Justin Layne arrestato a Cleveland

Non è, purtroppo, così raro scrivere di situazioni simili, anche nel football, ma per un appassionato di questo sport, leggere di vicende di questo tipo, lascia sempre un certo che, in particolare se i giocatori invischiati in problemi giudiziari sono quelli della squadra per cui tifi, per esempio.
In questo caso si parla di una vicenda che ha colpito Justin Layne, cornerback dei Pittsburgh Steelers che una settimana fa all’una e mezza di notte è stato fermato sulla sua Dodge Charger dalla polizia di Willoughby Hill, per eccesso di velocità. Il giocatore, infatti, stava viaggiando a 89 miglia orarie, in una zona in cui il limite è di 60. Durante il controllo, i poliziotti che hanno effettuato il fermo, hanno percepito odore di marijuana provenire dall’interno del mezzo. Questo ha quindi fatto scattare una verifica più peculiare dell’abitacolo, dove è stata trovata una Glock da 9mm, carica.

Non risultando presente alcun permesso di possesso dell’arma da parte del giocatore, Justin ha confermato ai poliziotti che la pistola fosse di sua proprietà ma che si era completamente scordato di averla nella vettura. Oltre ai due fatti citati, Justin Layne risultava essere in possesso di una patente ancora in stato di sospensione, a causa di una ulteriore infrazione passata. Questa serie di accuse hanno fatto scattare l’arresto del giocatore presso il distretto della contea locale dove avrebbe dovuto attendere giudizio dal tribunale.

La carriera di Justin Layne

Nativo di Cleveland, aveva giocato per l’università del Michigan dal 2016 al 2018, venendo poi draftato da Pittsburgh nel 2019 al terzo round come scelta assoluta numero 83. Nelle sue prime due stagioni con gli Steelers non è mai sceso in campo come titolare, ma è subentrato in tutte le partite della stagione scorsa. Nel tabellino segna un totale di 25 tackle su 26 partite giocate in NFL e secondo gli esperti della CBS, ci si aspettava un suo maggior coinvolgimento nella prossima stagione, date le partenze di Mike Hilton e Steven Nelson.

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Il giocatore è atteso il 5 Maggio a giudizio per rispondere dei reati commessi, nel frattempo è stato rilasciato tramite la procedura “Personal Bond”, che nonostante il rilascio senza l’obbligo di pagare la cauzione, un importo di essa è fissata come parte della promessa di essere presente a tutte le udienze giudiziarie richieste.

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Nicola Corradin

Sistemista Linux e appassionato di Football Americano. Nerd dal 1999, utilizzatore assiduo di Android e lettore di manga. Scrivo di Football dal 2019. (Se siete arrivati a leggere la bio, non dimenticatevi di seguirmi su twitter: @jostino91 )

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