[NFL] Week 9: Muscoli d’acciaio (Baltimore Ravens vs Pittsburgh Steelers 23-43)

Scrivere una pagina di storia del football è un’impresa di altissimo livello. Riscrivere la stessa pagina, pareggiando il record di touchdown lanciati appena stabilito solamente una settimana dopo averlo fatto è qualcosa di mitico. Ben Roethilsberger è riuscito in questa titanica fatica e, in un Heinz Field tutto vestito di giallo, ha condotto i suoi Pittsburgh Steelers alla vittoria contro i Baltimore Ravens per 43 a 23, nella partita più importante dell’anno per i tifosi giallo-neri.

Jacoby Jones Baltimore RavensImmaginare una serata così felice per gli Steelers era difficile, perché il primo tempo è a completo appannaggio dei Ravens. Joe Flacco (30/45 per 303 yard, 2 TD, 1 INT) inizia la partita con lucidità e precisione, muovendo bene la catena. In pochi minuti riesce ad aprire le danze con un bellissimo lancio di 35 yard nelle mani di Torrey Smith, per il touchdown del 7 a 0. Salgono poi in cattedra le difese, che si scambiano in campo molto velocemente, segno di quanto mettano in difficoltà i rispettivi attacchi. Sack, penalità, gioco fisico sono le costanti di un primo quarto di gioco molto intenso. La ripresa sembra iniziare nella stessa maniera, soprattutto quanto Roethilsberger (25/37 per 340 yard, 6 TD) viene sackato per ben tre volte consecutive dall’indemoniato front nero-viola. È un momento complicato per gli Steelers, che sono costretti a subire la pressione degli avversari, ma la sorte regala loro l’opportunità del riscatto e, nel giro di due azioni, colpiscono i Ravens con un uno-due che inciderà su tutto il resto della partita.

Il primo affondo deriva da un fumble di Lorenzo Taliaferro che, cercando di sfondare una linea centrale, perde l’ovale, prontamente recuperato da Brice McCain e riportato per 26 yard. In pieno territorio avversario, gli Steelers vengono avvantaggiati da una tripla penalità dei Ravens, che regala loro 15 yard, da cui poi Big Ben trova Le’Veon Bell, marcato approssimativamente da C.J. Mosley, per il touchdown pass di 5 yard che vale il pareggio. La palla torna in mano a Flacco, ma la sorte è in agguato e gli Steelers ne approfittano. Il prodotto di Delaware University lancia un bruttissimo intercetto dritto nella mani di Jason Worilds, che lo riporta per ben 30 yard. Nuovamente da posizione favorevole, Roethilsberger trova, tra i varchi lasciati dai safety in maglia bianca, un indisturbato Martavis Bryant per un touchdown da 19 yard, con cui gli Steelers si portano in vantaggio.

Pubblicità

Markus Wheaton Pittsburgh SteelersFlacco fatica a rispondere al suo rivale e i Ravens devono accontentarsi di un field goal di Justin Tucker da 46 yard, per il 10 a 14. Potrebbe anche essere un buon punteggio per gli ospiti, prima di andare alla pausa lunga, ma ancora una volta, il secondario in maglia bianca commette un errore madornale. Lardarius Webb si perde Markus Wheaton in velocità e il wide receiver degli Steelers segna un touchdown pesantissimo da 47 yard. Il colpo di grazia arriva immediatamente dopo, quando l’holder Brad Wing, capendo che lo snap arrivato era storto e un calcio sarebbe stato impossibile, decide di alzarsi e passare a Matt Spaeth che, prima di tutti, aveva capito le intenzioni del suo compagno di squadra, realizzando così la conversione da due punti valevole per il 22 a 10.

La ripresa mostra un gioco decisamente più duro e violento, con le due squadre a beccarsi e litigare quasi ad ogni azione. Gli arbitri sono costretti ad intervenire spesso e volano flag in continuazione, specialmente contro i Ravens che hanno accusato il colpo subito a fine secondo quarto e perso la calma. Emblema del nervosismo è un brutto fallo di Terrell Suggs da dietro, dritto sulle gambe di LaGarette Blount mentre questi era bloccato dagli uomini di linea. Le ultime emozioni si registrano nel quarto quarto, aperto subito da un touchdown devastante di Antonio Brown da 54 yard, che riceve e spacca letteralmente a metà la difesa avversaria. Sul kick-off successivo, i fan dei Ravens gioiscono timidamente per il bel ritorno di Jacoby Jones da 108 yard, ma il tabellone recita ormai 29 a 17. Quando poi Roethilsberger si prende ancora gioco del secondario dei Ravens, lanciando per 18 yard Martavis Bryant e siglando il 36 a 17, cadono tutte le speranze di rimonta. Nemmeno un fumble recuperato da DeAngelo Tyson che, poco dopo, si converte in un touchdown di Crockett Gillmore da 1 yard, può riaccendere lo spirito combattivo di Baltimore. Prima del fischio finale, c’è spazio per il sesto passaggio da touchdown di Big Ben, questa volta indirizzato a Spaeth per 33 yard, che fissa il punteggio sul 43 a 23 e manda le squadre negli spogliatoi.

[jwplayer mediaid=”17161″]

Grandissima prova dell’attacco degli Steelers (6-3) e del loro quarterback, che ha giocato davvero una partita splendida. Raccogliere un successo di tal portata contro un avversario ostico è di fondamentale importanza nella serratissima lotta alla vetta della AFC North. Big Ben può veramente contare su delle bocche da fuoco micidiali oltre al fortissimo Antonio Brown (11 ricezioni per 144 yard, 1 TD). Wheaton (2 ricezioni per 62 yard, 1 TD) e Bryant (3 ricezioni per 44 yard, 2 TD) sono due giovani molto interessanti e dotati di grande talento. Con la difesa che sta ritornando arcigna e tosta come nel passato, lottare per il primo posto in division contro i Bengals non è più un miraggio, anche perché il prossimo impegno è, sulla carta, molto facile contro i derelitti Jets.

Disastro mentale per i Ravens (5-4) invece che, nel giro di due settimane si sono ritrovati dal primo all’ultimo posto in division. Nulla è compromesso, ma c’è bisogno di ritrovare serenità e bel gioco in Maryland. Flacco ha giocato una partita decisamente sottotono, spesso pressato, non ha mai trovato il ritmo giusto, prendendo anche decisioni molto sbagliate, come in occasione dell’intercetto. Complice la sua brutta prova, anche i ricevitori non hanno fatto bene, non ricevendo mai, oltre al primo touchdown pass, un passaggio superiore a 18 yard. Brutta prestazione della linea, specialmente del lato sinistro, schiacciato da James Harrison, che sembrava il devastante giocatore di 5 anni fa e non il trentaseienne che è adesso.

Il problema peggiore però, rimane lo scarsissimo secondario: Webb surclassato da chiunque passasse dalle sue parti, Franks incapace di fermare gli avversari, Stewart spaesato a fondo campo, Hill non ha inciso, un completo disastro. Senza Jimmy Smith questo reparto è completamente allo sbando e non siate sorpresi di vedere grossi stravolgimenti in estate. Settimana prossima arrivano gli avversari migliori per riprendersi da due batoste: i Tennessee Titans, scostanti e sofferenti durante le trasferte. I Ravens proveranno da subito a riscattarsi con una prova di forza, che rialzi il morale, ora, purtroppo, abbastanza a terra.

[jwplayer mediaid=”17162″]
Merchandising Merchandising

Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

Articoli collegati

7 Commenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.