilton possiede anche una grande comprensione del gioco, che lo porta a leggere e seguire con attenzione i movimenti del quarterback. È esplosivo, veloce, fluido nei cambi di direzione, può coprire facilmente tutto il campo da gioco.

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Per quanto riguarda la difesa sulle corse, dico soltanto che anche un quarterback veloce ed elusivo come Lamar Jackson avrebbe problemi con Hamilton in marcatura. Nel tackling è perfetto, tecnicamente eccellente e sicuro. Nel box gioca con grande fisicità ed un fulmine nei blitz. Il football QI è impressionante, capisce il gioco come pochi atleti e riesce a gestire con calma e sicurezza ogni chiamata difensiva. È un leader nato, senza macchie nel comportamento fuori e dentro dal campo, ed è dotato di un gran feeling per il turnover.

Sono pochi i difetti di Hamilton: una leggera aggressività potrebbe esporlo ai quarterback più navigati, che amano trarre in inganno i giovani difensori come l’ex Fighting Irish. Non ha una velocità massima che fa girare la testa, ma è un problema a cui riesce facilmente a sopperire grazie ad altre doti. Nell’ultima stagione si è infortunato al ginocchio e ha stroncato una cavalcata collegiale che sarebbe potuta essere memorabile.

Hamilton è una safety moderna, che può essere schierata un po’ ovunque in secondaria. Un bravo coordinatore difensivo saprà esaltarne al meglio le doti di playmaking e leadership. A Notre Dame è stato schierato praticamente ovunque in campo, giocando sia lontano sia vicino alla linea di scrimmage, con marcature a uomo o schierato a zona, e in ogni assegnamento ha fatto mostra delle sue doti.

Quasi sicuramente Kyle Hamilton romperà la maledizione che non vede una safety selezionata nelle prime 10 dal 2017. Il suo talento è troppo appetibile perchè alcune squadre, come ad esempio gli Houston Texans, possano lasciarselo scappare. I New York Jets, con ben due pick nelle prime dieci, difficilmente potrebbero rinunciare a questo giovane playmaker e, se dovesse uscire dalla prima decina, i Commanders potrebbero decidere di avere un nuovo leader nella secondaria.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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