Il preview di week 3 NCAA 2021

Dopo una week 2 da fuochi artificiali è già ora di voltare pagina e prepararsi ad un’altra settimana di college football NCAA che si preannuncia scoppiettante.

SE DEVE ESSERE UNA

Andando controcorrente rispetto al “cartello”, che indicherebbe Florida – Alabama, diciamo Auburn – Penn State. I motivi sono moltiplici e non possiamo celare che uno di essi, e forse il primo, sia il poter finalmente (ri)vedere “il vestito della domenica” del Beaver Stadium, ossia il suo caratteristico “White Out”.
Inoltre, dopo la grande vittoria di due settimane fa a Madison, l’ambiente Lions si è ulteriormente scaldato e, dopo un 2020 da record negativo, a State College c’è tanta, tantissima voglia di rivalsa. Di fronte c’è Auburn, per la prima volta in visita ad uno stadio di BigTen da 90 anni a questa parte – l’ultima volta nel 1931 a Madison, un pareggio 7-7 con Wisconsin. Auburn, per quanto sia alla #22 del ranking, è una totale incognita: le prime due partite sono state “non competitive” contro squadre di livello nettamente inferiore (Akron prima, Alabama State poi), il coaching staff è completamente nuovo – con l’head coach Bryan Harsin che ha sostituito Gus Malzahn – e c’è un quarterback – Bo Nix – le cui prestazioni sono sempre state, nei suoi 2 anni da starter, molto altalenanti. Gli ingredienti per vedere una grande partita ci sono tutti, ma non aspettatevi una valanga di punti.

LE ALTRE

Si parte stanotte con un paio di partite che meritano attenzione come UCF – Louisville, con i Knights di Gus Malzahn chiamati a proseguire il loro percorso netto, stavolta contro un’avvversaria da power 5, e Maryland – Illinois, con i Terps di Taulia Tagovailoa, Dontay Demus e Rakim Jarrett da osservare con molta, molta attenzione.

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Il sabato pomeriggio si apre con un ricco carré di antipasti: alle 18 infatti apriranno le danze Nebraska e Oklahoma, nella rievocazione del “Game of Century” del 1971, al suo cinquantenario. Purtroppo, soprattutto per gli Huskers, siamo ben lontani dai fasti degli anni ’70 e quindi anche il pronostico dice abbastanza chiaramente Sooners. Ma “una rivalità è una rivalità” e, essendo questa una di quelle rivalry che non si vedono più così spesso – da quando le due squadre non fanno più parte delle stessa conference – come si suol dire “ogni lasciata è persa”, e quindi non lasciatevela scappare.

Sempre alle 18 ci sono almeno altre 3 partite che rubano l’occhio.

La prima è Virginia Tech at West Virginia, con i lanciatissimi Hokies (alla #15 del ranking AP) in visita ai rivali di Morgantown, che faranno di tutto pur di non regalare il Black Diamond Trophy agli odiati cugini.
La seconda è quella tra Cincinnati e Indiana, che è una di quelle partite che i Bearcats di Luke Fickell dovranno sfruttare a dovere per ingraziarsi i commissari per sperare in una chiamata Playoff – l’altra sarà quella contro Notre Dame. Trasferta insidiosa per Cincy nell’hoosier state, e anche lo spread, dato a 3,5 punti in favore dei Bearcats, implica che i bookmakers vogliono invogliare gli scommettitori a parteggiare per gli ospiti.
La terza è quella che mette di fronte Miami e Michigan State, due squadre che hanno sorpreso, anche se in modo opposto, in questo avvio di stagione. Miami deve ritrovarsi, dopo la debacle di week 1 e dopo essere riuscita a scampare la buccia di banana App State in week 2, mentre MSU deve proseguire il percorso di crescita iniziato l’anno scorso con Mel Tucker, head coach che sta cercando di scacciare da East Lansing i demoni di Mark D’Antonio restii ad abbandonare casa loro.

Tra le altre partite del pomeriggio segnaliamo anche Coastal Carolina at Buffalo e Minnesota at Colorado.

Alle 20 sarà la volta di Nevada – Kansas State, partita che ci sentiamo di consigliarvi per il grande talento offensivo in campo da una parte e dall’altra. Alle 20.30 il derby tra Purdue e Notre Dame su cui torneremo. Alle 21.30 tornerà poi finalmente a suonare la sigla della CBS per il primo grande appuntamento della stagione con i big match della SEC: nella palude (lo “Swamp”) di Gainsville, i Gators ospiteranno i Galacticos di Nick Saban, reduci dalla Pasquetta contro Mercer. Florida ha molti più interrogativi rispetto ad un anno fa, a partire dal QB – non c’è più Trask – ma resta una squadra di Dan Mullen e, come tale, offensivamente creerà senza dubbio problemi ai Tide. Il problema sarà ancora una volta la difesa, che rischia di essere messa nel tritacarne Alabama, ed è per questo che lo spread di 14,5 punti sembra abbastanza azzeccato. Sempre alle 21.30 giocheranno anche Clemson, Ohio State e la “senza guida” USC, rispettivamente contro Georgia Tech, Tulsa e Washington State.

Nella notte Georgia ospiterà South Carolina – l’ultima volta che successe (nel 2019) non andò benissimo per i Bulldogs -, Oregon avrà una partita di riposo in casa contro Stony Brook, mentre North Carolina ospiterà Virginia, con i Cavaliers in arrivo da una roboante vittoria contro Illinois. Anche per Texas e Ole Miss partite casalinghe contro Rice e Tulane, mentre Oklahoma State sarà ospite del Blue Turf in Idaho, dove affronterà i padroni di casa di Boise State favoriti di 3,5 punti secondo le quote. Partenza a rilento per la squadra di Mike Gundy che però ha ancora il record salvo (2-0), ma che troverà alla 3 giornata finalmente un’avversaria probante sul proprio percorso.

Nella mattinata di domenica – perché di notte non si può più parlare – sarà la volta dell’ultima delle 3 gare “rankate” del weekend, ovvero quella tra i Sun Devils di ASU e i Cougars di BYU, che ritroveranno il proprio pubblico ancora festante per la grande vittoria di settimana scorsa nel derby con Utah.

Ancor più tardi – o meno presto – scenderanno in campo i Bruins di Chip Kelly in una potenzialmente scivolosa trasferta intrastatale a Fresno.

A chiudere il weekend di college football, come spesso accade, sarà Hawai’i, che darà il kickoff non prima delle ore 6.30 e che quindi potrebbe accompagnare il vostro primo caffé domenicale: a far visita agli isolani sarà San Jose State, una delle squadre più quotate per la vittoria della Mountain West.

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UPSET ALERT

In Upset Alert non può che esserci West Virginia, data favorita contro Virginia Tech nella rivalità di sabato pomeriggio.

Ma visto che questa scelta mi sembra troppo una paraculo ve ne dò un’altra un po’ più folle.

Purdue batterà Notre Dame e riporterà a West Lafayette il Shillelagh Trophy per la prima volta dal 2007. Purdue ha ben figurato nella prima uscita dell’anno contro Oregon State e ha poi preso una settimana di pausa per prepararsi al meglio a questo match – la gara di settimana scorsa contro UCONN è stata poco più che un’amichevole. Notre Dame, per contro, ha faticato ben oltre il dovuto nelle prime due partite: si trova 2-0 ma sarebbe potuta essere tranquillamente 0-2, ed è giunto il momento che alla “forever overrated” Notre Dame venga presentato il conto e che a farlo siano dei rivali, con una storia di patimento e sottomissione, come i Boilermakers. La sfida si giocherà a Chicago, in campo neutro.

* Le partite NCAA trasmesse da ESPN e ABC sono visibili su ESPN Player (schedule completa)

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