NFL Preview 2021: Indianapolis Colts

Quattro campionati, quattro quarterback titolari differenti. Nel 2021 l’head coach Frank Reich cambierà nuovamente uomo al timone del suo attacco però, in due delle passate tre stagioni, i Colts sono approdati ai playoff, e l’accesso alla post season sembra il traguardo più probabile pure nel campionato imminente, anche se proprio la questione quarterback non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi in blu.

OFFENSE

Nei due anni con Brissett al comando delle operazioni, l’attacco dei Colts è stato fra i peggiori della NFL. Nell’ultimo anno di Luck e nella breve parentesi Rivers, l’offense di Indianapolis è tornata a stazionare nelle prime dieci posizioni per yard guadagnate, ma dopo l’addio al football giocato di quest’ultimo, Reich si è trovato a doversi inventare un nuovo regista titolare. L’head coach ha optato per l’azzardo e in cambio di una terza scelta del 2021 e di una prima o una seconda del 2022, dagli Eagles è arrivato Carson Wentz (il “prezzo” da pagare dipenderà dalle prestazioni dello stesso ex regista di Philadelphia: se giocherà almeno il 75% degli snap in regular season o almeno il 70% e i Colts arriveranno ai playoff sarà un primo giro, altrimenti un secondo).
Il prodotto da North Dakota State si porta dietro due problemi non indifferenti: la sua ultima stagione con gli Eagles è stata di gran lunga la peggiore della carriera, fra la scarsa precisione nei lanci ed una marea di sack subiti, e in due anni su cinque ha terminato anzitempo il suo campionato causa infortuni (e ha già fatto prendere un bello spavento a coach e tifosi dei Colts anche in questa pre-stagione per un problema al piede che ha reso necessaria una operazione).
La scommessa di Reich è di concedere al ragazzo un nuovo inizio, ricordando che nella miglior stagione di Wentz in NFL, l’offensive coordinator degli Eagles era proprio Frank Reich. L’efficacia del reparto ricevitori in casa Colts è però un punto interrogativo. Lo scorso anno il leading receiver in fatto di palle catturate è stato il runner Nyheim Hines con 63, davanti al trio di ricevitori Hilton, Pascal e Pittman. Hilton è andato oltre le 1000 yards in sei anni su sette fra il 2013 ed il 2018 ma, complici anche alcuni acciacchi, nelle ultime due annate è sembrato decisamente in fase calante, mentre Pascal in tre anni di NFL deve ancora toccare quota 45 ricezioni. Tutti e due però sono in grado di farsi rispettare sul profondo.

Nel 2020 invece il rookie Michael Pittman ha vissuto una stagione decisamente solida visto che, pur saltando tre gare, ha portato a casa 40 ricezioni, e probabilmente coach Reich vorrà che il figlio d’arte (il papà Michael Pittman senior è stato un buon runner soprattutto con i Buccaneers) si prenda il posto di receiver n°1. Un Parris Campbell che in due anni di NFL ha disputato appena 9 gare è il candidato principale per il ruolo di quarto ricevitore, mentre dopo un ottimo training camp si è guadagnato un posto a roster il rookie Michael Strachan che in red zone potrà far valere il suo fisico possente.
Lo scorso anno il passing game sul corto ha soprattutto fatto affidamento sui runner Hines e Taylor e vedremo se nel 2021 il coaching staff dei Colts troverà modo di utilizzare più e meglio due atleti interessanti come i tight end Jack Doyle e Mo Alie-Cox, cui si aggiungerà il rookie Kyler Granson preso al quarto giro dei recenti draft.
Anche nel 2021 il running game dei Colts sarà uno dei punti d forza del team. Lo scorso anno Marlon Mack doveva essere il back titolare, ma la sua stagione è durata appena 11 snap causa la rottura del tendine di Achille della gamba destra. Indianapolis ha però estratto dal cappello a cilindro il rookie Jonathan Taylor che con 232 portate, 1169 yard (media un notevole 5,0) e 5 mete, cui vanno aggiunte 36 ricezioni (su 39 palloni lanciati nella sua direzione) ha fatto davvero tanto per non far rimpiangere il titolare. Il poderoso Taylor sarà il titolare anche nella stagione che sta per partire, ma Mack costituirà un eccellente backup. Un backfield davvero completo può anche contare su Nyheim Hines, che ufficialmente di mestiere fa il runner ma che è una minaccia costante per le ricezioni fuori dal backfield, e sul solido Jordan Wilkins.

Pubblicità

La linea offensiva può vantare una delle più forti guardie del campionato in Quenton Nelson, ma ha perso l’ottimo tackle Anthony Castonzo che si è ritirato. Per occupare il delicato ruolo di tackle sinistro è stato ingaggiato Eric Fisher, rilasciato da Kansas City, che probabilmente non sarà subito utilizzabile poiché arriva da un delicato intervento al tendine di Achille, ma è giocatore assolutamente solido. Il resto della linea prevede Ryan Kelly come centro, mentre a destra dovrebbero giocare il tackle Braden Smith che ha recentemente allungato il contratto con i Colts diventando il terzo tackle destro più pagato della NFL, e la guardia Mark Glowinski. Julien Davenport dovrebbe giocare al posto di Fisher finchè l’ex Chief non avrà recuperato, mentre Chris Reed sarà la prima riserva delle guardie e Danny Pinter del centro.

DEFENSE

la difesa dei Colts è stata fra i migliori reparti del 2020 contro la corsa, avendo chiuso al secondo posto per yard subite via terra. L’arrivo dai 49ers del tackle Buckner e i progressi fatti registrare da Grover Stewart hanno garantito a Indianapolis un muro all’interno della linea contro il quale si sono spesso infrante le corse avversarie. La prima riserva per i tackle sarà l’ex Cowboy Antwuan Woods. Nella passata stagione Indianapolis ha invece accusato non pochi problemi dovuti ad una pass rush spesso impalpabile. Il defensive coordinator Eberflus non è un amante del blitz e dunque se non c’è pressione dagli end, i Colts fanno fatica a mettere a terra i registi avversari. Nel 2020 si sono alternati come end Justin Houston, Denico Autry, Al Quadin Muhammad e Tyquan Lewis e, anche se i primi due hanno prodotto rispettivamente 8 e 7,5 sack, non hanno convinto la dirigenza che li ha lasciati liberi di accasarsi altrove.
Che il mettere pressione sui qb avversari sia uno dei punti su cui si è concentrata l’estate dei Colts è indicato dal fatto che i primi due giocatori scelti nel draft 2021, Kwity Paye e Dayo Odeyingbo, sono degli edge rusher che dovranno dare nuova linfa alla pass rush in blu. Paye dovrebbe partire titolare dalla parte opposta rispetto a Lewis, mentre della rotazione dovrebbero far parte anche Al Quadin Muhammad, Ben Banogu e Kemoko Turay. Quest’ultimo, dopo aver mostrato cose interessanti nella sua stagione da rookie nel 2018, l’anno successivo si è rotto la caviglia e sta faticando a ritrovare la forma ottimale mentre Banogu ha finora deluso le aspettative ma è reduce da un ottimo training camp. A disposizione del coach della linea Brian Baker ci sarà anche il versatile Isaac Rochell giocatore che può giocare sia da end che da tackle.

Il leader del reparto di coach Eberflus è naturalmente il linebacker Darius Leonard che in tre anni di carriera è già arrivato a quota 416 tackle, 15 sack, nove fumble forzati e sette intercetti, dati che hanno spinto la dirigenza in blu a farne il linebacker più pagato della NFL con un contratto di 5 anni per quasi 100 milioni.
Bobby Okereke dovrebbe essere utilizzato nel ruolo di middle linebacker al posto di Anthony Walker ora a Cleveland, mentre per il posto di terzo linebacker è lotta aperta fra Zaire Franklin e E.J. Speed, anche se, con una difesa che spesso schiera 5 o 6 defensive backs, gli unici a essere spesso in campo saranno Leonard ed Okereke.
Oltre a non amare i blitz, coach Eberflus è fortemente convinto dell’efficacia della difesa a zona, soprattutto la cover 2, e questo fatto ha permesso al cornerback ex Viking Xavier Rhodes di ravvivare una carriera che sembrava avviata al tramonto, con la dirigenza in blu che lo ha messo sotto contratto per un altro anno. L’altro outside corner dovrebbe essere Rock Ya-Sin che però ha vissuto un 2020 sottotono, fra acciacchi vari e le troppe penalità commesse. Alle sue spalle c’è T.J. Carrie che lo scorso anno non ha demeritato e che fornira una valida alternativa se i problemi di Ya-Sin dovessero ripresentarsi. Marvel Tell e Andre Chachere lotteranno probabilmente per l’ultimo posto disponibile a roster, col secondo che potrebbe farsi preferire sia per un miglior training camp che per la sua duttilità.
Slot corner è invece l’ottimo Kenny Moore. Free safety sarà il confermatissimo Julian Blackmon: scelto al terzo giro nel 2020 senza grandi fanfare, l’ex Utah ha disputato un campionato al di là delle aspettative, anche se sul finire della stagione le sue prestazioni sono un pochino calate. Nel ruolo di strong safety dovrebbe invece essere schierato Khari Willis, che però nella passata stagione è stato tutt’altro che efficace in copertura.

COACHING STAFF

Dopo aver iniziato la sua carriera da allenatore proprio con i Colts, Frank Reich è poi passato ad Arizona ed è quindi stato offensive coordinator con Chargers ed Eagles vincendo il Superbowl al termine della stagione 2017 con le Aquile. Nel 2018 è tornato ad Indianapolis con la carica di capo allenatore e nel 2020 ha portato i Colts al miglior record, 11-5, del suo triennio. Al suo fianco ci sarà il confermatissimo defensive coordinator Matt Eberflus mentre ci sarà una novità in attacco, dove è stato promosso Marcus Brady, ai Colts dal 2018 dopo una vita passata prima da quarterback poi da allenatore nella Canadian Football League.
In un coaching staff i cui componenti hanno poca o nulla esperienza come giocatori nella NFL, spicca il nome di Kevin Mawae, assistente al coach della linea offensiva, che è stato un fortissimo centro soprattutto con i New York Jets a cavallo fra la fine degli anni ’90 ed il nuovo millennio.
Una piccola curiosità ancora su Reich che da giocatore è stato il protagonista di due clamorose rimonte: la più famosa, nei playoff NFL del 1992, quando, subentrando all’infortunato regista titolare Jim Kelly, trascinò i Bills, sotto di 32 punti contro gli Houston Oilers, alla vittoria per 41-38 per quello che a tutt’oggi è il più grande “comeback” della storia della Lega. Ma anche in NCAA Reich ha lasciato il segno quando, nel 1984 trascinò i Maryland Terrapins, sotto 31-0 contro i Miami Hurricanes di Bernie Kosar, alla vittoria 42-40.

Record previsto: 11-6               

[review]

I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

La AFC South sarà anche quest’anno un affare fra Colts e Titans e salvo crolli imprevedibili (o prestazioni indecorose di Wentz), Indianapolis non dovrebbe avere troppi problemi a raggiungere la post season. Qui però la corsa dei Colts non dovrebbe essere lunga, perché le avversarie più accreditate: Chiefs, Bills, Ravens e Browns, hanno sicuramente qualcosa in più.    

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.