Profondo Roster 2021: Los Angeles Rams

Dopo aver iniziato il campionato in modo brillante ed aver messo a segno due colpi di mercato clamorosi a stagione iniziata, con l’arrivo di Odell Beckham Junior e Von Miller, i Rams sembravano improvvisamente essere entrati in una spirale negativa con tre cocenti sconfitte consecutive. I derelitti Jaguars sono stati la medicina ideale per limitare la crisi, poi il team di McVay, senza cinque giocatori (di cui quattro titolari fra cui il fortissimo cornerback Jalen Ramsey) ha strappato una vittoria importantissima sul campo di Arizona e si è riportato ad una sola lunghezza dai Cardinals che comandano la NFC West.  

OFFENSE

A parte l’età anagrafica, sotto tutti gli altri punti di vista, è indubbio che i Rams abbiano guadagnato enormemente nello scambio estivo con i Lions che ha spedito Goff a Detroit in cambio di Matthew Stafford. Anche solo nel confronto fra il 2020 di Goff ed il 2021 di Stafford emerge la differenza sostanziale fra un regista che in tutta la stagione aveva totalizzato appena 20 TD ed uno arrivato già a quota 33, di uno che si è fermato a 263 yard di media a partita con un rating di 90 mentre Stafford ha all’attivo una media di 300 yard ed un rating di 108,4.

L’annata di Stafford non è stata però tutta rose e fiori: il buon Matthew è partito in modo folgorante, orchestrando un attacco che nei primi turni è sembrato inarrestabile. Il mese di novembre però è stato davvero complicato, non per nulla, a parte la gara persa malamente contro i Cardinals all’inizio di ottobre, i tre peggiori rating di Stafford si sono registrati proprio nelle partite perse in rapida successione contro Tennessee, San Francisco e Green Bay. L’infortunio che ha sancito la fine della stagione di Woods dopo la gara con i Titans potrebbe aver influito, ma da solo non spiega uno Stafford apparso improvvisamente esitante ed impreciso (dei 9 intercetti lanciati finora, 5 sono arrivati in quelle tre gare). Dopo la breve parentesi negativa però Stafford si è ripreso alla grande, trascinando i suoi alla facile vittoria contro Jacksonville poi, da protagonista, all’importantissimo successo sul campo dei Cardinals

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In quello che è uno dei migliori attacchi per via aerea del campionato, terzo per yard guadagnate e secondo per TD segnati, spicca naturalmente la super stagione di un Cooper Kupp che è già oltre la tripla cifra in fatto di catch (113 per la precisione) per 1489 yards e dodici touchdown, tutte statistiche in cui l’ex Eastern Washington comanda l’intera Lega. Notevoli sono anche le yard per catch, 13,2 e il fatto che Kupp abbia ricevuto oltre 73% delle palle lanciate nella sua direzione. Tanto per darvi un’idea, nella graduatoria per numero di ricezioni dei Rams, Kupp ha finora totalizzato ben 68 palle catturate in più del secondo classificato Robert Woods che però purtroppo ha già terminato la sua stagione per un problema al legamento del ginocchio sinistro.

L’assenza di Woods è sicuramente un colpo pesante per la truppa di McVay perché l’ex Buffalo è un ottimo giocatore a 360°, bravo a giocare le jet sweep e solido bloccatore oltrechè personalità importante nello spogliatoio. Dietro Woods nella classifica dei catch c’è l’ottimo tight end Higbee, anche lui atleta completo, importante sia nel passing game che come bloccatore nel running game, con 44 ricezioni. Per un curioso disegno del destino, nello stesso giorno del k.o. subito in allenamento da Woods è arrivato da Cleveland dopo un tumultuoso rapporto durato tre stagioni Odell Beckham Junior. Considerato uno dei più forti receiver del campionato nei suoi primi anni con i Giants (con tre convocazioni al Pro Bowl nei primi tre anni), Beckham ha iniziato una sorta di declino dal 2017, quando ha giocato solo 4 gare per un infortunio. L’ex LSU ha ancora disputato due buone annate, una a New York la seconda già in quel di Cleveland, poi nel 2020 ha giocato appena 7 partite prima di andare k.o. per un problema al legamento crociato del ginocchio sinistro. Quest’anno, dopo sei match disputati con i Browns, Beckham è stato quasi “scaricato” dalla dirigenza di Cleveland ed è arrivato alla corte di McVay dove, finora, in quattro partite ha totalizzato 15 ricezioni per 204 yard e tre mete andando a segno in ognuna delle ultime tre gare.

Altro giocatore chiamato ad aumentare il suo apporto con l’assenza di Woods è il giovane Van Jefferson, altro atleta davvero temibile sul profondo, ma non esattamente una sicurezza quando si tratta di ricevere l’ovale. Dopo di lui ci sono i due runner Darrell Henderson con 27 ricezioni e Sony Michel con 14, entrambi elementi importanti nel passing game.

Il running game è invece ventiquattresimo per yard guadagnate, ma in realtà il titolare Darrell Henderson ha all’attivo 142 corse per 648 yard, alla media di oltre 4 yard e mezzo a portata, e la sua riserva, l’ex Patriot Sony Michel, pure non sta affatto demeritando con 123 corse alla media di 4,1 yard. Oltre a tutto nelle ultime due gare con Henderson assente, Michel ha tranquillamente dimostrato di poter gestire il ruolo di runner n°1. Ciò che manca realmente al running game di L.A. sono in effetti i big play: dopo 13 giornate, infatti, il team gialloblù è ultimo per corse da oltre le 20 yard con due e non ha nessuna portata oltre le 40. I Rams sono stati fin qui piuttosto fortunati con una linea offensiva che è rimasta quasi intatta dall’inizio del torneo con Havenstein, Allen e Whitworth che hanno perso fin qui una sola gara. Il veteranissimo tackle Andrew Whitworth, che lunedì è stato il primo giocatore della storia NFL a giocare tackle sinistro a quaranta anni compiuti, è finora il migliore del quintetto, anche se l’ex Bengal è stato imbattibile nel passing game, un po’ meno efficace nell’aprire i varchi per i runner.

Il centro Brian Allen ha giocato una decina di partite nel 2019 per poi essere costretto ai box da un problema al ginocchio, quindi ha completamente saltato la stagione scorsa mentre in questo 2021 ha ben giocato sulla corsa ma è stato tutt’altro che impermeabile nel passing game, come dimostrano i 5 sack già concessi. Anche il tackle di destra Rob Havenstein sta disputando una stagione decisamente positiva, con l’unica eccezione delle due gare con Tennessee e San Francisco in cui ha concesso ben 3 sack e 3 hurries. Le due guardie sono l’ottimo Austin Corbett a sinistra e David Edwards a destra, con quest’ultimo che dopo un buon primo mese di campionato ha faticato a trovare continuità di rendimento.

donald giocatori rams seahawks

DEFENSE

Dopo aver dominato la NFL da un punto di vista statistico nel 2020 (minor numero di punti subiti e yard concesse), la difesa dei Rams, che nel frattempo ha perso il coordinator Brandon Staley ora head coach a Los Angeles sponda Chargers, ha finora disputato una buona stagione, pur con qualche alto e basso.

Il reparto ora gestito d Raheem Morris ha denunciato alcuni limiti che i team avversari hanno iniziato ad utilizzare a proprio vantaggio, attaccando cioè la difesa in giallo e blu soprattutto con le corse di potenza ed i passaggi corti al centro del campo con i linebacker che spesso lasciano troppo spazio in copertura. Punto fermo della difesa è naturalmente il formidabile Aaron Donald, probabilmente il più forte defensive tackle della storia NFL (per referenze chiedere ai Cardinals che nel Monday Night hanno subito tre sack dal numero 99). Donald si trova a dover affrontare frequentissimi raddoppi ma nonostante questo è già arrivato a quota 10 sack, 8 hurries e 37 hit sul regista avversario oltre a dare una mano decisiva nel contrastare il running game avversario (la difesa dei Rams è in effetti settima per yard concesse su corsa). Al suo fianco ha giocato nelle prime giornate Sebastian Joseph-Day, che però è andato k.o. al settimo turno per un guaio al muscolo pettorale. Nello schieramento con tre linemen Donald è ora affiancato da Greg Gaines e A’Shawn Robinson che hanno entrambi un buon rendimento sulla corsa, mentre a livello di pass rush l’apporto di Robinson è stato finora praticamente nullo, mentre Gaines ha già contributo con 3 sack e mezzo e 4 hit sul qb avversario.

A metà campionato è arrivato per rinforzare la pass rush Von Miller, edge player con otto convocazioni al Pro Bowl e 110 sack in carriera in 145 partite. In quattro gare con i Rams, Miller non ha ancora messo a segno un sack ma il suo ingaggio aiuterà una difesa che, conteggiando anche l’ottimo edge Leonard Floyd (già 8 sack al suo attivo più un fumble forzato ed un importantissimo intercetto messo a segno contro i Cardinals) già ora è fra le migliori nel mettere pressione sul regista avversario.

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Riserve dei due edge titolari sono un Terrell Lewis che nonostante i tre sack messi a segno sta faticando, e l’interessante Ogbonnia Okoronkwo che sta giocando con più continuità, e sicuramente meglio, rispetto alle prime due annate da pro. La difesa dei Rams ha anche recuperato Justin Hollins, che dopo aver giocato un grande match all’esordio contro Chicago, ha poi faticato contro Indianapolis e Tampa Bay, prima di andare k.o. per un problema al muscolo pettorale. Ceduto il solido linebacker Kenny Young a Denver (mossa piuttosto sorprendente perché con 46 tackle, 2 sack e appena 3 tackle mancati, Young non stava affatto demeritando) i Rams hanno aperto la strada ad un maggior utilizzo del rookie Ernest Jones giocatore più bravo in copertura rispetto a Young ma sicuramente meno valido nel running game. Il linebacker più utilizzato in generale fin qui è Troy Reeder che però finora non ha certo brillato.

Jalen Ramsey e Darious Williams sono i due cornerback titolari, con il primo che è sicuramente fra i migliori interpreti del suo ruolo in NFL, ma anche Williams fin qui ha disputato una buona annata. Qualche problema in più invece hanno avuto gli altri cornerback, il rookie Robert Rochell, Dont’e Deayon spesso utilizzato da slot cornerback, e David Long Junior che hanno concesso più di 13 yard per ricezione ai propri avversari.

Le due safety titolari sono Jordan Fuller e Taylor Rapp, che tra l’altro sono gli stakanovisti del reparto insieme a Ramsey rispettivamente con 774 e 786 snap giocati. Fin qui Fuller è stato un pochino più convincente in copertura ma entrambi hanno dato un importante contributo anche nel running game essendo i due leading tackler con 90 placcaggi per Fuller e 66 per Rapp. Nelle formazioni dime con sei defensive backs è schierato Nick Scott, la terza safety, il cui rendimento finora è stato un po’ troppo discontinuo.

LA DELUSIONE

Il giocatore che, fino a questo punto della stagione, ha deluso di più è certamente Troy Reeder. Intendiamoci, non è che ci si aspettasse da lui una prestazione da Pro Bowl, la caratura è mediocre, ma forse ci si aspettava un salto di qualità rispetto a quanto fatto vedere finora. La scorsa stagione aveva funzionato come tappabuchi, alternando prove terrificanti a prestazioni maiuscole, e Morris ha deciso di promuoverlo titolare fisso in uno dei reparti messi peggio dell’intera squadra. Sopra la sufficienza sulle corse, Reeder soffre tantissimo la copertura del tight end, con cui spesso perde le sue battaglie personali. Non parliamo, poi, di quando il suo assegnamento prevede la copertura di un ricevitore. Reeder, comunque, mantiene il posto da titolare principalmente per mancanza di valide alternative, ora che Kenny Young ha lasciato la squadra.

LA SORPRESA

Si può essere sorpresi da Cooper Kupp? Beh, in un certo senso si. Dimenticata in fretta la delusione della stagione 2018, quando un infortunio gli precluse la possibilità di giocarsi il Super Bowl, Kupp ha ripreso da dove aveva lasciato nel 2019 e si è sempre migliorato, anno dopo anno. Che a lanciare ci sia Goff, Wolford o Stafford, a lui interessa poco. Quello che sorprende del Kupp versione 2021 non è tanto il suo talento e la sua bravura nel ricevere e correre le tracce, ma l’enorme solco che è riuscito a scavare nei confronti dei suoi rivali di pari ruolo. L’evoluzione di questo giocatore, che è diventato il vero WR1 dei Rams, anche se la sua posizione di partenza è sempre (o quasi) da slot, gli ha permesso di ottenere da McVay una certa libertà di inventarsi le tracce e rendersi così totalmente imprevedibile. Guardare gli all-22 e focalizzarsi su di lui equivale a seguire un clinic sulla figura del ricevitore, dal modo di correre le tracce, a quello di ricevere il pallone, alla capacità di direzionare il difensore in marcatura quasi avesse un joystick ed anche, importantissimo, la maniera in cui un ricevitore dovrebbe bloccare.
L’ottima intesa con Stafford lo rende un giocatore praticamente immarcabile nella maggior parte delle situazioni.    

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