Introdotta nella Hall of Fame la classe 2020

Con una cerimonia al Tom Benson Stadium di Canton e con un anno di ritardo causa COVID è stato festeggiato l’ingresso nella Hall of Fame della classe 2020. Vediamo chi ha avuto l’onore di avere il busto e la giacca color oro tra quelli ancora in vita.

Atwater

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Per festeggiare il centenario della NFL la classe 2020 è stata allargata di 15 persone tra giocatori, dirigenti ed allenatori che si sono aggiunti ai cinque “regolari”. Davanti a quasi 19mila spettatori sono stati presentati i nuovi membri della Hall of Fame ed ognuno di loro ha avuto diritto ad 8 minuti di discorso, con la chiara indicazione che se avessero sforato i tempi l’organizzazione avrebbe fatto partire la musica di sottofondo 🙂

Il primo ad uscire sul palco è stato Harold Carmichael presentato dal suo amico e agente James Solano che ne ha decantato le capacità sul campo e fuori. Per Carmichael, che detiene il record di ricezioni, yard ricevute e touchdown nella storia degli Eagles,  l’attesa è stata lunga, ben 31 anni, ma crediamo ne sia valsa la pena. Il secondo discorso è stato quello di Cliff Harris che ha ricordato come si può arrivare nella Hall of Fame anche partendo da una piccola high school di Division II, sopravvivendo al primo camp dei Cowboys con 120 altri rookie per arrivare a cinque Super Bowl.

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Terzo nella scaletta Edgerrin James, che ha ricordato come il suo ingresso nella NFL era visto malissimo per il dente d’oro che portava e l’acconciatura che hanno dato una percezione di lui completamente sbagliata. A tutti quelli che lo hanno giudicato prematuramente James ha ricordato che alla fine in galera c’è finito, presso il Canton Correctional Institiution, detenuto numero  3-3-6 presso la Pro Football Hall of Fame. Una chicca su James che abbiamo ascoltato su NFL Network da parte del suo HC Tony Dungy è su come il runningback fosse arrabbiato perchè nel suo quartiere a Immokalee in Florida era presente un’abitazione dove si vendeva crack. Alla fine il giocatore ha comprato la casa, fatto pulizia degli spacciatori e convertita in una casa giochi per bambini.

Steve Atwater è stato il quarto ad uscire sul palco del Tom Benson Stadium che ha voluto ricordare i tanti compagni di squadra ai Denver Broncos che gli hanno permesso di potersi migliorare sul campo e arrivare fino alla Hall of Fame. E’ arrivato il turno di Paul Tagliabue, Commissioner NFL per 17 anni, la persona che ha “cambiato” la lega e che ha gettato le basi per essere quello che è ora, dal punto di vista economico e di seguito. Sotto Tagliabue ci sono state quattro nuove franchigie  Jacksonville, Charlotte, Cleveland e Houston e una abilità di cercare sempre un accordo valido che ha permesso alla NFL l’espansione sopra citata. Tagliabue ha ringraziato tutti i colleghi che gli hanno permesso di lavorare bene ricordando che alla fine sono i giocatori quelli che vanno in campo e che hanno il diritto di essere ascoltati.

Steve Hutchinson ha prima fatto una battuta sull’essere nel mezzo dell’Ohio in agosto, lui laureatosi a Michigan per poi ringraziare Brady Hoke, suo coach al college, per avergli insegnato le basi che hanno costruito la carriera che lo ha portato nella Hall of Fame. Anche Donnie Shell ha ringraziato un suo coach per la fiducia che ha riposto lui, Chuck Noll, HC degli Steelers, per averlo scelto al di fuori del draft nel 1974. Shell ha ringraziato anche Bill Nunn (anche lui entrato nella Hall of Fame in questa tornata) per averlo scoperto e consigliato agli Steelers. Il discorso di Isaac Bruce è stato improvvisato al momento, perchè non ha più trovato l’iPad sul quale lo aveva scritto. Bruce ha ringraziato tutti i cornerback che lo hanno marcato e l’anonimo che alla viglia del Draft del 1994 gli aveva telefonato per dirgli che uno come lui non sarebbe mai stato scelto dalla NFL.

Jimbo Covert ha ricordato il discorso che fece Mike Ditka all’inizio del training camp nel suo anno da rookie ai Bears: ho da darvi una buona notizia e una cattiva notizia, la buona è che quest’anno vinceremo il Super Bowl, la cattiva è che metà di voi non saranno presenti quando lo faremo. Ovviamente Covert è stato tra i presenti. Troy Polamalu ha dichiarato tutto il suo amore per gli Steelers e su cosa vuol dire giocare con la loro maglia e di come la fratellanza tra compagni sia il fondamento della squadra. La statua è stata realizzata con la sua classica pettinatura!

Jimmy Johnson ha voluto ringraziare Jerry Jones per dargli l’opportunità di guidare i Dallas Cowboys e per la pazienza avuta nei primi due anni nei quali la squadra faticava parecchio. Ultimo a salire sul palco è stato Bill Cowher che ha prima salutato tutti gli undici che hanno parlato prima di lui, ha rimarcato la grandezza degli Steelers evidenziata da questa classe e ringraziato due allenatori, Chuck Amato allenatore dei linebacker nei suo anni al college e Marty Schottenheimer.

Questa notte si terrà la cerimonia per i 5 eletti della classe del 2021.

[NFL] Un giorno alla Hall of Fame

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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