Battaglia di trincee (San Francisco 49ers vs Philadelphia Eagles 17-11)

Una partita dal basso punteggio, ma non dalle poche emozioni o dai pochi spunti. Una battaglia tra le linee costante, che si sono affrontante fisicamente per tutta la partita. Gli Eagles hanno dominato i primi due quarti, ma hanno solo messo a segno tre punti, non riuscendo a cogliere tutte le opportunità, anche grazie alla difesa dei 49ers. La goal line stand col successivo touchdown di San Francisco ha cambiato l’inerzia della gara. Il drive lunghissimo da sedici giocate e quasi nove minuti di possesso ha quasi chiuso la gara in favore degli ospiti. Hurts ha provato a riaprirla grazie alle sue gambe, ma la sneak finale di Garoppolo non ha dato speranze alla squadra di casa. I 49ers, perciò, portano a casa la vittoria col punteggio di 17 a 11, portandosi sul 2-0, mentre gli Eagles escono con la prima sconfitta della stagione.  

IL COMMENTO

Gli Eagles hanno condotto una gara particolare, con un controllo totale per quasi due quarti nei quali hanno dominato in yard e in tempo di possesso, mettendo solo tre punti sul tabellino. È interessante analizzare questa tendenza: Philadelphia è stata in grado di mettere in difficoltà il cornerback rookie Lenoir, cercando di colpirlo sul profondo, dove l’ex Oregon non brilla particolarmente. Una scelta intelligente, considerando la pochezza del reparto dei 49ers. In tutto ciò, Philadelphia ha corso molto bene, mixando bene Sanders con il rookie Gainwell. Allora cosa è andato storto? Tanti, troppi errori nei momenti decisivi. Gli Eagles hanno lasciato sul campo almeno dieci punti nei primi due quarti, grazie a chiamate offensive troppo aggressive: non capsico la scelta di andare con un trick play su un quarto and goal, contro una difesa che è bravissima a leggere le situazioni e a spostarsi velocemente lateralmente. Sarei andato, piuttosto, con una semplice corsa, o con una zone read, cosa che la difesa dei 49ers ha, più volte, dimostrato di soffrire molto. La linea offensiva ha sofferto molto la pressione dei rusher di San Francisco, specialmente dopo l’infortunio della guardia Brooks, che ha scosso un po’ gli equilibri. Il rookie ricevitore Smith è stato ben contenuto e non ha portato molto. Parlando della difesa, i primi due quarti sono stati eccellenti: praticamente quasi nessun primo down concesso all’attacco dei Niners. L’infortunio terribile al defensive end Graham (tallone d’Achille, fuori per tutta la stagione), ha, anch’esso, cambiato l’inerzia della partita, facendo sparire totalmente la pressione su Garoppolo. La spinta centrale creata dal defensive tackle Hargreave ha tolto qualsiasi tipo di corsa centrale, togliendo una parte fondamentale del gioco di Shanahan. Hurts ha giocato una partita solida, senza errori, ma non è riuscito a produrre punti e ha usato le sue gambe troppo poco e troppo tardi nella partita. In generale, una partita, che con più decisione e carattere, si sarebbe potuta vincere. Gli Eagles giocheranno il Monday Night Football a casa dei Cowboys.

I 49ers hanno iniziato nel peggiore dei modi in attacco: è vero che non hanno mai perso il possesso del pallone, ma non sono riusciti a racimolare yard per quasi due quarti, cosa che può solo far preoccupare. La linea offensiva non è riuscita ad aprire varchi per le corse centrali, riducendo di molto il playbook di Shanahan che non ha potuto usare la play action con continuità ed efficacia. L’ultimo drive del secondo quarto ha salvato la partita: grazie al lancio perfetto di Garoppolo per Samuel e il successivo guadagno di 40 yard, Shanahan ha potuto aprire le maglie della linea difensiva degli Eagles dal terzo quarto in poi. E come lo ha fatto? Con gli aggiustamenti: dal terzo quarto in poi, i 49ers non hanno praticamente corso più centralmente con un consegnato, ma hanno corso usando i movimenti laterali e le corse in toss, che hanno aiutato la linea offensiva a muoversi lateralmente e aprire varchi. Anche la scelta dei passaggi è andata verso quick pass laterali e screen, in grado di muovere la difesa e togliere pressione dalla linea, che, in movimento, è stata molto facilitata. Garoppolo ha iniziato male, mancando un paio di lanci fondamentali su terzi down, con i ricevitori liberissimi, ma non si è demoralizzato. Come tutto l’attacco, è cresciuto strada facendo, non sbagliando più nulla e dimostrando di avere una buona presenza nella tasca, riuscendo anche ad evadere un po’ la pressione. Aiuto fondamentale del centro Mack, che ha dominato il centro della linea, specialmente sulle sneak del Quarterback che hanno risolto varie rogne nella partita, nonché il possesso finale. Preoccupazioni arrivano dal reparto running back che vede tutti gli interpreti a disposizione uscire incerottati. Il ricevitore Aiyuk rimane il mistero di questo inizio di stagione: da lui ci si aspetta tantissimo, contro gli Eagles una sola ricezione, staremo a vedere. La difesa ha giocato bene: oltre a qualche errore come la ricezione concessa da Lenoir da più di 90 yard, la unit dei 49ers ha tenuto in piedi la squadra, grazie alla linea solidissima e i pochissimi punti concessi, che, in fin dei conti, contano molto di più delle yard concesse. Nick Bosa sta iniziando a carburare e non è un caso che lo faccia con il ritorno della pressione interna di Kinlaw. Ottimo il debutto di Norman che, tolte due penalty, non si è fatto sentire per tutta la partita, cosa sempre ottima per un cornerback. I San Francisco 49ers si preparano ad affrontare i Packers nella serata di domenica.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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