La Strada verso il Draft: la sesta scheda multipla

Sesta scheda multipla del nostro progetto, con l’analisi di otto giocatori.
Stiamo parlando di ragazzi da secondo, terzo, anche quarto giro, a cui abbiamo deciso di dedicare la giusta attenzione e presentarli nei loro punti di forza e nelle loro lacune. Potrete leggere e conoscere tanti altri giocatori, così da avere un’informazione il più possibile completa su chi farà parte della vostra squadra nella prossima stagione.

Bryce Petty – QB – Baylor

Bryce PettyPetty si gioca con Garrett Grayson il titolo di miglior senior quarterback in uscita dal college. Giocatore molto dotato fisicamente, braccio potente e buona mobilità. Ha mostrato di saper condurre con autorità il suo attacco e lancia bene, in ogni zona del campo, quando entra in ritmo. Ai Bears ha giocato in un sistema qb-friendly, che lo ha molto agevolato nel produrre buoni numeri e trovare i suoi ricevitori a fondo campo. I suoi limiti sono evidenti e lo allontanano dal poter competere per un posto da starter. Tende quasi sempre a fermarsi alla prima lettura, non cercando di esplorare altre soluzioni, e non riesce a leggere molto bene le difese. Giocando nella shotgun non ha dovuto quasi mai ricorrere ai suoi piedi per uscire dalla pressione, ma quando è capitato è poi apparso molto impreciso e spaesato nella nuova situazione di gioco. I lanci sul profondo non sono precisissimi ed è molto probabile che si rivelino dei palloni contestati. Potrebbe strappare un tardo terzo giro, ma difficilmente vedrà il campo con continuità.

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David Cobb – RB – Minnesota

David CobbEnnesimo buon running back di questo draft, Cobb è un atleta già pronto fisicamente per la NFL. Giocando con una linea che non gli ha aperto molti varchi, ha dovuto costruirsi molto spesso l’azione da sé, aspettando il momento giusto per correre e arrivare, quantomeno, al second level. È difficile da atterrare e riesce sempre a guadagnare qualche yard dopo il contatto. Si è costruito una solida reputazione come opzione fuori dal backfield e ai Gophers è stato spesso cercato per uscire da situazioni insidiose. Non è un atleta fenomenale, manca dell’accelerazione e dei cambi di direzioni tipici dei migliori running back. Non ha grande esplosività per sprintare in campo aperto o togliersi dalla pressione e, una volta finito tra la massa degli uomini di linea, non tenta movimenti elusivi per evitare di essere fermato. Cobb non sarà un talento unico, ma ha tanto cuore ed è un giocatore molto prezioso per la squadra. Per team già coperti, ma desiderosi di un’opzione in più nel backfield, è il nome giusto da selezionare al terzo round.

Justin Hardy – WR – East Carolina

justin hardyUomo di punta nel passing game dei Pirates negli ultimi quattro anni, Hardy è un tipico slot receiver. Molto preciso nel correre le tracce, sa come muoversi tra i difensori a centrocampo ed è un’opzione solida nel medio-corto. Le sue mani sono molto sicure, il controllo del corpo è notevole e protegge molto bene l’ovale dopo la presa, caratteristiche che fanno di lui un buon ricevitore di possesso. Non ha un gran fisico né grandi qualità atletiche, la capacità di separarsi dal difensore è nella norma e non è abbastanza esplosivo per compiere big plays. Non è sicuramente un ricevitore su cui basare la propria strategia offensiva, ed in NFL non avrà chissà quale impatto, ma potrebbe ritagliarsi un ruolo alla Cole Beasley, un giocatore che fa dell’affidabilità il suo marchio di fabbrica e che è sempre prezioso per muovere la catena. Al terzo round potrebbe essere uno dei giocatori più ricercati.

Ben Koyack – TE – Notre Dame

ben koyackKoyack è uno dei migliori blocking tight end di questo draft. Ha un fisico molto ben sviluppato e sprigiona una notevole forza al momento dell’impatto. Agli Irish ha giocato degli snap anche schierato da fullback, mostrando velocità e ottimo utilizzo delle mani per esercitare maggior pressione. È un ragazzo molto tenace, che non si lascia superare facilmente da giocatori più grossi di lui. Quando è stato utilizzato nel passing game, ha mostrato uno scatto bruciante e buoni cambi di velocità in campo aperto. Le mani sono delicate, cattura con facilità la palla e le lunghe braccia gli garantiscono un notevole raggio di presa. Dovrà lavorare ancora molto in palestra per poter essere davvero competitivo come inline tight end. Nel traffico fa ancora molta fatica a smarcarsi e diventare un’opzione credibile per il suo quarterback. La sua versatilità potrebbe essere l’asso nella manica per permettergli di trovare spazio in NFL. In sede di draft sarà difficile vederlo chiamato prima del terzo giro.

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Arie Kouandijo – OG – Alabama

arie kouandijoFratello maggiore di Cyrus Koundijo, offensive lineman dei Bills, Arie è molto simile al fratello in termini di fisicità. Spalle larghe, tronco muscoloso e baricentro basso. Usa molto bene la spinta iniziale per prendere vantaggio sugli avversari, muove continuamente le mani per disturbare il difensore e cerca sempre qualcuno da bloccare. Agile di piedi e rapido nella lettura delle azioni, arriva con facilità al secondo livello. È un giocatore molto maturo e costante nel rendimento. In campo è concentrato e forte mentalmente. Su Arie ci sono molti dubbi riguardanti i tanti infortuni alle ginocchia, che hanno richiesto altrettanti interventi. Tecnicamente è limitato e tende sempre ad usare il fisico per aprire i varchi e coprire lo spazio. In pass protection non sempre vede da dove arriva la pressione e, per cercare l’uomo, tende ad allungarsi troppo, diventando facilmente superabile. Potrà costruirsi una buona carriera da guardia e diventare un uomo prezioso nel run game, ma le medical flags lo porteranno ad essere scelto al terzo round.

Hau’Oli Kikaha – OLB – Washington

hau'oli kikahaLeader all-time nella classifica dei sack a Washington, Kikaha è uno specialista della pass rushing. Primo passo esplosivo e ottima velocità nel superare all’esterno il tackle, rimane basso e chiude con decisione gli angoli. Usa le mani in maniera adeguata e il footwork è eccellente, tanto da sembrare un ballerino che si muove continuamente per cercare il varco giusto. Ha buona visione di gioco, in coverage droppa con rapidità e ha un notevole istinto nel mettere le mani sulla palla. Ha grande energia e gioca al massimo per tutta la gara, al momento del sack è bestiale nell’atterrare il quarterback con colpi duri ed intimidatori. Non ha quel fisico imponente che può permettergli di sfondare internamente e necessità sempre di un po’ di spazio per poter superare il suo avversario. Una volta fermato fatica a ritrovare esplosività e non ha un gran repertorio di movimenti. Ci sono dei dubbi sulla sua “durabilità”, poiché viene da un duplice infortunio al ginocchio sinistro, ma Kikaha è un talento da secondo giorno che riceverà molte attenzioni.

Benardrick McKinney – ILB – Mississippi State

benardrick mckinneyDal 1999 un linebacker dei Bulldogs non veniva eletto All-American. McKinney è stato il primo capace di rompere l’incantesimo, grazie a due stagioni consecutive giocate ad ottimi livelli. Giocatore versatile, in grado di ricoprire tutte le posizioni di linebacker, fa dell’esplosività il suo marchio di fabbrica. Ottimo nella run support, riesce a concentrarsi bene sul portatore di palla standogli davanti e affondandolo con tackle sicuri e potenti. Ha lunghe braccia ed usa bene le mani per superare i blocchi e scontrarsi con giocatori più grossi di lui. Non è, invece, molto abile nel riconoscere le azioni e, sulle situazioni di passaggio, spesso parte in ritardo. Non è in grado di seguire bene l’avversario, perdendo di vista il quarterback o il ricevitore stesso, e fatica a recuperare dagli errori. È un ottimo atleta ed un gran difensore sulle corse, ma l’incapacità di essere efficace in pass coverage rischia di limitarne il suo utilizzo in NFL a soli due down. In una classe di linebacker relativamente povera potrebbe anche riuscire a strappare un tardo primo round.

https://www.youtube.com/watch?v=q_F7OQUKi44

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Quinten Rollins – CB – Miami (Ohio)

quinten rollinsPrima dell’ultima stagione NCAA, Rollins non aveva la minima esperienza come cornerback. Una vita collegiale dedicata al basket, anche con ottimi risultati, ma un futuro molto incerto con la palla a spicchi, lo ha portato a provare il football e i risultati non sono tardati. È un eccellente atleta e l’aspetto che colpisce maggiormente, è la facilità con cui si è adattato ad una delle posizioni più complicate sul campo. La sua grande etica lavorativa gli ha permesso di fiondarsi nell’apprendimento di schemi e posizioni, imparando dal nulla i vari tipi di copertura. Ha una predisposizione naturale alla difesa, già mostrata chiaramente sul parquet, e il suo meglio lo mostra quando deve compiere giocate sulla palla. Riflessi e coordinazione oculo-manuale sono di eccellente livello. Ovviamente manca di esperienza e deve rifinire il suo gioco in tutte le componenti, soprattutto dovrà essere testato conto i wide receiver NFL per capirne il reale valore. Il talento è indubbio, così come una chiamata al secondo round, ma l’efficacia sul terreno di gioco è tutta da valutare.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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