Vittoria senza brillare (New Orleans Saints vs New England Patriots 28-13)

New Orleans passa, senza brillare e senza fatica al Gillette Stadium su una New England in grande difficoltà.

Cronaca

Dopo un three & out a testa delle due squadre, i Saints vanno in TD con un passaggio di 11 yard per un Kamara oggi in versione “tuttofare”. Il primo periodo va avanti tra l’incapacità di New England di ottenere almeno un “Primo down” e le difficoltà dell’attacco di New Orleans che produce soltanto un tentativo di FG dalle 52 yard che Rosas manda a lato. Siamo nel secondo periodo e finalmente i Patriots riescono a conquistare un paio di primi down, ma il drive si conclude con un punt dalla linea di centro campo che viene bloccato dando la palla ai Saints sulle proprie 49 yds. Anche questa volta l’attacco di NO si limita a un tentativo di FG dalle 32 yds e di nuovo Rosas sbaglia mandandolo largo a sinistra. Nella serie successiva però Mac Jones lancia un intercetto che i Saints riportano in end zone, ma dopo il replay, gli arbitri annullano, avendo riscontrato un fumble poi ricoperto da gli stessi Saints che ripartono con un First & goal dalle 9 di NE e finalmente, dopo aver subito un sack, Jameis Winston riesce a mandare in TD Marquez Callaway con un pass di 7 yard. Un Field Goal di Folk dalle 45 yard porta il punteggio sul 14-3 prima della chiusura del tempo.

Nel secondo tempo arriva l’episodio che chiude la partita. Al primo tentativo del drive Jones lancia per Jonnu Smith ma viene intercettato da Malcolm Jenkins che riporta in TD per 34 yard.
Da qui in poi i Saints si fermano, producendo punt in serie, interrotti prima dal FG del 21-6 e, successivamente dal TD pass di Mac Jones per Kendrick Bourne che riporta i Patriots a otto lunghezze dai Saints: 21-13. Nel possesso successivo Winston si affida alle corse di Kamara e di Tysom Hill e, erodendo quasi sette minuti, risale il campo per 75 yard fino alla corsa di Hill per il TD che chiude la partita.

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Commento

I Saints tornano alle vittoria ma evidenziano ancora parecchi problemi nel gioco d’attacco. L’assenza di Michael Thomas evidentemente si fa sentire e Winston limita molto il gioco aereo affidandosi alle portate di Alvin Kamara che guadagna 89 yard su corsa e altre 29 su passaggio, assumendosi il carico del gioco offensivo. Alla fine il bottino di New Orleans è di 149 yard su corsa e solo 110 su passaggio. Nonostante questo, la superiorità dei Saints non è mai stata in discussione grazie all’ottima partita giocata da tutta la difesa. Annullato il gioco di corsa dei Patriots, che hanno portato palla solo per 48 yard, metà delle quali guadagnate da Mac Jones, hanno poi facilmente neutralizzato anche il gioco aereo mettendo continuamente pressione al QB poco protetto dalla sua linea d’attacco. Non è un caso che due dei quattro TD dei Saints siano stati conseguenza di due intercetti, uno riportato direttamente, l’altro portando la palla entro le 10 yds di NE. Al di là degli intercetti, il secondario di difesa dei Saints ha contribuito in maniera determinante ai tanti errori dei ricevitori dei Patriots.

Per i Patriots una giornata da dimenticare. L’attacco è stato inesistente per tutto il primo tempo, quando si è dovuto attendere la metà del secondo periodo per veder conquistare un “First down”. Il gioco di corsa è stato pressochè inesistente: guadagnate solo 48 yard, la metà delle quali per portate dello stesso QB e un RB dal curriculum importante come James White limitato a sei yard. Merito della difesa Saints, certo, ma non basta a giustificare una prestazione così deficitaria.
Ne ha subito le conseguenze anche il gioco aereo, diventato prevedibile, come dimostra l’alto numero di drop da parte dei ricevitori. Questo non vuole essere un tentativo di difesa del giovane QB: il suo 30 su 51 finale, è anche dovuto ad un buon numero di lanci fuori misura, chiaramente non ricevibili, così come i due intercetti che hanno in qualche modo tolto le castagne dal fuoco all’offense dei Saints in giornata non particolarmente di grazia. In conclusione abbiamo assistito ad una partita tra due squadre entrambe in difficoltà.
Se i Patriots sono quelli di oggi faranno fatica a trovare un posto nella post-season, ma potranno utilizzare questa stagione per permettere a Mac Jones, che ha certamente un buon potenziale, di acquisire esperienza.

Per i Saints, la situazione è certamente meno critica ma nella corsa ai play-off devono vedersela oltre che con Tampa, che sta confermando la propria leadership, anche con i Panthers, che li hanno già battuti e sembrano in promettente crescita. Fondamentale per i Saints sarà il recupero dei numerosi infortunati, in primis di Michael Thomas, ma anche la capacità di Winston di meritarsi la pesante eredità di Drew Brees e affermarsi alla guida della squadra.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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