Profondo Roster 2021: Cincinnati Bengals

Stavolta il “piedino” del rookie dei Bengals non ha funzionato ed è sfumata la possibilità di salire 4-1 dopo cinque giornate, eguagliando dunque il numero totale di vittorie della passata stagione. Dopo aver regalato ai Bengals due successi, uno in overtime, l’altro allo scadere, domenica il kicker Evan McPherson ha sbagliato il field goal della vittoria contro Green Bay, con i Packers che sono poi andati a vincere ai supplementari. In realtà l’ultima volta che Cincinnati aveva ottenuto quattro vittorie nelle prime cinque gare, stagione 2018, la squadra era poi implosa, chiudendo 6-10, ma, onestamente, questi Bengals sembrano di altra pasta.

OFFENSE

Dopo aver eguagliato il punto più basso della loro storia nel 2019, con due sole vittorie su sedici gare, i Bengals hanno sfruttato il primo pick assoluto dei draft 2020 scegliendo da LSU il quarterback Joe Burrow che finora ha decisamente ripagato la dirigenza in nero-arancio con le sue prestazioni. La sua buona stagione da rookie è durata appena nove gare e mezzo, interrotta da un grave infortunio contro Washington e in questo 2021 Burrow ha decisamente aumentato la percentuale di completi, da 65,3 a 71,7, e i TD lanciati, visto che dopo cinque gare è già a quota undici, contro i tredici totali dello scorso anno. Un problema invece finora si sono rivelati gli intercetti, visto che siamo già a quota 6, mentre nelle dieci gare del campionato da rookie l’ex Tiger aveva subito solo 5 pick. A onor del vero però nella stagione corrente Burrow, che ha disposizione una formidabile arma sul profondo come Chase, sta anche osando di più rispetto al campionato passato e questo giustifica almeno in parte, i palloni regalati agli avversari.

Oltre a limitare gli intercetti, l’ex Louisiana State deve anche imparare a rischiare meno la sua incolumità: il fatto di giocare dietro ad una linea offensiva non certo impenetrabile è già un problema, ma lui stesso deve evitare di andare a cercarsi guai: nella gara con i Packers ha rischiato di farsi seriamente male per aver cercato di guadagnare ancora qualche centimetro anziché scivolare a terra, con due difensori dei Packers che stavano rimontando ai cento all’ora e che l’hanno placcato in modo corretto ma brutale.    

Pubblicità

Fra i ricevitori, Tyler Boyd è quello che ha il maggior numero di palle catturate con 27 ma in questo avvio di stagione tutti i riflettori sono puntati sulla prima scelta Ja’Marr Chase.  Già compagno di merende di Burrow a LSU (i due nel 2019 combinarono per la bellezza di 20 td pass), il nativo di New Orleans ha vissuto una preseason da dimenticare, causa una marea di drop, poi con l’avvio della regular season Chase è diventato una forza della natura, con 456 yard ricevute (la media a catch sfiora le 20 yard) e 5 TD in altrettante gare. Altro componente assolutamente da tenere d’occhio del gruppo ricevitori è Tee Higgins, atleta al secondo anno in NFL, che dopo le 67 ricezioni per 908 yards portate a casa nel 2020, in questa stagione è stato limitato a tre partite per un problema alla spalla ma è già a quota 15 palle catturate.

Dietro al trio delle meraviglie, gli altri interpreti dell’attacco faticano a mettersi in luce. Con 11 ricezioni per 150 yards c’è il rientrante tight end Uzomah, che ha saltato ben 14 gare nel 2020 per la rottura del tendine di Achille del piede destro ma, a parte la grande prestazione contro i Jaguars, quest’ultimo non è mai andato oltre le 35 yards. L’altro tight end, Drew Sample, è stato finora praticamente inesistente, e anche i runner Mixon, Perine ed Evans, tutti fra le 5 e le 8 ricezioni, sono stati scarsamente considerati dal coaching staff (Mixon ha addirittura una media per ricezione che non arriva alle 4 yard ed Evans di mestiere fra il running back ed ha al suo attivo 5 catch ma non ha ancora effettuato una singola portata).

L’assoluto re del backfield in arancio-nero è Joe Mixon autore di 93 delle 126 portate totali dei Bengals. La carriera dell’ex Oklahoma è stata fin qui altalenante: dopo le 3 yard e mezza a portata della stagione da rookie, Mixon ha vissuto un ottimo 2018 ed un buon 2019. Poi, lo scorso anno, complice anche una linea fra le peggiori della NFL, Mixon ha disputato solo sei gare, di nuovo con una media decisamente modesta di 3,6 yards a portata. In questo 2021 Mixon è partito di nuovo bene (386 yard, media di 4,2 e tre mete) e domenica ha segnato un gran touchdown anche se nel complesso contro Green Bay non ha certo brillato (ma era reduce da un guaio alla caviglia).

La sua riserva è Samaje Perine che dopo 4 partite piuttosto anonime, ha ben figurato contro Green Bay (59 yard su corsa e 24 più un touchdown su passaggio) ma la squadra ha patito i suoi limiti nel proteggere Burrow come bloccatore aggiunto.          

La linea offensiva, forse la peggiore della NFL nel 2020, è stata parzialmente rifondata e anche se non è arrivato dai recenti draft un left tackle, come molti si auguravano, le buone giocate di Jonah Williams, la prima scelta del 2019, hanno un po’ mitigato le conseguenze di tale scelta. L’altro offensive tackle è l’ex Viking Riley Reiff che sta continuando il solido rendimento già avuto nel Minnesota. Il lato sinistro della linea è completato da Quinton Spain, che dopo due gare difficili contro Chicago e Pittsburgh ha ben figurato contro Jaguars e Packers e sta recuperando la forma mostrata nel quadriennio con Tennessee.

I problemi in linea in questo 2021 arrivano con il centro Trey Hopkins che sta faticando contro la corsa ed è incostante sul passaggio (ma è anche reduce dalla rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro nell’ultimo match del 2020), e la guardia destra rookie Jackson Carman che sta pagando non poco l’esordio in NFL.

Steelers Bengals

DEFENSE

Sono tanti i volti nuovi di una difesa dei Bengals che quest’anno è undicesima per yard e settima per punti subiti dopo aver stazionato, dal 2018 al 2020, nell’ultimo terzo della classifica in entrambe le categorie. Come ha raccontato il coordinator Lou Anarumo, i vari Hilton, Awuzie, Hendrickson, Hill e Ogunjobi non hanno solo aumentato il livello tecnico ma hanno anche portato nuova energia sia come attitudine, sia come voglia di aiutare i giovani.

A livello di schieramento Reader e Ogunjobi sono i due tackle più utilizzati con il primo che ha saltato buona parte della stagione 2020 per un problema muscolare alla coscia ma che sta confermando le ottime cose viste già fatte vedere a Houston, soprattutto nel running game. Ogunjobi, arrivato dai Browns, sta invece faticando più del compagno un po’ in tutti i fondamentali. Le riserve sono B.J. Hill e Tupou che nel complesso stanno disputando una buona stagione, con Hill che è secondo nella graduatoria dei sack con 3. Gli edge rusher principali sono Sam Hubbard ed un altro neo-acquisto, quel Trey Hendrickson che è reduce da una stagione con 13,5 sack a New Orleans e che si sta confermando ottimo giocatore anche in maglia Bengals visto che in cinque partite ha già messo a segno 5 sack, 5 hit e 14 hurries. Nella rotazione degli edge ci sono anche il rookie Cameron Sample, autore di un sack e che finora ha assicurato con un buon rendimento, e l’ex Titan Wyatt Ray.

Pubblicità

I linebacker sono stati spesso il punto debole di un reparto già non formidabile di suo, ma quest’anno il salto di qualità della terza scelta del 2020 Logan Wilson ha alzato le quotazioni del gruppo. Wilson ha messo a segno un sack, è il leading tackler del team con 30 placcaggi, e soprattutto ha all’attivo ben 3 intercetti. Al suo fianco si alternano Germaine Pratt e Akeem Gaiher-Davis, il primo con maggiori compiti sulla corsa, il secondo più utilizzato, con risultati fin qui altalenanti, in copertura.

I tre cornerback principali sono Eli Apple, l’ex Pittsburgh Mike Hilton e Chidobe Awuzie proveniente dai Cowboys. Quest’ultimo è sicuramente il più forte dei tre ed anche a Cincinnati il prodotto di Colorado sta confermando il suo valore. Domenica contro un cliente difficilissimo come Davante Adams, Awuzie ha concesso alcune buone giocate ma a differenza dei suoi colleghi ha limitato i danni contro il formidabile receiver ed ha pure intercettato Rodgers.

Hilton è invece lo slot cornerback, ha buone doti come blitzer, e infatti ha già messo a segno 1 sack e tre hurries, ma finora sta faticando, avendo concesso l’82% di completi per oltre 200 yards. Apple ha finora coperto l’altro ruolo di cornerback esterno, con risultati oggettivamente modesti. Curiosamente l’ex Giant e Saint ha disputato il suo miglior incontro contro i Jaguars, ma la settimana successiva il rientro di Trae Waynes l’ha relegato in panchina. Waynes, arrivato dai Vikings con cui ha avuto una serie di buone annate, ha saltato tutto il torneo 2020 per la rottura del muscolo pettorale, poi le prime tre gare di questa stagione pure per un problema muscolare, è rientrato contro Jacksonville ed è stato titolare contro i Packers ma sul finire della partita è nuovamente andato ko ed è stato messo in IR.

Le due safety titolari sono il solido veterano Vonn Bell e Jesse Bates III, che ha vissuto un grandissimo 2020, in cui è stato nominato Second Team All Pro dalla stampa specializzata, ma in questo 2021 sta onestamente un po’ deludendo con qualche problema di troppo sia nel placcaggio che nelle coperture. Una curiosità nel ruolo di safety: nel quarto turno, Bates non era disponibile ed al suo posto è stato utilizzato Brandon Wilson che è un ottimo kick returner. Wilson non ha giocato uno snap come safety quando era presente Bates, ne ha giocati 54 senza di lui (e non ha svolto il compito di returner), poi contro i Packers è ritornato a fare solo il ritornatore.

LA SOPRESA

Pochi si sarebbero aspettati un avvio di carriera così folgorante da parte di Ja’Marr Chase, ma la sorpresa più grossa è il salto di qualità compiuto dal linebacker Logan Wilson, uno dei principali protagonisti alla buona annata difensiva delle Tigri

LA DELUSIONE

Onestamente in un team che dopo un biennio di mediocrità sembra in grado di lottare per i playoff, trovare una delusione non è facile ma il tight end Drew Sample, scelto al secondo giro dai Bengals due anni fa, dopo un 2020 incoraggiante in cui ha messo a segno 40 ricezioni, sta vivendo un campionato anonimo, con pochi snap giocati e pochissime ricezioni. Un appunto va però onestamente mosso anche ad un coaching staff che, sotto l’head coach Zac Taylor, ha anche fatto buone cose ma è spesso prevedibile in attacco (ad esempio da una analisi del Pro Football Focus emerge che quando Burrow è sotto il centro nell’80% dei casi le azioni dei Bengals sono corse) e non sfrutta a dovere lo stesso QB per utilizzare invece un running game decisamente meno efficace.

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.