Per chi è affamato un biscotto non basta (Los Angeles Chargers vs Las Vegas Raiders 32-35)

Dopo la vittoria della settimana scorsa dei Raiders ad Indianapolis e dei Chargers contro i Broncos entrambe le squadre controllavano il proprio destino: vinci e sei ai playoff. Si prospettava una sfida interessante, tanto che la NFL ha deciso di spostare la partita tra le due rivali storiche della AFC West alla domenica notte. C’erano in realtà delle combinazioni tali per cui, con un po’ di aiuto esterno, entrambe le squadre si sarebbero potute qualificare per la post season. La sconfitta dei Colts a Jacksonville si è concretizzata, ma la vittoria degli Steelers contro i Ravens ha complicato le cose; l’unica possibilità residua era un improbabile pareggio nel Sunday Night.

Improbabile, giusto? I media non avevano parlato d’altro per tutta la settimana, quasi augurandosi divertiti il più squallido dei “biscotti” e per un attimo il più improbabile dei risultati sembrava pronto a concretizzarsi nel più improbabile dei modi. Ma se come raccontava John Grisham ci sono giocatori disposti a giocare per una pizza, non ce ne sono disposti a giocare per un biscotto – almeno non nella sponda nero-argento di Las Vegas.

I Raiders sono stati sostenuti da un pubblico caldo, desideroso di rivedere i propri beniamini nuovamente nel giro che conta per la seconda volta negli ultimi 19 anni, e nella notte in cui si onorava John Madden – con la sua famiglia ad accendere la fiaccola di Al Davis – le uniche parole che potevano essere pronunciate erano “Just Win Baby”.

Pubblicità

I Raiders sono partiti forte, con un catch and run di Foster Moreau per 44 yard fino alle 7 di Los Angeles, ma il backup TE ha rischiato di combinare una frittata facendosi strappare la palla da Nasir Adderley. Per fortuna di Carr e compagni la palla è uscita lateralmente prima di raggiungere la end zone e i nero-argento hanno tenuto il possesso anche se come da tradizione non sono riusciti a prendere il bottino pieno da dentro la red zone e si sono dovuti accontentare di 3 punti con il solito Daniel Carlson. Il nome del kicker svedese verrà fuori più volte.

La difesa e gli special team dei Raiders hanno regalato presto un’altra occasione a Carr e questa volta il QB ha trovato in end zone il piccolo e sfuggente Hunter Renfrow che con la ricezione numero 100 in stagione ha portato i suoi sul 10-0. Il secondo quarto è stato all’insegna dei Chargers, con Justin Herbert e Austin Ekeler a caricarsi la squadra sulle spalle e a ribaltare il risultato. Non è facile la vita del tifoso dei Raiders.

Con poco meno di due minuti residui prima dell’intervallo i Silver & Black hanno però ripreso la testa della partita con Josh Jacobs a sfondare da 1 iarda a conclusione di un driver che aveva visto il suo backup Jalen Richard convertire un terzo e 23 con una draw tanto improbabile quanto eccitante. Il gioco di corse nero-argento, unito alla buona prestazione della difesa, sarà la carta in più che porterà alla vittoria in una giornata in cui l’attacco aereo ha sofferto di alti e bassi. Jacobs e compagni correranno per 174 in 34 tentativi (5.1 di media), con il numero 28 da Alabama a fare la parte del leone nonostante gli infortuni, chiudendo con 26 corse per 132 yard e 1 TD; “sono quello chiamato in causa per chiudere l’incontro”, ha detto Jacobs in conferenza stampa dopo la partita, ed in effetti il RB ha guadagnato 20 yard nel primo tempo, 43 nel secondo e 69 in overtime.

Il terzo quarto ha visto i Chargers sbagliare un field goal da 51 yard nel drive di apertura e giocare un improbabile 4° e 1 dalle proprie 18, regalando palla ai Raiders in un’ottima posizione di campo. I padroni di casa, ancora una volta, non concretizzeranno e saranno costretti a calciare un field goal corto per portarsi sul 20-14 graziando momentaneamente il giovane Brandon Staley.

Il dominio nero-argento nel terzo periodo, con anche due sack messi a segno sul giovane talento Herbert, si conclude con il TD del 26-14 ad inizio quarto quarto, con la seconda ricezione del letale Renfrow. Nella speranza di portarsi sopra di due TD i nero-argento proveranno e falliranno la conversione da due. Herbert e compagni provano a regalare la partita agli uomini di Rich Bisaccia, con il QB che si fa intercettare dall’ex Chargers Casey Hayward Jr.; dal turnover verranno fuori però solo altri 3 punti grazie ad un field goal da 52 yard dell’implacabile Carlson.

Sopra di 15, con 8:23 da giocare, i Raiders aprono la porta al più classico dei finali da infarto. La difesa nero-argento forzerà i Chargers a giocare quarti down su quarti down, ed Herbert si dimostrerà un chirurgo. A fine partita il tabellino riporterà un modestissimo 4/18 (22.2%) nelle conversioni di terzo down ma un incredibile 6/7 (85.7%) nelle conversioni di quarti down per i Bolts. L’ultima conversione dei tempi regolamentari, proprio allo scadere, regalerà il pareggio agli ospiti ed un insperato overtime.

Quest’anno l’overtime è il regno dei Raiders, e domenica notte non ha fatto eccezione. Con le squadre attente a non rischiare più del dovuto – il pareggio soddisferebbe tutti, ricordate? – i Raiders mettono tra i pali un field goal da 40 yard con Carlson ed i Chargers rispondono con uno da 41 yard di Hopkins. Mancano 4:30 sul cronometro quando i Raiders prendono nuovamente la palla in mano in attacco, ed è questo il momento in cui la possibilità del pareggio si fa più concreta. Il programma è chiaro: non forzare, cerca di consumare più tempo possibile, muovi la catena, e se mai sarai in raggio da field goal prova a vincere per conquistare il diritto di andare a Cincinnati altrimenti andrà bene anche Kansas City.

Si arriva al two-minute warning, con i Raiders che si affacciano nella metà campo avversaria e conquistano un nuovo set di down. La tensione sale. Jacobs perde una iarda e poi ne guadagna 7 per un terzo e 4 sulle 39 di Los Angeles. Staley chiama un timeout quando sul cronometro ci sono 38 secondi residui. Qualcuno ipotizza sia un tentativo di vincere ma questa ipotesi è fantascienza, molto più credibile che abbia semplicemente visto qualcosa che non gli piaceva nello schieramento difensivo visto che ha aspettato quasi lo snap di Andre James prima di fermare tutto e mettere in campo il personale teoricamente più adatto per fermare le corse. I Raiders ci pensano su, sfondano con Jacobs guadagnando il primo down e a quel punto dalle 29 dei Chargers e allo scadere calciare per vincere è l’unica opzione. Il cecchino Carlson mette il field goal in mezzo ai pali e lo stadio di Las Vegas e lo spogliatoio degli Steelers esplodono in contemporanea.

I Raiders sono stati bravi a sfruttare il tallone d’achille dei Chargers, la difesa contro le corse. Nonostante i tanti punti concessi e le tante conversioni di quarti down la difesa nero-argento ha saputo dire la sua per tutta la partita. Gli uomini di Rich Bisaccia hanno affrontato prove indicibili per tutta la stagione, dalle dimissioni di Gruden all’incidente di Ruggs, dalla defenestrazione del deludente CB Damon Arnette dopo il suo video dove minacciava qualcuno di morte brandendo delle armi all’esplosione di tanti casi di COVID che nel periodo più delicato hanno messo fuori causa diversi giocatori importanti. Questi playoff sono stati conquistati con le unghie e con i denti, vincendo le ultime quattro partite della stagione con uno scarto totale di 12 punti.

Pubblicità

Carr conquista i playoff per la seconda volta in carriera, ma questa volta può festeggiarli in maniera diversa visto che nel 2016 aveva dovuto saltarli per infortunio. La prossima fermata sarà sabato sera a Cincinnati, per un rematch con i Bengals dopo la sconfitta per 13-32 all’Allegiant Stadium. La squadra è unita, e questo le ha permesso di superare tanti ostacoli; sarà in grado di continuare la striscia positiva?

Se i nero-argento hanno potuto festeggiare, gli avversari sono usciti dal campo psicologicamente abbattuti. La prova di Herbert, un vero leone, è stata esemplare. Il QB ha finito con un 34 su 64 per 383 yard, 3 TD e 1 INT ed è riuscito a portarsi i suoi sulle spalle per cinque quarti nonostante la grande pressione (3 sack subiti). La squadra è ad un passo dal fare il salto di qualità ed ha giocatori molto interessanti sia in attacco che in difesa. Nonostante tutto i Chargers non andranno ai playoff per il terzo anno di fila e per la settima volta nelle ultime otto stagioni e dovranno guardare dal divano due delle “odiate” rivali di Division.

Merchandising Merchandising

Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

Articoli collegati

2 Commenti

  1. non si sa se essere più contenti per i p.o. o incazzati per aver cercato recidivamente di perderla,ancora una volta.
    spiace per l.a. meritava più di pitt.

  2. La giusta conclusione per una season fuori dal normale. Carlson se lo meritava un posto da Pro Bowl a prescindere delle ultime week. Io ho notato un progressivo miglioramento nel corso delle ultime week, forse e dico forse e dico ancora forse non butterei fuori Bisaccia senza averci per lo meno pensato su, questo a prescindere da come andrà ai play-off.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.