Uno sguardo al 2020: New York Jets
Per i New York Jets è stata una stagione disastrosa con due sole vittorie, tra l’altro sanguinose perché sono costate la prima scelta al draft prossimo venturo.
COME DOVEVA ANDARE…
Nessuno oggettivamente avrebbe pensato ad una stagione di livello e all’accesso ai playoff a cui i Jets mancano da diversi anni, ma neanche sarebbe stato oggettivamente pronosticabile una regular season così scadente e farcita di errori macroscopici che hanno inevitabilmente condannato la Gang Green all’anonimato più totale. Ci si aspettava si una stagione di transizione, come da tradizione bianco verde, ma il secondo, e ultimo per fortuna, anno di Adam Gase nel ruolo di head coach si è invece rivelato un fallimento totale sotto ogni punto di vista, mancando sopratutto il definitivo, e auspicato, svezzamento di Sam Darnold.
…E COME È ANDATA
Come detto, i Jets hanno chiuso con due sole vittorie a fronte di 14 sconfitte, mostrando lacune in ogni fase del gioco e posizionandosi ultimi nella AFC east e penultimi nella lega. Orfani di Jamal Adams, ceduto a Seattle per un numero importante di scelte, i Jets sono stati totalmente falcidiati dagli attacchi avversari, mostrando una debolezza difensiva sconsolante culminata con l’esonero del guru Gregg Williams il 7 dicembre dopo una scellerata chiamata he ha permesso ai Raiders di vincere la partita. Il dramma dei Jets, e l’inizio della catastrofe, era però avvenuto prima, precisamente alla quinta giornata quando Bell venne rilasciato non avendo trovato nessun team con cui allestire una trade. Il rilascio del Rb, pagato a peso d’oro l’anno prima, certificava così il caos dilagante nella gestione del team, privando inoltre Gase di un giocatore di indubbio valore, ma che mai aveva legato con il coach stesso. Restando in attacco, Darnold, non per colpe tutte sue ovviamente, ha fallito l’ennesima occasione, non riuscendo a sbocciare e a confermarsi una prima scelta del draft.
COSA HA FUNZIONATO…
Poco, anzi pochissimo. La squadra infatti presentava ai nastri di partenza enormi lacune, che ovviamente non giustificano un bilancio di 2-14. Le uniche note liete sono state l’intramontabile Frank Gore, capace di raggiungere le 16.000 hard corse in carriera, grazie alle 653 corse con i Jets. Una menzione di merito spetta anche ad altri giocatori: l’undrafted rookie Bryce Huff infatti è stata più di una nota lieta. A fronte di soli 295 snap ha infatti raccolto due sack e diversi tra tackles, qb hit e deflection. Quinnen Williams ha tenuto da solo in piedi la debole difesa bianco verde (orfana anche di Mosley, che per via del covid ha preferito non giocare), mostrandosi come un giocatore di livello e da cui ripartire. La nota positiva vera e migliore è stata però la solidità del rookie Mekhi Becton, capace di proteggere Darnold dal lato cieco, dimostrandosi una mattone prezioso per il futuro.
…E COSA NON HA FUNZIONATO
La nota più dolente della stagione è stata senz’altro il Qb Sam Darnold. Chiariamoci: le colpe non sono tutte sue, anzi, e personalmente avrei voluto vederlo in una squadra migliore come quella che in vista della prossima stagione Joe Douglas ha allestito. Vuoi per gli infortuni, vuoi per la O-line inesistente che avrebbe dovuto proteggerlo, Darnold ha terminato la stagione con appena 2208 yard lanciate, 9 touchdown, 11 intercetti, 35 sack subiti ed un’accuratezza nel lancio inferiore al 60%, il.tutto giocando 12 partite, insomma, un bottino misero. Le colpe sono senz’altro di Gase che è stato incapace di sviluppare il proprio qb ma il giocatore ha purtroppo mostrato una fragilità mentale elevata che lo ha portato a compiere scelte scellerate in diverse partite.
E ADESSO?
Come ogni anno i jets hanno stravolto tutto obbligatoriamente. Adam Gase è stato licenziato ed al suo posto è arrivato Robert Saleh. L’ex defensive coordinator dei 49ers è alla sua prima stagione da Head Coach ma la grinta, la visione tattica e la cura della difesa saranno comunque una manna per i Jets che oltre ad un esperto della fase difensiva, necessitavano di un coach capace di far combattere i propri giocatori , cosa che nella baia a Saleh è venuto benissimo, specie vedendo le statistiche. Darnold è stato ceduto ai Panthers ed è certo che con la seconda scelta del draft si selezionerà Zach Wilson, qb di assoluto valore proveniente da BYU che in tre annate ha collezionato 56 td e 15 intercetti. Il tutto sperando che si riesca a non bruciarlo come avvenuto con Darnold. Per agevolare il prossimo Qb è stata condotta un’attenta free agency che ha portato il wr Corey Davis dai Titans ed il Rb Tevin Coleman. In difesa invece è stato ingaggiato il DE Carl Lawson da Cincinnati, un giocatore senz’altro capace di spostare gli equilibri in difesa, difesa, che potrà contare finalmente anche su Mosley. Il draft ovviamente sarà decisivo nella speranza che Douglas riesca a selezionare giocatori giusti. I jets difficilmente arriveranno ai PO ma dimostrarsi competitivi nella prossima stagione sarebbe già una buona notizia.