Huddle Mailbag, risposte alle vostre domande #13
Vi diamo il benvenuto a questo nuovo appuntamento di Huddle Mailbag, la rubrica bisettimanale in cui rispondiamo alle vostre domande di qualsiasi natura legate al mondo dello sferoide prolato. Ringraziando i nostri lettori per le domande pervenute, come nell’appuntamento precedente in coda all’articolo troverete i metodi per contattarci e porgerci le vostre domande!
Cristian ci chiede:
Ciao ragazzi sempre Cristian/Dega, ho letto l’articolo sul ritiro di Edelman, da non espertissimo e principalmente da calciofilo ma patriottiano, ho intuito di un Edelman giocatore come di un giocatore normalissimo, da calciofilo chiedo, Edelman sarebbe stato Edelman anche agli Steelers o a Green Bay o a Seattle o Denver?
Dalla redazione risponde Eugenio
Ciao Cristian e grazie per la tua fedeltà alla rubrica! Ovviamente la tua domanda risulta essere davvero molto complessa da rispondere perché parliamo di un “What if”. Sappiamo che nella vita, nelle carriere sportive ancora di più, trovarsi nell’ambiente giusto con i giusti mezzi e con le compagnie giuste è fondamentale. Abbiamo visto giocatori stellari entrare nel mondo della NFL e fallire finendo per pensare sempre “Eh ma era l’ambiente sbagliato per lui. Avesse giocato in un altro team…”. Ebbene l’articolo di Mattia è davvero bellissimo e racconta l’eccezionalità del caso con un giocatore non di altissimo livello ma capace di dare tutto per il proprio team. Avrebbe potuto fare lo stesso in un team diverso dai Patriots? Chi può dirlo… Adam Thielen per esempio non è un wide receiver fenomenale, tanto che nel 2013 fini undrafted ma poi fu firmato dai Minnesota Vikings, squadra per cui tifa e per cui voleva giocare. Ora vediamo il giocatore che è, ma difficilmente mi viene da pensare che potesse fare uguale da altre parti perché in questo caso è stato anche una fortissima questione di cuore (ti lascio questa storia di qualche anno fa di Alessandro). Superato lo scoglio della mancanza di certezze, vado di parere personale: no. No perché in nessun’altra franchigia avrebbe trovato Bill Belichick ed in nessun altra franchigia avrebbe trovato Tom Brady (tranne adesso a Tampa Bay, ndr). Lui la fiducia se la è guadagnata sul campo di allenamento giorno dopo giorno partendo dai bassifondi e risalendo la china. Non è da tutti, ma non è nemmeno facile che accada. A volte le gerarchie sono così solide che scalzarle non è facile e devi esserti davvero fatto valere. In team come i Broncos di Peyton Manning o gli Steelers dei Pittsburgh Steelers avrebbe potuto dire la sua, ma non sarebbe stato quello che abbiamo ammirato. Diciamocelo: meglio così perché meglio averlo visto anziché no.
Demega ci chiede:
Chiedo una classifica di considerazione tra i quarterback della classe 2020 e 2021
Dalla redazione risponde Emanuele
Per hype: Lawrence, Burrow, Wilson, Fields, Jones, Herbert. Tua complicato per via dell’infortunio, probabilmente tra Fields e Jones. Poi ognuno ha un impatto diverso nella lega, vedi Herbert che nessuno avrebbe mai previsto un anno da rookie del genere.
Diego ci chiede:
Al draft sono stati più i quarterback a deludere o quelli a mantenere le aspettative?
Dalla redazione risponde Alessandro
Sicuramente la prima. Basti pensare che le franchigie sono 32 ed ogni anni escono in media 4/5 quarterback con alte aspettative. Solitamente per uno che riesce ce ne sono altri tre che falliscono.
Sempre Cristian ci chiede:
Quali sono i parametri per diventare un Hall of Famer?
Dalla redazione risponde Eugenio
Se parliamo di parametri obbligatori, in realtà ce ne è solo uno: aver giocato o comunque prestato presenza per almeno 5 anni nella NFL. Visto che è un proseguo della domanda su Julian Edelman, specifico che in questo caso il parametro è ovviamente rispettato. Tuttavia nella Hall of Fame vengono introdotti tutti gli anni tra i 4 e gli 8 elementi, e non tutti ex giocatori, per cui è davvero un mondo di élite dove ad entrarci sono personaggi che hanno avuto un impatto devastante sulla lega dal punto di vista dei risultati, soprattutto individuali. Ogni anno ci sono dei ritiri più o meno illustri e dopo cinque anni questi diventano eleggibili; con questa formula ci si ritrova che ogni anno hai pretendenti nuovi e più meritevoli. Purtroppo, per quando sia un nome importantissimo del gruppo New England Patriots, i numeri che il giocatore ha messo a referto nelle sue stagioni non sono nulla di che e l’importanza in alcuni momenti delle partite non sono un elemento probante per entrare nell’arca della gloria. Ti dico solo che secondo me nella Hall of Fame manca uno dei più grandi giocatori Broncos di tutti i tempi, Randy Gradishar. Questo fa capire quanto sia effettivamente difficile entrare in questa cerchia.
Stek ci chiede:
Non ci sono più state novità in merito al nome dei Washington Football Team. Come procede la ricerca?
Dalla redazione risponde il direttore Giovanni
Al momento hanno rinviato tutto al 2022 e sul processo tutto tace.
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Quiz bisettimanale in aggiunta all’articolo di Huddle Mailbag. La risposta migliore sarà pubblicata nella prossima uscita.
Non abbiamo ricevuto risposte alla domanda della scorsa uscita per tanto la riproponiamo.
“Chi è stato il primo giocatore NFL a dichiararsi apertamente omosessuale?”
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Le migliori domande riceveranno risposta approfondita e ricercata nella nostra prossima uscita!