Il riassunto di week 5 NFL

Una Week 5 dalle mille emozioni conferma i Cardinals imbattuti e in vetta alla NFC, davanti a tante squadre di altissimo livello che inseguono, mentre in AFC sono Bills, Chargers e Ravens a guidare il gruppo, con un grande equilibrio alle loro spalle. Partiamo!

La vittoria dei Rams (4-1) sui Seahawks (2-3) per 26 a 17 sarà ricordata come il “Finger Bowl”, entrambi i quarterback hanno subito, con conseguenze diverse, un infortunio alle dita della mano. Tutto è iniziato nel secondo quarto quando Stafford (25/37 per 365 yard, 1 TD e 1 INT) ha dovuto fasciare il dito dopo averlo sbattuto causando non pochi problemi al quarterback, fortunatamente c’è Henderson (17×82 e 1 TD) che con una corsa porta in vantaggio i Rams. Nonostante ciò i Seahawks potevano ancora contare su Wilson (11/16 per 152 yard, 1 TD e 1 INT) che però è costretto ad abbandonare il campo dopo una collisione tra la sua mano e il braccio di Donald: sotto di due possessi le speranze sembravano ormai perse. Il cambio di Wilson, Smith (10/17 per 131 yard, 1 TD e 1 INT), sorprende tutti riuscendo a giocare ben oltre le aspettative: sfruttando l’agilità nella tasca lancia con molta precisione e grazie alla ricezione di Metcalf (5×98 yard e 2 TD) e al field goal di Myers porta i suoi compagni a -6. Tutto si rivelerà inutile a causa dell’intercetto sull’ultimo possesso che di fatto chiude la partita.

La vittoria dei Jets (1-4) contro i Titans di settimana scorsa sembra lontana anni luce, a Londra infatti la squadra di New York viene sconfitta meritatamente dai Falcons (2-3) per 27 a 20. La prestazione di Wilson (19/32 per 192 yard e 1 INT) è stata a dir poco deludente: seppur l’avversario non fosse di prima fascia, il quarterback ha peccato sia nella lettura del gioco che nella precisione dei lanci, e se i numeri possono anche sembrare non troppo cattivi bisogna considerare che sono arrivati quando i Falcons, avanti 20 a 3, hanno mollato l’acceleratore. Il tentativo dei Jets di rimontare viene definitavemente spento con il touchdown di Pitts (9×119 e 1 TD), migliore prestazione in carriera, sul lancio di Ryan (33/45 per 342 yard e 2 TD) che, nonostante le assenze di Ridley e Gage, domina contro la rivedibile difesa di New York.

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Una partita molto strana quella tra i Packers (4-1) e i Bengals (3-2), entrambe le squadre hanno avuto molteplici occasioni per vincere ma i kicker e i coach non sono sembrati della stessa idea: durante gli ultimi minuti del tempo regolamentare McPherson fallisce il field goal della vittoria da 57 yard lasciando il colpo vincente a Crosby che però manca il bersaglio da 51 yard portando il match ai supplementari. Overtime che inizia malissimo per i Bengals con Burrow (26/38 per 281 yard, 2 TD e 2 INT) che si fa intercettare nella prima azione, ma ancora una volta è il kicker dei Packers a tenere in vita gli avversari con un errore dalle 40; la storia si ripete nel drive seguente con McPherson che sbaglia da 49 yard. Ci pensa allora Rodgers (27/39 per 344 yard, 2 TD e 1 INT) a guadagnare abbastanza terreno per un calcio “facile” che finalmente Crosby realizza chiudendo la partita 25 a 22. Mattatore della serata è stato senza dubbio Adams che con 16 ricezioni per 206 yard e 1 touchdown si è preso le luci dei riflettori; appena un gradino sotto troviamo Chase che non ha raggiunto i numeri del ricevitore dei Packers ma porta comunque a casa 6 ricezioni per 159 yard e 1 TD.

I Titans (3-2), dopo la brutta sconfitta contro i Jets, non potevano permettersi altri passi falsi e grazie al ritorno di Brown ma soprattutto grazie all’ottima partita della difesa, portano a casa la vittoria in casa dei Jaguars (0-5): è proprio il reparto difensivo a mettere sul tabellone i primi punti portando in endzone il fumble di Arnold. Grande prestazione del solito Henry che ha scherzato la difesa di Jacksonville segnando 3 touchdown con 29 corse per 130 yard senza essere mai usato nelle situazioni scomode da quarto down: questo perchè Tannehill (14/22 per 197 yard e 1 TD) si è comportato ottimamente durante gli scramble, godendo di una serata fortunata che gli ha permesso di non avere nelle statistiche un fumble e un intercetto. Lawrence, dall’altra parte, non può certamente essere incolpato della sconfitta giocando molto bene per la maggior parte del tempo: 23/33 per 273 yard, 1 TD e 1 INT avvenuto nell’ultima azione della partita, inoltre ha corso in endzone 1 volta con un totale di 28 yard su 7 scramble. Nonostante la sconfitta per 18 punti, Robinson può dirsi soddisfatto della sua prestazione: 18 corse per 149 yard e un touchdown.

É difficile credere che gli Eagles (2-3) siano riusciti a vincere contro i Panthers (3-2) 21 a 18. All’inizio del terzo quarto i padroni di casa si trovavano in vantaggio 15 a 6 e in totale controllo della partita, gli ospiti invece non sembravano in grado di fare anche la cosa più semplice: running game scarso con Sanders che riesce a correre solo 3 volte nella prima metà gara con un touchdown annullato, ma soprattutto la brutta prestazione di Hurts (22/37 per198 yard e 1 INT) che ha mancato tantissimi lanci elementari per scarsa precisione e pessima lettura. La partita cambia alla fine del terzo quarto quando Darnold (21/37 per 177 yard, 1 TD e 3 INT) “realizza” il suo secondo intercetto della giornata concedento a Philadelphia la possibilità di arrivare per la prima volta in endzone con il quarterback (9 corse per 30 yard e 2 TD) che trova infine il buco giusto per infilarsi una seconda volta e chiudere virtualmente la partita. Se Hurts non è andato bene, Darnold ha giocato pure peggio: subendo 3 intercetti ha senza dubbio condizionato quella che poteva essere una vittoria semplice per i Panthers.

La TOP 10 NFL di week 5

Dopo la brutta prestazione contro i Packers e la notizia che l’anca di Big Ben fosse malandata, non c’erano tante speranze per gli Steelers (2-3) contro i Broncos (3-2): i pronostici sono stati letteralmente ribaltati e la squadra di Pittsburgh mantiene vive le speranze con una vittoria per 27 a 19. Roethlisberger è sembrato in piena forma sin dall’inizio con il lancio da 50 yard per Johnson che segna il primo touchdown della partita; successivamente il quarterback ha commesso alcuni errori e le cose sono andate peggio quando ha fatto fatica a rialzarsi dopo uno strip-sack, ma gli Steelers hanno giocato degli ottimi drive e la difesa è stata in grado di fermare l’attacco dei Broncos svariate volte facendo si aprisse con un rotondo vantaggio: 24-6. Gli ospiti si sono accesi troppo tardi ma hanno avuto anche la possibilità di vincere: sul 24 a 19 Bridgewater (24/38 per 288 yard, 2 TD e 1 INT) si fa intercettare in endzone il tentativo di covertire il quarto down che avrebbe regalato la vittoria all’ultimo secondo. Le buone notizie per gli Steelers continuano con le ottime prestazioni di Claypool (5×130 yard e 1 TD) ed Harris (23×122 yard e 1 TD), ma l’infortunio accorso a Smith-Schuster rischia di rovinare la settimana.

Contro i Dolphins (1-4), i Bucs (4-1) si sono potuti permettere una partita senza i defensive back titolari, d’altronde l’attacco è riuscito ad arrivare in endzone in tutti i drive del primo tempo a parte un solo field goal; negli ultimi due quarti la storia non è cambiata e il risultato finale 45 a 17 dice molto della partita. Enorme la prestazione di Brady che finisce con 30/41 per 411 yard e 5 touchdown, il tutto senza Gronk e contro uno dei migliori “difensivisti” della NFL, Flores, che tra le altre cose è stato pure suo allenatore; quattro touchdown sono stati segnati da due giocatori, Brown (7×124 e 2 TD) ed Evans (6×113 e 2 TD), mentre invece Godwin è rimasto a bocca asciutta nonostante le 7 ricezioni per 70 yard. I Dolphins non hanno mai avuto la possibilità di rimanere al passo degli avversari ma un cenno di merito va fatto senz’altro a Gaskin che corre 5 volte per 25 yard ma risulta più pericoloso da ricevitore con 10 ricezioni per 74 yard e 2 touchdown. La partita per Brissett (27/39 per 275 yard, 2 TD e 1 INT) si preannunciava facilitata per le assenze nella difesa dei Bucs e l’inizio è stato anche buono salvo poi crollare inevitabilmente a causa di due fattori: la brutta protezione della linea e l’infortunio al ginocchio che ne ha compromesso la mobilità nella tasca.

Non capita spesso di vedere due quarterback che non riescono a completare più del 50% dei lanci in una partita da 55 punti totali: è esattamente quello che è capitato nella vittoria dei Saints (3-2) su Washington (2-3) per 33 a 22. Come ci ha sempre abituato, Winston (15/30 per 279 yard, 4 TD e 1 INT) è stato croce e delizia iniziando la partita con un intercetto e poi realizzare un touchdown con la ricezione di Harris da 72 yard. Molto più negativa è stata invece la prestazione di Heinicke (20/41 per 248 yard e 2 INT) colpevole di due intercetti tra il primo e il secondo tempo, riuscendo a fare buoni numeri solo con gli scramble correndo 5 volte per 40 yard, non proprio quello che ti aspetti da un quarterback. Degne di nota le performance di Callaway (4×85 e 2 TD), in grado di ricevere un Hail Mary alla fine del primo tempo, e di Kamara che corre 16 volte per 71 yard e 1 touchdown ma che riceve anche 5 palloni per 51 yard e 1 touchdown. Dall’altra parte Gibson ha fatto felici solo i suoi proprietari al fantasy portando a casa due segnature con 20 corse per 60 yard totali.

I Cardinals (5-0) soffrono, ma si confermano senza sconfitte grazie al successo contro i Niners (2-3). James Conner stappa la partita con il rushing touchdown da 1 yard, Matt Prater centra i pali da 21 yard e la partita scivola fino all’intervallo senza che Trey Lance (15/29 per 192 yard e 1 INT) riesca a replicare in alcun modo. Il quarterback trova fiducia, anche grazie alle 89 rushing yard in 16 portate, e nel secondo tempo San Francisco si sblocca, con la corsa vincente di Deebo Samuel da 13 yard. Arizona, però, ha sempre la risposta pronta e Kyler Murray (22/31 per 239 yard con 1 TD pass e 2 fumble), in una partita fino a quel punto senza sussulti, lancia DeAndre Hopkins in touchdown per 9 yard. Joey Slay centra i pali da 47 yard, ma non basta: i Cardinals vincono 17-10 sui 49ers.

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Spettacolare vittoria per i Chargers (4-1), che mettono al tappeto i Browns (3-2) in una partita bellissima. Cleveland prova a mettere il turbo nei primi tre quarti di gioco, guidata con abilità da Baker Mayfield (23/32 per 305 yard con 2 TD pass e 1 fumble) e aiutata dalle fenomenali prestazioni su corsa di Nick Chubb (21 portate per 161 yard e 1 TD) e di Kareem Hunt (12 portate per 61 yard e 2 TD). Dall’altra parte c’è un Justin Herbert semplicemente magnifico (26/43 per 398 yard e 4 TD pass), che lancia in end zone nell’ordine Donald Parham per 22 yard, il devastante Mike Williams (8 ricezioni per 165 yard e 2 TD) per 72 e 42 e Austin Ekeler per 19, oltre a regalarsi un touchdown su corsa da 9 yard. Grazie alla magica ricezione vincente per 71 yard dell’incontenibile David Njoku (7 ricezioni per 149 yard) e alla seconda corsa vincente di giornata di Kareem Hunt, però, la partita sembra indirizzata. Herbert trova Ekeler in end zone, ma un altalenante Tristan Vizcaino fallisce l’extra point del pareggio. Serve un altro drive da urlo per vincere la partita e i Chargers lo trovano, finalizzato dal rushing touchdown da 3 yard del runningback, che sale a quota tre in giornata. I Browns non riescono nel ruggito finale ed escono sconfitti per 42-47.

Rookie Watch di week 5 NFL

Occhi puntati sui Bills (4-1), capaci di dominare i Chiefs (2-3) in una partita di vertice in AFC. Josh Allen si regala una prestazione da brividi (15/26 per 315 yard e 3 TD pass), inaugurando il tris di touchdown pass con una corsa vincente da 9 yard. Arrivano poi le perle tra le mani di Emmanuel Sanders, per 35 e 8 yard, e di un produttivo Dawson Knox (3 ricezioni per 117 yard e 1 TD), per 53 yard. Un fenomenale Greg Rousseau (5 tackle, 1 sack, 1 tackle for loss, 1 pass deflected e 1 INT) e la clamorosa difesa di Buffalo costringono Patrick Mahomes (33/54 per 272 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble) a tanti errori, che rendono vani i due touchdown pass per Byron Pringle e Travis Kelce. Il grave infortunio di Clyde Edwards-Helaire e il mancato apporto del nuovo arrivato Josh Gordon (1 ricezione per 11 yard) fanno il resto. Mycah Hyde intercetta Mahomes e riporta il pallone per 26 yard fino alla end zone avversaria, poi è il bis di Sanders a mettere il risultato in cassaforte per i Bills, vincenti per 38-20 sui Chiefs.

I Ravens (4-1) piegano i Colts, al termine di una splendida rimonta. Indianapolis vola nei primi tre quarti di gioco, sulle ali di un ottimo Carson Wentz (25/35 per 402 yard con 2 TD pass e 1 INT), che trova alleati importanti in Jonathan Taylor (3 ricezioni per 116 yard e 1 TD) prima e in Michael Pittman poi. Taylor aggiunge la corsa vincente da 4 yard e quando Rodrigo Blankenship centra i pali da 43 yard il vantaggio è salito sul 25-9 dopo 45 minuti di gioco. Un clamoroso Lamar Jackson (37/43 per 442 yard e 4 TD pass), però, non ci sta. Mentre Tavon Young (4 tackle, 1 sack, 3 tackle for loss) e compagni alzano il muro su Wentz, Jackson pareggia la sfida con la collaborazione di un eccezionale Mark Andrews (11 ricezioni per 147 yard e 2 TD), che vola in touchdown per 5 e 4 yard. Sull’asse con il tight-end arriva anche la conversione da due punti del pareggio, che vale l’overtime. Una volta al supplementare, i Ravens non si fermano e Jackson fa poker, regalando il bis di giornata anche a Marquise Brown (9 ricezioni per 125 yard e 2 TD). Il suo touchdown per 5 yard è quello decisivo e i Ravens spezzano i sogni dei Colts, per 31-25.

Volano i Cowboys (4-1), che affondano i Giants (1-4), sconfitti e decimati dagli infortuni. I tanti errori di Dallas nel primo tempo tengono in partita gli ospiti, che nell’ordine perdono Saquon Barkley, Daniel Jones e Kenny Golladay. New York si deve affidare al pessimo Mike Glennon (16/25 per 196 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble), alle corse di Devontae Booker, che trova la end zone con una corsa da 1 yard e una ricezione per 3 yard, e alle magie di un pazzesco Kadarius Toney (10 ricezioni per 189 yard), almeno fino al triste pugno a un avversario che lo esclude dalla partita. I due field goal di Graham Gano da 51 yard hanno il merito di prolungare la contesa, ma nel secondo tempo la superiorità di Dak Prescott (22/32 per 302 yard con 3 TD pass, 1 INT e 1 fumble) e compagni viene a galla. Ezekiel Elliott sforna un touchdown su ricezione per 4 yard e una corsa vincente da 13, Glennon “lancia” Anthony Brown verso una comoda pick-six e il gioco è fatto per i Cowboys, che stendono i Giants per 44-20.

I Bears (3-2) fanno il colpaccio e inguaiano i Raiders (3-2), travolti dallo scandalo Jon Gruden, che lascia il ruolo di head coach in seguito alla rivelazione di frasi razziste e omofobe nella sua casella e-mail. Chicago festeggia il primo touchdown pass nella carriera di Justin Fields (12/20 per 111 yard con 1 TD pass e 1 fumble), che trova Jesper Horsted in end zone per 2 yard. Damien Williams aggiunge la corsa vincente da 4 yard e la difesa ospite, guidata dal grande ex Khalil Mack (8 tackle, 1 sack, 1 tackle for loss) mette la museruola all’attacco avversario, capace soltanto di siglare un touchdown su corsa con Josh Jacobs. Derek Carr (22/35 per 206 yard e 1 INT) non trova risposte adeguate e a chiudere i conti pensa Cairo Santos, con un doppio field goal da 46 yard. I Bears stendono i Raiders per 20-9.

I Lions (0-5) restano l’unica squadra senza gioie in NFC e vengono sconfitti anche dai Vikings (2-3). In assenza di giocate importanti da parte di Jared Goff (21/35 per 203 yard con 1 INT e 1 fumble), è Austin Seibert a tenere Detroit in partita con i field goal da 39, 52 e 40 yard, mentre Greg Joseph risponde da 38, 38 e 55 yard. Un buon Kirk Cousins (25/34 per 275 yard con 1 TD pass e 1 INT) aggiunge il touchdown pass per Alexander Mattison per 15 yard e Minnesota, trascinata dalle rushing yard dello stesso Mattison (25 portate per 113 yard) e dalle ricezioni dello scatenato Justin Jefferson (7 per 124 yard), sembra essere in controllo. Un sanguinoso fumble del runningback apparecchia però la corsa vincente da 7 yard di D’Andre Swift e la partita si ribalta, ma i Lions ancora una volta si scompongono in difesa e subiscono l’ultimo assalto di Cousins. Joseph da 54 yard centra i pali allo scadere e regala la vittoria per 17-16 ai Vikings.

Top giocatori difensivi di week 5

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I Patriots (2-3) festeggiano il successo in rimonta contro i Texans (1-4). Houston si affida alla sontuosa prestazione di Davis Mills (21/29 per 312 yard e 3 TD pass), che dà spettacolo e lancia in end zone nell’ordine Antony Auclair per 11 yard, un ottimo Chris Moore (5 ricezioni per 109 yard e 1 TD) per 67 e Chris Conley per 37. I padroni di casa, però, non prendono il largo per via dei tanti errori del loro kicker, Ka’imi Fairbairn, che fallisce uno dei due field goal e ben due dei tre extra-point tentati, mentre Nick Folk dall’altra parte centra i pali da 52, 52, 32 e 21 yard. Damien Harris aggiunge il rushing touchdown da 1 yard, mentre un onesto Mac Jones (23/30 per 231 yard con 1 TD pass e 1 INT) festeggia il touchdown pass per 13 yard per Hunter Henry e il gioco è fatto. Mills non riesce nell’ultimo miracolo e i Patriots vincono per 25-22 sui Texans.

Un’imperdibile Week 6 inizia con il Thursday Night tra Eagles e Buccaneers, prima che domenica a dare spettacolo pensino le sfide tra Ravens e Chargers e tra Browns e Cardinals. Chiude la settimana un Monday Night da urlo tra Titans e Bills.

A cura di Massimiliano Poli e Alessio Salerio

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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