Wild Card 2021 Preview: Dallas Cowboys vs San Francisco 49ers

Torna un incontro di cartello degli anni ‘80 e ‘90 che da più di vent’anni mancava a livello di post season: San Francisco 49ers vs Dallas Cowboys.

Infatti, se analizziamo le stagioni del ventunesimo secolo, troviamo che le due squadre si sono incontrate solo sei volte a Dallas e quattro volte a San Francisco, e solo in regular reason.

I precedenti più importanti e meno lontani nel tempo risalgono agli anni 1994 e 1995 che videro le due squadre incrociare le armi in occasione dei Championship Game. Nel ‘94 vinse Dallas in casa per 38-21 per poi andare a vincere il titolo contro Buffalo. L’anno seguente i Niners si presero la rivincita vicendo 38-28 al Candlestick Park prima di andare a vincere il SB contro i Chargers..

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Fatto il ripassino di storia, veniamo alle vicende attuali.

Dallas Cowboys

I Cowboys, reduci dalla disastrosa stagione 2020/21, quest’anno hanno marciato con grande autorità. Partiti con una onorevolissima sconfitta per 29-31 in casa dei Buccaneers, hanno poi infilato una serie di sei vittorie consecutive per portarsi in testa alla Division e gestire agevolmente il vantaggio nella seconda parte della RS in cui hanno vinto tutti gli incontri all’interno della Division per chiudere con un record 12-5 di tutto rispetto.

Di fatto, la leadership dei Cowboys non è mai stata in discussione, in una Division ancora obiettivamente debole. Determinante è stato il rendimento dell’attacco, tra i migliori dell’intera lega, guidato da un Dak Prescott autorevole che ha ben bilanciato il passing game, dove ha potuto contare su un ottimo DeeCee Lamb e sul TE Dalton Schultz, e il running game grazie alle ottime prestazioni del ritrovato Zach Elliott e di un ottimo Tony Pollard.

La difesa Cowboys non è stata sempre impeccabile, ma è comunque migliorata rispetto allo scorso anno grazie all’inserimento del rookie Micah Parson autore di 13 sack e 84 tackle, e dell’esplosione del DB Trevon Diggs, autentico principe degli intercetti, ben 11 al suo attivo.

San Francisco 49ers

Meno agevole è stato il percorso di San Francisco, nella ben più impegnativa Division West dove ha conquistato la wild-card grazie a un dignitoso 10-7 alle spalle di Rams e Cardinals. Dopo le due vittorie iniziali, i Niners sono incappati in una serie di quattro sconfitte consecutive che gli hanno fatto perdere il contatto con le rivali, ma, dopo il preoccupante record 3-5 delle prime nove settimane, nella seconda metà hanno infilato sette vittorie, perdendo solo a Seattle, loro autentica bestia nera, e, di soli tre punti, in casa dei Titans.

I californiani possono contare su un roster molto equilibrato. La difesa è tra le migliori della lega sia contro le corse che contro il passing game e l’attacco è comunque tra i primi, e può contare su un buon trio di ricevitori: primo tra tutti l’eclettico Deebo Samuel, che ha totalizzato circa 1400 yard di cui 780 guadagnate dopo la ricezione ma che ha conquistato anche 365 yard come ball carrier, secondo solo a Eliah Mitchell, il RB rookie da 963 yard in sole undici partite. Da tener d’occhio anche il TE George Kittle e il WR Brandon Ayuk.

La difesa, che come detto è tra le più forti della Lega, ha i suoi punti di forza nei due DE Nick Bosa e Arik Armstead, specialisti nella caccia al QB con rispettivamente 13 e 9 sack al loro attivo, ma può contare anche sui due LB Azeez Al Sahir e Fred Warner, il primo vicino ed il secondo molto oltre il centinaio di tackles a testa.

Chiavi tattiche

La partita vedrà di fronte il migliore attacco e una delle difese più forti della Lega. Per gli uomini della Baia sarà imperativo fermare il braccio di Dak Prescott, che quest’anno ha messo a segno 37 TD pass e subito solo 10 intercetti. La soluzione potrebbe essere quella di mettergli molta pressione, avendo a disposizione due esperti cacciatori di QB e contando su una relativa permeabilità della OL testimoniata dai 30 sack subiti dal QB texano.

Da non sottovalutare, poi, l’eccellente rendimento della difesa dei Niners contro le corse. Tre settimane fa, per fare un esempio, hanno contrastato efficacemente il gioco di corsa dei Titans, limitandoli a sole 90 yard. La Offensive Line di Dallas avrà l’ingrato compito di contrastare la pass-rush dei Niners e di aprire la loro linea di difesa per creare varchi per Elliott.

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Dall’altra parte, i Niners avranno di fronte una difesa buona contro le corse, ma non particolarmente forte contro il gioco aereo e Jimmy Garoppolo potrebbe cercare di sfruttare la capacità di Deebo Samuel di guadagnare yard dopo la ricezione servendogli passaggi nel medio raggio, all’esterno, oppure puntare sul TE Kittle, un altro ricevitore affidabile e in grado di guadagnare yard dopo la ricezione.

Jimmy G. dovrebbe poi ricorrere ai passaggi in profondità solo in caso di necessità, vista la sua preoccupante propensione all’intercetto, e comunque sempre ben lontano dalla zona presidiata da Trevon Diggs: torna ancora in mente la partita di Nashville in cui l’ottima partita difensiva fu vanificata da due intercetti che permisero ai Titans di rimontare lo svantaggio.

In conclusione, in un week-end di wild-card molto equilibrate, questa sembra essere la partita dall’esito in assoluto più incerto. Il più degno revival di una sfida che, a questo livello, mancava da troppo tempo.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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