C’è grande confusione nella NFL

Roger Goodell e la NFL stanno attraversando un momento di confusione e di forti critiche sui mass media a seguito degli sviluppi della vicenza dei Washington (ex Redskins) Football Team con la volontà di mantenere il segreto sul “processo” interno in corso sulle denunce nei confronti del management della squadra della Capitale. Secondo Goodell la NFL non deve divulgare nulla per proteggere la privacy delle persone sotto inchiesta e di quelle che hanno denunciato, non solo a livello pubblico, ma anche a livello di condivisione interna con quelli che sono i cosiddetti stakeholder della Lega, cioè gli owner delle trentadue squadre.

In una conferenza stampa tenuta martedì il Commissioner ha dichiarato che Dan Snyder (proprietario di Washington) ha ricevuto la giusta sanzione, non può gestire direttamente il team, così come la franchigia in generale con una multa di dimensioni mai viste prima nella storia NFL da 10 milioni di dollari. In tutta risposta 12 persone tra quelle che hanno denunciato gli abusi hanno inviato al gruppo di lavoro sull’ingiustizia sociale istituito dalla lega, e reso pubblica, una lettera nella quale chiedono alla NFL di non nascondere lo sporco sotto il tappeto. I firmatari chiedono che venga resa pubblica il risultato dell’investigazione così come fatto con altri procedimenti in passato. Potremmo poi aggiungere anche la farsa del ritiro della maglia di Sean Taylor che a molti è sembrata una cerimonia inventata al momento per coprire un po’ lo scandalo.

A rincarare la dose ci ha pensato Mark Davis, proprietario dei Las Vegas Raiders, che il giorno successivo ha dichiarato che si aspetta di leggere un report scritto con tutte le conclusioni dell’indagine soprattutto perchè la sua squadra è stata toccata direttamente e pesantemente con la fuga di indiscrezioni su Gruden che hanno portato alle sue dimissioni (ne abbiamo scritto qui e qui).

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Cosa accadrà in futuro? Difficile dirlo, alla fine la NFL è una lega di diritto privato e non certo una Federazione Sportiva soggetta alle regole del Coni (è solo un esempio) che risponde alle leggi dello stato in cui opera e sembra che a breve Goodell dovrà fare un viaggio a Washington non per visitare la locale squadra di football, ma al Congresso che ha chiesto un’audizione proprio su questa questione.

Ovviamente quando qualcosa comincia a scricchiolare vengono fuori altre beghe interne. Come ci racconta Horned Heroes, sito dedicato ai Rams parte del nostro network, l’owner della squadra Stan Kroenke ha sollevato il problema della causa in atto tra NFL, Rams e città di St. Louis a seguito del trasferimento della franchigia a Los Angeles. Come potete leggere in maniera più analitica Kroenke ha minacciato di non pagare più le parcelle degli avvocati dopo aver scoperto che la NFL e/o una parte della Lega non stiano giocando la stessa partita.

Come facciamo sempre seguiremo gli sviluppi e vi terremo informati 🙂

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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