Il riassunto di Week 12 NFL

Tutti in campo, a eccezione di Cardinals e Chiefs, in una scoppiettante Week 12 NFL. I Packers sono sempre più vicini ad Arizona in testa alla NFC, mentre i Ravens sfruttano un altro scivolone dei Titans per guadagnare la vetta di AFC, avvicinata anche dagli scatenati Patriots. Ci sono 15 partite da vivere senza sosta: partiamo!

Dan Campbell è un coach che riesce a trasmettere tanta energia e per il quale i giocatori sono disposti a lottare duramente, ma c’è sicuramente il suo zampino, insieme a quello del suo staff, se i Lions (0-10-1) escono sconfitti per 16 a 14 contro i Bears (4-7). A 2 minuti dal termine, in vantaggio di un solo punto, la squadra di Detroit stava facendo il possibile per riconquistare il pallone mentre gli ospiti erano intenzionati a far scorrere il cronometro: i Lions costringono i Bears ad un terzo tentativo e nove yard, utilizzano il primo timeout ma alla ripresa del gioco si rendono conto di avere 12 difensori in campo. Il defensive coordinator Glenn si sbraccia inutilmente provando a chiamare un altro timeout ma il regolamento non consente di chiamarne due consecutivi, in questo modo i Lions si ritrovano con un timeout sprecato e 5 yard regalate per la penalità: nell’azione successiva Dalton completa un lancio da 7 yard che si rivela sufficiente per il primo down, cosa che magari non sarebbe successa sul terzo e 9 iniziale. Senza timeout i Lions sono obbligati a vedere Dalton (24/39 per 317 yard, 1 TD e 1 INT) che si inginocchia per 3 snap consecutivi, lasciando quindi a Santos il compito di chiudere la partita. I Lions hanno sicuramente risentito dell’infortunio di Swift nel secondo quarto ma nonostante i numeri di Goff (21/25 per 171 yard e 2 TD) possano sembrare buoni, la partita è rimasta in bilico fino all’ultimo solo per la straordinaria capacità dei Bears di crollare nella red zone.

Nonostante la rimonta dei Cowboys (7-4) nell’ultimo quarto che ha portato la partita all’overtime, i Raiders (6-5) riescono comunque vincere l’incontro 36 a 33 grazie al field goal di Carlson. Nell’ultimo periodo regolamentare Prescott (32/47 per 375 yard e 2 TD) è stato l’artefice di alcuni lanci spettacolari, pur considerando le assenze di Lamb e Cooper, e nell’overtime Parsons è stato letteralmente dominante costringendo i Raiders ad un terzo e 18: una situazione abbastanza scomoda per Carr che decide di provare il lancio profondo per Jones, lancio che risulta incompleto ma grazie alla pass interference subita dal ricevitore i Raiders guadagnano un primo down insperato. Ormai nel range da field goal, Carr e compagni non devono fare altro che mantenere il possesso della palla e avvicinarsi il più possibile per rendere ancora più semplice il calcio decisivo di Carlson. La partita del quarterback dei Raiders si è chiusa con 24 completi su 39 per 373 yard e un touchdown, numeri condizionati dalle ottime prestazioni di Jackson, rivelatosi un ottimo sostituto di Ruggs che riceve 3 volte per 102 yard e un touchdown, e di Renfronw che con le sue 8 ricezioni per 134 yard è sembrato immarcabile per tutto l’incontro.

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Dopo la brutta sconfitta contro i Colts, i Bills (7-4) erano obbligati a fornire una prestazione convincente contro i Saints (5-6): nonostante gli errori commessi nel primo tempo, la squadra guidata da Allen si è dimostrata eccellente nella ripresa finendo per schiacciare gli avversari 31 a 6. Nella prima frazione il quarterback dei Bills regala per 2 volte il pallone agli avversari, errori che i Saints non sono riusciti a capitalizzare perché al termine del secondo quarto il punteggio vede i gli ospiti in vantaggio 10 a 0. La musica cambia nel secondo tempo e i Bills limitano al massimo le imprecisioni, con Allen (23/28 per 260 yard, 4 TD e 2 INT) capace di completare 10 lanci su 12 per 137 yard e 3 touchdown: due di questi sono stati realizzati da Knox, mentre gli altri da Diggs e Breida. L’unica nota negativa della vittoria dei Bills è senza dubbio l’infortunio accorso a White durante il primo tempo, non si sa ancora l’entità precisa ma si teme un lungo stop. I Saints dall’altra parte hanno creato poco o niente in attacco con Siemian che più di tutti ha sofferto i pochi blocchi delle linee chiudendo con 17 completi su 29 per 163 yard, un touchdown e un intercetto: contro i Cowboys probabilmente cederà il posto a Hill.

Per una partita in cui il punteggio finale è stato 38 a 31 in favore dei Buccaneers (8-3) contro i Colts (6-6), le prestazioni delle due squadre sono state parecchio deludenti: la squadra di Brady è riuscita a spuntarla solamente perché ha fatto meno errori degli avversari nella ripresa. Il primo errore è stato commesso da Godwin che subisce un fumble durante il secondo drive nella metà campo dei Colts, errore che viene “pareggiato” dal sanguinoso drop di Pittman in un terzo e due; Fournette prima prova a imitare Pittman ma poi segna il primo touchdown della partita approfittando del fumble di Pascal. Arriva il turno dei Colts per trarre vantaggio delle imprecisioni avversarie: il lancio di Brady (25/34 per 226 yard, 1 TD e 1 INT) per Miller viene intercettato e Wentz (27/44 per 306 yard, 3 TD e 2 INT) lancia Doyle in end zone portando il risultato sul 17 a 7. Conosciamo bene Wentz e dopo buone giocate è capace di farne tante altre ma dall’esito opposto: parte tutto dal fumble che commette dopo aver subito un sack e le cose vanno di male in paggio con un intercetto nel drive successivo. I Bucs approfittano dell’intercetto per segnare il touchdown che li porta in vantaggio 28 a 24, successivamente arrivano altri 3 punti dopo che Hines pasticcia nel ricevere il punt regalando il pallone a Miller. A 30 secondi dalla fine Fournette (17×100 yard e 3 TD) segna il touchdown del 38 a 31 però i Colts, grazie al kickoff return da 72 yard di Rodgers, si ritrovano sulle 32 avversarie ma il secondo intercetto di Wentz spegne tutte le speranze del pubblico casalingo.

Top giocatori difensivi di week 12

Dopo aver urlato “sono tornato!” mentre esulta per il touchdown contro i Cardinals, Newton mette in piedi una delle prestazioni peggiori viste quest’anno da un quarterback: la sua pessima giornata condanna i suoi Panthers (5-7) che perdono contro i Dolphins (5-7) 33 a 10. Il quarterback costruisce un ottimo drive nel primo quarto che chiude, dopo un missile da 64 yard per Moore, correndo in end zone: da questo punto in poi il nulla, anzi, due drive terminati con due intercetti. Newton viene sostituito da Walker dopo 5 completi su 21 per 92 yard. Dall’altra parte c’erano tutti i presupposti, linea offensiva non all’altezza contro una difesa molto pressante, che la partita di Tagovailoa fosse sulla stessa linea del suo diretto avversario ma il quarterback dei Dolphins inscena una prestazione di tutto rispetto: nonostante un fumble durante un sack completa 27 lanci su 31 per 230 yard e un touchdown, surclassando una difesa solitamente brava contro il passing game. Il quarterback ha potuto contare sull’aiuto decisivo di giocatori come Waddle e Gaskin: il primo riesce a ricevere 9 dei 10 lanci diretti a lui per 137 yard e un touchdown, il running back invece segna per due volte con 16 corse per 49 yard.

La sfida tra le rivali storiche Giants (4-7) ed Eagles (5-7) finisce 13 a 7 per il team di New York. Nonostante le ottime prestazioni delle ultime settimane, la squadra di Filadelfia si è macchiata di parecchi errori inaspettati, soprattutto del proprio quarterback: Hurts (14/31 per 129 yard e 3 INT) è il primo colpevole della sconfitta degli Eagles, venendo intercettato 3 volte che potevano essere 5, due dei quali avvenuti nella red zone, si dimostra comunque un ottimo runner con 77 yard prese su 8 scramble ma la differenza in negativo l’ha fatta il 45% di lanci completati. I Giants dall’altra parte non hanno fatto scintille in attacco, conquistando 264 yard contro le 332 avversarie, ma sono riusciti a limitare gli errori, o meglio, ne hanno commessi ma senza grosse conseguenze. Jones è stato in grado di mantenere fermo a zero il numero dei turnover, completando 19 lanci su 30 per 202 yard e un touchdown; con Toney e Shepard costretti in panchina, è stato Golladay a guidare la classifica dei ricevitori con 50 yard su 3 lanci. Purtroppo per i tifosi di New York, Barkley ha giocato un’altra partita ben sotto le aspettative con sole 40 yard su 13 corse.

A Houston i Jets (3-8) si impongono contro i Texans (2-9) con il risultato di 21 a 14. Nonostante si trattasse di uno scontro al vertice per le prossime posizioni al draft, il nuovo corso dei Jets vuole comunque puntare sulla costruzione di ottime basi per il futuro, facendo crescere il più possibile i giovani a disposizione a cominciare da Wilson: il suo ritorno in campo non è stato di certo dei migliori ma negli ultimi 2 quarti è riuscito a raddrizzare la sua prestazione. La difesa dei Jets, guidata da Franklin-Myers e Williams, nel secondo tempo è stata strepitosa ed ha respinto qualsiasi attacco tentato dai Texans. Questi ultimi passano in vantaggio con la ricezione di Jordan che deve ringraziare Wilson per una giocata da mai dire “touchdown”: il quarterback, durante uno scramble, prova uno showel pass per Johnson che però si gira al momento del lancio facendo rimbalzare la palla sulla sua schiena, palla che viene intercettata da Thomas sulle 20 yard dei Jets. I padroni di casa provano la fuga con la fantastica ricezione di Cooks in end zone, ma gli ospiti rispondono a tono mettendo in piedi un ottimo drive che si chiude con la corsa da sei punti di Walter. Nel secondo tempo è la difesa dei Jets l’assoluta protagonista che riesce a bloccare qualsiasi sortita offensiva, mentre l’attacco passa in vantaggio con la corsa di Wilson (14/24 per 145 yard e 1 INT; 2×3 e 1 TD) in end zone e chiude i giochi con field goal di Ammendola. Taylor finisce con 17 completi su 26 lanci per 158 yard, 2 touchdown e un intercetto.

Vittoria di valore assoluto per i Packers (9-3), che impongono la terza sconfitta consecutiva ai Rams (7-4). Il primo tempo è tanto emozionante quanto equilibrato, con un decisivo Aaron Rodgers (28/45 per 307 yard e 2 TD pass) che si regala un rushing touchdown da 1 yard e un touchdown pass per 7 yard per Randall Cobb, mentre il sempre prolifico Matthew Stafford (21/38 per 302 yard con 3 TD pass, 1 INT e 1 fumble) lancia Van Jefferson prima e Darrell Henderson poi in end zone, rispettivamente per 79 e 6 yard. La fuga arriva, però, in un terzo quarto da 17-0 in favore di Green Bay, firmato dal bis di Rodgers per 5 yard per A.J. Dillon, dall’intercetto riportato per 33 yard in touchdown da uno scatenato Rasul Douglas (5 tackle, 4 pass deflected, 1 INT) e dal field goal da 29 yard di Mason Crosby, a segno anche da 45 e 28 yard. Stafford non molla e inaugura l’asse con Odell Beckham con il touchdown pass per 54 yard che riapre i giochi, Matt Gay accorcia centrando i pali da 39 yard, ma non basta. I Packers vincono per 36-28 sui Rams.

I Patriots (8-4) demoliscono i Titans (8-4) e volano ai piani alti di AFC, grazie alla sesta vittoria consecutiva. Un essenziale Ryan Tannehill (11/21 per 93 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) replica con il touchdown pass per Nick Westbrook-Ikhine a quello iniziale di un solido Mac Jones (23/32 per 310 yard e 2 TD pass), sul proficuo asse con Kendrick Bourne. La partita resta poi in bilico fino all’intervallo perché il trattorino Dontrell Hilliard (12 portate per 131 yard e 1 TD) varca la end zone da ben 68 yard e risponde ai field goal di un eroico Nick Folk, in giornata a segno da 22, 37, 44, 28 e 52 yard con un solo errore. Dal terzo quarto in avanti, però, c’è soltanto una squadra in campo ed è New England, che chiude la partita con il bis Jones-Bourne, per 41 yard, e con la corsa vincente finale da 14 yard di Damien Harris. Le 109 rushing yard di D’Onta Foreman non bastano: i Patriots vincono 36-13 contro i Titans.

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Rookie Watch di week 12 NFL

A proposito di batoste, è clamorosa quella che i Bengals (7-4) infliggono agli Steelers (5-1-5). Al termine del terzo quarto di gioco Pittsburgh ha messo a tabellone il solo field goal di Chris Boswell da 40 yard, mentre un chirurgico Joe Burrow (20/24 per 190 yard con 1 TD pass e 1 INT) e compagni hanno messo a ferro e fuoco la difesa avversaria. Il quarterback inizia al meglio la sua partita con il rushing touchdown da 8 yard, poi lascia il palcoscenico a un paio di compagni: un clamoroso Tee Higgins (6 ricezioni per 114 yard e 1 TD), a segno con il touchdown su ricezione per 32 yard, e un dominante Joe Mixon (28 portate per 165 yard e 2 TD), che varca due volte la end zone su corsa da 1 yard. Mike Hilton riporta riporta per 24 yard fino alla gloria uno dei due intercetti della difesa a un disastroso Ben Roethlisberger (24/41 per 263 yard con 1 TD pass, 2 INT e 2 fumble), Evan McPherson aggiunge i field goal da 31 e 51 yard e il gioco è fatto. A nulla serve il bel touchdown finale di Pat Freiermuth per 15 yard, se non a fissare il punteggio finale sul 41-10 in favore degli scatenati Bengals sugli Steelers.

Una difesa stratosferica guida i Ravens (8-3) alla vittoria sui Browns (6-6). Un incontenibile Patrick Queen (8 tackle, 2 tackle for loss) guida il reparto e riduce ai minimi termini le temibili corse di Cleveland, che raccoglie appena 40 rushing yard in totale. Baker Mayfield (18/37 per 247 yard con 1 TD pass e 1 fumble) è tutt’altro che scatenato e, nonostante le ricezioni di qualità di Jarvis Landry (6 per 111 yard) e il touchdown di David Njoku per 20 yard, gli ospiti si arrendono. Merito di un Justin Tucker sensazionale, a segno senza errori da 52, 25 e 49 yard, e di un drive pazzesco sull’asse Lamar Jackson-Mark Andrews, che però cancella soltanto in parte la deludente prestazione del quarterback al lancio (20/32 per 165 yard con 1 TD pass e 4 INT). Tanto basta, però, ai Ravens, che vincono 16-10 contro i Browns.

I Chargers (6-5) si confermano sull’altalena e cadono al cospetto dei Broncos (6-5). Un primo quarto sensazionale regala una distanza di sicurezza a Denver, trascinata dai touchdown su corsa di Teddy Bridgewater prima e di Javonte Williams poi, rispettivamente da 11 e 9 yard. Justin Herbert (28/44 per 303 yard con 2 TD pass e 2 INT) replica con il touchdown pass per 12 yard per Austin Ekeler, ma la sua partita è incostante e Los Angeles capitola. Bridgewater lancia Eric Saubert in end zone per 1 yard, poi un devastante Pat Surtain (5 tackle, 2 pass deflected, 2 INT) riporta uno dei due intercetti di giornata per 70 yard fino alla gloria. La partita è chiusa e a nulla serve il bis di Herbert di giornata, per 16 yard tra le mani di Jared Cook. I Chargers escono quindi sconfitti per 13-28 dai Broncos.

I Niners (6-5) vincono una partita fondamentale contro i Vikings (5-6) in chiave playoff. Dopo il primo tempo vige la perfetta parità, sancita da una parte dal bis di touchdown di Adam Thielen, grazie ai lanci per 2 e 20 yard di Kirk Cousins (20/32 per 238 yard con 2 TD pass e 1 INT), e dall’altra dal rushing touchdown da 20 yard del tuttofare Deebo Samuel e dal touchdown pass di Jimmy Garoppolo (17/26 per 230 yard con 1 TD pass e 1 INT) per Jauan Jennings. Samuel, che di professione è wide receiver, ci ha preso gusto e sigla un’altra corsa vincente dopo l’intervallo, seguita da quella di un grande Elijah Mitchell (27 portate per 133 yard e 1 TD) da 2 yard. Alexander Mattison replica varcando la end zone da 6 yard, un pazzesco Kene Nwangwu riporta un kickoff per 99 yard fino alla end zone avversaria, ma a fare la differenza sono i due field goal finali di Robbie Gould, che centra i pali da 46 e 22 yard. I Vikings si arrendono e i Niners vincono per 34-26.

L’Avvento di Huddle Magazine – 1 dicembre

Non si ferma il Football Team (5-6), che mette al tappeto anche i Seahawks (3-8). Joey Slye centra i pali da 23 yard, poi un buon Russell Wilson (20/31 per 247 yard e 2 TD pass) sale di colpi e lancia Gerald Everett in touchdown per 6 yard. Seattle, però, arresta la sua produzione offensiva per due quarti abbondanti e Washington ha tutto il tempo per mettere a segno la rimonta. Con un Taylor Heinicke altalenante (27/35 per 223 yard con 1 TD pass e 1 INT) sono le corse di Antonio Gibson (29 per 111 yard) e i touchdown di J.D. McKissic, su ricezione e su corsa entrambi da 10 yard, a dare smalto all’attacco dei padroni di casa. Wilson si gioca il tutto per tutto nel drive finale e spedisce Freddie Swain in end zone per 32 yard, ma la conversione da due punti del pareggio non va a segno. I Seahawks recuperano il successivo onside kick, ma una flag dolorosa sancisce la sconfitta, per 15-17 contro il Football Team.

Ancora sconfitti i Jaguars (2-9), messi al tappeto dai Falcons (5-6). Atlanta spicca il volo nei primi tre quarti di gioco grazie al doppio rushing touchdown di un incontenibile Cordarelle Patterson (16 portate per 108 yard e 2 TD), a segno da 7 e 12 yard. Matthew Wright centra i pali da 22 yard, ma ad allargare ulteriormente la forbice pensa Matt Ryan (19/29 per 190 yard con 1 TD pass e 1 INT), che lancia Russell Cage in end zone per 12 yard. Un Trevor Lawrence ancora altalenante (23/42 per 228 yard con 1 TD pass e 1 INT) prova a riaprire la partita sull’asse con Tavon Austin, che si regala il primo touchdown da un paio d’anni a questa parte, Wright centra i pali da 34 yard, ma i Jaguars falliscono l’aggancio nel drive finale e la vittoria la prendono i Falcons, per 21-14.

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Browns e Panthers, ma soprattutto Packers e Titans sono in bye per la prossima Week 13, che parte con il Thursday Night tra Saints e Cowboys. Domenica, poi, sono tante le sfide da non perdere, a partire da Bengals-Chargers e arrivando a Chiefs-Broncos della notte. Chiude un Monday Night da urlo targato AFC East tra Bills e Patriots.

 

a cura di Massimiliano Poli e Alessio Salerio

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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