Il pronostico ignorante

È necessario fare una doverosa premessa: i dati sono stati raccolti dalle previsioni fatte dai tifosi della chat Telegram di Huddle Magazine e non possono considerarsi un campione statisticamente significativo, ma non ci interessa minimamente dare una valenza scientifica a questo sondaggio perché, da tifosi, in nulla crediamo così fermamente come in quello che non conosciamo. Il pronostico ignorante è sempre giusto, al massimo saranno le squadre a sbagliare la loro stagione, ma se non fosse stato per pura sfortuna, sicuramente le cose sarebbero andate come avevamo predetto.
In fondo siamo tifosi, non abbiamo la pretesa di essere obiettivi, ogni off-season pensiamo che sarà quella giusta e che il destino avrà un occhio di riguardo per la nostra squadra e quel tardo settimo giro si rivelerà sicuramente un futuro HOF che porterà al trionfo la nostra franchigia.
Però chiunque sia in grado di valutare dall’esterno sa che difficilmente questo avverrà, ma l’essere tifosi ci spinge ad avere una fede incrollabile nella nostra squadra, al punto da dare accezioni evangeliche agli avvenimenti più incredibili che avvengono su un campo da football: l’hail Mary pass (il passaggio dell’ Ave Maria), the Immaculate Reception (l’immacolata ricezione, quella avvenuta nella famosa sfida playoff del 1972 tra Steelers e Raiders), per non parlare dei vari Miracle (Minneapolis, Music City, Miami, solo per citare i più famosi).

Tutto questo è il fondamento su cui si basa un pronostico ignorante, perché in questo periodo non si hanno gli elementi per prevedere realmente l’andamento di una squadra nella stagione successiva; i roster non sono ancora definiti, alcuni free agents possono ancora arrivare, gli infortuni normalmente non hanno ancora presentato il loro conto da pagare e soprattutto non si può essere ancora formata quell’alchimia di squadra che è il primo vero presupposto per una stagione di successo.

Il primo dato che salta all’occhio è come ci sia un incrollabile ottimismo diffuso un po’ in tutte le franchigie, tipico del periodo post draft. Normalmente un buon draft, che si può valutare realisticamente solo dopo tre anni, consente di aggiungere solo tre buoni giocatori ad una squadra e al massimo un altro paio di rincalzi rotazionali; le altre pick sono destinate all’oblio (nella migliore delle ipotesi) o alla delusione del tifoso (bust) in breve tempo.
Calcolando che questa stagione avrà 17 partite e ci sono 32 franchigie, ignorando le ipotesi di pareggio, si avranno un totale di 272 vittorie disponibili in regular season. Andando a sommare le medie delle previsioni fatte da noi tifosi per ogni squadra queste vittorie sono 312, il 15 % in più di quelle che si possono matematicamente avere in una stagione.

Pubblicità

Come dicevamo prima questo è il frutto dell’euforia del periodo.

Quando poi scendiamo nel campo delle valutazioni di W (vittoria) o L (sconfitta) fatte per le singole partite del calendario appena uscito, che non possono tenere conto delle condizioni al contorno come lo stato di forma, il numero di infortunati  e tutte le altre infinite variabili che giocano effettivamente un ruolo chiave nella previsione di un risultato, già di per sé difficilmente pronosticabile a 24 ore dal match, figuriamoci a distanza di mesi, scendiamo direttamente nel campo della pura fantasia, dal momento che vengono normalmente pronosticate sul valore degli avversari dell’anno precedente, perché il vero tifoso non accetta che gli altri possano essere migliorati, ma considera solo il rafforzamento della propria squadra, non il delta di miglioramento o peggioramento della propria rispetto alle altre.
Andando nello specifico vediamo come solo 12 Franchigie sono state pronosticate con un record negativo (di cui 4 con 8 vittorie, che sarebbero state in pareggio l’anno scorso), mentre nella scorsa stagione i risultati hanno sancito che ben 16 squadre, la metà del totale, non ha raggiunto il 50% di vittorie a fine campionato.

Tra le franchigie previste perdenti abbiamo: gli Houston Texans al fondo con 3 vittorie, a riprova del fatto che i guai giudiziari di Watson non fanno ben sperare i tifosi; i Jacksonville Jaguars con 5 e i New York Jets con 6, che, forti dei nuovi quarterback scelti al draft, fanno sì un bel balzo in avanti nelle aspettative dei fans, ma non tale da portarli in territorio positivo; i Cincinnati Bengals con 6,2 vittorie, a riprova che il draft e la free agency non hanno convinto i tifosi di aver trovato le soluzioni auspicate per proteggere Burrow; i Philadelphia Eagles con 6,5 sono la squadra con maggiore differenziale previsionale nei pronostici che vanno da un minimo di 4 ad un massimo di 10, a testimonianza della grande incertezza nella valutazione dell’operato in offseason; i Detroit Lions con 7 possono contare sull’accoppiata Sewell-Goff come solida base di partenza per un nuovo ciclo; i Carolina Panthers, i Dallas Cowboys, i Las Vegas Raiders e i Pittsburgh Steelers con 8, sembrano candidate ad una stagione mediocre nel senso etimologico del termine; i Denver Broncos e i Chicago Bears con 8,25  sono formazioni di davvero difficile valutazione con una differenza di 3 vittorie tra la previsione massima e quella minima.
Diciamo che neanche i tifosi più sfegatati se la sono sentita di pronosticare grandi successi per delle squadre che l’anno scorso hanno avuto un record decisamente negativo, al punto da andare a scegliere al draft nelle prime 10 posizioni e la bottom 10 è rimasta la stessa del 2020 per 7 squadre su 10.

Al contrario tra le franchigie con record vincente abbiamo: gli Atlanta Falcons e I New York Giants con 9 che si sono mossi in territorio positivo nelle aspettative dopo una stagione travagliata; i Minnesota Vikings con 9,5 vedono i propri numerosi tifosi molto allineati nel risultato atteso; i Seattle Seahawks con 9,67 sembrano invece meno prevedibili, anche loro con una differenza di 3 vittorie tra massimo e minimo; gli Arizona Cardinals, i Los Angeles Rams e i Green Bay Packers con 10 vittorie sono sicuramente delle squadre con grandi potenzialità, anche in ottica di vittoria finale, su cui pesano però incognite riguardo rispettivamente all’ integrità fisica, alla prova del nove (è  proprio il caso di dirlo) a cui è chiamato Stafford e all’affaire Rodgers; i New England Patriots e i New Orleans Saints con 10,5 rappresentano una grande prova di fiducia della fanbase nelle organizzazioni e negli head coaches, nonostante non possano contare su delle certezze ad oggi nel ruolo di quarterback; gli Indianapolis Colts, i Tennesee Titans e i Baltimore Ravens  con 11 si confermano delle solide realtà in ottica playoff, i Miami Dolphins con 11,25 e i Cleveland Browns con 11,33 sono, a mio avviso giustamente, tra le squadre con più fiducia da parte dei tifosi; i San Francisco 49ers con 11,78 sono la seconda squadra nella lega con il maggiore differenziale nei pronostici con un minimo di 9 e un massimo di 14 vittorie, a dimostrazione di come l’incognita infortuni, che ha condizionato la scorsa stagione, aleggi come uno spettro nelle previsioni di alcuni tifosi; i Tampa Bay Buccaneers con 12,5 e i Buffalo Bills con 13 vedono grande fiducia nei fans per una stagione al vertice; i Kansas City Chiefs con 16 si confermano trai principali candidati per la vittoria del titolo; i Los Angeles Chargers con 16 e i Washington Football Team con 17 spiccano con le previsioni di stagioni perfette o quasi, e per i loro tifosi più che parlare di pronostico ignorante si può tranquillamente invocare l’infermità mentale dell’accecamento da tifo/scommessa, che verrebbe riconosciuto  come attenuante in qualsiasi tribunale, come il finale di Febbre da cavallo giustamente ci insegna.

Andiamo a riepilogare pertanto le medie di vittorie di tutti i pronostici in ordine decrescente:

WAS 17; KC e LAC 16; BUF 13, TB 12,5, 49ers 11,78, CLE 11,33, MIA 11,25, BAL e TEN e IND 11, NE e NO 10,5, GB e LAR e ARZ 10, SEA 9,67, MIN 9,5, NYG e ATL 9, DEN e CHI 8,25, PIT e LV e DAL e CAR 8, DET 7, PHI 6,5, CIN 6,2, NYJ 6, JAX 5, HOU 3.

Parafrasando Puck nel finale di “Sogno di una notte di mezza estate“: se questo pezzo non vi è piaciuto, immaginate di aver sognato come in un sogno di una notte di metà primavera. Se giudicate vuoto e sciocco l’esperimento, farò ammenda e se dimostrerete clemenza rimedierò alla mia ignoranza. Lo dico io, folletto un po’ infingardo, ma onesto fino in fondo e mai bugiardo. A tutti dico arrivederci, il pezzo è finito e con esso anche il nostro pronostico ignorante. Dimostrando il vostro apprezzamento datemi la speranza che domani si possa migliorare questo canto.

Merchandising Merchandising

Giorgio Prunotto

Appassionato da 30 anni di football americano e dei Cincinnati Bengals, stregato dal design del loro casco, dalle magie di Boomer Esiason e dalla Ickey Shuffle.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.