[CFL] Week 13: Hamilton in testa alla East Division

Gli Hamilton Tiger-Cats si impongono (a fatica) sui Montreal Alouettes e si portano in testa alla East Division. Le vittorie travolgenti dei Calgary Stampedes e dei Winnipeg Blue Bombers, rispettivamente su Ottawa e Toronto, ci dicono che la West Division è molto più forte in questa stagione

MONTREAL ALOUETTES vs HAMILTON TIGER-CATS 17-20

Non c’è pace per la franchigia di Montreal, impegnata nell’ennesima manovra convulsa e apparentemente senza senso.

Nell’ultimo articolo di agosto ho raccontato la prima vittoria importante per la squadra del Quebec, guidata da un eccellente Kevin Glenn, che si aggiudicò la nomina a top performer della settimana. Non erano trascorse nemmeno due settimane da questo importante risultato, quando la direzione degli Alouettes decise di disfarsi proprio di Glenn, in uno scambio con Winnipeg. I Bombers acquistavano il QB trentasettenne come riserva del vincente Matt Nichols e a loro volta si liberavano di Drew Willy, ingaggiato dagli Argonauts come riserva di Ricky Rey.

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Una scelta inaspettata e senza chiare motivazioni quella optata dagli Alouettes, che ricorda strettamente la decisione che la stessa franchigia prese esattamente un anno prima. Era la fine dell’agosto 2015, gli Alouettes avevano appena riportato una importantissima vittoria in trasferta contro i B.C. Lions, quando il direttore generale Jim Popp annunciò, senza alcun preavviso, il licenziamento del 61enne head coach Tom Higgins, uomo molto rispettato ed apprezzato anche dal popolo dei tifosi.

Jim Popp dichiarava che da quel momento in poi avrebbe assunto lui stesso il ruolo di allenatore capo, senza rinunciare alla carica di general manager. Seguirono alcune sconfitte pesanti, fino all’ingaggio altrettanto inaspettato del veterano Kevin Glenn, in uscita dai Saskatchewan Roughriders. Con Kevin Glenn la squadra sembrò ritrovare la giusta direzione, ma ormai la stagione volgeva al termine e la qualifica ai play off non era più raggiungibile.

kevin-glenn

Il 2016, sotto la guida di Jim Popp, va peggio del 2015 e gli Alouettes si trovano inchiodati all’ultimo posto della classifica della divisione est, con un record pesantemente negativo (3-9 dopo la sconfitta di venerdì scorso).

Ma la differenza fondamentale, tra il siluramento dell’HC Tom Higgins avvenuta un anno fa e quello dello starter QB a 12 mesi di distanza, sta nel fatto che questa volta Kevin Glenn sembrava ben contento di lasciare gli Alouettes, fare le valige e tornare a Winnipeg, la città che gli ha regalato i momenti più gloriosi della sua lunga carriera.

A sostituirlo è il 24enne Rakeem Cato, ex QB della Marshall University, al suo secondo anno nella CFL, dopo un debutto tanto improvvisato quanto eccezionale nel luglio 2015, a cui seguirono mesi di prestazioni deludenti.

Cato è nato a Liberty City, uno dei quartieri più malfamati di Miami, in una famiglia di 6 figli. Il padre era stato condannato a 20 di prigione per rapina a mano armata, poco prima che Rakeem nascesse. La madre si impegnò a fare due lavori per riuscire a mantenere i figli, ma morì quando Rakeem aveva solo 13 anni. Crebbe con l’aiuto dei nonni e della sorella maggiore, finché le sue doti atletiche lo portarono ad ottenere la borsa di studio per la Marshall, dove riuscì anche a conseguire una laurea in business administration.

Tornando ai giorni nostri, il cambio improvviso e immotivato di quarterback non sembra essere gradito nel roster degli Alouettes. A dare voce al malcontento generale ci ha pensato il WR Duron Carter, il migliore della franchigia e noto anche per qualche bizzarro colpo di testa.

Di recente ha scontato una giornata di sospensione per avere fatto irruzione nella panchina avversaria durante una partita, travolgendo allenatori e dirigenti. “Abbiamo perso un quarterback” sono state più o meno le sue parole e ancora “non possiamo certo dire che adesso siamo migliori senza Kevin”.

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Rakeem Cato, che già non era particolarmente benvoluto a causa del suo difficile temperamento, non ha reagito come si conviene.

rakeem-cato

Il mondo dello sport nordamericano è ricco di esempi di ragazzi, provenienti dagli ambienti più degradati, recuperati grazie al loro talento atletico, alla disciplina che lo sport impone e a una meritocrazia ferrea, che misura senza equivoci le prestazioni con il metro, il cronometro e il tabellone dei punti.

Non credo esistano statistiche ufficiali, ma è abbastanza ovvio che queste attività di recupero riescano alla CFL ancora meglio che alla NFL: meno soldi, meno gloria, meno distrazioni, ma la stessa disciplina, le stesse fatiche e gli stessi rischi, per chi vuole conservare un posto in squadra.

Sorge però il dubbio che in questo settore la squadra degli Alouettes vada un po’ meno bene delle altre; dopo il siluramento di Tom Higgins manca forse una figura di riferimento esemplare?

Jovon Johnson (2) before the game between the Hamilton Tiger-Cats and the Montreal Alouettes at Tim Hortons Field in Hamilton, ON. Friday, September 16, 2016. (Photo: Johany Jutras)

La prima azione significativa della partita di venerdì sera è il field goal sbagliato di Fera, il kicker degli Alouettes, a conclusione di un lungo drive che ha portato la squadra del Quebec fino alle alle 26 yard di Hamilton. Il kicker sbaglia e la squadra in attacco rimedia solo un single point.

Ma la difesa di Montreal mette fine rapidamente alla successiva avanzata dei Tiger-Cats, grazie ad un sack ai danni del QB Zach Collaros, che porta ad una perdita di 8 yard. Quando tornano in campo gli special team, si assiste al primo importante colpo di scena.

Proprio il turbolento Duron Carter, chiamato per la prima volta a fare parte dello special team degli Alouettes, blocca il punt, raccoglie lui stesso la palla e corre per 47 yard fino in touchdown. Riesce la trasformazione e per la prima volta gli Alouettes si portano in vantaggio per 8-0, che poco dopo diventerà 9-1 grazie ad un rouge a testa.

Duron Carter (89) jumps to block the field goal during the game between the Hamilton Tiger-Cats and the Montreal Alouettes at Tim Hortons Field in Hamilton, ON. Friday, September 16, 2016. (Photo: Johany Jutras)

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Ma lo special team di Hamilton non vuole essere da meno; un ottimo ritorno di Brandon Bank porta i Ticats a ripartire da quasi metà campo. Con i primi due down i padroni di casa riescono ad avanzare di sole 9 yard, ma da qui decidono di affrontare il rischio di giocare anche il terzo down (come sempre, per chi non lo ricordasse, rammento che nel football canadese i down sono 3 e non 4).

Sul 3-1 inaspettatamente Collaros lancia lungo per le mani di Chad Owens e i Ticats si portano in prossimità della goal line. Da qui Collaros lancia in endzone per Tasker, che segna il primo e ultimo TD per i padroni di casa. Dopo il calcio siamo sul 9-8.

Appena prima dell’intervallo Rakeem Cato, che finora ha giocato in maniera apprezzabile, viene intercettato da Emanuel Davis, mentre tenta di convertire un 2-13. Ma l’intercetto viene restituito al drive successivo, quando Zach Collaros, dalle 15 yard di Montreal, cerca il lancio in touchdown e la palla finisce invece nelle mani del linebacker Bear Woods.

Bear Woods (48) and Matt Coates (81) during the game between the Hamilton Tiger-Cats and the Montreal Alouettes at Tim Hortons Field in Hamilton, ON. Friday, September 16, 2016. (Photo: Johany Jutras)

La prima metà si conclude perciò con il punteggio scarno di 9-8 in favore di Montreal.

Dopo l’intervallo una serie di field goal portano finalmente i padroni di casa in vantaggio 12-17. Nel quarto tempo gli Alouettes accorciano le distanze con un safety e poi ancora un field goal, che permetterà loro di raggiungere gli avversari sul 17 pari, quando mancano poco più di 3 minuti alla conclusione dell’incontro.

Duron Carter (89) and Cassius Vaughn (24) during the game between the Hamilton Tiger-Cats and the Montreal Alouettes at Tim Hortons Field in Hamilton, ON. Friday, September 16, 2016. (Photo: Johany Jutras)

Tornano in campo i Ticats e dalle 51 yard di Montreal l’attacco giallo-nero mette in scena un big play; Zach Collaros fa partire un lancio da 30 yard verso Andy Fantuz, che non sbaglia la presa. Mancano 1 minuto e 30 secondi, quando dalle 20 yard avversarie i Tiger-Cats scelgono la linea della prudenza.

Collaros consegna per quattro volte la palla al runningback Ross Scheuermann. Al suo debutto nella CFL, Scheuermann si è reso protagonista di una eccellente prestazione, recuperando ben 119 yard nel corso della partita, meglio di chiunque altro. Ma in questa occasione non riesce ad oltrepassare la goal line. A 16” dal termine, i padroni di casa devono affidarsi al piede di Brett Maher, che calcia con successo, consegnando ai suoi la risicata vittoria: 17-20.

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Dopo questa ennesima sconfitta, ad inizio settimana Jim Popp ha deciso finalmente di rassegnare le dimissioni da head coach.  Al suo posto la direzione degli Alouettes ha nominato ad interim Jacques Chapdelaine, primo capo allenatore francofono nella storia della franchigia. Il Quebec, provincia francofona in un grande paese anglofono, è anche la più moderna e industrializzata di tutto il Canada e i suoi abitanti sono molto orgogliosi delle loro origini latine.

Un head coach di madrelingua francese (è un francese antico, piuttosto diverso da quello della Francia contemporanea), originario della provincia di Montreal, non può che accendere l’orgoglio campanilistico dei tifosi degli Alouettes. L’importante è che monsieur Chapdelaine adesso riesca a capire lo slang dei suoi ragazzi provenienti dai bassifondi americani, Rakeem Cato prima di tutti.

ALTRI RISULTATI

TORONTO ARGONAUTS vs WINNIPEG BLUE BOMBERS: 29-46

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OTTAWA REDBLACKS vs CALGARY STAMPEDERS 23-48

EDMONTON ESKIMOS vs SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS 23-26

Travolgente la divisione ovest sulla divisione est. La pesante sconfitta di Ottawa ad opera degli Stampeders, per il momento sempre più invincibili, permette ai Tiger-Cats di portarsi in testa alla divisione est. Seconda e importante vittoria di stagione per i Roughriders, che finalmente interrompono una troppo lunga serie di sconfitte.

LA CLASSIFICA

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x = ammessa ai playoff

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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