Purple Cheese Eaters (Green Bay Packers vs Minnesota Vikings 31-34)

Per quelli di voi a cui sfugge cosa sia la Purple People Eaters, faremo un breve escursus storico e più precisamente tra gli anni ’60 e ’70 quando la nostra amata NFL veniva trasmessa ancora in bianco e nero. A quell’epoca Alan Page, Carl Eller, Jim Marshall e Gary Larsen dominavano la lega con addosso la divisa dei Minnesota Vikings, entrando a far parte dei libri di storia come una delle migliori difese di sempre. Il loro soprannome derivava dalla peculiarità dei quattro sopracitati a sackare il Qb avversario e dal titolo di una canzone del ’58 a cui fu modificato il titolo.

Se sessant’anni fa era la Defensive line dei Vikings a dominare gli avversari, oggi invece lo è il reparto offensivo e quanto andato in scena questo pomeriggio allo U.S. Banck Stadium ne è la conferma. A farne le spese sono i rivali di division dei Green Bay Packers che nonostante l’ineluttabile Aaron Rodgers, si sono dovuti piegare all’innegabile superiorità offensiva dei padroni di casa. Dopo un avvio in sordina ed un 3-3 sul segnapunti di entrambe le squadre, la partita comincia a farsi avvincente grazie proprio all’attacco in viola, più precisamente quando il capitano Kirk (24comp, 35att, %68.6, 341yds, 3Tds) chiama una giocata che in quel di Minnesota ricordano molto molto bene, probabilmente qualcuno l’avrà tatuata sulla pelle, la cosiddetta “Seven Heaven” ossia la stessa giocata che anni prima aveva dato vita al Minnesota Miracle, la vittoria a partita praticamente conclusa sui Saints ai PO, che guarda caso anche stavolta funziona alla grandissima non fosse che Justin Jefferson (10tar, 8rec, 169yds, 2Tds) viene tirato giù dal difensore avversario e costretto a toccare il terreno con entrambe le ginocchia prima di riuscire ad arrivare con il braccio sulla end zone. Niente +6 per JJ che però grazie ad una conquista di primo down strepitosa lo regala a Dalvin Cook (22att, 86yds, 1 TD) che passeggia facilmente dall’1 & goal.

Da qui comincia il dominio dei Vikings, che riescono a portarsi in vantaggio di 13 già nel secondo quarto, complice anche l’attacco asettico di Green Bay, con i linemen che suicidano la squadra penalty dopo penalty vanificando anche un intercetto di Darnell Savage, e la difesa che dopo un paio di prestazione stratosferiche ha deciso di restare in Wisconsin. La partita sembra essere già decisa non fosse che il quarterback avversario sia un certo Aaron Rodgers(23comp, 33att, %69.7, 4Tds), MVP 2020, che di mollare senza lottare fino all’ultimo non ne vuol sentire ragioni. Ed allora se a dirigere c’è quel signore li, anche un attacco asettico può trasformarsi e regalare gioie ai cheese heads. Tanto che a 30 secondi dall’intervallo il #12 pesca il TE Josiah Deguara regalando al compagno il primo Td della sua carriera ed accorciando lo svantaggio di 7.

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Nonostante Minnesota provi nuovamente a scappar via con la Kirk-JJ connection, Green Bay non molla, Rodgers non molla e dopo una lunga rincorsa finalmente il Qb nativo della California porta meravigliosamente a termine la sua rimonta portandosi addirittura sopra di uno insieme al suo partner in crime preferito Davante Adams (8tar, 7rec, 115yds, 2Tds) e ad uno d’eccezione, Marquez Valdes-Scantling (10tar, 4rec, 123yds, 1Tds). Sembra il classico copione che quest’anno i tifosi dei Vikings sono stati costretti a vedere e rivedere, la loro squadra domina gran parte della partita ma poi finisce sempre con una triste sconfitta. Non questa volta però, non quando Justin Jefferson decide di trasformarsi in Randy Moss, il finale sarà al cardiopalma con il #18 che a pochi secondi dalla fine porta in vantaggio la propria squadra, grazie anche ad una 2 points convertion di Cook andata a buon fine, la vittoria sembra li a pochi passi ma un lancio lampo di Rodgers porta il risultato sul 31-31. La partita si deciderà con un field goal, cosa che può sembrare facile se il tuo kicker è Justin Tucker, invece il povero Greg Joseph ha una pessima reputazione sui FG decisivi, avendone sbagliati diversi questa stagione ed avendo regalato la vittoria agli avversari. Lo stadio è in silenzio, snap, holding e calcio che è buono. 31-34, Minnesota vince la battaglia divisionale ed una partita a dir poco fantastica.

Un plauso va fatto anche a Coach Zimmer che è riuscito, con le sue play calls, a disarmare la tosta D-line avversaria(47tkl, 2sack) che fino ad oggi era stata perfetta. 60 anni fa i Purple People Eaters divoravano i Qb avversari, oggi i Purple Cheese Eaters hanno divorato i Packers.

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