Profondo Roster 2021: Green Bay Packers

Una delle notizie che ha scosso il mondo NFL questa settimana, è stata la positività al Covid di Aaron Rodgers; l’ex California salterà sicuramente la gara contro i Chiefs poi, naturalmente, tutto dipenderà dall’evolversi della malattia. Senza il numero 12 in campo, vedremo all’opera Jordan Love, la prima scelta di Green Bay nel 2020, ed i Packers stessi inizieranno a farsi un’idea di come potrebbe essere il dopo Rodgers. Nel frattempo, comunque, dopo una falsa partenza, Green Bay divide con altri team il miglior record della NFC ed è nuovamente in lizza per rappresentare la Conference al Super Bowl.

OFFENSE

Negli ultimi anni i Packers sono stati trascinati dal loro attacco, mentre in questo 2021 è la difesa finora ad essere sugli scudi. Aaron Rodgers, uno dei due QB della storia NFL ad aver superato i 300 td pass senza aver ancora raggiunto i 100 intercetti, ha statistiche inferiori ad un 2020 stellare, ma con un rating di 105,7 rimane naturalmente fra i migliori quarterback della NFL. Il rovescio della medaglia sono le 1894 yard lanciate sin qui, che pongono Rodgers solo al diciottesimo posto. Nel complesso, comunque, a parte la gara di esordio, troppo brutta per essere vera, Rodgers è sceso solo una volta sotto il 95 di rating, esattamente domenica scorsa, quando i Packers hanno affrontato fuori casa gli imbattuti Arizona Cardinals senza i tre ricevitori principali. Nonostante questo l’ottimo gameplan preparato da coach LaFleur è stato interpretato al meglio da un sublime improvvisatore come Rodgers che ha trovato il modo di segnare due mete e vincere la partita.

Il panorama attorno all’ex QB di California per quanto riguarda i ricevitori continua però ad essere desolante, a parte naturalmente il formidabile Davante Adams che pur avendo saltato la sfida di Glendale è già arrivato a quota 52 ricezioni per 744 yards, alla media di 14,3 yard per catch, e tre mete. Dietro ad Adams come numero di catch c’è infatti il runner Aaron Jones, a quota 33 palle catturate per 237 yards e quattro touchdown, tre dei quali arrivati nel match contro i Lions. Il fatto che la coppia Adams-Jones abbia totalizzato quasi la metà delle ricezioni totali delle Cheeseheads credo sia emblematico della povertà delle soluzioni a disposizione di Rodgers. I Packers non sono neppure stati fortunati, poiché il tight end Robert Tonyan, che dopo sei gare deludenti sembrava essere finalmente tornato un fattore come nel 2020, si è infortunato seriamente contro Arizona ed è purtroppo già fuori per la stagione. Così, per avere un minimo di sicurezza nel reparto receiver, i Packers sono stati costretti a riportare nel Wisconsin in offseason quel Randall Cobb che dopo aver girovagato per il Texas, prima a Dallas e poi a Houston, è stato sicuramente contento di tornare ad essere uno dei terminali di Rodgers ed è stato assolutamente strumentale nel successo contro Arizona. Se si scorre il resto della lista di receiver dei Packers, si passa dai veterani che non sono mai sbocciati; Lazard, Valdes-Scantling, St. Brown, ai giovani come Amari Rodgers o il tight end Josiah Deguara, che ben difficilmente troveranno ampio spazio in NFL.

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A differenza del gruppo ricevitori, fra i running back le nuove forze sono già presenti ed in piena azione, visto che il ventitrenne A.J.Dillon è ormai parte integrante dell’offense gialloverde insieme naturalmente ad Aaron Jones. Quest’ultimo, runner di agilità e pericolosissimo receiver fuori dal backfield, ha ancora un netto vantaggio in fatto di snap (332 a 170) ma il poderoso Dillon sta correndo anche lui a 4,5 yard a portata, esattamente la stessa dell’illustre collega. A quota 10 portate per 24 yard c’è poi il rookie Kylin Hill che però è soprattutto utilizzato come ritornatore. Nel tentativo di salvaguardare la salute del proprio quarterback trentottenne, LaFleur ha continuato a far diminuire il numero di portate di un Rodgers che a questo ritmo terminerebbe la regular season con 38 corse, decisamente la cifra più bassa fra le stagioni in cui ha disputato tutte le gare, alla media di poco più di due yard e mezzo.

La linea di attacco ha finora dovuto a fare a meno del suo uomo di spicco, quel David Bakhtiari che è fra i migliori tackle del campionato. La buona notizia è che l’ex Colorado potrebbe essere della partita già questa domenica. Fin qui nel ruolo di tackle sinistro, è stato utilizzato il “tuttofare” Elgton Jenkins, che è un ottimo giocatore ma che non è Bakhtiari e che, soprattutto, è fondamentale come presenza all’interno della linea. Con il rientro di Bakhtiari, Jenkins dovrebbe tornare ad occupare la sua posizione di guardia sinistra, a meno che coach LaFleur non lo sposti al centro e confermi a sinistra il solido Jon Runyan. Nel delicato ruolo di centro ha iniziato la stagione l’esordiente Josh Myers che ha disputato due ottime gare, poi il suo rendimento è calato, quindi, contro Chicago, il rookie si è infortunato al ginocchio, uno guaio che potrebbe tenerlo ai box per il resto della stagione. Il suo posto è stato preso da Lucas Patrick il cui rendimento è stato però un po’ a corrente alternata. A destra stanno invece giocando un altro rookie, Royce Newman, che sta pagando l’esordio nella Lega dei grandi, ed il tackle Billy Turner che sta disputando la miglior stagione della sua carriera e che due settimane fa è stato pubblicamente elogiato da Rodgers che l’ha addirittura proposto per il Pro Bowl.  

packers cardinals

DEFENSE

La prima giornata della stagione 2021 è stata un incubo per Green Bay fra i 38 punti subiti e la perdita per un guaio alla schiena, che in realtà l’atleta si portava dietro da settimane, dell’edge rusher All Pro Za’Darius Smith. Da allora però il reparto guidato dal nuovo coordinator Joe Barry è andato via via migliorando, e nella striscia di sette vittorie consecutive ha limitato gli attacchi avversari ad una media di 18,4 punti. In questo momento la difesa di Green Bay si trova al nono posto per punti subiti ed al settimo per yards concesse, i migliori piazzamenti per i Packers da quel torneo 2010 al termine del quale le Cheesehead sollevarono il Lombardi Trophy.

Al centro della linea giocano Kenny Clark e Dean Lowry, col primo che, giunto alla sesta stagione NFL, è tornato in questo 2021 su ottimi livelli dopo un 2020 leggermente sottotono. Con 4 hit e 25 hurries, Clark ha già eguagliato o superato il totale della passata stagione, mentre a livello di sack è fermo a quota 2 contro i 5 dello scorso anno. Lowry invece ha già messo a segno quota 4 sack, e dopo un inizio un po’ problematico è decisamente cresciuto di rendimento con l’andare della stagione. Le prime riserve sono Kingsley Keke, che ha già contributo con 3 sack ed un Tyler Lancaster che sta invece vivendo una stagione difficile con un rendimento al di sotto della sufficienza in entrambe le fasi del gioco.

In assenza di Za’Darius Smith (le ultime notizie dicono che l’ex Raven sia rientrato a Green Bay dopo l’operazione ma è presto per fare ipotesi su quando sarà disponibile) gli edge principali sono Preston Smith e Rashan Gary. Smith ha iniziato la stagione davvero forte ma il suo rendimento è calato nell’ultimo mese, mentre Gary sembra finalmente essere diventato quel temibile pass rusher che la dirigenza Packers sperava di aver ottenuto quando lo ha scelto come dodicesimo assoluto nei draft del 2019, ed è il leader sia a livello di sack con 4 che a livello di “colpi” sui QB avversari con 9. Le prime riserve sono il giovane Jonathan Garvin e l’esperto Whitney Mercilus, prelevato da Houston. Dopo una stagione da rookie in cui è stato utilizzato col contagocce, Garvin sta trovando ampio spazio e i suoi numeri sono molto simili a quelli di Preston Smith ma rispetto al veterano ex Washington è decisamente più debole sulla corsa. Mercilus è arrivato a Green Bay un paio di settimane fa dopo 9 stagioni a Houston e in appena due partite ha già dato un buon contributo con un hit e 6 hurries. L’eventuale rientro di Za’Darius Smith dovrebbe naturalmente rendere questo reparto ancora più temibile.

Il gruppo di linebacker ha invece il suo leader in De’Vondre Campbell; appena arrivato in Wisconsin dopo una serie di annate “normali” ad Atlanta e un campionato senza infamia e senza lode ad Arizona, l’ex Golden Gopher è il leading tackler con 54 placcaggi (ed appena il 3% di tackle sbagliati) e sta disputando una grande stagione in copertura, avendo concesso 30 ricezioni per appena 187 yard ed avendo all’attivo due intercetti, unico Packers con più di un pick.  Al suo fianco si sono alternati Krys Barnes e Oren Burks ma nessuno dei due ha convinto, soprattutto nella difesa sulla corsa. Recentemente i Packers hanno provato a mettere sotto contratto anche Jaylon Smith, rilasciato dai Cowboys a inizio ottobre, ma il linebacker pro bowler nel 2019 ha giocato appena 27 snap, giovedì scorso contro i Cardinals non era neppure a roster e in settimana è stato tagliato.

Il secondario dei Packers sta assicurando a Green Bay il sesto posto in yard concesse per via aerea, ma se il reparto safety si è retto finora soprattutto su due elementi: Adrian Amos e Darnell Savage, quello dei cornerback è stato bersagliato dagli infortuni. Del gruppo safety, Amos è stato sicuramente il più efficace sia a livello di coperture (appena 7,6 yard per ricezione concesse agli avversari) sia a livello di running game, mentre Savage ha faticato in entrambi gli aspetti e anche la prima riserva, Henry Black non ha fatto molto meglio.

I cornerback titolari ad inizio stagione dovevano essere il fortissimo Jaire Alexander e Kevin King, ma il primo, reduce da un 2020 in cui è stato convocato per il Pro Bowl, è andato ko alla quarta giornata contro Pittsburgh per un problema alla spalla e a tutt’oggi non c’è una previsione sul suo ritorno, mentre il torneo di Kevin King è durato per ora appena 3 partite, pure qui per un guaio alla spalla, anche se in questo caso il suo rientro dovrebbe essere imminente. Buon per i Packers che però dai draft sia arrivato Eric Stokes, scelto al primo giro da Georgia, che pur commettendo alcune ingenuità, come normale che sia per un esordiente, ha finora tenuto il campo in modo assolutamente positivo e probabilmente usurperà a King il ruolo di cornerback numero 2.

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Insieme a Stokes nelle ultime settimane hanno giostrato come cornerback Chandon Sullivan e Rasul Douglas. Sullivan ha al suo attivo un intercetto e tutto sommato non sta giocando male, mentre Douglas ha disputato fin qui tre gare con i Packers, le ultime due contraddistinte da un rendimento davvero interessante. Tra l’altro la storia di Douglas è davvero curiosa, perché dopo tre anni tutto sommato positivi a Philadelphia, è passato fugacemente per Carolina poi, durante l’estate, è stato tagliato prima dai Raiders poi da Houston. Così ad inizio ottobre si è ritrovato nella practice squad di Arizona da dove è stato pescato dai Packers e domenica, con un intercetto ai danni di Murray, ha sigillato la vittoria proprio contro il suo ex team.

LA SORPRESA

Pochi, credo, potevano prevedere la grande stagione del linebacker De’Vondre Campbell, uno che dopo la buona annata 2017 con i Falcons era andato via via in calando. Campbell è sempre stato un buon difensore sul passaggio, ma in questa stagione, a ventotto anni suonati, sta giocando ancora meglio del solito in copertura ma anche in modo eccellente nel running game   

LA DELUSIONE

Dietro la lavagna non metterei un giocatore ma l’intero reparto ricevitori, con l’eccezione naturalmente, di Davante Adams. Onestamente non merita troppe critiche neppure Randall Cobb ma che  fra i ricevitori, il secondo come numero di catch sia un trentunenne che ha cambiato tre team in tre anni la dice lunga sull’inettitudine del resto del reparto.

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