NFL Preview 2018: Minnesota Vikings

Dopo la miracolosa ricezione di Stefon Diggs grazie alla quale i Vikings riuscirono ad approdare alla finale di conference, la squadra di Zimmer sembrava baciata, oltre che dal talento dei suoi giocatori, anche da una buona dose di fortuna. La strada verso il Super Bowl sembrava spalancata, prima di subire una grossa batosta contro Foles e i suoi Eagles, che si sarebbero laureati campioni contro i Patriots.

Minnesota si affaccia alla stagione con grande positività, qualche grande cambiamento e con la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo anche quest’anno.

OFFENSE

Con Keenum che si è accasato in quel di Denver, la dirigenza dei Vikings ha deciso di puntare tutto sulle prestazioni di Kirk Cousins, strappato alla concorrenza a peso d’oro (3 anni per 84 milioni, primo contratto completamente garantito nella storia della NFL). Sicuramente è un investimento rischioso, ma Minnesota è perfettamente consapevole di dover centrare il Super Bowl nell’arco di questi tre anni, al massimo del livello di talento nel roster.

Nel ruolo di running back tornerà Dalvin Cook, reduce dalla rottura dell’ACL. Probabilmente non potrà garantire tante portate fin dall’inizio, ma potenzialmente potrebbe formare un’ottima coppia con Latavius Murray, autore di una solida stagione. La partenza di Jerick McKinnon (accasatosi ai 49ers e già, purtroppo, fuori per tutta la stagione) toglie a Cousins un ottimo ricevitore e un running back che cambiava completamente il ritmo dell’attacco.

L’ottima linea offensiva dello scorso anno resta sostanzialmente invariata, come invariata rimane la batteria dei ricevitori di Cousins, con un Diggs reduce dal rinnovo di contratto (5 anni per 72 milioni), che lo porta nell’élite del ruolo. Sarà accompagnato dalla ormai sicurezza Adam Thielen reduce da una stagione strepitosa con Keenum. Entrambi sono ottimi nello slot, spot dove Kirk Cousins ama lanciare e dove probabilmente si concentrerà l’attacco di Minnesota. Come red zone threat rimane il tight end Kyle Rudolph, chiave fondamentale di questo attacco.  

DEFENSE

La difesa rimane la unit di riferimento: pochissimi cambiamenti tra cui le aggiunte di Sheldon Richardson, che si unisce ai vari Griffen, Joseph e Hunter e la safety Iloka. L’unica perdita di valore è quella del cornerback Terence Newman, ritiratosi e immediatamente entrato nello staff tecnico. Xavier Rhodes e Trae Waynes formano una delle coppie di cornerback più solide della lega, mentre Harrison Smith e Andrew Sendejo sono una garanzia nel ruolo di safety. Il centro della difesa sarà ancora comandato dalla coppia di linebacker ex Bruins formata da Barr e Kendricks anche lui reduce da un rinnovo contrattuale sostanzioso (5 anni per 50 milioni). La linea difensiva sarà un incubo per tutti i Quarterback avversari, sia Griffen (13 sack lo scorso anno) sia Hunter (7 sack lo scorso anno) porteranno una costante pressione e grazie alla già citata aggiunta di Richardson, avranno un’altra arma da poter sguinzagliare contro le guardie avversarie insieme al solidissimo Joseph.

COACHING STAFF

La maggior novità nello staff è la partenza di Pat Shurmur verso i Giants, dove coprirà il ruolo di Head Coach. A sostituirlo ci sarà John DeFilippo ex allenatore dei Quarterback in quel di Philadelphia e fresco vincitore del Super Bowl. Come Head Coach ci sarà ancora Mike Zimmer considerato come uno dei migliori coach in circolazione e mente difensiva brillante, la sua spalla sarà ancora una volta il defensive coordinator George Edwards.