Wild Card 2021: secondo pronostico (Philadelphia Eagles vs Tampa Bay Buccaneers 15-31)

I Tampa Bay Buccaneers vincono secondo pronostico, offense Eagles non pervenuta

Cronaca

I Buccaneers partono subito forte e al primo possesso vanno in TD con una corsa breve di Giovani Bernard. La reazione degli Eagles è un “Three & Out”, poi, dopo un punt a testa, prima della fine del primo periodo, Tampa segna ancora con una corsa di una yard di Ke’Shawn. Vaughn al termine di un drive quasi tutto aereo fino alla linea delle 5 di Philadelphia.
All’inizio del secondo periodo Ryan Succop mette a segno un FG da 34 yard portando Tampa sul 17-0, poi, per tutta la durata del quarto, le difese prevalgono sugli attacchi e il primo drive offensivo promettente di Jalen Hurts si spegne quando Mike Edwards intercetta in end zone un pass destinato a DeVonta Smith.

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All’inizio del terzo periodo, dopo un possesso improduttivo a testa, arriva l’uno-due che manda Philadelphia definitivamente al tappeto. Tampa calcia un punt sul quale il ritornatore Jalen Reagor commette un fumble che restituisce l’ovale ai Buccaneers sulle 48 yard di Philadelphia. Per TB12 è un gioco da ragazzi arrivare verso la end zone e poi lanciare un TD pass di 2 yard per Rob Gronkowski.
Nel successivo attacco di Phila, Hurts si fa intercettare da Shaquil Barnett un altro pass inteso per DeVonta Smith e Brady, lancia subito un TD pass da 36 yard per Mike Evans. Sul 31-0 i Buccaneers decidono che può bastare, e nel tempo rimanente Hurts e compagni mettono a segno prima un TD con una corsa di 34 yard di Boston Scott e poi con un pass di 16 yard per Kenneth Gainwell.

Commento

Chi non avesse visto questa deludente partita e leggesse le sole statistiche potrebbe immaginare una vittoria di Tampa contro una resistenza di Philadelphia. Infatti, se si guarda alle yard totali guadagnate, le due squadre hanno numeri molto simili. In realtà per quasi tre periodi su quattro c’è stato in campo un solo attacco e, se la prima metà si è conclusa solo sul 17-0, è stato per merito della difesa degli Eagles, che è riuscita a limitare i danni costringendo più volte l’attacco Buccaneers a ricorrere al punt.

L’attacco degli Eagles per tutto il primo tempo e buona parte del terzo periodo non è riuscito a produrre nulla. Se le statistiche finali vedono un decente 23 completi su 43 per 258 yard, è solo perchè nel quarto periodo Tampa ha staccato la spina e ha permesso ad Hurts e soci di giocare e di rendere le statistiche più presentabili. Molto deludente tra i ricevitori DeVonta Smith con quattro sole ricezioni su undici target e due volte intercettato. Peggio è andato il gioco a terra, in cui Philadelphia ha totalizzato 95 yard, 34 delle quali in pieno “garbage time” con il TD rush di Boston Scott. In conclusione, per l’attacco mi sentirei di assolvere solo Hurts, quanto meno per l’impegno profuso.
Bene, invece, la difesa, che è anche riuscita a placcare quattro volte Brady, oltre ad effettuare parecchie incursioni nel backfield di Tampa. Particolarmente buona la performance del LB Alex Singleton con 10 tackles un sack e tre tackles for loss.

Veniamo ai Buccaneers. Erano favoriti e hanno rispettato il pronostico apparentemente senza fatica. Brady esce dal campo con un eloquente 78% di completi e “solo” 271 yard perchè, grazie ai turnover, è partito tre volte da posizione favorevole. Buone le prestazioni individuali dei due RB Ke’Shawn Vaughn e Giovani Bernard, che hanno contribuito rispettivamente con 53  e 44 yard alle oltre cento yard prodotte dal rushing game. Molto bene i ricevitori: Mike Evans con 117 yard su 9 catches e l’eterno “Gronko”, 5 su 7 per 39 yard
Non va però dimenticato il fondamentale contributo della difesa, che, oltre ad azzerare il gioco a terra di Phila, è stata impeccabile contro i tentativi di gioco aereo. Oltre ai due intercetti, si registrano ben 7 interventi di pass defense che spiegano il gran numero di drop dei ricevitori avversari.
Resta qualche perplessità per la pass protection della offensive line che ha concesso alla difesa avversaria troppe incursioni nel backfield. e per i ben sette drive in cui i Buccaneers hanno dovuto ricorrere al punt.

In conclusione, la partita dal pronostico più scontato ha rispettato le previsioni, ma in una partita di play-off mi sarei aspettato gli “underdog” più disposti a vendere cara la pelle. Invece l’impressione è stata di una squadra rassegnata alla sconfitta prima ancora di iniziare la partita. Se è stato evitato un mortificante “cappotto”, lo si deve solo al fatto che Tampa, a risultato acquisito, ha permesso all’attacco avversario di giocare.

I Buccaneers hanno fatto quello che serviva per vincere senza troppi patemi, ma al prossimo turno saranno attesi da un’avversaria, qualunque sia, molto più agguerrita ed equipaggiata.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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