Agli antipodi (Miami Dolphins vs New York Jets 31-24)

L’incontro tra Jets e Dolphins aveva un valore completamente diverso per le due compagini e ha rispettato i pronostici del pre partita. Per i Jets si trattava della penultima possibilità per vincere in questa ennesima perdente stagione, sotto Natale affronteranno infatti i Jacksonville in una sfida da prima pick, mentre nelle restanti due partite affronteranno le corazzate Tampa e Buffalo. Miami invece si trovava nel pieno della corsa play off, confermando con la vittoria sui Jets di meritarsi il posto in the hunt come wild card per la AFC.

Partiti da un record di 1-7 i Dolphins con la vittoria di domenica si sono portati sul 7-7, seconda franchigia nella storia capace di una simile rimonta, i primi, ironia della sorte, furono proprio i Jets nel 1974, ma all’epoca la stagione era da solo 14 partite. Miami ha dimostrato una netta superiorità nei confronti dei rivali newyorkesi e mattatore di giornata per i Dolphins è stato il rb Duke Johnson con 107 yard corse e due touchdown, grazie anche ad una O-line che ha vinto praticamente ogni duello contro la rush defense avversaria. Deludente è stata invece la partita del Qb Tua Tagovailoa che ha concluso con due touchdown, l’ultimo decisivo per Parker, ma anche due intercetti che hanno rischiato di risultare molto sanguinosi.

I Jets si leccano invece le ferite. Per la prima volta in stagione sono arrivati al secondo tempo in vantaggio e oggettivamente fino a quel momento l’impostazione della partita sembrava perfetta, specie per quanto riguarda le scelte offensive dell’OC Lafleur. Il miracolo di Natale però si è inceppato dopo l’intervallo con i Jets capaci di racimolare solo 54 yard e tre primi down in tutto il secondo tempo, insomma una miseria. Se a questo si aggiunge una difesa che come detto ha fallito nel bloccare le corse, cosa risultata quest’anno la specialità della casa, concedendo ben 184 yard totali agli avversari, il risultato finale e la rimonta dei Dolphins non sorprende più di tanto.

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Nota positiva è stato Zach Wilson e la sua onesta partita condita da un td pass per Berrios, ma sopratutto nessun intercetto. Ad essere sinceri Wilson ha giocato un solido ed efficace primo tempo naufragando però come tutta la squadra nel secondo. Restano tre partite in stagione. Per i Dolphins rappresentano un sogno chiamato playoff, oggettivamente impossibile solo da pensare fino ad un mese e mezzo fa, mentre i Jets si giocheranno l’onore nell’ennesimo tentativo di salvare una stagione fallimentare. Nessuno pensava ai playoff ma certamente un record migliore sarebbe stato più che fattibile costruendo su tale record un qualcosa utile per il futuro e volto a terminare questo eterno rebuild. A questo punto penso si possa parlare però apertamente di fallimento perché non si vedono le fondamenta di nulla ed i jets sono stati i soliti jets.

Nella prossima giornata di Natale i Jets affronteranno i Jaguars nella sfida tra la prima e la seconda scelta dell’ultimo draft mentre i Dolphins saranno di scena a New Orleans, in una partita difficile ma importantissima.

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