Le pagelle di week 12 NFL

Una settimana tutto sommato normale. Vince chi deve vincere. Quasi sempre (chiedere ai Philadelphia Eagles per le eccezioni che confermano la regola). E così le pagelle stavolta non subiscono scossoni sconvolgenti. Andiamo a vedere cosa è successo in week 12, che ci prepara alla volata play-off dell’ultimo terzo di stagione. Qui potete leggere come nascono le pagelle, per scorrerle senza farvi il sangue amaro se non le condividete.

Se volete approfondire gli argomenti della giornata, potete ascoltare Scusate il Disturbo.

Lions – Bears 14-16

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Detroit 4 (3)

Poveri tifosi Lions. Non deve essere facile buttar giù uno spettacolo simile. Nell’ultimo drive c’è tutta la Detroit 2021. E non è affatto un complimento.

Chicago 5,5 (4,5)

Portano a casa la W che salva (per ora) il posto a coach Nagy. Se però l’intenzione della società è davvero di cambiare rotta, non sarà una gara così a far invertire il giudizio.

Cowboys – Raiders 33-36 OT

Dallas 7 (7,5)

Impossibile non parlare delle penalità. Troppe. Un diluvio di bandierine. I Cowboys hanno le loro colpe, gli arbitri non sono esenti. Senza Cooper e Lamb trovano comunque modo di segnare. Non abbastanza per spuntarla in una gara con errori, ma avvincente.

Las Vegas 8 (7)

Un toccasana. Vittoria cruciale per continuare a sperare in un finale di stagione diverso dal solito. E ottenuta praticamente senza Waller.

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Saints – Bills 6-31

New Orleans 4 (5,5)

Verrebbe da scrivere che mi ero sbagliato sull’avere possibilità anche con Siemian al timone. Solo che quando mancano anche i primi due RB della depth chart oltre al QB titolare e al WR superstar… la faccenda diventa ingestibile. E sì, mi ero sbagliato.

Buffalo 7 (6)

Rispettare i pronostici quest’anno è tutt’altro che banale. Ergo un plauso ai Bills che stavolta fanno quello che ci si aspetta facciano: strapazzano i Saints.

Bengals – Steelers 41-10

Cincinnati 10 (9)

C’è un mezzo punto di troppo. Lo so anche io. La generosità nasce nella rivalità. Volete mettere la maestosità di un successo simile contro un’acerrima rivale divisionale? Mixon è il cardine del ritrovato attacco Bengals. C’entra nulla: in arancione mi piacciono moltissimo.

Pittsburgh 4 (5,5)

Una domenica su cui riflettere in casa giallonera. Funziona praticamente nulla. Turnover a raffica. Roethlisberger ingarbugliato nella rete difensiva arancionera e ripiombato nell’incubo di inizio anno. Contromisure difensive zero.

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Dolphins – Panthers 33-10

Miami 8,5 (5,5)

L’infilata di vittorie prosegue (sono 4). Tua convincente. Waddle superlativo. Difesa rocciosa. Questi erano i Dolphins che mi aspettavo dall’inizio. Meglio tardi che mai. C’è margine per chiudere l’annata con una sufficienza in extremis. E magari qualcosa in più. Se su Tua non avevo troppa fiducia dopo averlo visto live  Londra, Waddle al contrario mi aveva segnato due volte sotto la postazione e il dubbio che fosse proprio forte mi era venuto, anche se sul momento a spiccare sul mio taccuino era stato soprattutto Gesicki (come vi avevo già scritto).

Carolina 4 (5)

Che Newton potesse essere al massimo un palliativo era chiaro. Non è servito molto tempo per scoprirlo. Disastroso. E panchinato. A disastro si aggiunge disastro con l’ennesimo infortunio per McCaffrey.

(Se volete un approfondimento su questa partita, potete ascoltare qui)

Giants – Eagles 13-7

New York 6,5 (4,5)

Firmano una delle poche sorprese della giornata e si guadagnano un mezzo punticino in più. Anche perché mi sembrano francamente più demeriti di Philadelphia che meriti loro. La secondaria però c’è. Si parta da lì per ricostruire.

Philadelphia 4,5 (6)

Scivolone doloroso in chiave play-off. Quando pensavano di avere la strada spianata si trovano il divieto d’accesso alla prima curva. Male Hurts. Quando non ci si mette lui, ci si mettono i falli (come quello che cancella il TD di Scott nel primo tempo) o gli erroracci (come il drop clamoroso di Reagor sull’ultimo passaggio decisivo o il fumble proprio di Scott poco prima). Squadra che può solo correre. E potrebbe non bastare.

Patriots – Titans 36-13

New England 9,5 (9,5)

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Wow. Non serve dire molto sulla squadra che più d’ogni altra sta impressionando positivamente. Sfiorano il 10 solo perché concedono qualcosa di troppo sulle corse (pur scippando un paio di palloni). Jones che continua a giocare alla Brady. Bourne che gioca alla Lloyd (ok, questa è meno immediata e affascinante ma me lo ricorda). Belichick giustamente gongola.

Tennessee 5 (8)

Non sarà semplice. Pesano parecchio le assenze, nonostante almeno con le corse i Titans riescano a produrre (ma come accennavo sopra, occhio a tener stretto l’ovale). Peccato aver sprecato l’occasione a pochi passi dalla end zone. Tannehill deve dare qualcosa in più in questo momento. Anche perché in queste condizioni i limiti della difesa si amplificano, pur mostrandosi in grado di obbligare spesso al field goal i Patriots. Se ci si mette anche il kicker poi…

Jaguars – Falcons 14-21

Jacksonville 4,5 (3,5)

Una mezza fiammata a cavallo del terzo e del quarto periodo è davvero troppo poco. Atlanta era un avversario contro cui provare almeno a giocarsela.

Atlanta 6,5 (5,5)

Un uomo solo al comando, ha il numero 84. Questi Falcons in attacco ruotano intorno a Patterson. 

Colts – Buccaneers 31-38

Indianapolis 7 (6,5)

Ci sono andati vicini. Qualche dettaglio è venuto meno, ma in attacco hanno davvero tante armi per impensierire chiunque. Qualche flag è girata storta, poi. I Colts comunque ci sono. E mi piacciono come “dark horse” per gennaio se riescono a centrare la post season.

Tampa Bay 8 (8,5)

Trascinati da play-off Lenny. Cioè, quel running back tagliato dai Jacksonville Jaguars. Proprio lui. Ah, il potere di trovarsi nell’ambiente giusto al momento giusto. Quattro touchdown, compreso quello del definitivo 38-31.

Texans – Jets 14-21

Houston 5 (4)

Evaporati. Sì, hanno sentito di peggio sicuramente nelle ultime stagioni. Cominciano benino piazzando due touchdown in venti minuti, poi in attacco nulla più, nonostante qualche regalino dai biancoverdi arrivi. Loro sono in ogni modo dei signori e li restituiscono sotto forma di penalità quando possono.

New York 6 (4,5)

Non che non abbiano provato a perderla, eh. Gli special team nel quarto periodo per poco non offrono ai Texans la possibilità di sfilargli la vittoria. Non è comunque l’anno in cui fare gli schizzinosi.

Broncos – Chargers 28-13

Denver 8,5 (7)

Primi 14 minuti da zitti tutti. Lo zampino di Lock rimette momentaneamente in carreggiata i Chargers. L’accoppiata Bridgewater-Williams, ma soprattutto Surtain II rimettono a posto le cose. l cornerback con due intercetti, uno dei quali trasformato in touchdown è il mattatore del match.

Los Angeles 4,5 (6,5)

Sono in un limbo. Herbert cerca di caricarsi tutto sulle spalle. Non può essere la soluzione. La stagione rimane buona, la sceneggiatura del finale però deve essere riscritta. Su entrambi i lati del campo occorre intervenire per non naufragare.

49ers – Vikings 34-26

San Francisco 7 (6)

Bravi a crescere durante la partita. Ad aggiustare il piano di gioco e rendere inefficaci i Vikings. Che vogliano correre, correre, correre lo sanno anche i fili d’erba. Serve però anche un minimo di gioco di corsa e in avvio Garoppolo è in affanno. Scoprono che possono colpire al centro con disinvoltura e lo fanno. La difesa chiude Jefferson e rallenta le corse. Soffre Thielen. Minnesota però non ne approfitta.

Minnesota 5 (5)

Gettano alle ortiche tutte le chance che hanno di portarsi a casa la W. Quando trovano i cartelli con divieto d’accesso non si rendono conto che le contromisure le avrebbero pure a disposizione. Gli infortuni (la linea di difesa titolare assente al 100%) non possono essere un alibi. Cousins nella sua domenica-no.

(Se volete un approfondimento su questa partita, potete ascoltare Purple Valhalla)

Packers – Rams 36-28

Green Bay 8 (9)

I Packers ci sono. Se dovessi pensare a un Championship NFC adesso direi proprio Rodgers contro Brady. Vedremo. Intanto si sbarazzano anche dei Rams con una prova molto positiva in attacco.

Los Angeles 5 (6,5)

Sempre all’inseguimento. E con molti punti di domanda. La difesa è sospetta. Il talento non manca eppure anche contro i Packers non girano. Il professor Foglio è chiarissimo: responsabilità da ascrivere al defensive coordinator. Nemmeno l’attacco ha ritrovato lo smalto, nonostante i 28 punti segnati. Non ci si può scordare di Kupp.

Ravens – Browns 16-10

Baltimore 5,5 (6,5)

Vincere senza prendere la sufficienza può anche essere interpretato come un bel segnale, a sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno. La realtà però è che partite così spesso e volentieri si vanno a perdere e se non si trova un diverso equilibrio in attacco la prossima volta finisce male. Jackson regala il possesso quattro volte ai Browns e ringrazia la sua difesa.

Cleveland 4,5 (5)

Siamo sicuri di voler andare avanti con Mayfield. Ma proprio sicuri, sicuri. Certo, non è l’unico dei problemi ma fossi in Stefanski comincerei a sistemare quello. Un po’ di sideline farebbe bene al numero 6, evidentemente non era solo Beckham il suo 

Football Team – Seahawks 17-15

Washington 6,5 (5,5)

Cazzimma. E’ la prima parola che mi viene in mente pensando a Heinicke. Perché commette erroracci che mi fanno sobbalzare. Poi ci mette quel guizzo per cui non puoi non volergli bene. Non è la risposta definitiva per il Football Team. Eppure cercherà fino alla fine di portare i suoi ai play-off. Il kicker resta un problema.

Seattle 4 (3,5)

Ciclo finito. Non ci sono più dubbi. Nemmeno Wilson riesce più a incidere a sufficienza per portarli fuori dalla secca in cui sono finiti. Metcalf è disperso. Il gioco di corsa mai pervenuto. E non ci si può neanche consolare con la scelta alta al prossimo draft, perché finirà nelle tasche dei Jets (trade per Jamal Adams).

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