Ci siamo anche noi! (Cincinnati Bengals vs Pittsburgh Steelers 41-10)

Così come in week 3, le tigri dell’Ohio spazzano via gli Steelers e vedono sempre più vicini i playoff della AFC. Il primo tempo dei Cincinnati Bengals è praticamente perfetto, il migliore sostanzialmente da anni a questa parte. I due Joe trascinano l’attacco di Cincinnati. Burrow completa 20 passaggi su 24 tentativi, con 190 yard e un TD su lancio, prendendo quasi sempre delle ottime decisioni, a dimostrazione del trend in continua crescita del QB al secondo anno, probabilmente uno dei migliori negli anni a venire.

 Nel primo drive è Mixon che porta a spasso difesa e pallone, arrivando così in red zone apparecchiando la tavola per il TD che Burrow si va a prendere attraversando la goal line con le proprie gambe. In difesa i Bengals sanno come comportarsi, azzerano il gioco di corsa degli Steelers, con Najee Harris che porta a casa solo 23 yard su 8 portate. A questo punto tutto il peso dell’attacco dei gialloneri è sul braccio di Ben Roethlisberger, già malconcio per gli infortuni al petto e alla spalla destra, che molto probabilmente lo limitano ancora, in aggiunta ad una carta d’identità non certo favorevole. È infatti abbastanza deludente il suo match, con un 24/41 per 263 yard e un TD,ma anche 3 sack subiti e due intercetti.

Big Ben in avvio prova a cercare Chase Claypool, ma al primo tentativo di connessione lancia subito un intercetto, con Eli Apple che riporta Cincinnati ad un “primo e goal”. La difesa di Pittsburgh tiene e con un sack di Wormley costringono i padroni di casa al FG da 31 yard, mandato a bersaglio da McPherson. Nel drive seguente gli Steelers vanno a punti. Roethlisberger lancia per Claypool per un big play da 41 yard. Il tutto si conclude con un FG da 40 yard,che Chris Boswell spedisce in mezzo ai pali.

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La difesa ospite vuole fermare tutti i costi Ja’Marr Chase, già letale nello scontro precedente. Ne approfittano così i suoi compagni. Joe Mixon batte il suo record personale con 165 yard di corsa e 2 TD, mentre Tee Higgins chiude con ben 114 yard su 6 ricezioni ed un TD,quello del 17-3, grazie ad un lancio perfetto di 32 yard da parte di un Burrow in gran forma. Higgins approfitta della marcatura dell’anello debole della difesa degli Steelers, James Pierre, il CB chiamato a sostituire Joe Haden, out per un infortunio al piede. Successivamente un Mixon quasi inarrestabile corre in end zone per il TD del 24-3 in favore dei Bengals. Nell’ultimo minuto del primo tempo Burrow effettua uno dei suoi pochissimi lanci sbagliati e trova così l’intercetto di Minkah Fitzpatrick.

Grazie alla palla recuperata gli Steelers dovrebbero tornare negli spogliatoi senza cacciarsi in guai ulteriori, ma Big Ben ha altri piani. Il veteranissimo prova a pescare James Washington, ma ne esce fuori un qualcosa difficile da classificare come lancio. È un autentico piccione viaggiatore quello che finisce nelle mani del CB Mike Hilton, ex della partita, che ringrazia e corre in end zone per il pick-six che porta i Bengals sul 31-3. La gara sostanzialmente finisce qui.

La seconda frazione è solo una banale formalità per Cincinnati,ormai irraggiungibile,vista anche la condizione degli avversari a dir poco precaria. Ne viene fuori un secondo tempo che, spiace dirlo, è difficile da seguire fino in fondo per un qualsiasi spettatore neutrale. L’unico TD per gli Steelers arriva nel finale, grazie ad un lancio profondo di Big Ben per Freiermuth. Per il resto è una totale agonia: Roethlisberger nel terzo quarto si fa scippare l’ovale da Hendrickson per un fumble, dal quale scaturisce un FG mandato a segno da McPherson. Mixon successivamente segna un altro TD su corsa,che va a coronare una presentazione fenomenale dell’ex RB degli Oklahoma Sooners. Il punteggio finale al Paul Brown Stadium dice quindi 41-10.

Nel post partita coach Zac Taylor elogia i suoi giocatori per la grande vittoria, sottolineando le aspettative alte della squadra sono alte, puntando già la bussola verso la prossima partita contro i Chargers. Dall’altra parte Mike Tomlin è ovviamente deluso, ammette il dominio dei Bengals sulla linea di scrimmage e annuncia che ci saranno degli aggiustamenti, senza però specificare cosa intende modificare.

I numeri che fanno più impressione di questa partita partita sono quelli sul running game: 198 yard contro 51, 38 corse tentate contro 15 e 13 1st down a 1 presi su corsa, tutto ovviamente a favore dei Bengals. Si capisce così l’unidimensionalità dell’attacco degli Steelers, assolutamente voluta dalla difesa di casa. L’aveva spiegato proprio Hendrickson, protagonista assoluto sulla linea di scrimmage, sostenendo che il modo di fermare Roethlisberger è quello di fermare il gioco di corsa, costringendolo a giocate rischiose.

Qualche malizioso sostiene che ormai il tempo di Big Ben sia finito. A dire la verità alcuni segni di cedimento sono evidenti, ma sicuramente lo vedremo in campo fino alla fine della stagione, infortuni permettendo. I Pittsburgh Steelers li rivedremo contro i Baltimore Ravens in un’altra partita divisionale, sperando per loro e il pubblico che non ci sia un’altra brutta figura.

 

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