Un uomo solo al comando (Buffalo Bills vs Indianapolis Colts 15-41)
Dopo la sconfitta a gennaio nei playoff, gli Indianapolis Colts tornano ad Ochard Park e si vendicano sui Buffalo Bills con uno sweep imprevisto ma ampiamente meritato.I Colts dominano in tutte le fasi del gioco, comandano nel punteggio dall’inizio alla fine e non danno mai la sensazione di poter essere riacciuffati dai Bills, in giornata a dir poco negativa. Come detto la partita ha un padrone fin dall’inizio. Gli ospiti partono forte e al primo drive arriva subito un TD per Taylor e Indianapolis. I Bills, invece, faticano tremendamente in attacco.
Al primo lancio profondo di Allen arriva l’intercetto del free safety George Odum, che permette di rimettere immediatamente l’ovale nelle sapienti mani di Carson Wentz, che portano Taylor ad un nuovo TD. Nel secondo quarto Buffalo prova immediatamente a rispondere con Stefon Diggs, ben imbeccato da Allen per il TD del 14-7. Nel drive seguente arriva una delle giocate più belle della partita: Carson Wentz su un “terzo e dieci” sembra destinato a subire un sack ma, incredibilmente, riesce a scappare in mezzo a due uomini di linea avversari, prendendosi il primo down grazie a 18 yard di corsa e consentendo successivamente ai Colts di andare a punti grazie ad un FG di un perfetto Micheal Badgley.
Per i Bills piove letteralmente sul bagnato. Prima combinano un pasticcio sul ritorno del calcio di Sanchez, con un fumble del ritornatore Isaiah Mckenzie, recuperato da Indianapolis e trasformato poi in TD dal solito Taylor; in seguito arrivano al FG ma Tyler Bass colpisce in pieno il palo destro. Si va all’intervallo lungo con lo score di 24-7, con i Colts nettamente in controllo.
In avvio di terzo quarto Bass risente del forte vento e sbaglia un altro FG. Si va di là e i Colts segnano un altro TD e poi intercettano ancora un lancio di Allen con una giocata in due tempi tra Rodhes e Moore, che fa tornare in campo l’attacco dei Colts in ottima posizione di campo. Jonathan Taylor è ormai fuori controllo e segna il quinto TD della sua clamorosa gara. La rimonta è ormai impossibile per i Bills e i tifosi di casa in largo anticipo cominciano a lasciare l’Highmark Stadium, delusi da un match in cui la loro squadra non è mai stata realmente in partita.
Nel quarto periodo Allen ritrova finalmente Diggs in end zone e con le sue gambe porta a termine la conversione da due punti, per il punteggio di 38-15. Da questo momento è puro garbage time, anche se c’è ancora tempo per un FG di Badgley e un intercetto di Sweeney su un lancio di Trubisky, appena entrato per una comparsata. Il punteggio finale è 41-15 per i Colts, che salgono 6-5 e continuano la loro corsa verso i playoff della AFC. I Bills, invece, scendono a 6-4, indietro di mezza partita sui Patriots (7-4).
A fine partita coach Frank Frank Reich si scatena nello spogliatoio, congratulandosi con la squadra per la grande vittoria e consegnando il pallone della gara a Jonathan Taylor, MVP assoluto del match.
COMMENTO
La superiorità dei Colts è stata schiacciante e l’abissale margine nel punteggio ne è la fedele testimonianza. Indianapolis ha vinto nettamente il confronto sulla linea di scrimmage e l’O-line ha eseguito il suo lavoro alla grande, creando i gap necessari per le corse di Taylor. La D-line invece ha ingabbiato Allen nella tasca, portandolo a trovare i due intercetti e diversi incompleti (21/35 per lui). Nel contempo è riuscita ad annullare completamente il gioco dei corsa dei Bills, con Moss e Singletary che insieme hanno corso per sole 22 yard.
Wentz (11/20) ha giocato una partita metodica, controllando in maniera eccezionale (come sempre) il cronometro, non prendendo rischi eccessivi e preoccupandosi di affidare l’ovale a Jonathan Taylor. Cosa si può dire del RB da Wisconsin? 5 TD (quattro su corsa e uno in ricezione) e 32 portate per 185 yard sono numeri eloquenti. Con questa prestazione ha pareggiato il record di partite consecutive (8) con almeno 100 yard di corsa e un TD. L’’ultimo a riuscirci fu LaDainian Tomlinson nella sua stagione da MVP del 2006. Forse, però, neanche le statistiche bastano per descrivere come il 28 dei Colts sta giocando questa seconda stagione in NFL. Sta prendendo in mano l’attacco, grazie anche a Marcus Brady, che sta costruendo un attacco sempre più funzionale al suo gioco.
Nei Buffalo Bills, invece, non ha funzionato praticamente nulla, come ha riconosciuto anche McDermott nell’intervista post gara. Sono entrati in questa partita da miglior difesa della lega e terza miglior difesa sulle corse (anche se non avevano affrontato RB di alto livello) ma non sono riusciti in alcun modo a fermare le corse di Taylor. Lo special team è stato disastroso tra lo 0/2 di Bass e il fumble sul ritorno di Mckenzie, a differenza di quello dei Colts, che ha giocato in maniera impeccabile.
Anche le flag si sono rivelate un problema per Buffalo: ne hanno avute, infatti, 7 a sfavore per 56 yard di penalità; solo 3 per 30 yard, invece, quelle di Indianapolis. Ovviamente hanno pesato le palle perse (4 per i Bills e nessuna per i Colts) e, di conseguenza, il tempo di possesso dell’ovale, che è stato per quasi 2/3 degli ospiti (38-22). Da segnalare anche un’ottima percentuale sui terzi down per i Colts (8/12) e nella media per i Bills (5-10). E’ scontato dire che comunque questi numeri vanno presi con le pinze, visto il punteggio, ma sicuramente i Buffalo Bills dovranno migliorare notevolmente per essere una squadra competitiva, a partire dalla prossima sfida del Thanksgiving Day in casa dei Saints.
Lo stesso vale per gli Indianapolis Colts, che non devono commettere l’errore di montarsi la testa, anche perché ad attenderli domenica ci saranno Tom Brady e compagni e, quindi, riconfermarsi non sarà facile. Intanto però Jonathan Taylor può godersi il momento, visto che, con Derrick Henry infortunato, le voci sul possibile MVP sono sempre più insistenti.