Huddle Mailbag, risposte alle vostre domande #12

Vi diamo il benvenuto a questo nuovo appuntamento con Huddle Mailbag, la rubrica bisettimanale in cui rispondiamo alle vostre domande di qualsiasi natura legate al mondo dello sferoide prolato. Ringraziando i nostri lettori per le domande pervenute, come nell’appuntamento precedente in coda all’articolo troverete i metodi per contattarci e porgerci le vostre domande!

Pablo ci chiede:

Buongiorno, una delle franchigie più attese dal 2021, dopo un 2020 deludente, saranno i jets. con il nuovo head coach e ampi margini di interventi sul mercato, possiamo attenderci una squadra nuovamente competitiva nella prossima stagione? Grazie.

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Dalla redazione risponde Mauro

L’ultima stagione dei Jets è stata pesantemente condizionata dall’incapacità di Adam Gase di cavar fuori qualcosa di buono da un roster che sicuramente, per valore, non era alla “bassezza” del suo record finale. Le cose però sono andate così e ora, per fortuna, i Jets hanno voltato pagina. Le premesse sono buone, Robert Saleh è una scelta interessante che sembra somigliare, per certi versi, a quel Brian Flores che sta trasformando gli acerrimi rivali di Miami. I Jets faranno sicuramente meglio dello scorso anno, anche perché fare peggio è difficile, ma la risposta completa dipende da due altre domande, delle quali non si sa ancora la risposta: 1) chi giocherà quarterback? Se sarà Sam Darnold, il nuovo coaching staff dovrà riuscire a tirare fuori da lui tutte le potenzialità finora rimaste inespresse; se sarà un altro, scelto con la pick #2 al prossimo draft, allora dipenderà da chi sarà e da come riuscirà ad adattarsi alla vita nella NFL. 2) i Jest, intesi come società, hanno voltato pagina con Saleh? Questa è la vera domanda: se la scelta di Saleh corrisponde con la volontà di fare le cose per bene e voltare pagina, allora la “Gang Green” può iniziare a sperare; in caso contrario, sarà solo questione di tempo prima che la difficoltà estrema dell’ambiente newyorchese faccia la sua ennesima vittima. E sarebbe un vero peccato.

Dega ci chiede:

Ciao ragazzi, stavo leggendo l’articolo sul salary cap e di Leonard Williams. Mi è venuto il dubbio se ogni ruolo ha uno stipendio base minimo.

Dalla redazione risponde Eugenio

Ciao Dega come sempre è un piacere la tua fedeltà alla nostra rubrica. No, non esistono stipendi base per ruolo, tuttavia la NFL con l’associazione giocatori ha stipulato un salario minimo tra i 400 ed i 450mila dollari per i giocatori presenti a roster attivo. Questa base va a salire in base agli anni di esperienza, quindi un giocatore che ha 5 anni di esperienza ha come base salariale 700mila mentre chi ne ha 10 ben 990mila. Ovviamente poi i giocatori più forti riescono a prendere contratti ben più remunerativi.

Matteo ci chiede:

Come valutate la stagione del rookie Isaiah Simmons dei Cardinals? I suoi problemi sono imputabili di più a lui o agli allenatori?

Dalla redazione risponde Giorgio

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Non c’è modo di trovare una risposta con colpa da una parte e dall’altra. Avrà bisogno di allenatori di livello ma anche a livello di testa bisognerà entrare adeguatamente nel mondo della NFL. Lui ha fatto benissimo ad accettare senza polemica una graduale entrata nel mondo professionistico. Gli allenatori non sono riusciti a sfruttarlo al meglio ma ci vorrà sicuramente tempo. E’ il primo anno, vediamo il bicchiere mezzo pieno, aspettiamolo ed il secondo anno sicuramente sarà un anno decisivo e si potrà fare una valutazione oggettiva.

Stesco ci chiede:

Come funziona la carriera degli arbitri? Come sono organizzati? Chi li sceglie?

Dalla redazione risponde il direttore Giovanni

Gli arbitri sono assunti dalla NFL con un contratto annuale, vengono selezionati e messi sotto contratto per un anno, motivo per il quale nessun arbitro lascia il proprio lavoro in quanto non hanno la certezza di avere il posto assicurato. Hanno fatto un tentativo di assumere degli arbitri professionisti, cioè arbitri 365 giorni l’anno, ma è stata una idea che è stata praticamente accantonata. Gli arbitri sono “professionisti” dalla pre-season al Super Bowl ma sono liberi di continuare ovviamente il proprio lavoro. Fanno molta attività e dei clinic per mettere insieme il fisico e lo studio delle regole, vengono divisi in 17 crew con una o più che riposano in caso di bye week. Vengono valutati ogni partita ed in base a queste vengono premiati con playoff e Super Bowl. Ovviamente per arrivare a queste ci sono degli anni di seniority, cioè anni di esperienza. Quest’anno ci saranno due referee che entrano dal mondo del college, luogo da cui solitamente vengono selezionati.

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Quiz bisettimanale in aggiunta all’articolo di Huddle Mailbag. La risposta migliore sarà pubblicata nella prossima uscita.
Abbiamo ricevuto le risposte corrette da Eros e Aldo:

“I colori originali dei Denver Broncos (di cui sono tifosissimo) [Anche io Eros, benvenuto nel clan, ndr Eugenio] era maglia gialla con numeri marroni, pantaloni marroni con linee verticali gialle e calzettoni a linee alternate gialle e marroni” Aldo invece ci ricorda come “Era una delle divise più brutte mai viste” [Ed anche qui concordo con te caro mio, ndr Eugenio]

Ecco allora il nuovo quiz!

“Chi è stato il primo giocatore NFL a dichiararsi apertamente omosessuale?”
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Per contattarci e porci le vostre domande potete contattarci all’e-mail apposita mailbag@huddle.org e per i membri del gruppo Telegram tramite l’hashtag #mailbag

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Le migliori domande riceveranno risposta approfondita e ricercata nella nostra prossima uscita!

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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