NFL Preview 2021: Jacksonville Jaguars

La stagione più negativa nella storia della franchigia potrebbe trasformarsi nel viatico verso il più brillante futuro per i Jaguars. Tutto – o quasi – dipenderà da Trevor Lawrence, prima scelta assoluta nello scorso Draft NFL, guadagnata da Jacksonville a suon di sconfitte, ben 15 di fila dopo il successo nella partita che ha inaugurato la stagione in casa contro i Colts. Un’offseason caldissima, però, non ha portato in dote il solo Lawrence. Da Urban Meyer head coach a tanti nuovi innesti, la prossima annata dei Jaguars promette di essere assai diversa rispetto all’ultima appena trascorsa.

OFFENSE

Il periodo di offseason ha portato con sé tanti punti esclamativi, per provare a migliorare uno tra i reparti d’attacco peggiori nella scorsa regular season NFL, ma anche tante domande e incognite da risolvere. La prima e senza dubbio più importante riguarda Lawrence che, a meno di clamorose sorprese, sarà titolare fin dalla prossima Week 1: il quarterback da Clemson saprà sopportare il peso di una tra le prime scelte più attese quantomeno dell’ultimo decennio? Alle sue spalle scalpita Gardner Minshew, che però nel 2020 ha dimostrato in maniera forse decisiva di non essere pronto a timonare una franchigia. La strepitosa stagione da undrafted del runningback James Robinson, autore di 1.070 yard e 7 touchdown su corsa, non è bastata agli occhi di Meyer, che con la scelta numero 25 ha portato Travis Etienne a Jacksonville, per riunire il duo con Lawrence che ha fatto le fortune di Clemson. La scelta, considerando anche Carlos Hyde ancora a roster, è controversa, a maggior ragione se si considera che un altro tra i reparti d’attacco, quello dei tight-end, non è stato migliorato e presenta evidenti mancanze, al netto del clamoroso ritorno in campo di Tim Tebow in un ruolo per lui inedito. Un vero e proprio colpaccio per Lawrence e i Jaguars potrebbe essere Marvin Jones, arrivato in free agency dai Lions e pronto a ergersi a leader del talentuoso roster di wide receiver, con DJ Chark e Laviska Shenault attesi a migliorare ancora rispetto alle 1.306 yard con 10 touchdown complessivi raccolti nella scorsa annata. Phillip Dorsett e Laquon Treadwell completano un ottimo gruppo di ricevitori per il rookie, che invece non potrà godere delle medesime certezze in linea. Le guardie A.J. Cann e Andrew Norwell, oltre al fenomenale centro Brandon Linder, saranno sicuri protagonisti in positivo, mentre restano molti dubbi legati a Jawaan Taylor, reduce da una stagione da rookie con molte ombre, e a Cam Robinson, che dovrà dimostrare di meritare un azzardato franchise tag. Attenzione, però, al possibile impatto di Walker Little, scelta numero 45 dello scorso Draft.

DEFENSE

La risalita della difesa dei Jaguars, una tra le più solide sul lungo periodo in NFL nel recente passato, passa da un paio di ottimi – per quanto costosi – innesti in secondaria in free agency. Il cornerback Shaquill Griffin, in arrivo dai Seahawks dopo essersi legittimato tra i migliori cornerback della Lega con un 2020 da 12 pass deflected e 3 intercetti, è stato pagato a peso d’oro a oltre 13 milioni di dollari a stagione, ma può dare la svolta a un reparto di talento con CJ Henderson schierato a sinistra. Anche i 35 milioni in quattro anni per Rayshawn Jenkins profumano di azzardo, ma un innesto di valore tra le safety era necessario, insieme ad Andre Cisco in arrivo dal terzo giro del Draft. A proposito della difesa da urlo di Sacksonville, quanto farebbe comodo oggi Calais Campbell nella linea difensiva dei Jaguars! Il trio composto da Taven Bryan e dai nuovi arrivati Roy Robertson-Harris e Malcom Brown non riesce a convincere particolarmente, al contrario dell’ottimo e variegato gruppo di linebacker. I numeri di Myles Jack nel 2020 parlano da soli: 118 tackle, 7.5 tackle for loss, 5 pass deflected, 1 intercetto e 2 fumble recuperati. Sarà lui il leader difensivo dei Jaguars, in un reparto che conta di recuperare Josh Allen sui fantastici livelli dell’anno da rookie, di confermare Joe Schobert nella macchina da tackle (141), tackle for loss (10) e intercetti (3) vista nel 2020 e di ammirare K’lavon Chaisson sugli standard che prometteva di avere in uscita dal Draft con la scelta numero 20 un anno fa.

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COACHING STAFF

Uno tra i più grandi head coach del passato recente in NCAA, che tra Bowling Green, Utah, Florida e Ohio State ha collezionato 187 vittorie a fronte di appena 32 sconfitte, è finalmente pronto al grande salto: Urban Meyer ha scelto i Jaguars per la sua prima avventura in NFL e il compito di fronte a lui non è certamente dei più semplici. L’arrivo di Lawrence e i nuovi innesti in offseason senza dubbio agevolano il suo ruolo rispetto a quanto aveva in dote Doug Marrone fino al 2020, ma la tanto attesa crescita della franchigia non sarà né immediata né scontata. L’esordio potrà concludersi col botto così come terminare con una fragorosa caduta e molto dipenderà dalla gestione di Meyer in uno spogliatoio giovane e dal talento potenzialmente sconfinato. Come offensive coordinator i Jaguars hanno invece inserito Darrell Bevell, che ha rivestito il ruolo nei Seahawks campioni al Super Bowl nel 2013 e più di recente nei Lions, guidati anche da head coach nelle cinque partite di fine stagione in seguito alla cacciata di Matt Patricia. Bevell è offensive coordinator con successo dal 2006 e svolgerà un compito fondamentale per garantire il miglior impatto possibile a Lawrence in NFL. A completare un gruppo stravolto rispetto a un anno fa è il defensive coordinator Joe Cullen, coach di linea proprio a Jacksonville tra il 2010 e il 2012 e poi con ottimi risultati tra Browns, Buccaneers e soprattutto Ravens negli ultimi cinque anni. Meyer, Bevell e Cullen: i Jaguars affidano la propria riscossa a un trio preparato e senza dubbio affamato di conferme e vittorie.

Record previsto: 6-11

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I nostri voti

Offense - 6.5
Defense - 7
Coaching Staff - 6.5

6.7

Sarà difficile fare miracoli per la rinata franchigia dei Jaguars, almeno nei prossimi mesi: una solida risalita firmata Lawrence-Meyer, con futura vista sui playoff, però, si deve per forza di cose mettere in previsione.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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