Guida sulla squadra da tifare per un neofita NFL | NFC

È dura essere neofita in un mondo complesso come quello della NFL, lo riconosco; è dura comprendere immediatamente regole e dinamiche del gioco, è incredibilmente complicato farsi un’idea precisa del perché una squadra abbia vinto piuttosto che un’altra, di cosa sia mancato ad una compagine per portarsi a casa la sudata vittoria e, se si vuole avere una migliore visione d’insieme, comprendere quali siano i pezzi – o anche solo il pezzo – mancanti ad una franchigia per poter competere per il Super Bowl: insomma, i primi mesi da appassionato NFL non sono per niente facili e spesso rischiano di spingere all’abbandono il tifoso frustrato e scoraggiato.

Uno degli aspetti più sottovalutati e che in un certo senso passa sempre inosservato riguarda quale squadra da tifare: senza – nella maggior parte dei casi – poter contare sull’indispensabile legame territoriale, come si fa a scegliere per quale squadra avere la tachicardia?
Perché una piuttosto che l’altra?
Certo, si può sempre optare per l’opzione democristiana di non tifare nessuna squadra per godersi in modo filosoficamente disinteressato lo spettacolo, ma non prendiamoci in giro, le esperienze che ricordiamo nella nostra vita sono quelle sulle quali abbiamo investito emotivamente e che sono state in grado di regalarci gioia o di spingerci alla disperazione: come si può provare emozioni del genere se il risultato di ogni singola partita, anche del Super Bowl, è scevro da qualsivoglia legame con la possibile “squadra del cuore”?
Molto semplicemente, non si può.

Amare la NFL senza tifare, o perlomeno simpatizzare, per una squadra annacquerebbe l’impatto che quei magnifici cinque mesi di campionato sono in grado di avere sulla nostra esistenza perciò ritengo necessario ricorrere ai ripari quanto prima possibile: lo scopo di questo articolo sarà infatti quello di aiutarvi a scegliere la vostra squadra del cuore, la squadra che saprà rovinarvi od impreziosirvi le domeniche, nonché la squadra che alleggerirà il vostro portafoglio perché dopotutto siamo nel ventunesimo secolo ed una cosa non ti piace davvero se non ci lanci addosso soldi per il merchandising.

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Oggi concluderemo il percorso iniziato pochi giorni fa concentrandosi sulle 16 squadre che danno vita alla NFC (qui potete leggere la AFC).

NFC NORTH

Chicago Bears

Perché dovresti tifarli? È molto difficile trovare una franchigia con altrettanta storia e tradizione: sui Chicago Bears si potrebbe scrivere un’enciclopedia a volumi col rischio di essere definibili approssimativi e grossolani.
Malgrado l’incredibile storia, non sono mai stati in grado di trovare un quarterback di primo – o perlomeno, primissimo – livello e per questo motivo i poveri tifosi hanno vissuto nella peggior condizione possibile, quella della perenne incertezza quarterbackistica – eh? -: già ve l’ho detto, in NFL sta diventando sempre più difficile vincere senza un quarterback di spessore e non è che non ci abbiano provato, anzi, semplicemente non sono mai riusciti a trovarne uno.
Ora, con Justin Fields a roster, il futuro degli Orsetti di Chicago sembra finalmente promettere bene, tuttavia è necessario ricordare – non me ne vogliano i tanti tifosi – che anche Mitch Trubisky avrebbe dovuto essere quello giusto, ma…
Tifare Bears non è facile, soprattutto se si è persone con una certa consapevolezza storica: questi, per chiudere, da trent’anni vedono impotenti i loro acerrimi nemici – i Packers – schierare due dei migliori quarterback della storia del gioco che, puntualmente, li prendono a pesci in faccia.

Tratti caratteriali necessari per tifarli: Rabbia, pazienza, disillusione, cinismo, rancore ed un paio di spalle assurdamente largo.

Tifosi famosi: Barack Obama, Ashton Kutcher, Bill Murray, Jeff Garlin, Vince Vaughn, Dwyane Wade.

Tifosi all’interno della redazione: Alex Cavatton.

Giocatore che ti aiuterà a tifarla: Khalil Mack e la speranza in Justin Fields.

Prestigio della franchigia: Altissimo. I Chicago Bears, insieme ad una squadra che vedremo a breve, sono la Storia – esse volutamente maiuscola – della NFL e indipendentemente da ciò che accadrà nel futuro senza il loro contributo questa lega non sarebbe ciò che è.

Facilità di tifo: Bassa. Malgrado il prestigio il ventunesimo secolo per i Bears è stato scandito da un’infinita serie di delusioni, soprattutto riguardanti i quarterback: la speranza, che dicono sia l’ultima a morire, è che Justin Fields possa diventare colui che lenirà ogni dolore di tifosi e franchigia. Tifare Bears non è per niente facile e alla lunga nuoce alla salute.

Detroit Lions

Perché dovresti tifarli? Perché nell’altra metà di articolo ho lodato a più riprese l’estetica della sfiga, ossia quell’insieme di canoni che rendono estremamente piacevoli e totalizzanti le sfighe proprie ed altrui eliminandone la concezione esclusivamente negativa che diamo a dolore ed affini: i Detroit Lions non sono sfortunati nel senso letterale della parola, così come non sono disfunzionali e tossici ai livelli dei Jets, ma sono quelli in una franchigia sola hanno trovato modo di farci stare tutte le peggiori caratteristiche delle altre 31 squadre NFL, regalandoci così anno dopo anno situazioni troppo esilaranti per non essere liquidate con un sorriso.
I Lions, per rendere l’idea, hanno potuto vantare due dei migliori giocatori della storia del gioco – il ricevitore Calvin Johnson ed il running back Barry Sanders – solo per esasperarli e spingerli al ritiro precoce quando, realisticamente, entrambi avrebbero potuto giocare ad altissimi livelli per almeno altre tre stagioni: è facile rendersi conto che l’aria non sia propriamente salubre in Michigan e che, in un modo o nell’altro, troveranno sempre un modo originale per mandare in fumo anni di duro – ed a volte buono – lavoro.
I Lions sono una franchigia maledetta.
No, ma sul serio, non è la classica iperbole fine a sé stessa partorita solo per plagiare il vostro giudizio in quanto si dice che le cose che si ricordino maggiormente di un articolo siano le prime e le ultime: giustizia per lo svolgimento.

Tratti caratteriali necessari per tifarli: Disfunzionalità, mancanza di ogni skill sociale, amore per l’estetica della sfiga.

Tifosi famosi: Kid Rock, Eminem, Keegan-Michael Key, Bob Seger.

Tifosi all’interno della redazione: /

Giocatore che ti aiuterà a tifarla: Per ora ancora nessuno, ma è proprio questo il punto.

Prestigio della franchigia: Difficile. Tanti concetti negativi sono attribuiti ai Detroit Lions in quanto una delle squadre più inette del panorama sportivo americano, nonché quelli che esasperano le leggende al punto da costringerle a ritirarsi ad età improbabili, ma se siete dei cultori dell’estetica della sfiga…

Facilità di tifo: Alta. Con i Lions le aspettative sono così basse che un’insignificante vittoria in un campionato da più di dieci sconfitte è in grado di stamparvi un sorriso ebete in faccia per un intero mese.

Green Bay Packers

Perché dovresti tifarli? Non tifo Green Bay Packers, devo farvelo presente, perché nelle prossime righe potreste facilmente dedurre l’esatto contrario.
I Green Bay Packers, malgrado gli ultimi mesi eccessivamente tumultuosi, sono a mio avviso la franchigia perfetta: i Packers sono letteralmente della gente (finito questo articolo vi raccomando di leggervi questo), possono vantare le maglie oggettivamente più belle del campionato perché è risaputo che con giallo e verde coinvolti sbagliare è difficile.
Definirli “storici” sarebbe un eufemismo, senza di loro la NFL non sarebbe mai diventata il colosso che è oggi, hanno una tradizione a quarterback per la quale i poveri Bears sacrificherebbero svariati parenti, portano avanti alcune delle tradizioni più belle che possiate incontrare come la Family Night – allenamento allo stadio aperto al pubblico, non una manifestazione alt-right in difesa della famiglia tradizionale -, il Lambeau Leap per il quale dopo ogni touchdown in casa il marcatore si lancia in mezzo ai tifosi: questi, per rendere l’idea del rapporto osmotico fra città e squadra, percorrono la strada che separa gli spogliatoi dal campo di allenamento in biciclette da bambini e, ovviamente, il piccolo proprietario del mezzo.
Ve li consiglio personalmente.

Tratti caratteriali necessari per tifarli: Orgoglio, consapevolezza storica, apertura mentale per abbracciare un paganesimo militante e trasformare la squadra nella propria nuova religione.

Tifosi famosi: Justin Timberlake, Jodie Foster, Lil Wayne, James Van Der Beek, Ryan Reynolds, Ellen DeGeneres, Joan Jett.

Tifosi all’interno della redazione: Luca Belli.

Giocatore che ti aiuterà a tifarla: Aaron Rodgers, anche se…

Prestigio della franchigia: Altissimo. Chicago Bears e Green Bay Packers sono il football americano, sono la NFL. È un caso che il trofeo dato ogni anno alla squadra vincitrice del Super Bowl porti il nome di un loro ex-allenatore? Neh.

Facilità di tifo: Alta*********. Tranquilli, gli asterischi non sono un typo ma un semplice avviso: l’anno prossimo, quasi certamente, non ci sarà più Aaron Rodgers e per qualche mese sarà difficile esprimersi con certezza riguardo i Green Bay Packers senza Aaron Rodgers.

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Minnesota Vikings

Perché dovresti tifarli? Ci sono andato molto vicino a tifare Vikings perché, negli anni in cui per me la NFL era sinonimo di Madden NFL, giocare con i Minnesota Vikings di Brett Favre era un’esperienza paradisiaca perché – oltre al fatto che Madden fosse ancora un gioco di livello, o perlomeno, giocabile – si aveva a disposizione uno dei roster più profondi e di qualità della lega: in pieno stile Vikings, però, nel 2009 l’approdo al Super Bowl saltò per una scoreggia cerebrale di Favre che commettendo uno dei più inspiegabili errori della storia della NFL lanciò un intercetto quando un guadagno di cinque-sei yard sarebbe bastato a mettere il kicker in condizione di calciare il piazzato della vittoria.
Questi sono i Minnesota Vikings, una squadra che ha potuto vantare alcuni dei più grandi giocatori di sempre ma che ciò nonostante non è mai riuscita ad arrivare fino in fondo a causa di errori giunti puntualmente nel peggior momento possibile: non sono la tipica squadraccia che non ha in bacheca un Super Bowl perché perennemente incompetente ed inetta, tutt’altro, sono quelli che sono sempre dalla parte sbagliata della storia quando succede un miracolo in NFL, tranne in alcune rare eccezioni.
Servono anche loro, sia chiaro, anche se apparentemente hanno deciso di trasformarsi nel punto di ritrovo di tutti i no-vax della NFL.

Tratti caratteriali necessari per tifarli: Pazienza, saggezza, stoicismo, capacità di incassare e ciò nonostante continuare a porgere l’altra guancia.

Tifosi famosi: Chris Jericho, Prince, Josh Duhamel, Nick Swardson.

Tifosi all’interno della redazione: Alessandro Taraschi.

Giocatore che ti aiuterà a tifarla: Justin Jefferson.

Prestigio della franchigia: Medio-alto. Come tutte le altre franchigie di questa division possono vantare un passato prestigioso, anche se sono la miglior squadra nella storia a non aver mai vinto un Super Bowl: insomma, dei Buffalo Bills che hanno deciso di perseguitare più generazioni invece che accanirsi su una – che comunque poteva contare sul supporto psicologico fornito dal grunge nei suoi anni d’oro.

Facilità di tifo: Bassa. Alessandro Taraschi – e qua non scherzo – è una delle persone che stimo più al mondo e sono contento di conoscerlo da solamente un anno perché averlo visto, settimana dopo settimana, perdere speranza – già bassa prima dell’inizio del campionato – e voglia è stato doloroso. Un abbraccio Ale.

Continua a pagina 2

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Mattia Righetti

Mattia, 27 anni. Voglio scrivere per vivere ma non so vivere. Quando mi cresce la barba credo di essere Julian Edelman. Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango malissimo.

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8 Commenti

  1. Articolo molto divertente, complimenti! 🙂
    Ma la questione è: come dovremmo comportarci noi (pochi) che siamo tifosi dei Buccaneers della primissima ora, da ben prima che arrivasse Tom Brady? Dovremmo limitarci a essere felici, senza chiederci se in fondo ce lo meritiamo davvero, o dovremmo invece ascoltare quella piccola (infima) parte di noi che dopo anni di burle ancora fa fatica a immedesimarsi nel ruolo di campioni in carica?

    1. La meritano tutta questa felicità, TUTTA, consapevoli di non essere occasionali 😉

  2. Una guida per le altre division non c’è? In realtà tifo già i Seahawks, ma ero molto curioso di leggere cosa ne dicessi al riguardo

    1. Ah no scusa, non ho visto che continuava a pagina due, certe volte sono proprio stupido

  3. Sono anni ormai che tifo e seguo i Ravens, per motivi da neofita dell’epoca (colori, il richiamo a Edgar Allan Poe e il fatto che non fossero una cosiddetta “big” facile da tifare). Leggendo questo articolo mi è venuta voglia di simpatizzare anche una franchigia NFC e ti chiedo quale mi consigli con queste caratterisriche 🙂 : un pizzico di sociopatia, lieve tendenza alla teoria del complotto, piace il concetto solo contro tutti, non piace vincere facile, avere nomea di squadra “tosta” ma sfigata. Grazie!

  4. Ciao ma io che tifo Steelers dai tempi di Hines Ward non ci hai proprio calcolato .
    Non ricordarsi di Big Ben….è grave!!!!

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