Wild Card 2021: le pagelle del sabato

Si arriva al succo della stagione e cambiano ovviamente le mie pagelle. Nei voti non vengono più prese in considerazione le aspettative ma solo la prestazione. Voto anche alla giornata e alle singole gare oltre che alle squadre. Più combattute e spettacolari sono più alta è la valutazione.

IL SABATO: VOTO 7

Debutto a due volti per i play-off di questo 2022. Inizio entusiasmante con l’eterna rincorsa dei Raiders ai Bengals che termina all’ultimo gioco dei nero-argento. Senza storia, al contrario, la sfida nel gelo di Buffalo. Troppo superiori i Bills e troppo incerti i Patriots.

Bengals – Raiders 26-19 (8,5)

Partita appassionante e ricca di fascino, con due franchigie poco avvezze al palcoscenico play-off negli ultimi anni. Match divertente e che tiene le due tifoserie col fiato sospeso fino all’ultimo. Per una valutazione migliore mancano solo i sorpassi.

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Cincinnati 8,5

Burrow si presenta benissimo al gala post season e regala ai Bengals una vittoria che mancava da trent’anni. C’è un po’ di “braccino” forse dovuto all’emozione o all’inesperienza, perché in red zone, contro una difesa nota per concedere come nessuno in quella situazione, i Bengals raccolgono meno di quanto dovrebbero. Anche perché nel primo tempo l’asse LSU Burrow-Chase è una delizia. Il match resta tirato fino alla fine. Quel fischio intempestivo tanto contestato avrebbe dovuto inopinatamente cancellare un touchdown strepitoso. Una doverosa nota di merito per Bates, autore di una performance eccellente.

Las Vegas 6,5

Sufficienza abbondante, perché comunque rimangono in gara fino all’ultimo nonostante di fronte ci sia una squadra con più talento. Nonostante i moltissimi (troppi) errori commessi, dai drop alle flag, dall’errore gravissimo sul ritorno alle mille volte in cui sfiorano delay of game. Poteva essere gestito meglio anche l’ultimo pallone? Sì. Eppure hanno avuto il carattere per rimanere lì e arriva per questo la sufficienza piena. Su quel fischio intempestivo hanno formalmente tutte le ragioni del mondo di lamentarsi (ma la mia impressione – che conta zero ai fini regolamentari e non giustifica l’errore – è che abbia influito poco sull’azione e sarebbe stato un delitto ugualmente se fosse stata cancellata).

Bills – Patriots 47-17 (5)

Un lungo monologo. Il divario tra le due formazioni sicuramente pendeva a favore di Buffalo anche prima del kickoff ma nella seconda wild card è stato addirittura enfatizzato dai Bills. Stellari a dir poco in attacco e attenti in difesa.

Buffalo 10

Sette su sette (touchdown per drive) per cominciare una partita di play-off non si era mai visto. Monumentale Allen, monumentale. Il dente era ancora avvelenato per quel match anomalo perso in regular season. Un attacco da lustrarsi gli occhi, con un running back finalmente in grado di dare un contributo sostanzioso, Singletary. La difesa allenta la presa solamente quando il risultato non è più in discussione. Hyde conferma di essere nell’elite del ruolo. Se nella regular season si erano visti dei Bills altalenanti e con alcune prove non all’altezza, la versione post season è scintillante. Guai a rilassarsi però. Annientare così i rivali divisionali che hanno dominato per un ventennio merita un 10 al netto di qualche minima sbavatura.

New England 4

Hanno giocato il jolly in stagione regolare. E i Bills se lo sono legati al dito. Non hanno una squadra in grado di giocare a chi ne segna di più, la loro forza era la difesa, sabato notte rasa al suolo dallo strapotere di Buffalo. Salvo la prova di Mac Jones. Da rookie mi sento di dire che ha fatto bene, nonostante non abbia avuto nessun aiuto dai compagni, né dell’attacco (drop a raffica) né della difesa: costretto a inseguire sin dall’avvio. Sì, non è stato perfetto, ma era da mettere in conto. Scoppola che Belichick non dimenticherà. Per vendicarsi però gli occorre rifornire di qualche freccia in più la faretra di Jones e ri-settare la difesa.

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