[NFL] I candidati per l’ingresso nella Hall of Fame

Sono stati comunicati i nomi dei 18 finalisti per l’elezione nella Hall of Fame.

Tre candidati sono alla prima nomina: Alan Faneca, Brett Favre e Terrell Owens. A loro si aggiungono dodici giocatori cosiddetti di “era moderna”, due candidati “senior”, Ken Stabler e Dick Stanfel, oltre che Edward de Bartolo Jr., proprietario dei 49ers tra il 1977 ed il 2000.

Per entrare nel lotto dei finalisti un giocatore/coach deve essersi ritirato da almeno cinque anni mentre non ci sono limitazioni per Presidenti e Dirigenti. Chiunque può indicare una preferenza scrivendo una lettera o una mail alla Hall of Fame tenendo presente i criteri di eleggibilità. Più volte l’anno viene stilata una classifica che viene posta all’attenzione del Board.

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Ogni anno, il giorno prima del Super Bowl, il Board composto da quarantasei persone esprime il proprio gradimento per ogni singolo candidato e quelli che superano l’80% dei voti favorevoli vengono eletti nella Hall of Fame. Trentadue persone (di solito giornalisti) sono dell’area di riferimento di ogni squadra NFL, uno è il rappresentante della Pro Football Writers Association e tredici sono nominati indipendentemente dalla loro residenza geografica (anche in questo caso giornalisti/scrittori).

Il minimo di “indotti” nella Hall of Fame è quattro, il massimo è sette. Nel caso non si raggiunga il numero minimo verranno presi i candidati con la percentuale di voti più alta, invece verranno esclusi quelli con la percentuale più bassa se il numero dei teorici prescelti è superiore a sette.

Ecco i candidati per il 2016.

Anderson hall of fame
Morten Andersen: kicker danese detentore di numerosi record, tra cui quello per partite giocate in NFL (382), field goal tentati (709) e a segno (565) e punti in carriera (2.544). Detentore di record di franchigia ai Saints (1.318 punti) e ai Falcons (806), riceve 6 selezioni All-Pro ed entra a far parte di due NFL All-Decade Teams (’80s e ’90s).
Atwater
Steve Atwater: safety bandiera dei Broncos, da rookie raggiunge il Super Bowl XXIV con un grande impatto sulla miglior difesa NFL. Protagonista assoluto dei successi del 1998 e 1999, in carriera scrive 24 intercetti, oltre 1.000 tackle e raccoglie otto selezioni al Pro Bowl, oltre a far parte dell’NFL All-Decade Team degli anni ’90.
Coryell
Don Coryell: head coach protagonista della resurrezione dei St. Louis Cardinals, vincendo il premio di Head Coach of the Year nel ’74, ai Chargers, tra gli anni ’70 ed ’80, crea l’Air Coryell, un’esplosiva tattica offensiva che permette a San Diego di guidare per sei stagioni consecutive il passing game NFL e di vincere tre titoli divisionali.

DeBartolo

Edward de Bartolo: proprietario dei 49ers dal 1977, è stato artefice delle loro imprese più gloriose. Con roster sempre competitivi e di talento ha portato la franchigia a dieci Championship e, soprattutto, cinque successi al Super Bowl, oltre alla miglior percentuale di vittorie sia negli anni ’80 che negli anni ’90. Lascia San Francisco nel 2000.

Davis
Terrell Davis: runningback 196esima scelta nel Draft 1995, nel 1996 è già Offensive Player of the Year. Nel 1998 supera quota 2.000 in regular season (2.008). Nei playoff ha il record di sette partite consecutive oltre le 100 yard ed è MVP del Super Bowl XXXII (157 yard e 3 TD). L’anno successivo, con 468 yard in post-season, guida i Broncos al secondo titolo consecutivo.
Jacoby
Joe Jacoby: gioca in numerose posizioni in carriera, ma il suo ruolo principe resta il left tackle. Membro insostituibile della “Hogs”, l’offensive line che guida i Redskins a tre vittorie al Super Bowl (XVII-XXII-XXVI). Solido, estremamente forte e decisivo sia come pass che come run blocker, ottiene quattro convocazioni consecutive al Pro Bowl (1983-86).
Harrison
Marvin Harrison: ricevitore per 13 stagioni nei Colts, esplode nel 1999 con 1.663 yard e 12 TD. Otto anni consecutivi oltre le 1.000 yard e i 10 TD. Fondamentale per la vittoria al Super Bowl XLI, chiude la carriera con 1.102 ricezioni (secondo solo a Jerry Rice), 14.580 yard e 128 TD. Detiene il record di 59 partite con almeno 100 yard di guadagno.
Terrell Owens: receiver capace in carriera di 1.078 ricezioni per 15.934 yard (secondo di sempre) e 153 TD (terzo). Ha il record di ricezioni in una partita (20) e nove stagioni oltre le 1.000 yard. Dopo la gloriosa parentesi ai 49ers, guadagna il Super Bowl XXXIX con gli Eagles, ma esce sconfitto nonostante 122 yard in 9 ricezioni.
Terrell Owens: receiver capace in carriera di 1.078 ricezioni per 15.934 yard (secondo di sempre) e 153 TD (terzo). Ha il record di ricezioni in una partita (20) e nove stagioni oltre le 1.000 yard. Dopo la gloriosa parentesi ai 49ers, guadagna il Super Bowl XXXIX con gli Eagles, ma esce sconfitto nonostante 122 yard in 9 ricezioni.
Dungy
Tony Dungy: dopo 14 anni da assistant coach, è protagonista della rinascita dei Buccaneers con quattro viaggi ai playoff in sei anni. In sette anni ai Colts raggiunge sempre la post-season, alzando il Lombardi Trophy contro i Bears nel Super Bowl XLI, primo allenatore afroamericano a riuscirci. In carriera ha un record totale di 148-79.
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Dick Stanfel: guardia protagonista delle fortune dei Lions ad inizio anni '50, capace di guidarli a tre Championship in altrettante stagioni e a due titoli consecutivi nel 1952-53. I compagni lo eleggono MVP della seconda di queste stagioni. Ai Redskins prosegue la sua carriera tra i migliori giocatori NFL, ritirandosi a 31 anni.
Dick Stanfel: guardia protagonista delle fortune dei Lions ad inizio anni ’50, capace di guidarli a tre Championship in altrettante stagioni e a due titoli consecutivi nel 1952-53. I compagni lo eleggono MVP della seconda di queste stagioni. Ai Redskins prosegue la sua carriera tra i migliori giocatori NFL, ritirandosi a 31 anni.
Ken Stabler: quarterback mancino, seconda scelta assoluta nel Draft 1968. In nove stagioni ai Raiders la squadra chiude sempre con un record positivo, chiude la carriera con il 66% di vittorie. Gioca cinque Championship consecutivi, oltre che portare Oakland al successo nel Super Bowl XI. In carriera 27.938 passing yard e 194 TD pass.
Ken Stabler: quarterback mancino, seconda scelta assoluta nel Draft 1968. In nove stagioni ai Raiders la squadra chiude sempre con un record positivo, chiude la carriera con il 66% di vittorie. Gioca cinque Championship consecutivi, oltre che portare Oakland al successo nel Super Bowl XI. In carriera 27.938 passing yard e 194 TD pass.
John Lynch: safety al centro dell'eccezionale difesa dei Buccaneers sul finire degli anni '90, nel 2002 è parte integrante della squadra che conquista il suo primo Super Bowl. Ai Broncos gioca un Championship nel 2005. Chiude la carriera con 26 intercett, 13 sack ed oltre 1.000 tackle, nove volte oltre i 90 in una stagione.
John Lynch: safety al centro dell’eccezionale difesa dei Buccaneers sul finire degli anni ’90, nel 2002 è parte integrante della squadra che conquista il suo primo Super Bowl. Ai Broncos gioca un Championship nel 2005. Chiude la carriera con 26 intercett, 13 sack ed oltre 1.000 tackle, nove volte oltre i 90 in una stagione.
Greene
Kevin Greene: linebacker in carriera diviso tra Rams, Steelers, Panthers e 49ers, mette a segno almeno dieci sack in ben dieci stagioni per un totale di 160 (terzo di sempre), tra cui un career-high di 16.5 in due anni consecutivi e di 4.5 in una partita. Gioca sei Championship ed un Super Bowl, il numero XXX, perso contro i Cowboys.
Kurt Warner: undrafted al Draft 2004, comincia la carriera ai Rams a 27 anni. Folgorante scoperta, è MVP NFL nel 1999 e nel 2001, oltre che MVP del Super Bowl XXXIV, vinto grazie alle sue 414 passing yard di guadagno (record assoluto). Perde la finale due anni dopo e nel 2008 alla guida dei Cardinals, alla prima volta in un Super Bowl.
Kurt Warner: undrafted al Draft 2004, comincia la carriera ai Rams a 27 anni. Folgorante scoperta, è MVP NFL nel 1999 e nel 2001, oltre che MVP del Super Bowl XXXIV, vinto grazie alle sue 414 passing yard di guadagno (record assoluto). Perde la finale due anni dopo e nel 2008 alla guida dei Cardinals, alla prima volta in un Super Bowl.
Edgerrin James: runningback Rookie of the Year nel 1999, conquista due volte il titolo NFL per rushing yard (1999, 2000). Vince cinque titoli divisionali, quattro ai Colts e uno ai Cardinals, con cui perde il Super Bowl XLIII. Oltre le 1.000 yard in sette stagioni, in quattro oltre le 1.500, chiude la carriera con 12.246 e 80 touchdown.
Edgerrin James: runningback Rookie of the Year nel 1999, conquista due volte il titolo NFL per rushing yard (1999, 2000). Vince cinque titoli divisionali, quattro ai Colts e uno ai Cardinals, con cui perde il Super Bowl XLIII. Oltre le 1.000 yard in sette stagioni, in quattro oltre le 1.500, chiude la carriera con 12.246 e 80 touchdown.
Faneca
Alan Faneca: guardia da 206 partite in carriera, è grande protagonista dei fenomenali Steelers di inizio secolo. Sei volte All-Pro, nove volte di fila selezionato al Pro Bowl, vince il Super Bowl XL contro i Seahawks. Run blocker eccezionale, in 11 delle 13 stagioni in carriera porta la propria squadra tra i migliori 10 giochi di corse.
Favre
Brett Favre: quarterback da 6.300 completi, 71.838 yard e 508 TD pass in carriera, è una delle icone della storia dei Packers e di questo sport. Detiene il record di completi (481) e di passing yard (5.855) ai playoff. MVP della Lega per tre anni di fila (1995-97), protagonista di cinque Championship, è campione al Super Bowl XXXI.
Orlando Pace: tackle prima scelta al Draft del 1997, ha bloccato per tre MVP della NFL consecutivi (Kurt Warner 1999, 2001; Marshall Faulk 2000) e conquistato il Super Bowl XXXIV insieme a loro. Strepitoso blocker, nel 2000 aiuta l'attacco dei Rams a scrivere il maggior numero di passing yard nella storia NFL in una regular season.
Orlando Pace: tackle prima scelta al Draft del 1997, ha bloccato per tre MVP della NFL consecutivi (Kurt Warner 1999, 2001; Marshall Faulk 2000) e conquistato il Super Bowl XXXIV insieme a loro. Strepitoso blocker, nel 2000 aiuta l’attacco dei Rams a scrivere il maggior numero di passing yard nella storia NFL in una regular season.

Proviamo anche noi ad eleggere i candidati alla Hall of Fame, esprimi fino a quattro preferenze e il giorno del Super Bowl proclameremo gli eletti di Huddle Magazine!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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