Wild Card 2021: verso Green Bay (San Francisco 49ers vs Dallas Cowboys 23-17)

La partita più attesa di questa Wild Card Week: 49ers contro Cowboys. Una rivalità storica, di due squadre, che negli anni ’80 e ’90 dominavano la NFC. Questo remake è stato deciso dalle linee di San Francisco: sia quella difensiva che quella offensiva hanno dominato, riuscendo una a mettere pressione a Prescott, l’altra, ad aprire le linee di corsa. Dallas paga i troppi errori: troppe flag stupide e decisioni discutibili, non si può vincere una partita così equilibrata ai playoff. San Francisco si è guadagnata il viaggio verso Green Bay, con una vittoria meritata, anche se molto sofferta.

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IL COMMENTO

La partita dei Cowboys è stata molto al di sotto delle aspettative dei tifosi, ma anche di Jerry Jones. Una squadra con tutto quel talento non può scendere in campo con quell’atteggiamento che è costato tanto della partita. Basta andare a vedere le penalità, che hanno martoriato ogni snap della squadra di casa, che per ogni cosa buona ne sbagliava due (come il vecchio Cimabue). Partiamo dall’attacco: Prescott non so quanto sia colpevole della sconfitta, messo sempre costantemente sotto pressione dalla linea dei 49ers, è la linea offensiva dei Cowboys che ha molte delle colpe di questo attacco. Anche sulle corse, la partita non si è giocata, con Moore e Dallas che hanno abbandonato l’idea di dare palla ad Elliott e Pollard appena San Francisco ha preso un po’ il largo. Non il contesto e lo scenario ideale, quando sai perfettamente che il reparto più forte della squadra avversaria è la linea difensiva. Parlando di Prescott: Dak non è riuscito a dare ritmo all’attacco per quasi tutta la gara, ma gli va dato il merito di aver capitanato la rimonta, con lanci decisi e veloci.

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I ricevitori sulla carta stellari dei Cowboys sono stati ben tenuti dalla secondaria di San Francisco, con il ricevitore numero uno dei Cowboys che è stato Schultz, che molto spesso ha ricevuto nel cuscinetto tra la linea e i linebacker, creata dallo schema difensivo a zona. Come già detto, i running back completamente tolti dalla partita e se Elliott molto spesso non è stato un fattore questa stagione, le mancate sgroppate di Pollard, sono state letali per l’efficienza di questo attacco.

La difesa deve ringraziare Micah Parsons per non essere tracollata: il rookie linebacker, con problemi di fiato per i rimasugli da Covid-19, è stato l’unico in grado di seguire e rallentare le corse dei 49ers. Senza la velocità “sideline to sideline” del prodotto di Penn State, San Francisco avrebbe corso a piacimento contro una defensive line, che non è riuscita a contrastare la fisicità della linea offensiva avversaria.

Parliamo ora del coaching staff: fa parlare e farà parlare la scelta di correre con Prescott a 14 secondi dalla fine senza time out. Una decisione presa da Moore, ma pienamente avvallata da McCarthy, che rischia di essere il simbolo di questa gestione. Oltre a tutte le polemiche sterili sull’arbitro e il ritardo dello snap, non si può rischiare di non avere almeno un paio di giocate verso la end zone, per provare a sorprendere la difesa e avvicinarlo ancora di più, rischiando però, di far finire il cronometro e con esso, la partita.

Una stagione eccellente da molti punti di vista termina dopo una sola partita di playoff, non nel modo sognato e sperato dai tifosi. Il personale per fare bene anche negli anni futuri c’è tutto, ma il tempo intorno a questo coaching staff sembra sempre meno.

La partita dal lato 49ers è stata un successo fino all’intercetto di Garoppolo. Partiamo proprio da Jimmy: primi due quarti in gestione perfetta, smistando palloni veramente bene, sia al centro del campo, ma anche “fuori dai numeri” come si dice in gergo, cosa che non ci si aspetta da Garoppolo. La sua leadership e bravura si è vista, infatti l’attacco ha macinato yard su yard, non riuscendo però a capitalizzare al massimo, mettendo “solo” 13 punti sul tabellino. Nel secondo tempo la musica è completamente cambiata.

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Non le migliori statistiche per il tuo Quarterback titolare in un momento decisivo. L’incompleto su un Aiyuk, che si era mangiato Diggs, libero con almeno dieci yard di separazione e l’inceretto regalato a Brown, hanno riaperto la partita, dando speranza ai Cowboys e ai suoi tifosi.

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Senza quell’incompleto e l’intercetto, la partita sarebbe finita molto prima. Per non parlare del suo errore sullo sneak finale. La linea offensiva è stata perfetta: ha aperto ampi spazi per le corse di Mitchell e Samuel ed ha protetto benissimo Garoppolo, nonostante i tanti edge rusher temibili dall’altra parte. Elijah è stato l’unico vero running back di ruolo usato e credo che sarà così anche contro i Packers, ottima di nuovo la prestazione del rookie. Deebo ha ricevuto per 38 yard, ma ha corso per ben 72 yard con solo dieci portate.

Kittle è stato cercato solo due volte, ma rimane un fondamentale elemento sulle corse e per portare pressione via dagli altri. Aiyuk ha giocato benissimo secondo me, si è mangiato varie volte Diggs con mosse eccellenti. Jennings sta diventando mister terzi down: incredibile come sempre di più, si cerchi il prodotto di Tennessee sui down che contano di più.

Parliamo ora della difesa: beh che dire, una prova eccellente contro uno degli attacchi più esplosivi di questa stagione. Straordinario il lavoro della linea difensiva che è riuscita a mettere pressione costante a Prescott, nonostante l’uscita precoce di Nick Bosa (fuori per concussion). Ancora una partita dominante da Armstead e DJ Jones, che hanno aperto gli spazi a tutti gli altri comprimari, se comprimari vogliamo chiamarli.

Questo ha facilitato la gara ai linebacker e alle secondarie, che comunque hanno giocato molto bene, non lasciando mai i giochi profondi a CeeDee Lamb e Cooper. Fondamentale l’incetto di Williams, ma anche la prestazione intonsa di Thomas. Stendiamo un velo pietoso su Norman, che entra in campo solo per farsi buggerare su un finto punt.

Kyle Shanahan ha gestito un primo tempo perfetto, per chiamate e gestione di palla e orologio. Nel secondo è stato leggermente abbandonato dalle scelte del suo Quarterback, che lo hanno messo in seria difficoltà. DeMeco Ryans (DC dei 49ers) è il vero vincitore: l’ho criticato a inizio stagione, come tutta la squadra. Ma è cresciuto benissimo. Contro Dallas ha tenuto senza il suo edge rusher migliore e con il suo leader difensivo (Fred Warner) fuori nel momento cruciale. Un plauso anche a Kocurek, che allena la linea difensiva come nessuno nella lega. Ci vuole grande coraggio, poi, per chiamare una cover 0 blitz in un momento decisivo della gara.

Ora c’è il Divisional round contro i Packers, già incontrati in stagione, in una partita che si prospetta molto interessante.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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