Il review di week 1 USFL

Ritorna il football primaverile con Week 1 della nuova USFL, per quest’anno ospite della città di Birmingham.

New Jersey Generals @ Birmingham Stallions 24-28

La partita inaugurale è un bel testa tra le due squadre che hanno offerto uno spettacolo piacevole e di discreto livello tecnico.
Il primo possesso è dei Generals e Luis Perez, un QB ormai veterano delle leghe primaverili, serve subito un pass di 47 yard per il WR Randy Satterfield che poi raccoglierà il successivo TD pass di 3 yard.
Gli Stallions replicano subito con un altro big play del loro QB Alex McGough che con un passaggio di 35 yard manda in end zone Osirus Mitxhell. Aubrey segna il punto addizionale e si va sul 7-7.
D opo l’inizio pirotecnico, le due difese cominciano a prendere le misure degli attacchi avversari e assistiamo ad una serie di drives improduttivi fino a quando il Safety di New Jersey Shalom Luani non riconquista l’ovale intercettando un passaggio di McGough. I successivo possesso vede alternarsi DeAndre Johnson e Luis Perez in cabina di regia, con il primo a conquistare yard da scrambler e il secondo con il gioco aereo fino al TD pass da 13 yard per il TE Braedon Bowman. Dopo altri possessi improduttivi, il secondo periodo si chiude con un tentativo di FG da 47 yarddei Generals che Rose manda a lato.

Il terzo periodo vede gli Stallions privilegiare le corse, soprattutto di Tony Brook-James anche perchè J’Marr Smith, che ha sostituito McGough nel ruolo di quarterback infila una imbarazzante serie di sei incompleti. Si va al punt cui segue un lunghissimo drive dei Generals che continuano ad alternare Perez e Johnson fino ad un altro tentativo di FG che Rose fallisce ancora da 23 yard.
Il terzo periodo si chiude con un TD rush di 3 yard di C.J. Marable al termine di un drive ben gestito da Jmarr Smith che, superato l’inizio difficile comincia a completare con continuità.
Sul 14 pari comincia lun quarto periodo ricco di emozioni.
I Generals tornano avanti grazie ad una corsa da 4 yard di Johnson al termine di un possesso tutto basato sul gioco a terra.
Gli Stallions rispondono a tono con drive bilanciato tra corse e passaggi che J’Marr Smith chiude don un TD pass dalle 17 yard per il TE Cary Angeline.
Si chiude con i Generals costretti al FG che questa volta Rose realizza. 24-21 e ovale in mano a Smith con un minuto e 40 da giocare. Grazie ai due Time-out a disposizione, Smith, partito dalle proprie 41 riesce a portare l’ovale fino alla linea delle 2 yard di New Jersey e poi a correre lui stesso per il TD della vittoria.

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Entrambe le squadre, in modo diverso, hanno impiegato due QB, i Generals alternandoli per sfruttare di volta in volta le caratteristiche.
Perez, quarterback tradizionale, ha privilegiato il gioco aereo, mentre DeAndre Johnson ha agito soprattutto da scrambler, risultando alla fine il miglior ball carrier dei suoi con 98 yard in 12 portate.
I Generals hanno condotto a lungo il gioco, hanno guadagnato complessivamente 430 yard contro le 283 degli avversari, ma hanno finalizzato meno e hanno fallito due FG che avrebbero potuto fare la differenza.
Birmingham ha avuto il merito di non disunirsi nel periodo in cui, all’inizio del terzo periodo, New Jersey ha avuto le occasioni per scappare e, pur guadagnando meno terreno, 283 yds contro le 430 dei Generals, ha portato a casa la vittoria anche grazie allo Special Team che gli ha consentito di partire spesso da posizioni di campo favorevoli.

Tra le prestazioni individuali, tra i Generals, che hanno privilegiato il gioco di corsa (44 corse contro i 26 tentativi di passaggio, si sono distinti i RB Darius Victor (66 yard ) e Trey Williams (54 yard) dietro il già citato DeAndre Johnson che, da QB ne ha guadagnate 98.
Forse si sarebbe dovuto dare più spazio a Perez, che ha chiuso con un bel 13 su 18 per 141 yard e due TD pass, realizzando un QB rating di 175,6 di tutto rispetto.
Tra gli Stallions, nonostante la partenza imbarazzante, è emerso alla distanza i QB subentrato J’Marr Smith che, partito con uno 0/6, ha chiuso con un dignitoso 11 su 21 per 156 yard.
Nell’attacco di Birmingham va segnalata l’ottima prestazione del WR Osirus Mitchell, che ha ricevuto cinque passaggi su sette guadagnando 96 yard.
Gli Stallions hanno mostrato una difesa più aggressiva in cui si è distinto il LB DeMarquis Gates, autore di dieci placcaggi tra cui un sack.
Bene anche il CB Tae Hayes e il S Jojo Tillery con dieci e nove tackles rispettivamente.
Nella difesa dei Generals la palma del migliore va indiscutibilmente al Shalom Luani che ha al suo attivo otto tackles, uno dei quali dietro la scrimmage line avversaria, un intercetto e due pass defenses.

Houston Gamblers @ Michigan Panthers 17-12

La seconda partita, giocata purtroppo a spalti deserti, anche perchè si è giocata a mezzogiorno della domenica di Pasqua, ha visto di fronte gli Houston Gamblers e i Michigan Panthers.
Va detto subito che il livello di gioco è stato abbastanza inferiore, con parecchi errori da entrambe le parti, segno che i meccanismi di gioco non sono ancora ben oliati.
I Gamblers si avvantaggiano nel primo tempo, soprattutto per merito della difesa che non perdona nulla ill’attacco azzurro-amaranto.
Dapprima i texani vanno a segno con un FG da 37 yard di Nick Vogel, poi, all’inizio del secondo periodo Shea Patterson, il QB di Michigan,, in una situazione di quarto e goal dalle 4yard di Houston subisce un sack e perde la palla che viene ricoperta da Reggie Northorp e riportata per 83 yard in TD. Segue la trasformazione da due punti e Houston va sull’11-0.
L’attacco di Houston continua a produrre poco, ma i Panthers si complicano la vita con un altro fumble, stavolta forzato dal DE Ahmad Gooden su Paxton Linch, il QB che ha sostituito in alcune azioni Patterson.
Stavolta il QB texano Clayton Thorson capitalizza il possesso mandando in end zone il WR Isaiah Zuber con un pass di 12 yard. 19-0 dopo la trasformazione da due punti.
Prima della fine del tempo Linch si fa anche intercettare, ma i Gamblers non ne approfittano e falliscono un FG da 27 yard.

Il terzo quarto comincia con la prima segnatura dei Panthers che al termine di un drive impostato sulle portate di Stevie Scott, vanno in TD grazie a un pass di 8 yard di Patterson per il WR Lance Lenoir Il PTA da 2 punti fallisce e si va sul 19-6. All’inizio del quarto periodo, con l’attacco Gamblers pressochè immobilizzato, i Panthers vanno ancora a punti grazie ad un rush di 5 yard del solito Scott al termine di un drive che vede protagonisti i due RB Scott e Cameron Scarlett. Anche stavolta la trasformazione da 2 punti fallisce e si va sul 19-12 che resterà il punteggio finale grazie alla buona difesa texana che costringe i Panthers a due turnovers on downs.

In estrema sintesi si può dire che la difesa dei Gamblers ha costruito la vittoria non perdonando niente all’attacco dei Panthers, apperso potenzialmente più forte, ma bisognoso di registrare gli automatismi.
Cominciamo dagli sconfitti, il cui attacco ha prodotto ben 363 yard di cui 190 su corsa e 173 su passaggi. La prestazione del QB Shea Patterson sarebbe stata di buon livello, con le 191 yard guadagnate, se non fosse stata sporcata dal fumble che ha provocato il TD al passivo.
Bene la coppia di RB Stevie Scott e Cameron Scarlett con 72 e 66 yard rispettivamente e il WR Lance Lenoir con le 71 yard guadagnate con 6 catch.
Purtroppo queste performance non sono bastate a compensare i tre turnovers causati da un intercetto e due fumbles.
Non si è comportata male neanche la difesa, che ha pressochè azzerato l’offense texana, quando però gli avversari avevano già costruito il vantaggio decisivo. Menzione particolare va al secondario e al LB Frank Gilda autore di dieci tackles.

Per i Gamblers va elogiata in blocco la difesa, che ha limitato il temibile attacco di Michigan e messo in condizione il proprio attacco di giocare un paio di drive da posizione favorevole.
Il gioco aereo è stato quasi inesistente, Thorson chiude con un 9 su 17 e sole 73 yard. Molto più efficace il gioco di corsa con il RB Mark Thompson protagonista con 71 yard in 13 portate.
Tra i difensori c’è solo l’imbarazzo della scelta: il LB Donald Payne è stato l’assoluto re dei placcaggi, ben 19 al suo attivo, seguito da Reggie Northorp, che oltre agli 11 tackles ha messo a referto il ritorno del fumble di Patterson in TD.
Importante l’apporto di Ahmad Gooden che ha realizzato due sack.
Nel complesso la difesa dei Gamblers ha messo a segno ben 96 placcaggi, sei dei quali nel backfield avversario.
Il risultato finale è forse la miglior conferma del detto “l’attacco vende i biglietti, ma la difesa vince le partite”. Ciò non toglie che i Gamblers abbiano bisogno di migliorare le loro prestazioni offensive.

Philadelphia Stars @ New Orleans Breakers 17-23

Tra Stars e Breakers è stato un incontro equilibrato che la franchigia della Louisiana ha vinto grazie ad una miglior prestazione della sua difesa in un incontro in cui gli attacchi si sono equivalsi.
Il primo quarto vede gli Matt Mengel, il kicker degli Stars, fallire un FG da 45 yard, poi i Breakers andare in vantaggio quando il LB Vontae Diggs intercetta un pass di Bryans Scott e lo riporta in TD per 37 yard.
Nel secondo quarto, un punt di Matt Mengel dalle 7 yard di Philadelphia viene bloccato e il punter atterra con l’ovale in end zone provocando un safety che porta New Orleans sul 9-0.
Sul finire del secondo periodo gli Stars riescono finalmente a mettere punti sul tabellone quando, al termine di un lungo drive quasi del tutto aereo, Bryans Scott risale il campo per 75 yard e serve un TD pass di dieci yard al TE Bug Howard. Sul 9-7 per NO si va al riposo.

Inizia il terzo periodo e Kyle Sloter, il QB dei Breakers, si fa intercettare un passaggio dal CB Channing Stirling, che riporta l’ovale fino alle 18 di New Orleans.
Philadelphia però non riesce a guadagnare il primo down e deve accontentarsi dei tre punti del Fg di Mengel.
I Breakers tornano in vantaggio quando mancano cinque minuti alla fine del terzo periodo grazie ad una portata di 12 yard di T.J. Logan che poi va a ricevere e portare in end zone anche il passaggio di Kyle Sloter per la trasformazione da due punti.
Gli Stars rispondono subito con un TD lampo grazie a una corsa di 47 yard di Darnell Holland, che riporta il punteggio in parità 17-17.
Nel quarto periodo i Breakers tornano in vantaggio con un TD del RB Jordan Ellis che corona con un rush di due yard un drives basato in prevalenza sulle corse sue e di T.J. Logan.
Sul 23-17, con dieci minuti da giocare, ci sarebbe il tempo per rimontare ma gli attacchi di Philadelphia si infrangono contro la difesa dei Breakers e il punteggio non cambia più.

Cominciamo con l’analisi degli sconfitti. Gli Stars hanno privilegiato il gioco aereo con risultati non esaltanti in termini di terreno guadagnato. Il QB Bryans Scott ha completato 25 dei 35 passaggi tentati con una buona percentuale di completi ma con una media di poco più di otto yard per completo, realizzando 202 yard.
Ha avuto la possibilità di selezionare parecchi ricevitori, ma quasi sempre nel medio raggio. Nel reparto dei receivers le performances migliori sono state quelle di Chris Rowland, che con 7 ricezioni su 9 ha guadagnato 74 yard.
Poco sfruttato, ma anche poco produttivo il gioco di corsa che ha prodotto solo 73 yard in 21 portate, anche per merito della difesa avversaria. Discreta la prestazione di Darnell Howard, che è risultato il carrier più produttivo con le sue 52 yard in 9 portate cui vanno aggiunte 4 ricezioni che hanno prodotto altre 12 yard. Di sicuro un reparto offensivo che ha bisogno di migliorare.
In difesa si registra la buona prestazione del LB Josh Banderas, autore di 17 placcaggi, ma sono mancati completamente i tentativi di blitz mentre l’opposizione al gioco aereo di New Orleans è stata tutt’altro che feroce, se si esclude la buona prova si Channing Stribling, autore di un intercetto e un paio di pass deflections.

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L’attacco dei Breakers, al contrario, ha privilegiato le corse, potendo contare sulla coppia formata da Jordan Ellis e T.J. Logan, autori rispettivamente di 89 e 56 yard e di un TD a testa. Logan ha però guadagnato altre 38 yard con quattro ricezioni
Il gioco aereo è stato anche qui impostato sul medio-corto raggio e il miglior ricevitore è risultato il TE Sal Canellacon una media di poco meno di dieci yard nelle sei ricezioni completate.
Alla fine come anticipato, la differenza l’ha fatta la difesa di New Orleans in cui il DE David Bellamy ha fatto la parte del leone mettendo a segno 3 sack, supportato dall’altro DE Shareef Miller, autore di un paio di incursioni nel backfield avverario
Molto efficaci, poi, i LB Jarod Fernandez e Vontae Diggs, con 12 e 10 tackles rispettivamente. Diggs ha al suo attivo, come visto in cronaca, di un intercetto. In definitiva anche qui due squadre che sembrano alla ricerca del migiore assetto ma hanno fatto intravvedere buone potenzialità.

Tampa Bay Bandits @ Pittsburgh Maulers 17-3

E’ l’ultimo incontro di Week 1, posticipato alla notte tra lunedì e martedì a causa del maltempo. I Bandits partono forte e al primo drive vanno in meta con una corsa di 3 yard di B.J.Emmons al termine di una sequenza di passaggi medio-corti di Jordan Ta’Amu. Segue una serie di possessi senza esito da entrambe le parti fino al termine del primo quarto, quando Tampa mette a segno con Tyler Rausa un FG da 23 yard. Nel secondo quarto, dopo un’alternanza di possessi improduttivi, i Bandits vanno ancora in TD con un pass di 3 yard per Jordan Lasley.
In seguito si registra solo un pass di Ta’Amu intercettato dal Safety Arnold Tarpley allo scadere tel tempo.

In una partita avarissima di emozioni il terzo periodo vede i Maulers mettere finalmente punti sul tabellone per un FG da 28 yard di Ramiz Ahmed. Sul 17-3, nel quarto periodo l’ultimo sussulto di una partita alquanto noiosa lo fornisce Kyahya Tezino quando intercetta ancora Ta’Amu riconsegnando l’ovale ai Maulers sulle 44 yard del territorio di Tampa, ma i tentativi di avanzamento si fermano per un turnover on downs su un quarto e 5 dalla linea delle 8 yard di Tampa.
Da qui alla fine i Bandits falliscono un FG e si limitano a controllare senza troppi patemi.

Partita a senso unico che i Bandits, senza strafare, hanno chiuso nel primo tempo e controllato nel secondo non concedendo nulla all’offense dei Maulers. I tre sack e i numerosi tackle for loss inflitti agli avversari testimoniano l’assoluto strapotere della difesa di Tampa sullo sterile attacco di Pittsburgh.
Per i Bandits, considerati tra i favoriti alla vigilia, il giudizio è rimandato alle prossime partite.

Il ritorno della USFL, partito con un buon pubblico e una bella partita sabato è andato avanti in una domenica di Pasqua che non ha convinto i cittadini di Birmingham ad andare allo stadio.Gli spalti sono rimasti vuoti e anche il livello di gioco delle tre partite domenicali è stato più basso. Forse l’idea di concentrare la stagione in un’unica sede non è stata particolarmente brillante.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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Un Commento

  1. Peccato per gli spalti vuoti: insensata l’idea della sede unica. Ho invece letto che gli ascolti tv sono stati buoni: pare che la partita inaugurale abbia fatto di più che i playoff Nba.

    Io seguo con piacere, anche se il mio sogno per la stagione primaverile sarebbe vedere una Nfl femminile!

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