Altra vittoria, altra fatica (Atlanta Falcons vs Tampa Bay Buccaneers 17-30)

Al Mercedes Benz Stadium di Atlanta va in scena lo scontro divisionale tra Tampa Bay Buccaneers e Atlanta Falcons, un classico da quando i Bucs sono approdati alla South Division della NFC.

Le due squadre arrivano al match con situazioni opposte: i padroni di casa con un record di 5-6, senza particolari ambizioni per il prosieguo del campionato e con la loro “bandiera” Matt Ryan decisamente nella fase calante della propria carriera, mentre i Buccaneers sono in testa alla loro division e in corsa per conquistare il miglior posto disponibile nella griglia dei playoffs, potendo contare su un record di 8-3.

L’inizio della contesa dimostra che l’arsenale offensivo dei Bucs è di primo livello, Brady trova i suoi target Evans, Godwin, Gronkowsli e Fournette. Sul punteggio di 20-10 a favore della franchigia della Florida il match sembra già aver trovato il suo “padrone” con l’approssimarsi dell’intervallo, ma ci pensa lo stesso Brady a farsi intercettare a poche yard dalla propria endzone per il più classico dei “pick six rimettendo così in partita i Falcons che ci credono sempre e riescono ad approfittare dei giri a vuoto della più quotata rivale, con Patterson e Davis sugli scudi.

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Si va al riposo sul 20-17 e il rientro vede i campioni in carica più concentrati e motivati, riuscendo a ricoprire un fumble del ricevitore di casa Gage e andando ancora a segno con il sempre fondamentale Gronkowski (per lui 2 TD in giornata) La difesa guidata da Bowles serra i ranghi e non concede che briciole all’attacco di Atlanta e, dopo il FG di Succop il match si conclude con la vittoria degli ospiti per 30 a 17.

Il punteggio finale sembra l’esito di una partita facile, ma in questo periodo la squadra di Arians riesce sempre a complicarsi la vita e tenere l’avversario sempre in partita, fino allo sprint finale.

I Falcons hanno evidenziato ottime individualità in Mike Davis sulle corse e Cordarrelle Patterson nel doppio ruolo di running back e di ricevitore (per lui quasi 100 yard totali) con Matt Ryan ancora in grado di far male e di guidare il suo team. La difesa, pur pagando pegno contro i forti ricevitori a disposizione di Brady, ha retto per buona parte della partita, tenendo in gioco Atlanta a dispetto di un attacco non propriamente stellare.

Da parte loro i Buccaneers hanno dimostrato ancora una volta di avere un enorme potenziale, sia in attacco che in difesa, ma di soffrire di paurose pause che non hanno compromesso il match per il non eccelso valore della rivale di giornata. Rispetto alle ultime uscite Godwin (15 ricezioni e 143 yard) ed Evans (7-99) sono tornati ai loro altissimi standard, Gronkowski ha dimostrato ancora una volta di essere un “mismatch” vero e proprio contro qualsiasi difesa e il suo rientro dopo l’infortunio si è fatto notare. Fournette questa volta non ha macinato tante yard sul terreno, ma con corse e ricezioni si è avvicinato alle 100 yard complessive Anche la difesa ha dati segni, soprattutto nel secondo tempo, di tornare al dominio fatto vedere nell’ultima parte della scorsa stagione, playoff compresi con 5 sack e 6 tackle for loss con i DT Vea e Suh sugli scudi. Anche le penalità non hanno gravato eccessivamente su entrambe le squadre (15 yard per Tampa e 39 per Atlanta)

I Falcons nonostante il record negativo si sono dimostrati team tenace, anche se “povero” di stelle che possano far girare l’inerzia a vantaggio della franchigia della Georgia. Nel prossimo incontro affronteranno in trasferta un’altra rivale divisionale, i Carolina Panthers, e avranno l’occasione per migliorare il loro record e avvicinarsi alla parità tra partite vinte e perse.

Carolina dopo il rientro vincente (vittoria sorprendete sui Cardinals) di Newton in cabina di regia è reduce da due sconfitte consecutive contro le non irresistibili Washington e Miami e potrebbe essere alla portata della squadra di Arthur Smith.

I Buccaneers guidano saldamente la loro division con un record di 9-3 (Falcons, Panthers e Saints sono appaiate con 5-7) ma, come già segnalato, non sempre sembrano affrontare le partite con la giusta motivazione, e questo elemento potrebbe diventare pericoloso contro squadre di primo livello ed attrezzate per i playoff. Proprio la prossima partita vedrà Tampa ospitare i quotati Buffalo Bills di Josh Allen e Stefon Diggs che primeggiano la loro division insieme ai Patriots. Il match sarà un ottimo banco di prova per le aspirazioni dei Bucs che non dovranno avere l’approccio “leggero” già dimostrato in altre occasioni e dovranno dare il meglio, sia in attacco che in difesa. Il backfield difensivo è sempre falcidiato di assenze, Whitehead infortunato ed Edwards sospeso per falsa certificazione antiCovid (insieme ad Antonio Brown che è già assente per infortunio)

Il mese di dicembre è da sempre il mese decisivo della stagione e se i campioni in carica intendono avere la possibilità di ripetersi devono affrontare le prossime partite come se fossero già match ad eliminazione diretta.

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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