La disputa per la proprietà dei Denver Broncos, parte 4

Nell’ultimo aggiornamento avevamo fatto presente come tutte le indicazioni stessero portando alla decisione che una cessione dei Denver Broncos fosse la strada imboccata dal management. Ebbene la sensazione era più che corretta!

I membri della famiglia Bowlen non hanno trovato la quadra all’interno dei fratelli. Brittany non è stata sostenuta da tutti i figli di Mr. B ed essendo questa una condizione sine qua non non è stato possibile arrivare ad una soluzione diversa. Diciamo che le cifre che circolavano su una ipotetica cessione non erano di quelle leggere da non poterle sentire ed è impossibile non ritenere queste cifre uno dei motivi, se non il motivo, primari per arrivare a questa decisione.

L’ultima casellina che poneva in dubbio questa conclusione è caduta qualche giorno fa con la holding di proprietà della famiglia Kaiser che ha di fatto ritirato il proprio ricorso dopo aver perso la causa in tribunale lo scorso settembre. Chiaramente la cosa si è conclusa privatamente con l’esborso economico del management dei Broncos per concludere la causa e velocizzare la cessione, ma queste sono mie illazioni che non trovano conferme e che nessuno chiaramente ammetterà mai. Non è tuttavia un segreto di come vanno queste cose quando un ricorso viene ritirato così all’improvviso.

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I Broncos dunque sono in vendita e la cosa non è nemmeno così segreta. La stessa NFL nelle scorse settimane ha comunicato che avrebbe monitorato adeguatamente la cessione di una società, senza mai citare Denver, facendo riferimento ad una nuova proprietà proveniente da una minoranza ed attenta ai temi su cui la lega si sta concentrando negli ultimi tempi. Francamente una presa di posizione dal mio punto di vista rivedibile in quanto in un processo del genere la porta dovrebbe essere aperta a tutti senza alcun esclusione: è questo il senso di inclusione e non il concentrarsi su minoranze. È vero, nelle ownership NFL non sono adeguatamente rappresentate ma queste devono essere in competizione, non avvantaggiate. Diversamente è l’ennesima sconfitta.

Allo stato delle cose tuttavia questa dichiarazione NFL ha lasciato poi il tempo che trovava in quanto essendo un asta ovviamente il vincitore risulterà quello che avrà proposto più soldi. La data ultima per formulare l’offerta preliminare era fissata per l’8 aprile e secondo molte testate si sarebbe ridotta a cinque la schiera di contendenti alla proprietà dei Broncos.

Secondo Mike Klis, che cita Sportico, tre di questi nomi sarebbero riconducibili a Josh Harris, proprietario dei 76ers in NBA e i Devils in NHL, Todd Boehly, CEO di Eldridge oltre che proprietario di qualsiasi franchigia a Los Angeles all’infuori della NFL, e Rob Walton, ereditiere della catena Walmart. Gli altri due non sono stati citati ma sembra impossibile non pensare che uno di questi non sia l’ormai famosissimo Mr. Smith, imprenditore afroamericano del Colorado che in questo caso diverrebbe il primo proprietario di colore di una franchigia NFL ed ovviamente candidato cardine sostenuto dalla stessa lega.

C’è però un fattore non di poco conto che va tenuto bene in mente: quattro di questi cinque elementi hanno un patrimonio inferiore ai sette miliardi. Ora, chiaro che non stiamo parlando di bruscolini, ma nel processo di acquisizione di una squadra NFL questo conta eccome. Solo Walton supera tale importo ed anche di parecchio, assestandosi sui 70 miliardi. Per questo motivo molti pensano che sarà effettivamente lui a spuntarla. Il motivo è presto detto: la NFL sa perfettamente che l’intera acquisizione non può essere gestita da un singolo uomo, ma chiede che il capo “cordata’ sia proprietario di almeno il 30% delle quote societarie. Si pensa che la cessione dei Denver Broncos sarà da record per una cifra intorno ai 4 miliardi e mezzo, la franchigia sportiva venduta al prezzo più alto fino ad oggi sono i Nets per 2 miliardi e tre. Questo significa che almeno un miliardo dovrà uscire dalle tasche degli elementi sopra citati, un investimento importantissimo visto il livello del proprio patrimonio degli altri quattro contendenti.

Sarei contento se Walton diventasse il nuovo proprietario dei Broncos? Si e no. La franchigia verrebbe acquistata da un ultra settantenne che anche volendo non può garantire un futuro sicuro alla franchigia. Si, ci sono degli eredi, ma abbiamo visto come anche nella famiglia Bowlen le cose non siano andate al meglio. Non vi è poi la certezza che questo sia un bene per il team. Una volta le squadre venivano cedute per prezzi “accessibili” e quindi spesso acquistare da imprenditori tifosi, tipo Krafth con i Patriots, gente che nonostante “ristrettezze” di patrimonio investivano al meglio per la squadra del proprio cuore. Quando a sensazione viscerali subentrano quelle economiche non è sempre un buon prendere. Ovviamente, dal lato positivo, la solidità economica non può che essere un assoluto merito sia

Manca pochissimo. A breve sapremo chi sarà il nuovo proprietario dei Denver Broncos.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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