Guida al Draft NFL 2021 – Offense

È disponibile in formato pdf (in cambio di un piccolo contributo) l’ebook che raccoglie tutte le 140 schede dei giocatori di attacco e di difesa  più del materiale aggiuntivo 😉

Questa guida è strutturata in modo da permettere il suo utilizzo prima, durante e dopo il Draft. Potrete consultarla in anticipo per conoscere meglio ogni singolo giocatore, potrete consultarla durante e dopo il Draft per capire su che tipo di giocatore hanno voluto investire le squadre ed infine potrete consultarla tra uno o più anni, per capire se i giocatori sono riusciti a raggiungere il loro potenziale e migliorare tratti che inizialmente erano stati segnalati come punti deboli e viceversa. La prima parte è dedicata ai giocatori in attacco (QUI la difesa).

Ps: ai lettori da dispositivo mobile consigliamo la lettura in orizzontale.

Nome e cognome del giocatore

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College – Altezza/peso – Classe di uscita (anno nascita) – Previsione scelta Draft

Statistiche: Sono citate soltanto le stagioni in cui il giocatore ha disputato un numero considerevole di partite, in caso di diverse stagioni tormentate dagli infortuni, sono state citate anche le annate nelle quali i prospetti non hanno giocato un numero elevato di partite.

Grade: Il grade è un voto da 5 a 9, decimali compresi, che ho assegnato per indicare quello che a mio parere è il livello ed il potenziale del prospetto. Il grade tiene in considerazione le partite visualizzate di un determinato prospetto (fattore che ha più incidenza), le statistiche ed i dati atletici. Questo voto è assolutamente soggettivo ed è da utilizzare separatamente rispetto alle schede. Mentre infatti le schede di ogni giocatore hanno l’intento di presentare quali tratti il prospetto porterà alla sua futura squadra, in cosa deve migliorare e con che tempistiche potrà avere un impatto, il grade serve per sottolineare quale, a mio parere, è il suo potenziale.

La scala utilizzata per i grade è quella indicata in seguito ed è quella che è stata utilizzata per molto tempo dagli esperti di NFL.com ed NFL Network per attribuire i loro grade ai prospetti:

9.00 = Prospetto perfetto (il prospetto è uno dei migliori mai visti nella sua posizione in uscita dal college, possiede tratti fisici e di gioco d’élite, ha prodotto numeri eccellenti al college e non ha particolari punti interrogativi dal punto di vista degli infortuni. E’ un grade rarissimo da attribuire).

8.00-8.99 = All Pro (prospetto in grado di avere un impatto immediato molto importante con il potenziale per diventare uno dei top assoluti nella sua posizione)

7.50-7.99 = Futuro All Pro (prospetto di livello che potrebbe ritagliarsi uno o più posti da All-Pro nel corso della sua carriera, può diventare uno dei migliori dieci nella sua posizione)

7.00-7.49 = Pro Bowler (prospetto che può diventare una presenza fissa al Pro Bowl con la possibilità di avvicinarsi ad un livello da All-Pro).

6.50-6.99 = Futuro Pro Bowler (prospetto con il talento per diventare un buon titolare con qualche apparizione al Pro Bowl)

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6.00-6.49 = Titolare (prospetto che possiede il talento per poter diventare un titolare affidabile)

5.70-5.99 = Futuro titolare (prospetto che potrebbe vedere poco il campo nel suo anno da rookie, ma con il talento per diventare un titolare in NFL)

5.30-5.69 = Riserva (prospetto che potrebbe diventare una riserva in NFL con la possibilità di fare occasionalmente il titolare)

5.10-5.29 = Futura riserva (prospetto che necessita un lungo e particolare processo di sviluppo)

5.00 = Practice squad (prospetto con poche possibilità di far parte del roster)

Il suo gioco ricorda: Un giocatore NFL del presente o del passato che il prospetto mi ha ricordato vedendolo giocare.

Curiosità: Un aneddoto statistico oppure una curiosità riguardante la vita del giocatore dentro o fuori dal campo.

Scheda: se disponibile il link alla scheda de La Strada verso il Draft

*I giocatori sono ordinati seguendo la voce “previsione scelta Draft”, l’ultima voce a destra che trovate sotto il nome del giocatore stesso e citata nella legenda. Il giro o le scelte indicate sotto questa voce non rappresentano quando io penso che il giocatore debba essere selezionato, ma indica a grandi linee quando penso che il giocatore verrà selezionato.

Trevor Lawrence

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Clemson – 1.98m/100kg – Junior (1999) – Top-5

Trevor Lawrence è per distacco il miglior quarterback del Draft 2021. L’ex stella di Clemson è in grado di realizzare qualsiasi tipo di lancio richiesto ad un quarterback NFL, sommando alla buona potenza ed alla precisione del suo braccio la capacità di mettere costantemente i suoi ricevitori in posizione per guadagnare yard dopo la ricezione. Il quarterback è tanto mobile all’interno della tasca (riesce ad evadere dalla pressione grazie ad un footwork eccellente), quanto al di fuori di essa, con capacità di corsa decisamente sottovalutate. E’ eccellente nell’estendere le giocate con le proprie gambe e nel produrre contro i blitz grazie ad un rilascio tagliente del pallone ed un’ottima visione di gioco, inoltre possiede un controllo totale del suo corpo che gli permette di mettere a segno lanci anche dalle angolature più difficili. Lawrence appare sempre rilassato e mantiene lucidità anche nelle situazioni più complicate. E’ abbastanza maturo da poter prendere le redini della sua nuova squadra sin dalla prima partita della sua stagione da rookie, grazie alla capacità di saper leggere le difese, modificare le giocate alla linea di scrimmage e saper prendere le giuste decisioni senza forzare un eccessivo numero di lanci. Lawrence possiede un arm talent di altissimo livello ed ha aggiunto al suo talento naturale uno studio molto approfondito del gioco che gli ha permesso di migliorare il suo tocco e l’anticipazione dei lanci, rendendo il suo gioco molto efficiente su tutti e tre i livelli della difesa (corto, intermedio e profondo) e nelle tight windows. L’ex quarterback di Clemson è un talento raro ed uno dei migliori prospetti in uscita dal college nella storia del Draft NFL, un giocatore in grado di rivoluzionare potenzialmente una franchigia sia dentro che fuori dal campo grazie a rare doti da leader.
Statistiche 2018: 15 partite, 65.2 comp%, 3280 yds, 30 TD, 4 INT, 81.5 QBR, 177 rush yds, 1 TD

Statistiche 2019: 15 partite, 65.8 comp%, 3665 yds, 36 TD, 8 INT, 87.3 QBR, 563 rush yds, 9 TD

Statistiche 2020: 10 partite, 69.2 comp %, 3153 yds, 24 TD, 5 INT, 84.0 QBR, 203 rush yds, 8 TD

Grade: 9.0

Il suo gioco ricorda: Prospetto dalle caratteristiche rare, difficile accostarlo ad un altro quarterback

Curiosità: Nel 2018 Trevor Lawrence è diventato il secondo quarterback nella storia del college football a vincere il titolo nazionale al suo primo anno. Soprannominato “Sunshine” per la somiglianza con il personaggio “Sunshine” del film “Remember the Titans”.

Justin Fields

Ohio State – 1.91m/103kg – Junior (1999) – Top-10

Justin Fields è un prospetto di altissimo livello ed il quarterback più maturo e rifinito di questo Draft alle spalle del talento di Clemson. Il suo braccio estremamente potente e preciso gli permette di collocare con continuità il pallone dove solo il wide receiver riesce ad arrivare ed il ball placement è eccellente su tutti e tre i livelli della difesa. E’ ottimo nello scalare la tasca ed evitare la pressione avversaria grazie ad un eccellente footwork e nel realizzare lanci in corsa e da angolature poco ortodosse. Come visto nel Sugar Bowl 2020 contro Clemson, Justin Fields ha la capacità di allungare le difese verticalmente e “rompere” le partite grazie ad un braccio dotato di decise variazioni di velocità e grande potenza. Il buon dinamismo ed il fisico possente inoltre permettono a Fields di essere un’arma importante anche nel running game, sfaccettatura del gioco nella quale riesce a lasciare il segno sia sulle “corse disegnate” che in quelle improvvisate per evadere dalla pressione. Uno dei pochi tratti negativi del gioco di Justin Fields è rappresentato dall’eccessivo ammontare di tempo speso prima di rilasciare i lanci: ad Ohio State infatti il vasto utilizzo di “option-route” (nelle quali il quarterback deve attendere che il ricevitore legga la difesa per decidere la traccia da correre) e la sua tendenza a tenere la palla fino ad avere la sicurezza di aver preso la giusta decisione sono fattori che lo hanno spesso portato a lanciare in ritardo, cosa non concessa in NFL ma ampiamente aggiustabile. Justin Fields è un quarterback dotato di arm talent di alto livello ed un gioco molto rifinito sia nel passing game che sulle corse. Fields dovrebbe cominciare la sua prima stagione alle spalle di un veterano e compiere qualche piccolo aggiustamento sui tempi di rilascio ma è un prospetto abbastanza maturo da potersi guadagnare il posto di titolare già nel suo anno da rookie.

Statistiche 2019: 14 partite, 67.2 comp%, 3273 yds, 41 TD, 3 INT, 92.1 QBR, 484 rush yds, 10 TD

Statistiche 2020: 8 partite, 70.2 comp %, 2100 yds, 22 TD, 6 INT, 91.7 QBR, 383 rush yds, 5 TD

Grade: 8.2

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Il suo gioco ricorda: Dak Prescott

Curiosità: Justin Fields è stato un prospetto molto quotato anche nel baseball, l’ex quarterback di Ohio State è stato indeciso fino al suo ultimo di liceo se optare per una carriera nel football o sul diamante.

Zach Wilson

BYU – 1.87m/95kg – Junior (1999) – Top-10

La prima qualità che emerge dal gioco di Zach Wilson è l’arm talent. Wilson possiede un talento naturale che gli permette di collocare il pallone con facilità in ogni angolo del campo, riuscendo a raggiungere con un rapido colpo di polso tutte le tipologie di tracce corse dai ricevitori. Il talento del suo braccio è ben rifinito e gli permette di produrre lanci di altissima qualità anche dalle angolature più difficili ed inaspettate. All’interno della tasca, Wilson riesce a muoversi con estrema sicurezza, evitando la pressione dei difensori grazie a degli ottimi riflessi ed una buona mobilità che lo rendono molto difficile da arginare. Il suo atletismo ed il controllo del corpo lo rendono un’arma incredibilmente pericolosa anche fuori dalla tasca e sui lanci in corsa, dove riesce a mantenere perfettamente precisione e potenza. Wilson è un quarterback creativo, capace di uscire dal copione ed avere guizzi geniali, ma spesso abusa di questa capacità, finendo per complicare la giocata ed essere confusionario nella tasca. Un altro tratto da migliorare del gioco di Wilson è la precisione sui lanci corti, troppo spesso non mette il ricevitore in posizione per guadagnare yard dopo la ricezione. Inoltre, protetto da una linea offensiva eccellente e giocando contro avversari di medio livello, Wilson non ha ancora avuto l’occasione di affrontare difese veramente temibili. L’ex quarterback di BYU è un ottimo passatore che incarna alla perfezione il concetto di “quarterback moderno” ed ha tutte le carte in regola per guadagnarsi il posto da titolare nel suo anno da rookie, anche se dovrebbe cominciare alle spalle di un veterano.

Statistiche 2018: 9 partite, 65.9 comp%, 1578 yds, 12 TD, 3 INT, 67.5 QBR, 221 rush yds, 2 TD

Statistiche 2019: 9 partite, 62.4 comp%, 2382 yds, 11 TD, 9 INT, /, 167 rush yds, 3 TD

Statistiche 2020: 12 partite, 73.5 comp%, 3692 yds, 33 TD, 3 INT, 88.6 QBR, 254 rush yds, 10 TD

Grade: 7.4

Il suo gioco ricorda: Tony Romo

Curiosità: Soprannominato “The Mormon Manziel”, ovvero “Il Manziel dei Mormoni”, per via del suo stile di gioco a detta di molti simile a quello dell’ex quarterback dei Cleveland Browns e per l’ateneo frequentato da Wilson, la Brigham Young University, legata alla “Chiesa dei Mormoni”.

Scheda

Trey Lance

North Dakota State – 1.93m/103kg – Sophomore (opt-out) (2000) – Top-10

Trey Lance è il diamante grezzo di questo Draft. Lance è il quarterback più dotato e disciplinato nel running game del Draft 2021 ed uno dei migliori nell’ultimo lustro. Al di fuori della tasca Trey Lance è dinamico, in grado di improvvisare, resistente ai colpi dei difensori ed elusivo, andando a comporre un pacchetto che lo renderebbe sin da subito uno dei quarterback più pericolosi sulle corse in NFL. Lance è in grado di manovrare la tasca con un ottimo footwork, ma è eccellente anche sui lanci in corsa dove mantiene grande controllo e precisione. Un tratto di spicco del suo profilo è la capacità di giocare un football pulito e ragionato, prendendo le giuste decisioni, aspetto che gli ha permesso di concludere la stagione 2019 con zero intercetti subiti. Il gioco dell’ex quarterback di North Dakota State tuttavia presenta ancora qualche piccola macchia, soprattutto dal punto di vista della precisione nel range intermedio e della scansione della giocata offensiva, nella quale spesso si arena alla prima lettura. Inoltre la poca esperienza (ha disputato solo una partita nel 2020 a causa della cancellazione della stagione) lo porta ad avere molta meno esperienza rispetto ad altri profili di questa classe. Lance possiede il braccio più potente della classe 2021, ma al contrario di Lawrence, Fields e Wilson, ha un tocco più grezzo, a volte infatti incontra difficoltà nel variare la velocità del pallone in base ai diversi tipi di lanci. Considerata anche la poca esperienza ed il livello di competizione non elevato affrontato, il quarterback dovrebbe sedere alle spalle di un veterano per mettere in atto i pochi aggiustamenti richiesti prima di prendere le redini della squadra, ma non è escluso che possa vedere il campo già nel suo anno da rookie. Trey Lance ha nelle corde la capacità di “rompere” le partite con le sue gambe e punire le difese grazie ad un gioco verticale aggressivo e consapevole.

Statistiche 2019: 16 partite, 66.9 comp%, 2786 yds, 28 TD, 0 INT, /, 1100 rush yds, 14 TD

Grade: 7.6

Il suo gioco ricorda: Cam Newton

Curiosità: Prima di approdare a North Dakota State come quarterback, le uniche offerte ricevute da Trey Lance da parte di atenei rinomati furono per giocare da linebacker o safety. Lance decise di optare per un ateneo più piccolo scommettendo su sé stesso come quarterback.

Mac Jones

Alabama – 1.91m/97kg- Redshirt junior (1998) – Primo giro

Dopo aver aspettato la sua opportunità per due stagioni, Mac Jones si è visto protagonista di un’annata di altissimo livello tra le mani del guru offensivo Steve Sarkisian. Il sistema offensivo di Alabama basato su RPO e lanci veloci ha valorizzato i suoi tratti forti e nascosto in parte i punti deboli del suo gioco. Il braccio di Mac Jones è di gran lunga meno potente e versatile rispetto a quelli di Lawrence, Fields, Wilson e Lance, ma il suo rilascio rapido, la capacità di saper leggere le difese, di proseguire tra le letture e quella di sfornare lanci precisi con frequenza gli forniscono il potenziale per diventare un quarterback titolare in NFL. Mac Jones è un tradizionale quarterback da tasca che riesce ad avere successo contro la pressione grazie ad un buon footwork e la capacità di scansionare rapidamente il campo prendendo la giuste decisioni, ma al di fuori della tasca il suo gioco ha limiti enormi. Il braccio nella media ed uno scarso atletismo lo portano ad essere molto più vicino ad un classico quarterback da “West Coast offense” più che ad un quarterback moderno con un potente braccio in grado di “rompere” le partite, capace di estendere le giocate con le proprie gambe e rappresentare una minaccia nel gioco di corse. La maggior parte del lavoro di Mac Jones è arrivato nel range corto/intermedio, ma il quarterback, seppur sporadicamente, ha messo in mostra anche un buon tocco sui lanci lunghi, nonostante forza e velocità dei lanci al di sotto della media. L’ex talento di Alabama si prospetta come un quarterback da sistema in NFL, ma se affiancato dai giusti comprimari, ha il potenziale per affermarsi grazie ad ottime doti nella tasca e grande precisione. Con ogni probabilità verrà fatto maturare alle spalle di un veterano prima di essere schierato come titolare, ma potrebbe vedere il campo nel suo anno da rookie.

Statistiche 2020: 13 partite, 77.4 comp%, 4500 yds, 41 TD, 4 INT, 96.1 QBR, 14 rush yds, 1 TD

Grade: 6.6

Il suo gioco ricorda: Andy Dalton

Curiosità: Prima di ottenere il posto da titolare, Mac Jones ha fatto da chioccia a Jalen Hurts e Tua Tagovailoa ad Alabama. Tutti e tre sono diventati nel corso della loro carriera collegiale finalisti per l’Heisman Trophy, il premio attribuito al miglior giocatore della stagione di college football.

Scheda

Kyle Trask

Florida – 1.96m/109kg – Redshirt senior (1998) – Secondo/terzo giro

Nel corso di una stagione Kyle Trask è passato dall’essere un backup a diventare un finalista per l’Heisman Trophy. Nella sua prima stagione da titolare in carriera, Trask ha vissuto un’esplosione offensiva, supportato da target di prim’ordine del calibro di Kyle Pitts e Kadarius Toney. Trask ha dimostrato di saper operare nella tasca con sicurezza, riuscendo a risultare molto efficace nel range corto ed intermedio. La presenza di ottimi playmaker offensivi nel passing game verticale hanno portato Trask ad osare di più anche sui lanci profondi, raccogliendo anche risultati accettabili grazie al buon tocco, ma la potenza del braccio e la velocità dei lanci sono nella media. I tratti che l’NFL contemporanea chiede sempre di più ai quarterback al fine di eccellere, ovvero atletismo, capacità di saper improvvisare creando ed estendendo le giocate, e braccio potente, coincidono con le più grandi debolezze di Kyle Trask, oltre ai problemi nel mettere i ricevitori in posizione per guadagnare yard dopo la ricezione. Sotto pressione, Kyle Trask è apparso spesso in grande difficoltà, a causa della ridotta mobilità e di un footwork decisamente lento. Il prospetto di Florida è un puro quarterback da tasca in grado di operare sui tre livelli della difesa in modo accettabile e scansionare bene il campo, si prospetta come un quarterback da sistema. Per lui sarà necessario maturare alle spalle di un veterano prima di ricevere una chance da titolare e potrebbe non vedere il campo nel suo anno da rookie.

Statistiche 2019: 12 partite, 66.9 comp%, 2941 yds, 25 TD, 7 INT, /, 8 rush yds, 4 TD

Statistiche 2020: 12 partite, 68.9 comp%, 4283 yds, 43 TD, 8 INT, 88.5 QBR, 50 rush yds, 3 TD

Grade: 5.75

Il suo gioco ricorda: Jimmy Garoppolo

Curiosità: Kyle Trask, comprendendo anche la sua carriera liceale, ha giocato la sua prima stagione intera da titolare in carriera nel 2020. Alla Manvel High School infatti Trask ha fatto da riserva a D’Eriq King, attuale quarterback dei Miami Hurricanes, mentre nei primi due anni da college a Florida ha fatto da chioccia a Feleipe Franks.

Davis Mills

Stanford – 1.93m/96kg – Senior (1998) – Secondo/terzo giro

Nel corso della sua esperienza collegiale a Stanford, Davis Mills ha annoverato soltanto undici partite da titolare, raggiungendo Trey Lance e Jamie Newman tra i quarterback del Draft 2021 con meno esperienza. Mills alterna colpi da starter NFL ad errori molto preoccupanti e sono proprio la sua discontinuità (soprattutto dal punto di vista della precisione) ed inesperienza a tenerlo più in basso rispetto agli altri prospetti. L’ex quarterback di Stanford è un pocket passer, sa manovrare la tasca, è efficace nel passing game rapido ed ha un braccio tra i migliori cinque di questa classe 2021, dotato di potenza e buon tocco. Mills mantiene potenza in ogni zona del campo, aggiungendo al suo repertorio un considerevole numero di lanci sorprendenti da angolature poco ortodosse. Così come per gli altri pocket passer di questa classe però, i limiti di Mills emergono nel gioco al di fuori dalla tasca. La precisione del prospetto di Stanford cala drasticamente sui lanci in corsa, così come la mobilità sotto la media non gli permette di estendere le giocate in modo credibile con le proprie gambe e risultare un pericolo nel gioco di corse. Inoltre, la troppa consapevolezza nel talento del suo braccio porta troppo spesso Mills a forzare giocate che rischiano di trasformarsi in intercetti. Davis Mills possiede un braccio molto interessante ed il potenziale per diventare un titolare in NFL, ma al fine di raggiungere quel potenziale dovrà trovare una costanza nelle prestazioni che non ha mai avuto nel corso della sua carriera collegiale e velocizzare il suo processo di scansionamento del campo, tra le altre cose. Mills dovrà fare un considerevole passo in avanti per diventare uno starter e dovrà trascorrere le prime fasi della sua carriera alle spalle di un veterano.

Statistiche 2019: 8 partite, 65.6 comp%, 1960 yds, 11 TD, 5 INT, 76.9 QBR, 44 rush yds, 0 TD

Statistiche 2020: 5 partite, 66.2 comp%, 1508 yds, 7 TD, 3 INT, /, 37 rush yds, 3 TD

Grade: 5.9

Il suo gioco ricorda: Kirk Cousins

Curiosità: In uscita dal liceo, Davis Mills è stato classificato come il miglior prospetto del 2017 nel ruolo di quarterback, davanti ad altri prospetti liceali di livello del calibro di Tua Tagovailoa, Jake Fromm, Tate Martell e Kellen Mond. Successivamente gli infortuni hanno frenato la sua ascesa al college.

Kellen Mond

Texas A&M – 1.88m/98kg – Senior (1999) – Secondo/terzo giro

Kellen Mond è uno dei quarterback con più esperienza di questo Draft, avendo disputato tre stagioni da titolare a Texas A&M. Nel corso dei tre anni da titolare tuttavia, Mond non ha mai compiuto il tanto atteso salto di qualità, mantenendo in gran parte le stesse tendenze e gli stessi difetti. Mond ha spesso mostrato tratti da game manager, mostrandosi efficiente nel condurre le partite senza rischiare di commettere un elevato numero di turnover e riuscendo a creare in corsa, ma il suo braccio è uno dei più altalenanti di questa classe, in quanto alterna colpi da titolare NFL ad errori di precisione e tempismo molto importanti. L’ex quarterback di Texas A&M è grezzo nel manovrare la tasca a causa di un footwork inefficiente, ma al di fuori di essa, può affidarsi alla sua mobilità per estendere le giocate. Mond nel braccio possiede buona potenza e tocco ma la precisione è altalenante, inoltre il prospetto di Texas A&M passa ancora da momenti di efficienza dovuti a lanci sorprendenti ed un buon ritmo nel passing game a difficoltà enormi nel tenere in vita i drive con troppa frequenza, in un percorso che non lo ha mai visto dare più continuità al suo gioco. Se nel range corto ed intermedio Mond riesce ad esprimersi al meglio, l’apporto dato dal quarterback sui lanci profondi è stato di gran lunga minore, nonostante un braccio con potenziale. Tra le mani del giusto coaching staff, Mond potrebbe essere plasmato in un quarterback titolare partendo da una buona base data dai mezzi fisici, ma avrà bisogno di rifinire il suo gioco in modo importante dal punto di vista tecnico. Per fare il salto di qualità definitivo, Mond dovrà fare più affidamento sui suoi mezzi e cercare di diventare più “playmaker” migliorando però il footwork e procedendo in modo più spedito tra le letture.

Statistiche 2018: 13 partite, 57.3 comp%, 3107 yds, 24 TD, 9 INT, 73.9 QBR, 474 rush yds, 7 TD

Statistiche 2019: 13 partite, 61.6 comp%, 2897 yds, 20 TD, 9 INT, 73.5 QBR, 501 rush yds, 8 TD

Statistiche 2020: 10 partite, 63.3 comp%, 2282 yds, 19 TD, 3 INT, 74.9 QBR, 294 rush yds, 4 TD

Grade: 5.8

Il suo gioco ricorda: DeShone Kizer

Curiosità: Kellen Mond ha vissuto la sua carriera liceale idolatrando Deshaun Watson, tanto da spingerlo a pensare di lasciare Baylor (l’ateneo per il quale decise di giocare prima di optare per Texas A&M) per approdare a Clemson, dove però si sarebbe dovuto scontrare con Trevor Lawrence per il posto da titolare.

Jamie Newman

Wake Forest/Georgia – 1.90m/96kg – Redshirt senior (opt-out) (1997) – Quarto/quinto giro

Jamie Newman ha messo in mostra dei tratti di gioco molto interessanti nel suo unico anno da titolare al college, tratti che lo rendono uno dei quarterback “da sviluppare” più interessanti di questa classe. Newman ha un ottimo braccio ed è una minaccia credibile sulle corse. Deve migliorare precisione e tempismo nel range medio-corto, mentre sui lanci a lunga gittata può già contare su un sorprendente mix di potenza e precisione. Il prospetto di Wake Forest è ancora molto grezzo nello scansionare le difese e nel decision making, inoltre mostra imprecisione ed un tocco pesante nei lanci corti ed intermedi, tratti che se non migliorati potrebbero generare un alto numero di turnover, ma il braccio versatile e la sua dinamicità rappresentano un punto di partenza solido su cui costruire. Jamie Newman possiede le caratteristiche per poter far bene sia dalla tasca, nella quale ha messo in mostra un footwork agile ma ancora troppo improvvisato per poterla manovrare in modo efficace con frequenza, che all’esterno di essa, dove può estendere le giocate ed affidarsi al suo braccio per creare gioco. Nel suo anno da titolare a Wake Forest, Newman ha mostrato tendenze da gunslinger, affidandosi ad un aggressivo gioco verticale caratterizzato da buona potenza e tocco. Jamie Newman è un quarterback moderno che dovrà sgrezzare il suo gioco in modo importante prima di poter competere per un posto da titolare, ma se sviluppato nel giusto modo, potrebbe diventare un titolare in NFL in futuro.

Statistiche 2019: 12 partite, 60.9 comp%, 2868 yds, 26 TD, 11 INT, 63.5 QBR, 574 rush yds, 6 TD

Grade: 5.7

Il suo gioco ricorda: Jameis Winston

Curiosità: Nel 2020 Jamie Newman si è trasferito da Wake Forest a Georgia, ma prima che la stagione iniziasse, il quarterback ha fatto opt-out, non indossando mai di fatto la divisa dei Bulldogs.

Ian Book

Notre Dame – 1.83m/92kg – Senior (1998) – Quinto/sesto giro

Ian Book ha avuto una carriera di successo a Notre Dame, dove si è affermato come un buon game manager in grado di tenere in partita gli Irish in innumerevoli occasioni grazie al suo gioco conservativo. Book possiede la capacità di estendere le giocate con le proprie gambe ed è preciso nel range corto ed intermedio, ma potenza e versatilità del braccio sono ampiamente sotto la media, in un pacchetto che si prospetta prefetto per occupare il ruolo di riserva in NFL. Come dimostrato nella stagione 2020 l’ex quarterback di Notre Dame è in grado di evadere dalla pressione ed estendere le giocate e quando in ritmo riesce a condurre in modo credibile il passing game tramite lanci rapidi. I limiti del gioco di Book sono evidenti, il quarterback non rappresenta una minaccia nel passing game profondo, ha un tocco decisamente grezzo e non possiede il giusto guizzo per creare le giocate, optando per uno stile molto più conservativo improntato sul gestire i drive senza commettere turnover. L’ex giocatore degli Irish si prospetta come un buona riserva a lungo termine in NFL che potrebbe ritagliarsi qualche partenza da titolare nel corso della sua carriera.

Statistiche 2018: 10 partite, 68.2 comp%, 2628 yds, 19 TD, 7 INT, 80.1 QBR, 280 rush yds, 4 TD

Statistiche 2019: 13 partite, 60.2 comp%, 3034 yds, 34 TD, 6 INT, 76.3 QBR, 546 rush yds, 4 TD

Statistiche 2020: 12 partite, 64.6 comp%, 2830 yds, 15 TD, 3 INT, 84.0 QBR, 485 rush yds, 9 TD

Grade: 5.3

Il suo gioco ricorda: Colt McCoy

Curiosità: Nonostante sia una statistica priva di senso nei termini della valutazione dei prospetti, Ian Book è il quarterback con più partite vinte nella storia di Notre Dame (ben 30), superando così i numeri di altri storici quarterback dei Fighting Irish del calibro di Joe Montana, Brady Quinn, Tom Clements e Ron Powlus.

Feleipe Franks

Arkansas – 1.98m/108kg –  Senior (1997) – Sesto/settimo giro/undrafted

Feleipe Franks ha trascorso i primi tre anni della sua carriera a Florida, salvo poi trasferirsi ad Arkansas per il suo ultimo anno di college dopo aver subito un grave infortunio nel 2019. La carriera collegiale di Franks è stata caratterizzata da alti e bassi, il prospetto dei Razorbacks possiede tratti fisici sopra la media, tra cui una buona mobilità, la capacità di estendere le giocate con le proprie gambe ed un arm talent degno di nota, ma è allo stesso tempo estremamente grezzo dal punto di vista tecnico. Franks è in grado di sfuggire alla pressione e di manovrare la tasca, ha un braccio capace di generare buona velocità e colpire anche nel range lungo, tuttavia è estremamente lento nel scansionare le difese, è molto altalenante nel collocare il pallone con precisone e troppe volte mantiene lo sguardo fisso sulla sua prima lettura, fattori che in NFL lo trasformerebbero in una macchina da turnover. Franks possiede delle caratteristiche fisiche interessanti che potrebbero spingere una franchigia ad investire su di lui nei giri finali del Draft, ma per guadagnarsi un’opportunità da titolare dovrà compiere passi da gigante in quello che potrebbe sfociare in un lungo processo di ripulita del suo gioco.

Statistiche 2017: 11 partite, 54.6 comp%, 1438 yds, 9 TD, 8 INT, /, 20 rush yds, 0 TD

Statistiche 2018: 13 partite, 58.4 comp%, 2457 yds, 24 TD, 6 INT, 67.1 QBR, 350 rush yds, 7 TD

Statistiche 2020: 9 partite, 68.5 comp%, 2017 yds, 17 TD, 4 INT, 66.5 QBR, 204 rush yds, 1 TD

Grade: 5.2

Il suo gioco ricorda: Brock Osweiler (più atletico)

Curiosità: Nonostante non giochi a baseball dal suo ultimo anno di liceo, Feleipe Franks è stato scelto come lanciatore nel 31esimo giro del Draft 2019 della MLB dai Boston Red Sox.

Shane Buechele

SMU – 1.85m/93kg – Senior (1998) – Sesto/settimo giro/undrafted

Dopo aver lasciato Texas, Shane Buechele è esploso a SMU, in un sistema offensivo basato sull’air-raid. Buechele è un gunslinger, un quarterback che cerca la giocata che “rompe” la partita appena ne ha occasione, aumentando dunque il rischio di turnover. Buechele ha un braccio molto potente, grazie al quale riesce a produrre lanci lunghi sia dalla tasca che in corsa. L’ex titolare di SMU è un quarterback grezzo nella tasca, dove non può contare su un buon footwork e presenta seri problemi di precisione. Se da una parte Buechele possiede un accettabile arm talent, dall’altra non è un quarterback disciplinato nell’evitare le pressioni e condurre i drive con ritmo. La capacità di creare big play potrebbe spingere qualche squadra a scommettere su Buechele negli ultimi giri del Draft, ma i limiti del quarterback sembrano troppi grandi per permettergli di avere una carriera da titolare in NFL.

Statistiche 2016: 12 partite, 60.4 comp%, 2958 yds, 21 TD, 11 INT, 54.3 QBR, 161 rush yds, 2 TD

Statistiche 2019: 13 partite, 62.7 comp%, 3929 yds, 34 TD, 10 INT, 72.5 QBR, 105 rush yds, 2 TD

Statistiche 2020: 10 partite, 65.4 comp%, 3095 yds, 23 TD, 6 INT, 76.3 QBR, 105 rush yds, 2 TD

Grade: 5.1

Il suo gioco ricorda: C.J. Beathard

Curiosità: Il padre di Shane Buechele, Steve Buechele, ha frequentato Stanford ed è stato un giocatore ed allenatore di baseball in MLB. A Stanford, Steve era compagno di stanza dell’hall of famer John Elway, con il quale è ancora amico. Lo stesso Elway ha osservato ed aiutato Shane durante la sua carriera collegiale.

Altri quarterback degni di nota

Sam Ehlinger (Texas – 1.91m/102kg – Senior (1998) – Sesto/settimo giro/undrafted): Sam Ehlinger è un quarterback molto atletico, protagonista assoluto nel running game, aspetto del gioco al quale si affida però decisamente troppo. Ehlinger ha un braccio nella media e svolge la maggior parte del suo lavoro nel range medio-corto, ma ha grandi problemi di precisione ed è molto confusionario nel suo gioco: riesce ad estendere le giocate bene improvvisando ma opta spesso per correre anche in tasche pulite. Ha giocato concetti offensivi molto semplici e pecca nel lanciare con il tempismo giusto. Ehlinger è estremamente rinomato per la sua leadership, in NFL ha il potenziale per diventare un quarterback di riserva ma visto il suo atletismo molte squadre potrebbero pensare di usarlo come “asso nella manica” in stile Taysom Hill.

Najee Harris

Alabama – 1.88m/104kg – Senior (1998) – Primo/secondo giro

Quello di Najee Harris è il nome di spicco di questa classe di running back. L’ex stella di Alabama è un vero workhorse e raramente esce dal campo, visto l’apporto che è in grado di fornire sia in fase di ricezione che di bloccaggio. Nonostante la stazza possente, Harris è elusivo, atletico ed incredibilmente difficile da arginare in corsa, grazie alla combinazione di forza e controllo totale del corpo che gli permette di essere molto efficace nel rompere i tackle. Il running back californiano è anche uno corridori più versatili di questo Draft 2021, in quanto ad Alabama, seppur supportato da una linea offensiva stellare, ha dimostrato di poter avere successo correndo in qualsiasi tipo di schema di bloccaggio: Harris ha una buona velocità laterale per attaccare l’esterno e dei piedi rapidi per mettere a segno tagli efficaci resistendo ai colpi dei difensori nelle corse interne. Al suo pacchetto completo da corridore, Najee Harris aggiunge dei buoni tratti anche in fase di ricezione: il prospetto di Alabama è ancora grezzo come route runner e la corporatura massiccia rallenta la sua fluidità nel tagliare le tracce, ma Harris è dotato di ottime mani in uscita dal backfield che gli permettono di essere un buon target su checkdown e screen, con occasionali schieramenti nella slot e sull’esterno. Il running back riesce a sfruttare la sua fisicità anche in fase di bloccaggio, dove, seppur con una tecnica migliorabile, si presenta come una pedina affidabile. Najee Harris è un running back fisico, ottimo anche nei pressi della goal line, con buona visione di gioco e consapevole pazienza, tratto che spesso lo porta ad attendere lo sviluppo della giocata dietro la linea offensiva per poi colpire con forza il varco selezionato. Harris non è un running back esplosivo da big play ed ha una velocità lineare sotto la media, ma è un prospetto di ottimo livello in grado di poter sopportare un alto numero di tocchi guidando un backfield NFL da running back primario sin dal suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 117 car, 783 rush yds, 6.7 avg, 4 rush TD, 4 rec, 7 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2019: 209 car, 1224 rush yds, 5.9 avg, 13 rush TD, 27 rec, 304 rec yds, 7 rec TD

Statistiche 2020: 251 car, 1466 rush yds, 5.8 avg, 26 rush TD, 43 rec, 425 rec yds, 4 rec TD

Grade: 7.4

Il suo gioco ricorda: David Johnson

Curiosità: Nel 2020, Najee Harris è diventato il leader per yard corse in carriera nella storia degli Alabama Crimson Tide. Con 3843 yard corse, Najee Harris ha superato i numeri messi a referto da leggende dell’ateneo del calibro di Derrick Henry, Shaun Alexander, Mark Ingram e Trent Richardson.

Scheda

Travis Etienne

Clemson – 1.78m/97kg – Senior (1999) – Primo/secondo giro

Il fedele scudiero di Trevor Lawrence a Clemson è un giocatore esplosivo, dinamico e versatile. L’innata esplosività rende Etienne un running back molto pericoloso in quanto capace di mettere a segno big play con alta frequenza, soprattutto sulle corse esterne, zona che Etienne raggiunge facilmente con un’eccellente agilità laterale, poi per far valere accelerazione e velocità lineare sopra la media che lo rendono estremamente difficile da arginare a campo aperto. Nel corso dei suoi quattro anni trascorsi a Clemson, Travis Etienne ha dimostrato di poter produrre su qualsiasi tipo di corsa, mettendosi in mostra come un running back molto versatile. Nonostante Etienne abbia sempre mostrato delle buoni mani e la capacità di creare yard dopo la ricezione, nelle ultime due stagioni il prospetto di Clemson ha fatto miglioramenti esponenziali anche nel correre le tracce, ampliando il suo bagaglio di route. Le capacità in fase di ricezione hanno portato i Tigers a schierarlo nella slot per sfruttare gli accoppiamenti difensivi favorevoli con i linebacker e, seppur sporadicamente, sull’esterno. Con il pallone in mano Etienne è uno dei giocatori più elettrici di questo Draft, possiede un grande equilibrio che gli permettere di resistere ai colpi dei difensori ed è in grado di rompere tackle con il suo atletismo. Il running back tuttavia possiede una visione di gioco nella media, aspetto che lo ha portato sia ad avere difficoltà nel riconoscere le mosse delle difese in fase di bloccaggio, aspetto nel quale ha grandi lacune, che nelle corse tra i tackle, dove dovrebbe mantenere più pazienza nello scansionare la linea di scrimmage, senza fare totale affidamento all’istinto. A Clemson, Travis Etienne non ha mai avuto a che fare con un alto numero di tocchi per partita, aspetto che in NFL lo potrebbe portare a diventare un dinamico running back complementare da affiancare ad un pari ruolo più fisico. Tuttavia, al Pro Day di Clemson, Etienne si è presentato con sei chilogrammi in più di massa, avvicinandosi maggiormente ad un fisico in grado di poter sopportare un numero più alto di tocchi su tutti e tre i down. Etienne ha il potenziale per diventare un’arma offensiva totale in NFL ed è abbastanza maturo da potersi ritagliare un ruolo importante già nel suo anno da rookie, con la possibilità di diventare un workhorse in futuro.

Statistiche 2018: 204 car, 1658 rush yds, 8.1 avg, 24 rush TD, 12 rec, 78 rec yds, 2 rec TD

Statistiche 2019: 207 car, 1614 rush yds, 7.8 avg, 19 rush TD, 37 rec, 432 rec yds, 4 rec TD

Statistiche 2020: 168 car, 914 rush yds, 5.4 avg, 14 rush TD, 48 rec, 588 rec yds, 2 rec TD

Grade: 7.1

Il suo gioco ricorda: Reggie Bush

Curiosità: Travis Etienne è il leader di tutti i tempi della American Atlantic Conference (ACC) per yard corse.

Scheda

Javonte Williams

North Carolina – 1.78m/100kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

Dopo due stagioni anonime a North Carolina, Javonte Williams si è reso protagonista di una crescita esponenziale nel 2020, entrando nel Draft come uno dei running back più sottovalutati e con più potenziale. Javonte Williams è un running back fisico, dotato di un grande equilibrio, resistente ai colpi e fenomenale nel rompere i tackle, producendo yard dopo il contatto. Il prospetto dei Tar Heels è versatile e riesce a produrre su ogni tipo di corsa grazie all’ottima visione di gioco, ma eccelle nel primo taglio, dove fa valere l’eccellente footwork per colpire il varco e creare yard. Con il pallone in mano Williams è elusivo, cerca il contatto e rompe i tackle grazie ad un fisico massiccio. Williams non è esplosivo ed ha una velocità nella media, ma la buona accelerazione e la resistenza ai colpi gli permettono comunque di generare big play. In fase di ricezione Williams possiede delle buoni mani, nonostante debba migliorare la coordinazione oculo-manuale e la precisione nel correre le tracce, mentre nei blocchi fa valere il fisico ed una tecnica accettabile ma comunque migliorabile. Nonostante al college Williams abbia occupato il ruolo di running back complementare condividendo il backfield con Michael Carter, Williams possiede tutte le caratteristiche ed il potenziale per sopportare un alto numero di tocchi e diventare un workhorse sin dal suo anno da rookie, ma per raggiungere questo potenziale saranno necessari dei miglioramenti in fase di ricezione. Inizialmente potrebbe essere affiancato ad un running back più abile nel gioco aereo.

Statistiche 2019: 166 car, 933 rush yds, 5.6 avg, 5 rush TD, 17 rec, 176 rec yds, 1 rec TD

Statistiche 2020: 157 car, 1140 rush yds, 7.3 avg, 19 rush TD, 25 rec, 305 rec yds, 3 rec TD

Grade: 7.2

Il suo gioco ricorda: Kareem Hunt

Curiosità: Javonte Williams ha chiuso la sua carriera collegiale mettendo a referto una prestazione da 236 yard corse e 3 touchdown contro Miami, aiutando North Carolina a vincere l’Orange Bowl.

Scheda

Kenneth Gainwell

Memphis – 1.80m/92kg – Sophomore (opt-out) (1999) – Terzo/quarto giro

Kenneth Gainwell è il miglior running back in fase di ricezione di questo Draft 2021. Nel corso della sua carriera collegiale, Gainwell ha giocato con un peso intorno agli 85 chilogrammi, massa che gli procurato difficoltà nel resistere a lungo ai colpi dei difensori e produrre yard dopo il contatto. Tuttavia al Pro Day di Memphis, Gainwell si è presentato con sette chilogrammi in più, un peso che potrà permettergli di sopportare un carico di tocchi più importante in NFL. Kenneth Gainwell incarna alla perfezione il prototipo di running back moderno: è esplosivo, dotato di accelerazione e velocità lineare sopra la media, ha un ottima visione di gioco ed è un arma letale nel gioco aereo. Gainwell svolge un ottimo lavoro nello scansionare la linea offensiva e gioca un football molto ragionato, agendo difficilmente di puro istinto e con il pallone in mano è in grado di rompere tackle e generare grandi guadagni grazie ad un elusività di alto livello. Il gioco di Gainwell in fase di ricezione è decisamente rifinito, il prospetto di Memphis è stato spesso allineato nella slot per creare mismatch ed è un route runner preciso ed in grado di creare separazione. In fase di bloccaggio l’ex running back di Memphis ha avuto difficoltà dal punto di vista fisico, ma l’aumento della massa potrebbe semplificargli il lavoro. Gainwell ha il potenziale per guadagnarsi un carico di lavoro significativo in NFL, nonostante inizialmente potrebbe essere relegato ad un ruolo minore con un coinvolgimento nel passing game. L’aggiunta di massa e forza fisica dopo aver fatto opt-out nel 2020 potrebbe giocare un ruolo chiave nel suo passaggio in NFL e per delineare meglio quello che potrà essere il suo potenziale in termini di carico di lavoro, che si potrebbe avvicinare a quello di un workhorse nel caso di un rafforzamento significativo. La fisicità rappresenta il punto di domanda più ingombrante del suo profilo, ma Gainwell possiede tutte le caratteristiche per poter diventare un’interessante arma offensiva totale.

Statistiche 2019: 231 car, 1459 rush yds, 6.3 avg, 13 rush TD, 51 rec, 610 rec yds, 3 rec TD

Grade: 6.6

Il suo gioco ricorda: Austin Ekeler

Curiosità: Nel match contro Tulane del 2019, Kenneth Gainwell è diventato il primo running back dal 1997 a mettere a referto 100 yard su corsa e 200 su ricezione in una partita di college football.

Scheda

Michael Carter

North Carolina – 1.73m/90kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

Nel suo ultimo anno di college Michael Carter ha condiviso il backfield con Javonte Williams, mettendosi in mostra come un ottimo running back complementare in grado di produrre in fase di ricezione. Carter è dotato di un’ottima visione di gioco, è in grado di avere successo sia sulle corse interne che su quelle esterne grazie alla capacità di leggere i blocchi, all’agilità laterale e la rapidità del suo primo taglio. A campo aperto Michael Carter è dotato di accelerazione e velocità lineare nella media, ma comunque sufficienti per mettere a segno corse importanti. L’ex giocatore dei Tar Heels rappresenta un’arma significativa anche nel gioco aereo grazie a delle mani affidabili ed un route running preciso che ha portato North Carolina ad allinearlo nella slot per sfruttare i mismatch con i difensori avversari. Tuttavia il fisico decisamente non possente limita le possibilità di Carter, in quanto il running back non è particolarmente resistente ai colpi dei difensori e non è un grande produttore di yard dopo il contatto. La fisicità sotto la media lo porta anche ad avere problemi in fase di bloccaggio. L’assenza di forza fisica di livello ed i tratti citati complicano le possibilità di Michael Carter di poter diventare un workhorse in NFL, ma per le franchigie intente ad utilizzare un backfield a due teste, Carter ha tutte le carte in regola per diventare un comprimario perfetto affiancato ad un pari ruolo più fisico e per potersi ritagliare un ruolo già nel suo anno da rookie.

Statistiche 2019: 177 car, 1003 rush yds, 5.7 avg, 3 rush TD, 21 rec, 154 rec yds, 2 rec TD

Statistiche 2020: 156 car, 1245 rush yds, 8.0 avg, 9 rush TD, 25 rec, 257 rec yds, 2 rec TD

Grade: 6.55

Il suo gioco ricorda: Devonta Freeman

Curiosità: Nel corso dei suoi quattro anni spesi a North Carolina, Michael Carter ha rappresentato una figura di riferimento per la sua leadership nello spogliatoio. L’head coach dei Tar Heels, Mack Brown ha dichiarato: “La squadra che lo prenderà sarà molto fortunata, Michael è un talento speciale sia dentro che fuori dal campo”.

Rhamondre Stevenson

Oklahoma – 1.83m/103kg – Senior (1998) – Terzo/quarto giro

Nel corso della sua carriera collegiale, Rhamondre Stevenson ha giocato intorno ai 113 chilogrammi, peso che limitava in parte la sua mobilità, ma alle misurazioni ufficiali del Pro Day di Oklahoma si è presentato con dieci chilogrammi in meno, rendendosi protagonista di un’evoluzione interessante. Rhamondre Stevenson è un running back fisico, ottimo nel sopportare i colpi dei difensori e produrre yard dopo il contatto, ma anche versatile in fase di ricezione, completando un pacchetto di tutto rispetto. Con un’agilità laterale inferiore alla media, Stevenson è stato principalmente utilizzato su corse interne, mettendosi in mostra come un affidabile corridore nord-sud. Il prospetto dei Sooners ha accelerazione e velocità nella media, un’ottima visione di gioco e grande controllo del proprio corpo. Nonostante al college sia stato un ricevitore limitato dal punto di vista della precisione nell’eseguire le tracce a causa di una mobilità sotto la media, Stevenson possiede delle ottime mani e la capacità di rompere tackle, generare yard dopo il contatto e sfruttare la buona esplosività. Anche in fase di bloccaggio Stevenson ha mostrato dei buoni fondamentali, riuscendo a far valere fisicità, buona visione nel riconoscere le mosse delle difese e tecnica. Rhamondre Stevenson ha mostrato un dinamismo sorprendente già nella sua ultima stagione ad Oklahoma e l’alleggerimento fisico di fine stagione non potrà che semplificargli il lavoro. Il prospetto dei Sooners inizialmente potrebbe essere relegato ad un ruolo minore agendo alle spalle di un running back più dinamico ed abile nel gioco aereo, ma se Stevenson dovesse migliorare in fase di ricezione, avrebbe tutte le caratteristiche per potarsi ritagliare un ruolo da workhorse in futuro. Il numero di tocchi relativamente basso gestito al college lascia a Stevenson ancora molta benzina da spendere in NFL ed il suo potenziale è uno dei più sottovalutati di questa classe.

Statistiche 2020: 101 car, 665 rush yds, 6.6 avg, 7 rush TD, 18 rec, 211 rec yds, 0 rec TD

Grade: 6.49

Il suo gioco ricorda: Eddie Lacy

Curiosità: Rhamondre Stevenson è giunto nel circuito NCAA solo nel 2019, precedentemente, a causa di mancanza di offerte da parte di college NCAA, Stevenson giocava nel circuito dei Junior College, nel quale si mise in mostra come un prospetto meritevole di un posto in NCAA.

Trey Sermon

Ohio State – 1.83m/100kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

Trey Sermon si è reso protagonista di una crescita importante nel 2020, il suo primo anno ad Ohio State dopo essersi trasferito da Oklahoma, affermandosi come uno dei migliori runner “puri” di questo Draft. Sermon è un running back molto forte fisicamente ed efficace nei primi due down, come testimonia il suo utilizzo da parte dei Buckeyes. Ohio State ha sfruttato il suo skillset utilizzandolo principalmente su corse interne: Sermon non è un running back esplosivo, ma ha un buon footwork, uno stile di corsa fisico e svolge un ottimo lavoro nel produrre yard dopo il contatto grazie ad un buon equilibrio. Il prospetto nativo della Georgia tuttavia non è particolarmente veloce o dotato di un’accelerazione sopra la media. Sermon ha il fisico per sopportare un carico di lavoro importante in NFL, ma le difficoltà avute in fase ricezione potrebbero limitarne l’utilizzo sui terzi down: il running back infatti ha messo in mostra una coordinazione oculo-manuale sotto la media ed è macchinoso nel correre le tracce, rendendosi un target affidabile solo su checkdown. In fase di bloccaggio invece si è affermato come uno dei migliori di questa classe, grazie alla forza fisica ed una buona visione di gioco nel captare i movimenti delle difese. Nel corso della sua carriera collegiale Trey Sermon non è mai stato sottoposto ad un alto numero di tocchi, anche a causa di una serie di infortuni che non gli hanno mai permesso di giocare con costanza. Sermon potrebbe ritagliarsi un ruolo da workhorse solo con miglioramenti importanti in fase di ricezione, altrimenti potrebbe occupare un ruolo simile a quello visto nel 2020, ovvero da running back complementare affiancato ad un interprete più familiare con il gioco aereo, ruolo nel quale dovrebbe ritagliarsi uno spazio già nella sua stagione da rookie.

Statistiche 2017: 121 car, 744 rush yds, 6.1 avg, 5 rush TD, 16 rec, 139 rec yds, 2 rec TD

Statistiche 2018: 164 car, 947 rush yds, 5.8 avg, 13 rush TD, 12 rec, 181 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2020: 116 car, 870 rush yds, 7.5 avg, 4 rush TD, 12 rec, 95 rec yds, 0 rec TD

Grade: 6.45

Il suo gioco ricorda: Chris Carson

Curiosità: Durante il match contro Alabama valevole il titolo nazionale del 2020, Trey Sermon dalla sideline ha abbassato la testa per poi rialzarla guardando fisso nella telecamera accennando un sorriso. L’immagine si è presto trasformata in un “meme” virale sui social network.

Kylin Hill

Mississippi State – 1.80m/98kg – Senior (1998) – Quarto/quinto giro

Dopo una buona stagione 2019, Kylin Hill ha terminato in anticipo la sua stagione 2020 a causa di un infortunio seguito dalla scelta di fare opt-out. Il running back può contare su un footwork agile e leggero nelle prime fasi della corsa, Kylin Hill è un running back fisico, molto abile nel creare dopo il contatto e riesce ad avere successo sia sulle corse interne che esterne, sfruttando pazienza e visione di gioco per aspettare il giusto varco da sfruttare. Kylin Hill non è un running back esplosivo da big play, ma è un corridore che entra in ritmo corsa dopo corsa, forzando la difesa avversaria in attesa di trovare il giusto passo. Il prospetto di Mississippi State può diventare una pedina pericolosa anche in fase di ricezione dove può contare su un’ottima coordinazione oculo-manuale, tuttavia ha delle mani ancora grezze, così come il suo route running. La forza fisica e la buona visione di gioco si traducono anche in fase di bloccaggio, dove si è dimostrato una pedina in grado di riconoscere i movimenti della difesa e mettere a segno i blocchi. Kylin Hill non possiede velocità o accelerazione di alto livello ed il suo atletismo emerge solo a tratti, aspetti che non lo hanno reso un running back dinamico e continuo nelle sue prestazioni. Kylin Hill dovrà trovare più continuità, ma possiede il potenziale e la versatilità per poter guidare un backfield in NFL in futuro. Se non dovesse rifinire il suo gioco in fase di ricezione, Hill potrebbe essere relegato ad un ruolo da running back complementare affiancato ad un pari ruolo più dinamico e naturale nel gioco aereo. Seppur limitato, Hill potrebbe ritagliarsi un ruolo già nella sua stagione da rookie.

Statistiche 2018: 117 car, 734 rush yds, 6.3 avg, 4 rush TD, 22 rec, 176 rec yds, 4 rec TD

Statistiche 2019: 242 car, 1350 rush yds, 5.6 avg, 10 rush TD, 18 rec, 180 rec yds, 1 rec TD

Grade: 6.5

Il suo gioco ricorda: Joe Mixon

Curiosità: Nel 2020, Kylin Hill ha scritto un tweet dicendo che non avrebbe rappresentato sul campo lo stato del Mississippi a causa della presenza del simbolo dei Confederati nella bandiera dello Stato, chiedendo un cambiamento. Pochi giorni dopo, anche a causa di altre pressioni esterne, la legislatura del Mississippi ha cambiato la bandiera e Kylin Hill è stato premiato ricevendo le chiavi di Columbus, la sua città natale.

Khalil Herbert

Virginia Tech – 1.75m/96kg – Redshirt senior (1998) – Quarto/quinto giro

Khalil Herbert si è trasferito da Kansas a Virginia Tech nel 2020, mettendo a segno una stagione di grande impatto, ma nonostante il buon potenziale, Herbert resta uno dei profili più sottovalutati di questa classe. Herbert è un running back fisico che ha dimostrato di poter avere successo sia sulle corse interne che su quelle esterne grazie ad un buon footwork ed un’ottima visione di gioco. Il prospetto degli Hokies è anche un running back esplosivo da big play, possiede accelerazione e velocità lineare di buon livello, una buona agilità laterale ed è in grado di sopportare i colpi dei difensori rompendo tackle e generando yard dopo il contatto. In fase di ricezione Herbert ha mostrato delle mani affidabili ed un buon terreno per migliorare grazie alla buona coordinazione oculo-manuale, ma è ancora molto grezzo e macchinoso come route runner ed è stato utilizzato solo su checkdown. In fase di bloccaggio l’ex running back di Virginia Tech svolge un ottimo lavoro, sa riconoscere i movimenti della difesa ed ha fisicità e tecnica per mettere a segno i blocchi. Se Herbert dovesse migliorare nel gioco aereo, avrebbe tutte le caratteristiche per poter guidare un backfield in solitaria in NFL, dalla buona visione di gioco al decision making passando per un fisico adatto a sopportare i colpi dei difensori e generare grandi guadagni. Altrimenti potrebbe essere relegato ad un ruolo da running back complementare affiancato ad un pari ruolo più naturale in fase di ricezione.

Statistiche 2017: 120 car, 663 rush yds, 5.5 avg, 4 rush TD, 8 rec, 38 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2018: 113 car, 499 rush yds, 4.4 avg, 5 rush TD, 9 rec, 39 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2020: 155 car, 1183 rush yds, 7.6 avg, 8 rush TD, 10 rec, 179 rec yds, 1 rec TD

Grade: 6.2

Il suo gioco ricorda: Damien Harris

Curiosità: Nel corso di un’intervista tenuta quando ancora vestiva la maglia di Kansas, rispondendo ad una domanda riguardante il suo successo nel mantenere il pallone in sicurezza e perdere raramente i fumble, Herbert ha scherzosamente risposto dicendo che il segreto è avere delle dita in più. Il running back infatti è nato con un dito in più per mano (malformazione aggiustata alla nascita) ed un dito in più nel piede sinistro.

Chuba Hubbard

Oklahoma State – 1.83m/94kg – Redshirt Junior (1999) – Quarto/quinto giro

Pochissimi giocatori in questo Draft hanno visto le loro quote abbassarsi drasticamente nel 2020 quanto Chuba Hubbard. Dopo una stagione 2019 da 2094 yard corse, Hubbard ha ampiamente deluso nel 2020, in una stagione in parte condizionata dagli infortuni e dai limiti del suo gioco. Hubbard è un running back dotato di un footwork molto rapido, un’ottima visione di gioco ed accelerazione sopra la media, fattori che lo hanno portato ad avere particolare successo sulle corse esterne. Hubbard è in grado di colpire il gap selezionato ed aprire il gas, ma ha difficoltà nel resistere ai colpi dei difensori. Il prospetto dei Cowboys infatti gioca ad un livello meno fisico di quanto il suo corpo possa far pensare e non è efficace nel rompere i tackle e produrre yard dopo il contatto. Nel gioco aereo l’ex running back di Oklahoma State ha avuto problemi di drop, ma non gli è stato particolarmente chiesto di partecipare in fase di ricezione, aspetto intorno al quale vige un punto di domanda. In fase di bloccaggio invece ha grandi difficoltà nel captare le mosse della difesa ed ha una tecnica manuale insufficiente. Hubbard è un corridore in grado di sfornare big-play con frequenza, ma in uscita dal college ha limiti importanti nelle altre due fasi che potrebbero limitare il suo utilizzo nella lega, almeno inizialmente. Hubbard ha dimostrato di saper sopportare carchi di lavoro molto importanti ma se non dovesse migliorare in fase di ricezione potrebbe diventare un running back complementare affiancato da uno specialista nel gioco aereo. Il prospetto dei Cowboys è abbastanza maturo da poter contribuire già dalla sua prima stagione.

Statistiche 2018: 124 car, 740 rush yds, 7 rush TD, 22 rec, 229 rec yds, 2 rec TD

Statistiche 2019: 328 car, 2094 rush yds, 21 rush TD, 23 rec, 198 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2020: 133 car, 625 rush yds, 5 rush TD, 8 rec, 52 rec yds, 1 rec TD

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: Phillip Lindsay

Curiosità: Chuba Hubbard è nato in Canada, più precisamente ad Edmonton, in Alberta. La sua provenienza e la sua permanenza ad Oklahoma State gli sono valsi il soprannome di “Canada’s Cowboy”.

Jermar Jefferson

Oregon State – 1.77m/93kg – Junior (2000) – Quinto/sesto giro

Jermar Jefferson si è reso protagonista di una stagione da freshman di grande impatto ad Oregon State, salvo poi risultare più discontinuo nelle due stagioni successive, sebbene sia giusto rimarcare l’inefficienza dell’attacco dei Beavers. Utilizzato principalmente su corse esterne, Jermar Jefferson ha messo in mostra una visione di gioco d’elitè: il running back svolge un ottimo lavoro nello scansionare con pazienza la linea offensiva e attaccare il varco con un’accelerazione sopra la media. I suoi tagli letali gli hanno permesso di mettere a segno numerose corse lunghe, nonostante velocità lineare ed esplosovità siano nella media. La dinamicità lo rende una pedina interessante anche in fase di ricezione, ma Oregon State lo ha utilizzato principalmente su checkdown e screen, lasciando anche qualche punto di domanda sul suo route running che andrebbe migliorato, ma nonostante questo Jefferson possiede delle buone mani. Il prospetto dei Beavers inoltre dovrebbe migliorare la sua resistenza ai colpi dei difensori, in quanto al college è finito troppo spesso a terra dopo il primo contatto, così come necessita dei miglioramenti anche la tecnica in fase di bloccaggio, che risulta insufficiente. Jermar Jefferson dovrà fare un salto di qualità per poter guidare un backfield in solitaria ma ha il potenziale e le caratteristiche per farlo. Se Jefferson non dovesse crescere in fase di ricezione, potrebbe complementare un running back più fisico ed abile nel gioco aereo.

Statistiche 2018: 239 car, 1380 rush yds, 5.8 avg, 12 rush TD, 25 rec, 147 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2019: 142 car, 685 rush yds, 4.8 avg, 8 rush TD, 9 rec, 85 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2020: 133 car, 858 rush yds, 6.5 avg, 7 rush TD, 9 rec, 67 rec yds, 0 rec TD

Grade: 6.1

Il suo gioco ricorda: Lamar Miller

Curiosità: Nel corso della sua carriera collegiale, Jermar Jefferson ha messo a referto tre prestazioni da 200 yard corse.

Demetric Felton

UCLA – 1.78m/91kg – Redshirt Junior (1998) – Quinto/sesto giro

Demetric Felton è il “coltellino svizzero” per eccellenza di questo Draft, tanto da poter essere schierato da wide receiver a tempo pieno: Felton infatti è stato recultato da UCLA come wide receiver, per poi effettuare la transizione a running back. Nel running game Felton è tremendamente elusivo ed efficace sulle corse esterne, dove riesce a sfruttare la sua agilità laterale, ma la mancanza di fisicità limita le sue capacità nelle corse tra i tackle e non lo rendono in grado di produrre con continuità dopo il contatto. In compenso Felton è estremamente rifinito in fase di ricezione, ha un ottimo rilascio alla linea di scrimmage, riesce a correre una grande varietà di tracce ed è un’arma pericolosa sia nella slot che sull’esterno. La grande maturità di Felton in fase di ricezione permetterà al running back di UCLA si ritagliarsi un ruolo importante in NFL sin dalla sua stagione da rookie come specialista nei terzi down. Felton è un’arma offensiva che calza a pennello nella NFL contemporanea e sarà corteggiato da molte franchigie in sede di Draft. Ha tutto il potenziale per affermarsi come uno dei migliori receiving back della NFL.

Statistiche 2019: 86 car, 331 rush yds, 3.8 avg, 1 rush TD, 55 rec, 594 rec yds, 4 rec TD

Statistiche 2020: 132 car, 668 rush yds, 5.1 avg, 22 rec, 159 rec yds, 3 rec TD

Grade: 5.4

Il suo gioco ricorda: Nyheim Hines

Curiosità: Nella stagione 2019 Demetric Felton ha messo a segno quattro da touchdown da 75 o più yard, un record di tutti i tempi nella storia di UCLA. Anche le 55 ricezioni collezionate nel 2019 rappresentano il record per ricezioni totalizzate da un running back in una stagione dei Bruins.

Elijah Mitchell

Lousiana – 1.80m/97kg – Senior (1998) – Sesto/settimo giro

Elijah Mitchell è un power back che può contare su una buona fisicità. A Louisiana si è messo in mostra come un running back nord-sud puro in grado di lottare per yard dopo il contatto resistendo ai colpi sferrati dai difensori. Mitchell ha visione di gioco e velocità di buon livello, ma la mancanza di agilità laterale lo ha messo in difficoltà nell’avere successo con continuità sulle corse esterne, portando Louisiana ad investire maggiormente su di lui nelle corse tra i tackle e nei pressi della end zone. In fase di ricezione ha mostrato delle ottime mani ed una coordinazione oculo-manuale di alto livello, ma deve migliorare la sua precisione da route runner ed allargare il suo bagaglio di tracce. Mitchell è stato inconsistente nei tre anni a Louisiana ed ha mostrato difficoltà nel produrre yard dopo il contatto. Il prospetto dei Ragin Cajuns ha i mezzi fisici per sgrezzare gli aspetti del suo gioco citati e fare il tanto atteso salto di qualità. Quello di Mitchell potrebbe essere un nome caldo nel terzo giorno del Draft, ma se questi miglioramenti non dovessero arrivare, il suo impiego potrebbe risultare decisamente limitato in NFL.

Statistiche 2018: 146 car, 985 rush yds, 6.7 avg, 13 rush TD, 20 rec, 349 rec yds, 3 rec TD

Statistiche 2019: 198 car, 1147 rush yds, 5.8 avg, 16 rush TD, 10 rec, 70 rec yds, 1 rec TD

Statistiche 2020: 141 car, 878 rush yds, 6.2 avg, 8 rush TD, 16 rec, 153 rec yds, 0 rec TD

Grade: 5.5

Il suo gioco ricorda: Marlon Mack

Curiosità: Elijah Mitchell occupa la sesta posizione nella classifica di tutti i tempi di yard corse in carriera da un giocatore di Louisiana.

Jaret Patterson

Buffalo – 1.75m/90kg – Junior (1999) – Sesto/settimo giro

Jaret Patterson ha raggiunto la soglia delle 1000 yard corse in stagione in tutti e tre gli anni di college, ma nel 2020 ha vissuto un’evoluzione positiva dal punto di vista dell’efficienza. Con 7.6 yard per portata il running back di Buffalo ha conquistato i riflettori della conference MAC e l’attenzione da parte degli scout.  Patterson è dotato di un agile footwork e di una buona visione di gioco, che gli permette di essere efficace sia sulle corse tra i tackle che in quelle esterne, tuttavia il prospetto di Buffalo ha accelerazione e velocità nella media. Con il pallone in mano, Patterson ha mostrato difficoltà a resistere ai colpi dei difensori e qualche problema nel restare in equilibrio. Il prospetto di Buffalo è macchinoso in fase di ricezione, grezzo come route runner e non è stato particolarmente utilizzato in fase di bloccaggio. Patterson ha delle carenze importanti che difficilmente gli permetteranno di essere di avere un carico di lavoro considerevole nella lega.

Statistiche 2018: 183 car, 1013 rush yds, 5.5 avg, 14 rush TD, 7 rec, 62 rec yds, 0 rec TD

Statistiche 2019: 312 car, 1799 rush yds, 5.8 avg, 19 rush TD, 13 rec, 209 rec yds, 1 rec TD

Statistiche 2020: 141 car, 1072 rush yds, 7.6 avg, 19 rush TD, 0 rec, 0 rec yds, 0 rec TD

Grade: 5.29

Il suo gioco ricorda: Devin Singletary

Curiosità: Nella partita del 2020 contro Kent State, Jaret Patterson ha corso per 409 yard, fermandosi a sole 18 yard dal record di tutti i tempi in una partita di college, aggiungendo 8 touchdown, pareggiando in questo caso il record di tutti i tempi di touchdown corsi in una partita.

Altri running back degni di nota

Pooka Williams Jr. (Kansas – 1.78m/77kg – Junior (1999) – Sesto/settimo giro): Pooka Williams è dotato di grande rapidità ed agilità laterale, una volta colpito il varco, è molto difficile da recuperare a campo aperto a causa di una velocità lineare sopra la media. Gioca ad un livello più fisico di quanto il suo peso possa far pensare ma avrà difficoltà a reggere i colpi subiti nelle corse centrali in NFL. Efficace in fase di ricezione e buon route runner, può diventare un buon specialista da terzo down.

Javian Hawkins (Louisville – 1.70m/82kg – Redshirt sophomore (opt-out) (1999) – Sesto/settimo giro): Running back dalla stazza estremamente ridotta con difficoltà a reggere i colpi dei difensori e visione di gioco sotto la media, ma con esplosività e velocità di altissimo livello. In NFL può diventare un gadget offensivo utilizzato per generare big-play.

Larry Rountree III (Missouri – 1.78m/95kg – Senior (1998) – Sesto/settimo giro/undrafted): Running back molto fisico che a Missouri ha dimostrato di saper reggere un carico di lavoro importante sulle corse. Specialista da short-yardage al quale mancano accelerazione e velocità per diventare un running back primario in NFL. Non particolarmente coinvolto in fase di ricezione, molto macchinoso nel correre le tracce. Può ritagliarsi un ruolo da specialista nello short yardage.

*Come workhorse si indica la capacità di un running back di guidare un backfield in solitaria (o comunque quella di poter diventare il deciso running back primario della sua squadra), accumulando intorno al 65/70% degli snap del backfield e giocando tutti e tre i down e nel complesso anche la stazza e la forza fisica incidono. Il concetto di “workhorse” si sta schiarendo sempre di più in NFL, in quanto le franchigie sono sempre più indirizzate verso l’utilizzo di backfield più o meno condivisi. Il termine viene utilizzato per delineare meglio quello che potrebbe essere il potenziale ruolo del running back in NFL.

Ja’Marr Chase

LSU – 1.83m/91kg – Junior (opt-out) (2000) – Top-10

Ja’Marr Chase è il wide receiver più completo e rifinito di questo Draft ed uno dei migliori prospetti nel ruolo dell’ultimo lustro. Dopo aver letteralmente dominato il mondo del college football a soli 19 anni, Chase ha deciso di saltare la stagione 2020 per prepararsi al meglio per il Draft 2021. Ja’Marr Chase è un vero alpha receiver: è estremamente fisico nel suo stile di gioco, è dotato di una tecnica manuale eccellente nel liberarsi dalla press coverage, ha un footwork rapido, è un route runner preciso, svolge un ottimo lavoro nel produrre con il pallone in mano ed è dominante nel mettere a segno ricezioni in traffico grazie a delle ottime mani. Chase non è il ricevitore più esplosivo alla linea di scrimmage, ma possiede un footwork rapido che gli permette di eseguire con precisione ed efficacia una grande varietà di rilasci. L’ex giocatore di LSU è in grado di correre tracce complesse su tutti e tre i livelli della difesa ed aggiunge al talento naturale uno studio approfondito di esse che gli permette di compiere i movimenti con i giusti tempismi creando separazione con continuità. Un aspetto sottovalutato del suo profilo è la velocità, Chase non è certamente uno sprinter, ma è dotato di una buona velocità che gli permette di essere utilizzato anche su screen e passaggi rapidi, tracce alle quali riesce ad aggiungere yard dopo la ricezione grazie alla buona falcata ed all’ottima resistenza ai colpi dei difensori. I punti deboli di Ja’Marr Chase sono prossimi allo zero ed il prospetto nativo della Louisiana possiede una rara combinazione di tratti di gioco. Nonostante abbia disputato soltanto una stagione intera al college, la maturità mostrata a soli 19 anni non desta particolari dubbi. Ja’Marr Chase ha tutto il potenziale per diventare un punto focale del suo futuro attacco sin dalla sua stagione da rookie ed un affidabile target nella red zone. Ja’Marr Chase è un “X receiver” che gioca la maggior parte dei suoi snap allineato sull’esterno, ma offre anche la versatilità per colpire dalla slot. Chase potrebbe rapidamente diventare il “go-to-guy” ed obiettivo primario del suo futuro quarterback.

Statistiche 2019: 121 tar, 84 rec, 1780 rec yds, 21.2 avg, 20 rec TD

Grade: 8.5

Il suo gioco ricorda: Andre Johnson

Curiosità: Ja’Marr Chase detiene il record di yard su ricezione messe a referto in una finale nazionale di college football con 221 yard.

Scheda

Jaylen Waddle

Alabama – 1.78m/83kg – Junior (1998) – Top-15

Jaylen Waddle è un’arma offensiva totale dalle caratteristiche molto rare. La piccola statura, l’esplosività alla linea di scrimmage e la grande velocità possono trarre in inganno, ma Jaylen Waddle è ben più di un semplice velocista. Waddle ha grande tecnica e precisione come route runner ed è già in possesso di un buon bagaglio di tracce su tutti e tre i livelli della difesa. Alla linea di scrimmage, l’ex stella di Alabama è esplosivo ed ha nel repertorio un vasto numero di rilasci ed una fluidità che lo aiuterà anche a compensare, almeno in parte, la mancanza di stazza e forza fisica contro la press coverage. Waddle è un ricevitore sottovalutato anche nel traffico, dove sopperisce alla statura con un’elevazione sopra la media ed un ottimo tempismo. Un altro tratto eccellente di Jaylen Waddle è quello della produzione dopo la ricezione: l’ex ricevitore di Alabama è dotato di una velocità altamente sopra la media che gli permette di dominare a campo aperto e di essere un target molto pericoloso sia sulle giocate corte (screen, jet sweep e slant) che sui lanci lunghi, dove incarna alla perfezione la definizione di “deep-threat”. Waddle è in grado di produrre in qualsiasi sistema offensivo ed ha il potenziale per diventare la pedina offensiva di questo Draft che più creerà grattacapi ai coordinatori difensivi avversari. L’unica macchia del profilo di Waddle è l’inesperienza, in quanto il giocatore a causa della forte concorrenza ad Alabama prima e dell’infortunio dopo, non è mai stato utilizzato al massimo delle sue possibilità per una stagione intera. Waddle si prospetta come uno slot receiver ed uno “Z receiver” titolare in NFL in grado di giocare occasionalmente anche sull’esterno e di dare un apporto importante sin da subito, con la possibilità di vederlo occupare anche il ruolo di ritornatore di punt e kick-off.

Statistiche 2018: 60 tar, 45 rec, 848 rec yds, 18.8 avg, 7 rec TD

Statistiche 2019: 40 tar, 33 rec, 560 yds, 17.0 avg, 6 rec TD

Statistiche 2020: 32 tar, 28 rec, 591 yds, 21.1 avg, 4 rec TD

Grade: 7.8

Il suo gioco ricorda: Tyreek Hill

Curiosità: Ad Ottobre del 2020 Jaylen Waddle ha subito un infortunio alla caviglia destra che lo ha obbligato a saltare sette partite e vedere i suoi compagni navigare verso la finale nazionale dalla panchina. Nonostante fosse ancora lontano dall’essere al 100%, Waddle ha forzato per mettere i piedi in campo e nonostante una vistose limitazioni nella corsa è riuscito a giocare qualche snap nel match che ha proclamato Alabama come vincitrice contro Ohio State.

Scheda

DeVonta Smith

Alabama – 1.85m/77kg – Senior (1998) – Top-15

DeVonta Smith è reduce da una storica stagione che lo ha visto diventare il primo wide receiver dal 1991 a vincere l’Heisman Trophy. Nel sistema offensivo di Alabama, DeVonta Smith ha occupato con successo il ruolo di “X receiver”, ruolo solitamente riservato a giocatori molto più massicci, rappresentando un’eccezione molto interessante. Smith è uno studente del gioco in grado di correre in modo dettagliato e tagliente un vasto bagaglio di tracce su tutti e tre i livelli della difesa, fattore che gli permette di essere un ottimo separatore dai difensori dalle mani molto affidabili. Alla linea di scrimmage Smith possiede piedi molto rapidi che lo rendono molto efficace nei rilasci, inoltre il prospetto di Alabama può contare su una buona tecnica manuale in press coverage, tecnica che tuttavia potrebbe non essere sufficiente per avere successo con la stessa frequenza sull’esterno contro i cornerback più fisici della NFL. Nonostante non sia particolarmente esplosivo con il pallone in mano, Smith può contare su una buona velocità che gli permette di raccogliere yard dopo la ricezione, rendendolo un buon target anche su tracce corte come screen, slant, flat e quick-out. Sulle ricezioni in traffico Smith ha messo in mostra una buona elevazione e possiede delle braccia lunghe, mostrando una fisicità a tratti sottovalutata in questi contesti, nonostante non sia uno dei ricevitori più fisici di questa classe. Il vero punto di domanda sul profilo di DeVonta Smith riguarda la sua fisicità: al college il talento di Alabama ha rappresentato una grande eccezione in quanto ricevitori così poco pesanti ed asciutti non hanno mai dominato così tanto nel ruolo di “X receiver”, ma sarà molto difficile per Smith poter essere un’eccezione storica sull’esterno ed un alpha receiver anche in NFL, dove i cornerback con una grande combinazione di forza fisica e velocità potrebbero “rompergli” le tracce più facilmente. DeVonta Smith ha giocato con lo stesso peso per tutta la sua carriera collegiale e crescere dal punto di vista della massa potrebbe compromettere alcune delle sue qualità più importanti. In NFL potrebbe essere più appropriato uno schieramento da slot receiver e da “Z receiver”, posizioni che valorizzerebbero al meglio le sue caratteristiche sfruttando accoppiamenti favorevoli con i difensori, puntando sulle sue doti da separatore e la capacità di creare con il pallone in mano. Il fisico asciutto potrebbe creare a Smith problemi di durabilità con gli infortuni. DeVonta Smith ha le caratteristiche per ritagliarsi un posto importante nel suo futuro attacco sin da subito.

Statistiche 2018: 58 tar, 42 rec, 693 rec yds, 16.5 avg, 6 rec TD

Statistiche 2019: 88 tar, 68 rec, 1256 rec yds, 18.5 avg, 14 rec TD

Statistiche 2020: 145 tar, 117 rec, 1858 rec yds, 15.9 avg, 23 rec TD

Grade: 7.4

Il suo gioco ricorda: Calvin Ridley

Curiosità: DeVonta Smith è soprannominato “Slim Reaper”, ovvero “Assassino magro”. Il soprannome è dovuto all’abitudine di Smith di mietere vittime sul campo dal football nonostante un fisico decisamente non imponente.

Scheda

Rashod Bateman

Minnesota – 1.82m/86kg – Junior (1999) – Primo giro

La stagione 2020 di Rashod Bateman è terminata anticipatamente dopo la decisione di fare opt-out, ma il ricevitore era reduce da un 2019 giocato ad altissimi livelli. Rashod Bateman è uno dei migliori route runner del Draft 2021: l’ex ricevitore di Minnesota ha nelle corde un vasto bagaglio di tracce su tutti e tre i livelli della difesa ed è fenomenale alla linea di scrimmage, dove riesce a battere i cornerback grazie alla tecnica rifinita sia nell’eseguire i rilasci che nel liberarsi dalle mani dei difensori in press coverage. Bateman è molto efficace nel trovare separazione dal marcatore e produrre dopo la ricezione, grazie ad una velocità sopra la media per la sua stazza. La sua falcata sommata alla potenza fisica gli permettono dunque di essere molto produttivo sotto questo aspetto, caratteristiche che lo rendono un target rispettabile anche nel passing game profondo. Bateman è un avversario temibile anche nelle situazioni contestate, dove altezza, forza e tempismo lo rendono difficile da contrastare. A Minnesota, Bateman è stato utilizzato con frequenza sia sull’esterno da “X e Z receiver” che dalla slot, posizioni che con ogni probabilità occuperà anche in NFL, ma il ricevitore ha dimostrato di saper essere un alpha receiver a prescindere dalla posizione di partenza. Il profilo del prospetto dei Gophers ha difetti prossimi allo zero, ed ha la maturità per poter dare un apporto molto importante sin da subito, grazie ad un profilo ricco di talento naturale e già estremamente rifinito dal punto di vista tecnico.

Statistiche 2018: 96 tar, 51 rec, 704 rec yds, 13.8 avg, 6 rec TD

Statistiche 2019: 95 tar, 60 rec, 1219 rec yds, 20.3 avg, 11 rec TD

Statistiche 2020: 56 tar, 36 rec, 472 rec yds, 13.1 avg, 2 rec TD

Grade: 7.45

Il suo gioco ricorda: Stefon Diggs

Curiosità: Nel corso della sua carriera liceale alla Tift County High School in Georgia, Rashod Bateman oltre ad essere un prospetto di alto livello nel football, lo era anche nel basket, sport successivamente abbandonato nel passaggio al college.

Scheda

Kadarius Toney

Florida – 1.80m/88kg – Senior (1999) – Primo/secondo giro

Dopo un avvio di carriera in sordina, nel 2020 Kadarius Toney si è reso protagonista di una stagione molto produttiva, nella quale ha messo in seria difficoltà le difese avversarie grazie ad una letale combinazione di velocità ed accelerazione. Nonostante Kadarius Toney abbia un talento naturale innato nel produrre dopo la ricezione, grazie ad una rara esplosività con il pallone in mano, il prospetto di Florida è ancora estremamente limitato dal punto di vista del route running, soprattutto nella parte intermedia del campo. Per sfruttare il suo talento grezzo i Gators lo hanno utilizzato principalmente su tracce profonde e su tracce molto corte al fine di valorizzare la sua velocità, la sua capacità di creare yard dopo la ricezione e di rompere tackle, ma per diventare un ricevitore completo dovrà allargare il suo bagaglio di tracce ed essere più preciso nel correrle. Nelle ricezioni in traffico invece Toney è stato un fattore quasi nullo nel corso della sua carriera collegiale. Il prospetto dei Gators ha dei mezzi fisici estremamente interessanti ma è ancora molto grezzo dal punto di vista tecnico, soprattutto alla linea di scrimmage, dove i movimenti confusionari non gli hanno dato risultati particolarmente positivi contro la press coverage. I Gators hanno utilizzato maggiormente Kadarius Toney in uscita dalla slot, posizione dalla quale è in grado di poter sfruttare le sue eccellenti doti da separatore per dominare i mismatch contro i più lenti difensori avversari, ma si è rivelato un buon “deep-threat” anche sull’esterno. Nelle prime fasi della carriera Toney potrebbe essere relegato ad un ruolo da “gadget player” utilizzato solo come obiettivo sul profondo e su tracce corte e se non dovesse rifinire il suo gioco dal punto di vista tecnico correndo tracce più complesse potrebbe rischiare di non andare oltre quel ruolo. Tuttavia le sue eccellenti doti con il pallone in mano porteranno molte squadre a voler investire su di lui ed eventuali miglioramenti come route runner potrebbero portarlo a diventare un slot receiver ed uno “Z receiver” titolare.

Statistiche 2020: 84 tar, 70 rec, 977 rec yds 14.0 avg, 10 rec TD, 161 rush yds, 1 rush TD

Grade: 6.35

Il suo gioco ricorda: Percy Harvin

Curiosità: Kadarius Toney è stato reclutato da Florida nel 2017 come quarterback, successivamente ha intrapreso un cambiamento di ruolo diventando un wide receiver.

Scheda

Rondale Moore

Purdue – 1.70m/82kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

A causa di infortuni Rondale Moore ha giocato soltanto sette partite nel corso delle ultime due stagioni, non avendo dunque mai avuto la possibilità di ripetere gli ottimi numeri della stagione 2018, la sua prima al college. Rondale Moore è un ricevitore che fa della produzione dopo la ricezione la sua arma più pericolosa, ma è anche un separatore di buon livello. Al college le sue tracce sono state principalmente limitate al raggio corto ed a quello profondo, ma Moore è un route runner rapido e tagliente, tuttavia per lui sarà necessario allargare il suo bagaglio di tracce crescendo anche nel range intermedio, range nel quale al college è stato sostanzialmente nullo e migliorare nella precisione. Rondale Moore è dotato di velocità ed accelerazione ampiamente sopra la media ma è anche dotato di una forza fisica che gli permette di resistere ai colpi dei difensori ed eventualmente mettere a segno ricezioni in traffico grazie anche ad un’eccellente elevazione, ma la stazza ridotta complica comunque le sue possibilità di avere successo in NFL sull’esterno. I rapidi piedi di Moore gli permettono di essere efficace nell’eseguire i rilasci alla linea di scrimmage riuscendo a liberarsi discretamente dalla press coverage, anche se la tecnica manuale è migliorabile. Per sfruttare al meglio le sue caratteristiche, Purdue ha cercato di indirizzare il pallone tra le mani di Moore il più velocemente possibile in modo da permettergli di creare gioco con il pallone in mano. La versatilità di Moore ha portato in alcune occasioni Purdue a schierarlo anche da running back. Come detto in precedenza per fare il salto di qualità definitivo sarà necessaria una presenza maggiore nel range intermedio ed in generale una maggiore rifinitura nell’esecuzione delle tracce, che renderebbero così Moore un ricevitore pericoloso su tutti e tre i livelli della difesa. Miglioramenti da questi punti di vista potrebbero rendere Rondale Moore uno slot receiver titolare ed un’arma offensiva totale in grado di creare gioco anche in uscita dal backfield. Stare lontano dagli infortuni sarà un altro fattore fondamentale per il futuro di Moore nella lega, il quale potrebbe in parte contribuire già a partire dal suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 154 tar, 114 rec, 1258 rec yds, 11.0 avg, 12 rec TD, 213 rush yds, 2 rush TD

Grade: 6.49

Il suo gioco ricorda: Golden Tate

Curiosità: Prima di dedicarsi interamente al football, Rondale Moore era una star del basket liceale. Moore ha guidato la New Albany High School al titolo statale dell’Indiana nel 2016 condividendo il campo con Romeo Langford, attuale giocatore dei Boston Celtics.

Scheda

Terrace Marshall Jr.

LSU – 1.93m/91kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

Terrace Marshall Jr. è uno dei ricevitori più sottovalutati di questo Draft. In parte oscurato da Ja’Marr Chase e Justin Jefferson, Marshall è comunque riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nello storico attacco di LSU del 2019, per poi dimostrare di poter essere un ottimo wide receiver primario nel 2020. Terrace Marshall Jr. è dominante dal punto di vista fisico, resistente ai colpi dei difensori e molto efficace nel salire in cielo ed arpionare il pallone in traffico. La presenza fisica porta Marshall Jr. ad essere un ottimo target nella red zone, ma il prospetto di LSU è anche un route runner pulito e preciso in grado di saper correre tracce su tutti e tre i livelli della difesa, nonostante possa comunque allargare il suo bagaglio di route. Nonostante la stazza importante, con il pallone in mano Marshall Jr. è esplosivo e grazie alla sua temibile falcata è in grado di creare yard dopo la ricezione. I difetti significativi di Marshall si fermano a qualche drop di troppo. Ad LSU, il ricevitore ha dimostrato di poter essere un ottimo separatore in grado di correre con precisione e tempismo le sue tracce. Al college Terrace Marshall Jr. ha dimostrato di saper giocare con successo sia sull’esterno da “X receiver” e vero alpha, dove ha messo in mostra un buon footwork e grande fisicità anche contro la press coverage, che dalla slot, dove la combinazione letale di stazza e velocità si è rivelata un’arma vincente ed è proprio da queste posizioni che dovrebbe agire anche in NFL. Marshall Jr. è un prospetto già abbastanza maturo e rifinito dal punto di vista tecnico da poter dare un buon apporto sin da subito giocando da titolare e fungendo da “copertina di sicurezza” del suo futuro quarterback, da possession receiver e da target di impatto nella red zone.

Statistiche 2019: 67 tar, 46 rec, 671 rec yds, 14.6 avg, 13 rec TD

Statistiche 2020: 67 tar, 48 rec, 731 rec yds, 15.2 avg, 10 TD

Grade: 7.5

Il suo gioco ricorda: Demaryus Thomas

Curiosità: Terrace Marshall Jr. è il pronipote di Joe Delaney, running back che giocò in NFL ai Kansas City Chiefs per due stagioni (1981-82) guadagnandosi anche un posto al Pro Bowl del 1981.

Elijah Moore

Ole Miss – 1.75m/84kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

Elijah Moore può contare su un ottimo repertorio, dal buon mix di accelerazione e velocità alle mani estremamente affidabili (solo dieci drop in carriera), passando per un route running preciso su tutti e tre i livelli della difesa. Nonostante la stazza abbia portato Elijah Moore a giocare principalmente dalla slot, Lane Kiffin, creativo head coach di Ole Miss, ha sfruttato lo skillset del suo prospetto in ogni sfumatura immaginabile allineandolo, seppur sporadicamente, anche sull’esterno e da running back, cercando di valorizzare la sua capacità di mettere a segno una big play ogni qualvolta abbia il pallone tra le mani. Elijah Moore è un route runner molto maturo e l’agilità dei piedi lo porta ad avere una rapidità di esecuzione delle tracce molto alta che ha messo in crisi numerosi cornerback nel corso della sua carriera collegiale. Nel correre le tracce Moore non è soltanto rapido, ma è anche molto preciso su tutti e tre i livelli, aspetto che lo rende un prospetto già molto maturo e rifinito dal punto di vista tecnico ed un ottimo separatore. Con il pallone in mano Moore gioca in modo più fisico di quanto il suo peso possa far pensare, riesce a resistere ai colpi e generare yard dopo la ricezione. La buona velocità rende Moore un buona minaccia sul profondo e la rapidità nei movimenti lo ha portato a diventare un solido target nella red zone grazie alla capacità di creare separazione anche negli spazi più stretti. Tuttavia la stazza ridotta lo ha portato ad essere testato pochissimo sull’esterno e contro la press coverage, ed in NFL l’utilizzo più appropriato sarà probabilmente da slot receiver, posizione dalla quale è in grado di potersi ritagliare un ruolo importante sin da subito. Tra le mani di un play-caller creativo in grado di valorizzare le sue capacità con il pallone in mano spostandolo lungo la linea di scrimmage per creare mismatch, Elijah Moore potrebbe diventare un’arma offensiva letale.

Statistiche 2019: 84 tar, 67 rec, 850 rec yds, 12.7 avg, 6 rec TD

Statistiche 2020: 101 tar, 86 rec, 1193 rec yds, 13.9 avg, 8 rec TD

Grade: 7.0

Il suo gioco ricorda: Tyler Lockett

Curiosità: Nell’Ottobre del 2020, nel match tra Ole Miss e Vanderbilt, Elijah Moore ha stabilito il record di yard su ricezione collezionate in una partita da un giocatore dei Rebels con 238.

Dyami Brown

North Carolina – 1.85m/82kg – Junior (1999) – Secondo/terzo giro

Dyami Brown ha confermato le buone prestazioni fatte vedere nel 2019 mettendo a referto un’altra stagione da 1000 yard nel 2020. Dyami Brown è un ricevitore rapido, estremamente fisico e dotato di ottimo tempismo ed atletismo per catturare palloni in traffico. Alla linea di scrimmage è molto rifinito dal punto di vista tecnico, ha una buona varietà di rilasci ed è fisico nel liberarsi dalla press coverage e creare separazione. Il repertorio di Brown come route runner non è vasto ed è limitato principalmente a tracce lunghe ed intermedie, in quanto il prospetto dei Tar Heels si è messo in mostra come uno dei migliori “deep-threat” di questo Draft, ma nonostante questo è molto preciso nell’esecuzione. Brown è una minaccia credibile anche con il pallone in mano, cerca il contatto con i difensori, è in grado di resistere ai colpi ed ha una buona falcata. L’ex ricevitore dei Tar Heels ha i mezzi fisici e la fluidità per evolversi come route runner e diventare un ricevitore molto più rifinito sotto questo punto di vista, ma come minaccia sul profondo ha la maturità per ritagliarsi un ruolo importante sin dal suo anno da rookie. A North Carolina, Dyami Brown è stato impiegato maggiormente sull’esterno da “X receiver”, con qualche sporadica apparizione nella slot. E’ uno dei ricevitori con il potenziale più alto di questo Draft.

Statistiche 2019: 84 tar, 51 rec, 1034 rec yds, 20.3 avg, 12 rec TD

Statistiche 2020: 82 tar, 55 rec, 1099 rec yds, 20.0 avg, 8 rec TD

Grade: 6.7

Il suo gioco ricorda: Will Fuller

Curiosità: I 12 touchdown su ricezione messi a referto da Dyami Brown nel 2019 sono un record assoluto nella storia dei North Carolina Tar Heels.

Amon-Ra St.Brown

USC – 1.80m/88kg – Junior (1999) – Terzo/quarto giro

Amon-Ra St.Brown fa della tecnica il suo punto di forza, ma il prospetto di USC, nonostante ottime qualità nel correre le tracce, possiede mezzi fisici meno impressionante di quello di altri prospetti di questa classe. St.Brown è fisico, capace di lottare per ricevere il pallone senza aver paura dei colpi dei difensori, ma possiede velocità ed esplosività sotto la media. Il prospetto dei Trojans è molto rifinito e preciso nel correre le tracce su tutti e tre i livelli della difesa, ma la velocità non eccelsa non gli permette di essere un separatore efficace. Le difficoltà a trovare separazione e le difficoltà nel liberarsi dalla press coverage hanno complicato la vita da “X receiver” a St.Brown nel 2020, mostrando tratti che si sposano meglio con la slot, posizione dalla quale il ricevitore ha avuto successo nel 2019, rispetto all’esterno. Con il pallone in mano l’ex giocatore di USC non produce yard grazie alla dinamicità, ma la buona forza fisica gli permette comunque di generare yard dopo la ricezione resistendo ai colpi avversari. Un altro ottimo tratto del suo gioco è il controllo del corpo, oltre alla buona coordinazione oculo-manuale e l’affidabilità delle mani, pacchetto che lo ha reso un target di livello nella red zone. Nonostante la buona tecnica, i tratti fisici di livello inferiore rispetto a quelli di molti altri ricevitori di questa classe non regalano a St.Brown un tetto massimo raggiungibile eccessivamente alto, ma l’essere un buon route runner gli fornisce la possibilità di potersi ritagliare un ruolo da “big” slot receiver importante già a partire dal suo primo anno.

Statistiche 2019: 103 tar, 77 rec, 1042 rec yds, 13.5 avg, 6 rec TD

Statistiche 2020: 57 tar, 41 rec, 478 rec yds, 11.7 avg, 7 rec TD

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: Tyler Boyd

Curiosità: Amon-Ra Julian Heru J. St Brown è il fratello minore di Equanimeous Tristan Imhotep J. St. Brown, ricevitore dei Green Bay Packers. Una coppia di fratelli dai nomi decisamente fuori dal comune.

Tylan Wallace

Oklahoma State – 1.83m/86kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

Nel corso della sua carriera collegiale ad Oklahoma State, Tylan Wallace ha agito principalmente da deep-threat: il prospetto dei Cowboys è eccellente sui lanci profondi, è dotato di ottima velocità ed è aggressivo nel mettere a segno ricezioni in traffico, nonostante la stazza non sia delle più imponenti. Wallace è molto rapido in un uscita dalla linea di scrimmage, possiede una coordinazione oculo-manuale di altissimo livello, ma ha avuto scarsi risultati contro la press coverage, a causa di una forza fisica ben lontana dall’essere temibile. Inoltre l’ex ricevitore di Oklahoma State ha messo in mostra un bagaglio di tracce molto limitato ed al fine di fare il salto di qualità finale sarà necessario per lui migliorare la precisione nell’esecuzione delle tracce e rendersi credibile nel raggio corto ed intermedio. Ai Cowboys è stato impiegato principalmente da “Z receiver” con un buon numero di snap anche dalla slot, ruoli dai quali dopo una crescita potrebbe affermarsi come un titolare in NFL. Inizialmente il suo ruolo nella lega potrebbe essere limitato a quello di deep threat condito da un utilizzo nel range corto per sfruttare la sua velocità con il pallone in mano. Wallace non è ancora un prodotto finito ma l’ex ricevitore di Oklahoma State possiede tutti i mezzi fisici per potersi evolvere, il potenziale è alto.

Statistiche 2018: 149 tar, 86 rec, 1489 rec yds, 17.3 avg, 12 rec TD

Statistiche 2019: 87 tar, 53 rec, 895 rec yds, 16.9 avg, 8 red TD

Statistiche 2020: 92 tar, 59 rec, 922 rec yds, 15.6 avg, 6 rec TD

Grade: 6.3

Il suo gioco ricorda: Darius Slayton

Curiosità: Sia ad Oklahoma State che al liceo, Tylan Wallace ha condiviso camera e campo da gioco con il suo fratello gemello, Tracin Wallace.

Nico Collins

Michigan – 1.93m/98kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

Nico Collins ha deciso di fare opt-out nel 2020, lasciando un punto di domanda su una stagione che sarebbe stata fondamentale per il suo processo di sviluppo dopo i miglioramenti graduali mostrati dal 2018 al 2019. Negli ultimi due anni trascorsi a Michigan il ricevitore ha messo in mostra mezzi fisici promettenti, dall’ottima stazza alla fisicità per resistere ai colpi dei difensori passando per l’agilità e la forza mostrate alla linea di scrimmage per liberarsi dalla press coverage. Nonostante i buoni mezzi fisici che gli hanno permesso di mettersi in mostra con un ottimo deep-threat in grado di avere successo nel mettere a segno ricezioni in traffico, Collins è ancora molto grezzo dal punto di vista tecnico. Il prospetto dei Wolverines ha buone doti da separatore dovute alla buona falcata ed alla fisicità ma al college le sue tracce non sono andate tanto oltre il range lungo, con lacune nel raggio intermedio. Collins ha la fluidità per fare grandi miglioramenti come route runner ed è proprio in questo campo che dovrà fare l’evoluzione più importante, un’evoluzione che lo potrebbe far diventare un ricevitore titolare. L’ex giocatore di Michigan può contare su un pacchetto di rilasci molto efficaci che semplificheranno la traduzione del suo gioco in NFL e con il pallone in mano può contare su una velocità decisamente sottovalutata. Collins dovrà intraprendere un processo di crescita prima di potersi ritagliare un ruolo significativo nella lega, ma ha tutto il potenziale per diventare un “X receiver” titolare ed un ottimo target nella red zone.

Statistiche 2018: 55 tar, 38 rec, 633 rec yds, 16.7 avg, 6 rec TD

Statistiche 2019: 66 tar, 37 rec, 729 rec yds, 19.7 avg, 7 rec TD

Grade: 6.6

Il suo gioco ricorda: Kenny Golladay

Curiosità: A Michigan, Nico Collins era il compagno di stanza di Donovan People-Jones, attuale ricevitore dei Cleveland Browns. I due sono molto amici e Collins ha ammesso che People-Jones lo sta aiutando molto nel processo che porta al Draft 2021, processo che il giocatore dei Browns ha vissuto proprio lo scorso anno.

D’Wayne Eskridge

Western Michigan – 1.75m/86kg – Redshirt senior (1997) – Quarto/quinto giro

Il 2020 è stato un anno molto produttivo per D’Wayne Eskridge, il quale è finito sui taccuini degli scout grazie anche ad ottime prestazioni nella settimana del Senior Bowl. Nonostante una grande combinazione di velocità ed esplosività, Eskridge è uno dei ricevitori più “vecchi” di questo Draft, lasciando qualche interrogativo su quale sarà il suo tetto massimo raggiungibile. Giocando contro avversari lontani dal livello NFL, Eskridge ha dominato come deep-threat, mostrando un route running molto grezzo e composto principalmente da tracce corte e verticali. Eskridge è esplosivo alla linea di scrimmage ed a Western Michigan ha giocato da ricevitore esterno, ruolo che considerata la stazza difficilmente ricoprirà anche in NFL. Il pacchetto di Eskridge è limitato e l’età decisamente più avanzata rispetto a quella di altri prospetti di questa classe lascia sicuramente dei dubbi, in quanto il tetto massimo raggiungibile da Eskridge potrebbe essere non particolarmente più alto di così. Il prospetto di Western Michigan verrà con ogni probabilità impiegato dalla slot in NFL ed offrirà un buon pacchetto di dinamicità che potrebbe renderlo un target affidabile su tracce corte per sfruttare la sua velocità e la capacità di produrre yard dopo la ricezione, su tracce profonde, oltre ad un utilizzo come ritornatore. Un’eventuale crescita dal punto di vista dell’esecuzione con conseguente ampliamento del bagaglio di tracce potrebbe renderlo uno slot receiver titolare, altrimenti potrebbe non andare oltre il ruolo di “gadget player” che molto probabilmente occuperà inizialmente.

Statistiche 2018: 71 tar, 37 rec, 767 rec yds, 20.7 avg, 3 TD

Statistiche 2020: 48 tar, 34 rec, 786 rec yds, 23.1 avg, 8 rec TD

Grade: 5.8

Il suo gioco ricorda: KJ Hamler

Curiosità: Nel corso della sua carriera liceale D’Wayne Eskridge è stato un ottimo prospetto nel mondo dell’atletica, gareggiando nei 100 metri, 200 metri, salto in lungo e staffetta 4×100. Nel 2016 è arrivato a mettere a segno un record personale di 10.51s nei 100 metri.

Amari Rodgers

Clemson – 1.79m/95kg – Senior (1999) – Quarto/quinto giro

Amari Rodgers è stato uno dei target primari di Trevor Lawrence nel corso della sua carriera collegiale. A Clemson, Amari Rodgers si è messo in mostra come uno slot receiver affidabile grazie alla buona combinazione di abilità nel correre le tracce con precisione e capacità di creare yard dopo la ricezione. Amari Rodgers ha una struttura fisica insolita per un ricevitore, molto più simile a quella di un running back, posizione dalla quale gli è stato richiesto di svolgere degli allenamenti durante il Pro Day di Clemson. L’ex ricevitore dei Tigers è un route runner molto preciso in grado di correre un buon numero di tracce su tutti e tre i livelli della difesa. Al college il prospetto di Clemson ha avuto difficoltà allineato sull’esterno dovute ad una tecnica sotto la media nel liberarsi dalla press coverage e nel trovare separazione, l’altezza e la mancanza di esplosività hanno limitato Rodgers, ma il ricevitore ma ha messo in mostra buone doti nel competere sulle ricezioni in traffico. Amari Rodgers ha il potenziale per diventare uno slot receiver titolare in NFL ed un’arma offensiva molto interessante utilizzata su screen, slant e giocate in uscite dal backfield per valorizzare le sue doti con il pallone in mano.

Statistiche 2018: 71 tar, 55 rec, 575 rec yds, 10.5 avg, 4 rec TD

Statistiche 2020: 99 tar, 77 rec, 1020 rec yds, 13.2 avg, 7 rec TD

Grade: 6.1

Il suo gioco ricorda: Deebo Samuel

Curiosità: Amari Rodgers è il figlio di Tee Martin, attuale allenatore dei wide receiver dei Baltimore Ravens con un passato a USC e Tennessee. Rodgers si è allenato ed ha studiato a fondo con suo padre per migliorare la precisione delle sue tracce ed allargare il suo bagaglio di route.

Jaelon Darden

North Texas – 1.75m/79kg – Senior (1999) – Quarto/quinto giro

Jaelon Darden ha vissuto un 2020 di fuoco, finendo per compiere un grande passo in avanti nel suo processo di sviluppo. Nel 2020, a North Texas, il ricevitore si è imposto come un ottimo deep-threat in grado di poter fare grandissimi danni dalla slot. Darden è estremamente rapido alla linea di scrimmage e riesce a creare separazione grazie alla sua esplosività, ma vista la stazza offre una dimensione quasi nulla nelle ricezioni in traffico. Il suo repertorio di tracce è prettamente improntato su quelle verticali ma nel 2020 ha mostrato miglioramenti anche nel range corto, fetta del campo nella quale è stato utilizzato al fine di sfruttare la sua dinamicità con il pallone in mano. Darden è una pedina offensiva in grado di punire le difese sul profondo, ma è ancora grezzo dal punto di vista del route running ed ha un bagaglio di tracce molto limitato. Nonostante Darden offra le caratteristiche per poter avere un impatto immediato come ritornatore e come deep-threat grazie a buone doti di esplosività e dinamicità, il ricevitore di North Texas dovrà migliorare dal punto di vista del route running per diventare uno slot receiver titolare in NFL, ruolo che meglio si sposa con le sue caratteristiche fisiche e tecniche, altrimenti potrebbe essere relegato ad un ruolo da “gadget player”.

Statistiche 2019: 98 tar, 76 rec, 736 rec yds, 9.7 avg, 12 rec TD

Statistiche 2020: 112 tar, 74 rec, 1190 rec yds, 16.1 avg, 19 rec TD

Grade: 5.7

Il suo gioco ricorda: Darnell Mooney

Curiosità: Nelle ultime due stagioni (2019 e 2020), DeVonta Smith è l’unico ricevitore in tutto il circuito del college football ad avere più yard dopo la ricezione di Jaelon Darden.

Tutu Atwell

Louisville – 1.75m/75kg – Junior (1999) – Quinto/sesto giro

A Louisville, Tutu Atwell si è messo in mostra come una pedina offensiva in grado di fornire dinamicità e produrre yard dopo la ricezione. Atwell ha un fisico molto asciutto e non possiede una stazza imponente ed al college ha fatto estremamente fatica nel produrre contro la press coverage e nel mettere a segno ricezioni in traffico. Il prospetto dei Cardinals ha operato principalmente dalla slot, posizione dalla quale si è rivelato un buon velocista capace di mettere a segno big play. Buona parte della produzione di Atwell è arrivata nel range corto, dove Louisville ha sfruttato la sua velocità per indirizzargli velocemente il pallone e permettergli di produrre a campo aperto. Atwell possiede un bagaglio di tracce molto limitato ed è solito vincere grazie all’accelerazione ed alla velocità. Se l’ex ricevitore di Louisville non dovesse evolversi come ruote runner, in NFL potrebbe limitarsi ad un ruolo da “gadget player” utilizzato sul gioco profondo e sui lanci corti.

Statistiche 2019: 104 tar, 70 rec, 1270 rec yds, 18.1 avg, 12 rec TD

Statistiche 2020: 71 tar, 46 rec, 625 rec yds, 13.6 avg, 7 rec TD

Grade: 5.5

Il suo gioco ricorda: Tavon Austin

Curiosità: Chatarius “Tutu” Atwell fu reclutato da Louisville come quarterback. Dopo la prima sessioni di allenamenti primaverili decise di intraprendere il percorso per diventare un wide receiver.

Altri wide receiver degni di nota

Cade Johnson (South Dakota State – 1.78m/82kg – Senior (1998) – Quinto/sesto giro): Johnson al college ha giocato principalmente dalla slot, è un route runner nella media in grado di creare yard con il pallone in mano grazie all’elusività e dare un buon apporto come ritornatore di punt e kick-off.

Tamorrion Terry (Florida State – 1.93m/95kg – Junior (1998) – Quinto/sesto giro): Un profilo molto sottovalutato, deve ampliare il suo route tree ma possiede una velocità insolita per un ricevitore di 1.93m per 95kg. Ottimo nel creare yard dopo la ricezione grazie ad una falcata imponente e nel mettere a segno ricezioni in traffico. Possiede una delle migliori combinazioni di stazza e velocità di questa classe. Un “X receiver” che potrebbe rivelarsi una steal.

Sage Surratt (Wake Forest – 1.91m/98kg – Senior (1998) – Quinto/sesto giro): Ha fatto opt-out nel 2020, è un “X receiver” molto fisico, dominante nel mettere a segno ricezioni in traffico e dalle mani molto affidabili. Il suo route running è molto grezzo ed ha velocità ed accelerazione ampiamente sotto la media.

Seth Williams (Auburn – 1.91m/102kg – Junior (1999) – Sesto/settimo giro): Ricevitore fisico dotato di una grande elevazione, fattori che lo rendono un buon target nella red zone con la capacità di raggiungere lanci imprendibili per altri ricevitori. Tuttavia è un route runner grezzo ed ha avuto problemi di drop nel corso della carriera.

 

Definizioni ruoli wide receiver

X Receiver: Solitamente gli X receiver sono i ricevitori che giocano sull’esterno e sono allineati sulla linea di scrimmage. Dovendo correre buona parte delle tracce contro la press coverage, necessitano solitamente di forza fisica ed altezza per poter competere in situazioni di traffico. Esempio in NFL: Mike Evans (Tampa Bay Buccaneers)

Z Receiver: Lo Z receiver è allineato poco prima della linea di scrimmage, dunque solitamente è presente un “cuscinetto” tra lui ed il suo marcatore ed è possibile metterlo in “motion”, dunque spostarlo, al momento dello snap. Sono giocatori in genere fisicamente più piccoli rispetto agli X receiver. Esempio in NFL: Calvin Ridley (Atlanta Falcons)

Slot receiver: Anche gli slot receiver sono allineati prima della linea di scrimmage, possono contare su un “cuscinetto” con il marcatore e possono essere messi in “motion”. Gli slot receiver si dividono in slot “tradizionali”, ovvero ricevitori piccoli e molto rapidi in grado di sfruttare la velocità ed i rapidi tagli per colpire lo spazio (Cole Beasley, Buffalo Bills) o i “big slot” ovvero ricevitori più forti fisicamente che sono in generale troppo veloci da tenere per i tight end e troppo grossi da contenere per le safety (Keenan Allen, Los Angeles Chargers).

*Le categorie elecate non sono categorie “dure”, infatti molto spesso nonostante i wide receiver in NFL siano “titolari” in una determinata posizione, giocano degli snap anche da altre posizioni in determinate giocate.

guida draft wr

Kyle Pitts

Florida – 1.98m/109kg – Junior (2000) – Top-15

Kyle Pitts è uno dei talenti più rari del Draft 2021 e l’immenso salto di qualità vissuto nel 2020 ha catapultato il suo nome tra quelli più desiderati di questa classe. Pitts è un tight end atipico, funge da vero e proprio ricevitore aggiunto e possiede una dinamicità estremamente rara per un giocatore della sua stazza. Florida ha sfruttato le caratteristiche Pitts in ogni modo immaginabile, allineandolo sull’esterno da “X receiver”, nella slot per sfruttare la sua letale combinazione di forza fisica e velocità e da “U tight end”. Kyle Pitts è esplosivo alla linea di scrimmage, estremamente atletico ed è dominante nel mettere a segno ricezioni in traffico, situazioni nelle quali riesce a salire in cielo e ricevere il pallone ad altezze raggiungibili a pochissimi altri giocatori. Contro la press coverage, Pitts sfodera un footwork letale realizzando rilasci efficaci e la forza fisica per competere con qualsiasi difensore. L’ex tight end dei Gators è un separatore eccellente, in grado di correre tracce precise su tutti e tre i livelli della difesa, nonostante possa comunque ampliare il suo bagaglio di route. Con il pallone in mano, Pitts è un eccellente produttore di yard dopo la ricezione, grazie alla dinamicità ed alla capacità di resistere ai colpi dei difensori e rompere tackle. Nel corso della sua carriera collegiale, Pitts si è messo in mostra anche come un target di primo livello nella red zone, grazie a piedi rapidi e presenza fisica. In fase di bloccaggio, il giovane prospetto ha meno forza rispetto ai più tradizionali tight end specializzati nei blocchi, ed ha una tecnica ancora non eccelsa che gli crea problemi contro i difensori più tecnici. Kyle Pitts è un’arma moderna totale che può essere schierata con successo lungo tutta la linea di scrimmage e produrre costantemente in fase di ricezione, possiede tratti di gioco molto rari per un giocatore della sua stazza. Pitts è abbastanza maturo per poter ritagliarsi un ruolo molto importante nella sua futura squadra sin da subito.

Statistiche 2019: 80 tar, 54 rec, 649 rec yds, 12.0 avg, 5 rec TD

Statistiche 2020: 65 tar, 43 rec, 770 rec yds, 17.9 avg, 12 rec TD

Grade: 8.45

Il suo gioco ricorda: Darren Waller

Curiosità: Nel 2020 Kyle Pitts ha ricevuto il John Mackey Award, premio attribuito al miglior tight end della stagione di college football, ottenendo l’unanimità dei voti.

Scheda

Pat Freiermuth

Penn State – 1.96m/118kg – Junior (1998) – Secondo/terzo giro

Pat Freiermuth è un tight end che nel corso della sua carriera collegiale è stato in grado di portare costanza ed affidabilità sia in fase di ricezione che in fase di bloccaggio. Al contrario di Kyle Pitts, Pat Freiermuth non può contare su dinamismo ed atletismo sopra la media, ma porta grande forza nelle ricezioni in traffico e delle mani di altissimo livello. Freiermuth non è una minaccia nel gioco verticale, ma svolge un ottimo lavoro nel range corto ed intermedio, spazi nei quali riesce a creare separazione con la forza. La grande forza fisica rende Freiermuth un target molto affidabile nelle ricezioni in traffico e la sua fisicità lo ha reso un obiettivo importante anche nella red zone. Con il pallone in mano Freiermuth non è un grande creatore di yard dopo la ricezione, visto la velocità sotto la media, ma il prospetto dei Nittany Lions svolge comunque un lavoro accettabile nel rompere i tackle grazie alla forza fisica ed un buon stiff arm. Nel corso della sua carriera collegiale Freiermuth ha messo a segno miglioramenti importanti in fase di bloccaggio, soprattutto in pass protection, ma nonostante la forza, la tecnica nel run blocking è decisamente migliorabile e questo è uno dei tratti sui quali dovrà lavorare di più. A Penn State il tight end è stato utilizzato sia da tight end tradizionale, che allineato nella slot, ruolo nel quale potrebbe trovare spazio anche in NFL. Freiermuth ha ancora margini di crescita ma è abbastanza maturo da potersi ritagliare un buon ruolo sin dal suo primo anno e fornire un apporto significativo in pass protection. Il prospetto di Penn State ha il potenziale per diventare un target significativo della sua futura squadra.

Statistiche 2018: 45 tar, 26 rec, 368 rec yds, 14.2 avg, 8 rec TD

Statistiche 2019: 61 tar, 43 rec, 507 rec yds, 11.8 avg, 7 rec TD

Statistiche 2020: 37 tar, 23 rec, 310 rec yds, 13.5 avg, 1 rec TD

Grade: 6.6

Il suo gioco ricorda: Mark Andrews

Curiosità: E’ soprannominato “Baby Gronk” per la sua apparente somiglianza fisica e di gioco con Rob Gronkowski, attuale tight end dei Tampa Bay Buccaneers.

Scheda

Brevin Jordan

Miami – 1.91/111kg – Junior (2000) – Terzo/quarto giro

Per utilizzo e caratteristiche Brevin Jordan assomiglia molto di più ad un ricevitore che non ad un tight end. Gli Hurricanes lo hanno utilizzato principalmente dalla slot, sull’esterno e anche in uscita dal backfield, nel tentativo di sfruttare la sua dinamicità e la capacità di rompere tackle e guadagnare yard dopo la ricezione. Jordan è il tight end più veloce di questo Draft alle spalle di Kyle Pitts e questa caratteristica lo rende un profilo molto appetibile alle franchigie NFL, che sono sempre di più alla ricerca di tight end dinamici in grado di poter sfruttare accoppiamenti difensivi favorevoli. La velocità permette a Jordan di essere un buon separatore, ma il route running dell’ex arma offensiva di Miami è ancora grezzo e puramente verticale. I fluidi movimenti tuttavia offrono a Brevin Jordan la possibilità di estendere il suo bagaglio di tracce e diventare un ricevitore in grado di poter correre route di livello su tutti e tre i livelli della difesa, aspetto sul quale dovrà lavorare a fondo. Con la palla in mano il prospetto degli Hurricanes è esplosivo e la buona combinazione di velocità e forza fisica gli permettono di essere un buon produttore di yard dopo la ricezione. In fase di bloccaggio però il tight end è ancora molto acerbo, soprattutto dal punto di vista dell’utilizzo delle mani. Brevin Jordan è un prodotto ancora grezzo ma dal potenziale promettente ed ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un buon ruolo nella sua futura squadra, nonostante all’inizio il suo utilizzo possa essere limitato.

Statistiche 2018: 49 tar, 32 rec, 287 rec yds, 9.0 avg, 4 rec TD

Statistiche 2019: 48 tar, 35 rec, 495 rec yds, 14.1 avg, 2 rec TD

Statistiche 2020: 52 tar, 38 rec, 576 rec yds, 15.2 avg, 7 rec TD

Grade: 6.2

Il suo gioco ricorda: Jonnu Smith

Curiosità: Brevin Jordan si è avvicinato al football all’età di cinque anni ispirato dal padre, Darrell Jordan. Darrell fu draftato dagli Atlanta Falcons nel 1990 ma accusò un brutto infortunio alla spalla durante la prima pre-season e non ebbe mai la possibilità di esordire in NFL. Darrell successivamente morì a causa di un attacco cardiaco, proprio per questo in diverse interviste pre-Draft Brevin ha rimarcato il fatto che esordire in NFL realizzerebbe sia il suo sogno che quello di suo padre.

Hunter Long

Boston College – 1.96m/115kg – Redshirt junior (1999) – Quarto giro

Hunter Long è stato il protagonista assoluto del passing game di Boston College nelle ultime due stagioni. Long è un tight end tradizionale dalla struttura massiccia e dalle mani affidabili, spesso usato come “copertina di sicurezza” dal suo ex quarterback. Le doti di route running di Long sono limitate, il tight end è molto macchinoso nei movimenti e non taglia le tracce come invece riescono a fare altri interpreti di questa classe ed il prospetto di Boston College è solito vincere grazie a forza fisica (visibile nel mettere a segno ricezioni in traffico) ed anche una velocità sorprendente per la sua stazza. In fase di bloccaggio invece il gioco di Long è molto rifinito, in quanto in tight end ha dimostrato di saper svolgere un buon lavoro sia in pass protection che in run blocking grazie ad una buona tecnica manuale abbinata ad una forza adatta. L’ex giocatore di Boston College non ha un tetto particolarmente alto come prospetto, ma ha tutte le caratteristiche per poter diventare un target affidabile in fase di ricezione e nella red zone, ed un bloccatore di buon livello in NFL, giocando da tight end tradizionale con sporadiche apparizioni nella slot, con la possibilità di ottenere opportunità già a partire dalla sua prima stagione.

Statistiche 2019: 40 tar, 28 rec, 507 rec yds, 18.1 avg, 2 rec TD

Statistiche 2020: 89 tar, 57 rec, 685 rec yds, 12.0 avg, 5 rec TD

Grade: 6.1

Il suo gioco ricorda: Hunter Henry

Curiosità: Nel corso della sua carriera liceale, oltre al ruolo di tight end, Hunter Long ha giocato anche da defensive end, collezionando ben 7 sack nella ultima stagione di high school.

Tommy Tremble

Notre Dame – 1.93m/112kg – Junior (1998) – Quarto/quinto giro

Tommy Tremble è stato relegato ad un ruolo secondario nell’attacco di Notre Dame, ma ha mostrato il potenziale necessario per giustificare una scelta al Draft 2021. Tremble è un “coltellino svizzero” molto veloce, esplosivo ed atletico con la palla in mano. Gli Irish lo hanno usato come tight end tradizionale, dalla slot, da fullback e da running back, nel tentativo di valorizzare le sue abilità nel guadagnare yard aggiuntive. Tremble è anche una forza in fase di bloccaggio, dove si è rivelato un bloccatore d’impatto grazie a grande tecnica di mani e capacità di fare leva sull’avversario. Il tight end tuttavia non possiede una grande varietà di tracce nel suo bagaglio ma i movimenti morbidi gli forniscono un ottima base su cui costruire da questo punto di vista. Nonostante la necessità di questo miglioramento, in una NFL che richiede sempre di più pedine dinamiche in grado di aggredire lo spazio, Tremble potrebbe ritagliarsi un ruolo significativo come bloccatore e creatore di mismatch con i suoi marcatori. Il tight end è ancora un prospetto da sviluppare ed in un sistema offensivo creativo in grado di valorizzare la duttilità potrebbe rivelarsi un jolly interessante in grado di poter dare un buon apporto sotto numerosi aspetti. Nonostante la produzione statistica non eccellente al college, Tremble ha tutte le carte in regola per poter avere un impatto decisamente maggiore sulla NFL, anche il suo utilizzo potrebbe essere limitato nelle prime fasi della sua carriera.

Statistiche 2019: 24 tar, 16 rec, 183 rec yds, 11.4 avg, 4 rec TD

Statistiche 2020: 28 tar, 19 rec, 218 rec yds, 11.5 avg, 0 rec TD

Grade: 5.8

Il suo gioco ricorda: Tremble possiede caratteristiche molto particolari, difficile accostarlo ad un altro giocatore

Curiosità: Tommy Tremble fu un prospetto molto ricercato in uscita dal liceo, con Georgia e Notre Dame in prima linea. Il padre di Tommy, Greg Tremble, fu una safety d’impatto a Georgia e giocò per due stagioni anche in NFL, ma nonostante i tentativi del padre di reclutarlo ai Bulldogs, il giovane tight end scelse Notre Dame.

Altri tight end degni di nota

Tre’ McKitty (Georgia – 1.95m/111kg – Senior (1999) – Quinto/sesto giro): McKitty è un tight end in grado di attaccare lo spazio e creare yard con il pallone in mano e possiede una buona elasticità nel correre le tracce, anche se il bagaglio è molto scarno. McKitty ha le caratteristiche fisiche per migliorare come route runner ed incrementare le sue possibilità di ritagliarsi uno spazio significativo in NFL. Nel suo processo di sviluppo saranno necessari miglioramenti anche in fase di bloccaggio, dove presenta diverse lacune. McKitty ha un buon potenziale e necessiterà un deciso sgrezzamento.

Kenny Yeboah (Ole Miss – 1.95m/109kg – Senior (1998) – Sesto/settimo giro): Molto acerbo in fase di bloccaggio, come gli è stato riportato da Matt Rhule, capo allenatore dei Carolina Panthers, al Senior Bowl. Yeboah tuttavia è un ricevitore naturale con ottime mani, un route running preciso e tagliente ed un’interessante dinamicità con il pallone in mano.

Tony Poljan (Virginia – 2.00m/120kg – Senior (1998) – Sesto/settimo giro): Poljan ha tecnica ed efficacia sopraffina in fase di bloccaggio, sia in pass protection che nel proteggere le corse e potrà risultare molto utile in formazioni a due tight end. E’ tuttavia minimale il suo apporto in fase di ricezione, dove mostra un route running macchinoso e velocità ampiamente sotto la media. Incarna alla perfezione la figura del tight end “vecchia scuola”.

Penei Sewell

Oregon – 1.98m/150kg – Junior (2000) – Top-10

Penei Sewell è considerato il miglior prospetto nel suo ruolo ad uscire dal college nell’ultimo lustro. L’ex talento di Oregon ha deciso di saltare la stagione 2020 per prepararsi al Draft. Sewell è una forza della natura, può contare su un fisico massiccio ed un agilità insolita per un giocatore della sua stazza. In pass protection Sewell è in grado di dominare grazie ad una combinazione di forza, rapidità e lunghezza delle braccia che gli permette di mettere frequentemente le mani per primo sui difensori, i quali molto raramente si liberano dalla sua morsa. Ma oltre alla pura forza fisica, Sewell può contare su un ottima tecnica manuale, fondamentale per tenere testa anche ai difensori dotati di un vasto bagaglio di mosse. L’agilità sopra la media ed un footwork da ballerina hanno permesso a Sewell di recuperare in modo innaturale in circostanze nel quale sembrava ormai aver perso il duello con il difensore avversario. Il tratto più raro del profilo di Sewell è il suo apporto nel proteggere le corse a campo aperto e spostarsi sulla linea di scrimmage, dove con l’inerzia guadagnata dalla corsa e la forza fisica riesce ad aprire con frequenza varchi per far passare il corridore. Nel corso della sua carriera collegiale Sewell non ha mostrato particolari punti deboli, ma nei rari frangenti nei quali è stato battuto, è successo perché il difensore è riuscito a mettere per primo le mani s di lui. Al college Penei Sewell è stato utilizzato da left tackle, posizione dalla quale ha concesso un solo sack su 1376 snap giocati, mettendo in mostra anche una visione di gioco ed una concentrazione di altissimo livello. Un altro punto di domanda riguardante il profilo di Sewell è la sua esperienza, visto che il tackle ha giocato soltanto per due stagioni, senza affrontare pass rusher di livello particolarmente alto. Sewell possiede le caratteristiche per potersi guadagnare un posto da titolare sin dal suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 450 snaps, 1 sack, 1 hit, 6 hurries

Statistiche 2019: 926 snaps, 1 sack, 1 hit, 5 hurries

Grade: 8.2

Il suo gioco ricorda: Trent Williams

Curiosità: Penei Sewell è il nipote di Isaac Sopoaga, nose tackle selezionato al quarto giro del Draft 2004 e che ha speso la sua decennale carriera in NFL tra San Francisco 49ers e Philadelphia Eagles, con un breve parentesi ai New England Patriots.

Scheda

Rashawn Slater

Northwestern – 1.90m/143kg – Senior (opt-out) (1999) – Top-20

Rashawn Slater ha deciso di saltare la stagione 2020 per prepararsi al Draft. Slater possiede un footwork di altissimo livello, che gli permette di fare rapidi aggiustamenti e di recuperare eventuali svantaggi. A Northwestern Slater è stato impiegato sia da right tackle che da left tackle, posizioni dalle quali ha fermato numerosi ottimi prospetti, con il picco arrivato nel 2019 contro Ohio State, quando il tackle ha annullato Chase Young grazie ad una prova tecnica sopraffina. Dal punto vista tecnico Slater è molto rifinito, l’ottimo lavoro di mani gli ha permesso di ammortizzare ed arginare difensori molto più esplosivi di lui in pass protection. Dal punto di vista fisico Slater è molto potente e atletico, tratti che gli permettono di essere un trattore in run blocking. I maggiori dubbi riguardanti Slater sono sulla taglia, l’ex giocatore di Northwestern infatti ha una stazza più da guardia rispetto a quella tradizionale dei tackle, con una lunghezza delle braccia minore che, anche se raramente, lo ha portato ad avere difficoltà nel recuperare difensori che lo colpivano verso l’interno. Proprio la stazza potrebbe portare le franchigie NFL ad impiegarlo da guardia, ruolo che Slater non ha mai occupato, ma l’ex giocatore di Northwestern offre la versatilità necessaria per poter ricoprire eccellentemente tutte le posizioni della linea offensiva. Slater è maturo ed è in grado di vincere grazie ad una combinazione di tecnica e atletismo e nonostante i dubbi sulla taglia, possiede tutto il potenziale per poter occupare un ruolo da titolare, che sia da tackle o da guardia, già a partire dal suo anno da rookie.

Statistiche 2018: 1048 snaps, 2 sack, 1 hit, 15 hurries

Statistiche 2019: 787 snaps, 0 sack, 1 hit, 4 hurries

Grade: 7.9

Il suo gioco ricorda: David Bakhtiari

Curiosità: Nonostante Rashawn Slater abbia avuto numerosi incontri ravvicinati con Chase Young, il giovane prospetto in un’intervista ha ammesso che il difensore più difficile da marcare nel corso della sua carriera collegiale è stato A.J. Epenesa, defensive end scelto al secondo giro del Draft 2020 dai Buffalo Bills. Slater ha sottolineato che il suo atletismo lo ha aiutato a contenere bene l’esplosività di Young, mentre le lunghe braccia e la grande tecnica di Epenesa gli hanno reso il compito molto più difficile.

Scheda

Christian Darrisaw

Virginia Tech – 1.96m/142kg – Junior (1999) – Primo giro

Christian Darrisaw ha fatto miglioramenti esponenziali nel corso dei suoi tre anni a Virginia Tech, concludendo la sua carriera collegiale con zero sack e zero quarterback hit concesse nel 2020. Darrisaw è dominante dal punto di vista atletico, è in grado di esplodere alla linea di scrimmage per trascinare difensori oppure colpire il secondo livello della difesa senza particolari sforzi. Nei blocchi per le corse è uno dei tackle più dotati di questo Draft, i suoi blocchi in movimento sono estremamente efficaci ed una volta effettuata la presa sui difensori è in grado di mantenere il blocco a lungo grazie all’enorme forza creata dalla parte superiore del suo corpo, caratteristiche che lo hanno visto eccellere nel proteggere a zona. Anche in pass protection Darrisaw può contare su una buona tecnica, a Virginia Tech ha messo in mostra un vasto repertorio di mosse per ammortizzare ed annullare gli attacchi manuali dei difensori. Darrisaw ha delle lunghe braccia che riesce ad usare con consapevolezza riuscendo a controllare i difensori sia all’interno che all’esterno, spesso colpendo per primo, in alcune occasioni però, un attacco troppo largo delle braccia sul difensore, ha portato Darrisaw ad avere più difficoltà del dovuto. In una classe di tackle ricca di talento, Darrisaw spicca come uno dei nomi più pronti a fare il salto in NFL, dove l’ottima tecnica, la mostruosa potenza e la maturità lo rendono un prospetto in grado di poter dare un buon apporto da titolare già dalla sua stagione da rookie. Ad Oklahoma State è stato impiegato solo ed esclusivamente come left tackle.

Statistiche 2018: 785 snaps, 4 sacks, 3 hits, 5 hurries

Statistiche 2019: 863 snaps, 3 sacks, 4 hits, 10 hurries

Statistiche 2020: 668 snaps, 0 sack, 0 hit, 6 hurries

Grade: 7.45

Il suo gioco ricorda: Laremy Tunsil

Curiosità: Prima di approdare a Virginia Tech, Christian Darrisaw ha trascorso un anno all’Accademia Militare di Fork Union, un’esperienza che stando alle sue parole lo ha aiutato a maturare moltissimo.

Teven Jenkins

Oklahoma State – 1.98m/145kg – Redshirt senior (1998) – Primo giro

Dopo due anni da titolare nella media, nel 2020 Teven Jenkins ha compiuto un salto di qualità impressionante nel suo processo di maturazione. Jenkins è fisicamente dominante e nel 2020 non ha mai perso occasione per dimostrarlo, affondando a terra numerosi difensori grazie all’innata forza della parte superiore del suo corpo. In pass protection Teven Jenkins raramente concede il vantaggio ai difensori e con le sue lunghe braccia riesce a tenere il difensore lontano dal suo corpo, controllandolo sia sull’esterno che sull’interno. Il vero punto di forza di Jenkins tuttavia è il running game, frangente nel quale riesce a creare spazio trascinando letteralmente il difensore nella sua corsa, al college, pochissimi avversari hanno tenuto testa ai blocchi in movimento di Jenkins. Nonostante una stazza decisamente impegnativa, si è visto più volte Jenkins seguire il running back al secondo livello di livello della difesa, eliminando dalla corsa altri difensori. Il tratto d’elitè dell’ex tackle di Oklahoma State è proprio la forza delle sue mani e delle sue braccia, tratto che sommato alla grande capacità di mantenere l’equilibrio nonostante gli attacchi avversari lo rendono un tackle estremamente affidabile. Tuttavia a volte la consapevolezza di poter dominare con le proprie mani lo porta a subire dal punto di vista tecnico, soprattutto se difensori con un buon bagaglio di tecniche manuali riescono a mettere le mani su Jenkins per primi ed è proprio in contesti di questo tipo che Jenkins ha vissuto le difficoltà maggiori. Nonostante debba ampliare il suo repertorio di contrattacchi manuali, Jenkins è un tackle abbastanza maturo da poter occupare un ruolo da titolare già a partire dal suo primo anno. Ad Oklahoma State è stato impiegato maggiormente da right tackle, ma ha occupato una quantità di tempo considerevole anche da left tackle, emergendo nel sistema offensivo ricco di blocchi a zona e power.

Statistiche 2018: 1012 snaps, 2 sacks, 1 hit, 18 hurries

Statistiche 2019: 864 snaps, 0 sack, 0 hit, 7 hurries

Statistiche 2020: 448 snap, 0 sack, 2 hits, 2 hurries

Grade: 7.4

Il suo gioco ricorda: Ronnie Stanley

Curiosità: Se dovesse trovare una nuova squadra al primo round, Teven Jenkins diventerebbe il primo uomo di linea di Oklahoma State ad essere selezionato al primo giro del Draft da Russell Okung nel 2010.

Alijah Vera-Tucker

USC – 1.93m/143kg – Redshirt junior (1999) – Primo giro

Alijah Vera-Tucker è uno degli uomini di linea più versatili in questo Draft, in quanto il talento di USC nel corso delle sue tre stagioni a Los Angeles ha giocato ad ottimi livelli da right guard (nel 2018), left guard (nel 2019) e left tackle (nel 2020). Nonostante nel 2020 sia stato impiegato da left tackle con ottimi risultati, il fisico di Alijah Vera-Tucker si prospetta come ottimale per occupare il ruolo di guardia in NFL, a causa della lunghezza delle braccia sotto la media rispetto ai tackle. Vera-Tucker può contare su un atletismo di ottimo livello che gli permette di muoversi lateralmente con efficienza in pass protection e di ottenere più inerzia nel run blocking. In pass protection Vera-Tucker ha messo in mostra un footwork ed un equilibrio di altissimo livello, tratti che gli hanno permesso di recuperare facilmente anche in situazioni nel quale sembrava battuto. In run blocking l’ottima visione di gioco sommata alla grande potenza che sono in grado di generare le sue gambe hanno reso il versatile uomo di linea di USC uno dei migliori tackle in run blocking dell’intero college football, grazie ad un pacchetto che lo ha visto più volte concludere i blocchi facendo finire a terra i difensori dopo averli trasportati. Uno dei problemi principali di Vera-Tucker nel suo primo e unico anno da left tackle è stato rappresentato dall’utilizzo delle mani, spesso il talento di USC ha puntato le mani troppo larghe sul corpo del difensore avversario, permettendogli di avere un vantaggio e di effettuare una rapida contromossa. Il posizionamento delle mani ed il bagaglio di tecniche per ammortizzare gli attacchi dei difensori avversari rappresentano sicuramente i tratti sui quali Vera-Tucker dovrà lavorare di più, ma nonostante questo il talento dei Trojans ha il potenziale per occupare un ruolo da titolare sin da subito. La forza e la grande visione di gioco di Vera-Tucker nel run blocking lo hanno visto eccellere nei blocchi a zona di USC. La capacità di giocare sia da tackle che da guardia sarà molto valorizzata dalle franchigie in sede di Draft.

Statistiche 2019: 926 snaps, 1 sack, 0 hit, 6 hurries

Statistiche 2020: 466 snaps, 4 sacks, 2 hits, 2 hurries

Grade: 7.3

Il suo gioco ricorda: Zack Martin

Curiosità: Nel 2020 Alijah Vera-Tucker ha vinto il Morris Trophy, premio attribuito al miglior uomo di linea dell’intera conference Pac-12 e votato dai giocatori stessi.

Scheda

Samuel Cosmi

Texas – 2.01m/140kg – Junior (1999) – Primo/secondo giro

Samuel Cosmi è uno dei tackle con più esperienza di questo Draft e nel corso della sua carriera collegiale a Texas ha giocato sia da right tackle che da left tackle, ed è proprio sulla sinistra che il prospetto dei Longhorns ha disputato le sue ultime due stagioni. Come confermato dai dati messi a referto al Pro Day, Cosmi è estremamente atletico, tratto che lo aiuta a recuperare da situazioni sfavorevoli in pass protection con un rapidissimo footwork ed a supportare le corse dei running back anche al secondo livello della difesa grazie ad una buona velocità. La carriera di Cosmi ai Longhorns tuttavia è stata caratterizzata da alti e bassi, alti e bassi dovuti ad una tecnica manuale ancora ben lontana da quella di altri prospetti di questa classe. Il posizionamento troppo largo delle mani del difensore e la lentezza nel mettere le mani sull’avversario, hanno portato Cosmi a soffrire molto in tutte le situazioni nelle quali i difensori riuscivano a mettere le loro mani su di lui per primi, a causa di bagaglio povero di contromosse. Cosmi avrà bisogno di rifinire la sua tecnica in NFL, perché nella lega il mix di tecnica e atletismo dei difensori non permetterà a Cosmi di vincere solo con forza e atletismo con alta frequenza così come successo in molti frangenti al college, nonostante un punch di alto livello. Cosmi deve rifinire il suo gioco ma possiede tutte le caratteristiche per potersi ritagliare un ruolo considerevole sin da subito, a partire da un livello d’atletismo d’elitè per un tackle ed una lunghezza delle braccia ben sopra la media.

Statistiche 2018: 1055 snaps, 3 sacks, 3 hits 19 hurries

Statistiche 2019: 964 snaps, 1 sack, 0 hits, 13 hurries

Statistiche 2020: 605 snaps, 2 sacks, 1 hit, 5 hurries

Grade: 6.7

Il suo gioco ricorda: Taylor Decker

Curiosità: Nel match contro West Virginia della stagione 2019, Sam Cosmi ha messo a referto un touchdown su ricezione. Più precisamente il quarterback Sam Ehlinger ha sfornato al tackle uno screen e Cosmi ha sfruttato il suo atletismo per percorrere le 15 yard che portavano alla end zone. In numerose interviste pre-Draft Cosmi ha orgogliosamente citato quella giocata.

Jalen Mayfield

Michigan – 1.96m/145kg – Junior (2000) – Primo/secondo giro

Jalen Mayfield ha disputato soltanto due partite nel 2020 e con una sola stagione da titolare alle spalle è uno dei tackle con meno esperienza di questa classe. A Michigan, Mayfield ha giocato sia da left tackle che da right tackle, spendendo la maggior parte dei suoi snap nella parte destra della linea offensiva. L’ex talento dei Wolverines si è messo in mostra grazie all’enorme potenza che è in grado di sprigionare, dovuta alla grande forza della parte superiore del suo corpo. Se da una parte Mayfield è un prospetto dotato di ottima potenza per tener testa a buona parte dei difensori anche al livello NFL ed un rapido footwork, dall’altra è ancora grezzo dal punto di vista tecnico, con la mancata esperienza che emerge nel piazzamento delle mani sul difensore, il quale, piazzandole troppo in alto e larghe, è stato spesso messo in difficoltà da rapide contromosse. Jalen Mayfield è fenomenale nel mantenere i blocchi a lungo ed in run blocking è abbastanza atletico da passare al lato della giocata e mettere a segno il blocco. Il prospetto dei Wolverines è uno dei più interessanti dal punto di vista fisico di questa classe di tackle, ma necessiterà esperienza in più al fine di ripulire il suo gioco e raggiungere il suo potenziale. Nonostante sia stato impiegato maggiormente da right tackle, Mayfield possiede tutte le caratteristiche per ottenere un posto da tackle titolare nella sua stagione da rookie, anche se inizialmente potrebbe non partire titolare.

Statistiche 2019: 851 snaps, 1 sack, 3 hits, 23 hurries

Grade: 6.55

Il suo gioco ricorda: Jedrick Wills Jr.

Curiosità: Nel suo ultimo anno di liceo Jalen Mayfield è stato nominato “giocatore difensivo dell’anno nello stato del Michigan”, dopo aver messo a referto una stagione da 31 tackle for loss, 17 sack e 3 fumble recuperati giocando da defensive end.

Dillon Radunz

North Dakota State – 1.95m/136kg – Senior (1998) – Secondo/terzo giro

Nel sistema offensivo principalmente incentrato sulle corse di North Dakota State, Dillon Radunz si è messo in mostra come un tackle tremendamente efficace nel run blocking. Radunz esplode alla linea di scrimmage ed è aggressivo nel fiondarsi sul difensore ed imporre le sue lunghe e potenti braccia per tenerlo a distanza ed aprire varchi, salvo poi proseguire il suo lavoro al secondo livello della difesa grazie ad un buon atletismo dovuto anche ad un peso inferiore rispetto a quello degli altri tackle di questa classe. Mentre in run blocking Dillon Radunz possiede un repertorio che gli permetterebbe di avere un impatto significativo sin da subito in NFL, in pass protection il prospetto di North Dakota State possiede qualche macchia in più. Infatti la mancanza di potenza nella parte inferiore del suo corpo ed un footwork nella media lo hanno portato ad essere bruciato in velocità dai difensori avversari e ad avere problemi di equilibro nel tentativo di mantenere i blocchi a lungo, finendo per cedere. Inoltre, la sua esperienza contro prospetti difensivi di livello non è pervenuta, in quanto gli avversari affrontati in FCS sono ben lontani da quelli che dovrà affrontare ogni domenica in NFL. Nel corso del sua carriera collegiale, Radunz è stato impiegato solo ed esclusivamente da left tackle. Il prospetto di North Dakota State è molto atletico e potrebbe essere una forza sin da subito in run blocking, dove si sposerebbe alla perfezione con squadre che vanno un vasto utilizzo di blocchi a zona, tuttavia dovrà rafforzarsi dal punto di vista fisico per poter fronteggiare al meglio i difensori NFL. Radunz ha il potenziale per diventare un tackle titolare ma con ogni probabilità necessiterà di miglioramenti prima di poter occupare quel ruolo.

Statistiche 2018: 626 snaps, 3 sacks, 1 hit, 7 hurries

Statistiche 2019: 682 snaps, 0 sack, 0 hit, 6 hurries

Grade: 6.25

Il suo gioco ricorda: Kolton Miller

Curiosità: Nel corso degli ultimi mesi, visto l’annullamento della stagione di North Dakota State, Dillon Radunz si è messo in contatto e si è trasferito in California per allenarsi con Joe Staley, ex colonna portante della linea offensiva dei San Francisco 49ers per oltre 10 anni.

Alex Leatherwood

Alabama – 1.98m/142kg – Senior (1999) – Secondo/terzo giro

Alex Leatherwood è reduce da una carriera collegiale d’impatto ad Alabama, nella quale ha avuto l’occasione di fare molta esperienza affrontando ottimi difensori. Leatherwood ha trascorso il suo primo anno ad Alabama da right tackle, concludendo la sua carriera collegiale con due stagioni complete da left tackle. Leatherwood può contare su un fisico imponente e su braccia molto lunghe e potenti, che, una volta affondate sul difensore, non permettono all’avversario di raggiungere il suo corpo. In pass protection il tackle può contare su delle gambe molto potenti ed un grande equilibrio che gli permette di tenere testa ai confronti di forza più duri. Leatherwood ha un profilo sorprendente dal punto di vista atletico ed ha avuto un ottimo impatto nel creare varchi per le corse nella zone centrale del campo, dove riesce a far leva grazie alle possenti braccia ed il sostegno di una base molto pesante. I problemi del prospetto di Alabama però sono emersi nella velocità dei movimenti di uscita dalla linea di scrimmage, Leatherwood ha un’uscita pesante ed il footwork non è rapido, ha avuto difficoltà contro difensori esplosivi che lo attaccavano sull’esterno, dove è lento nel recuperare. Il fisico molto pesante, ha creato anche a Leatherwood problemi nel mantenere a lungo i blocchi, creando penalità o permettendo ai difensori di liberarsi a causa di un sovraffaticamento. Alex Leatherwood è uno dei prospetti con più esperienza di questa classe di tackle, in grado di poter giocare titolare sin da subito, ma molti dei tratti descritti potrebbero calzare meglio in un ruolo da guardia in NFL, spostamento che, stando alle interviste pre-Draft, molte franchigie hanno citato come opzione.

Statistiche 2018: 935 snaps, 2 sacks, 4 hits, 15 hurries

Statistiche 2019: 748 snaps, 0 sack, 1 hit, 9 hurries

Statistiche 2020: 867 snaps, 3 sacks, 4 hit, 9 hurries

Grade: 6.5

Il suo gioco ricorda: Ereck Flowers

Curiosità: Ad Alabama Alex Leatherwood si è contraddistinto per leadership e maturità, tanto da essere nominato capitano permanente della squadra per la stagione 2020.

Jackson Carman

Clemson – 1.98m/149kg – Junior (2000) – Secondo/terzo giro

Nel corso dei suoi tre anni a Clemson, Jackson Carman ha protetto il lato cieco di Trevor Lawrence, occupando il posto di left tackle per tre stagioni consecutive. Carman è estremamente potente al punto di contatto con il difensore, è dotato di una base solida e di braccia possenti e lunghe. Il prospetto di Clemson è nella media dal punto di vista tecnico, fa un buon utilizzo delle sue mani e le sfrutta per tenere l’avversario lontano dal suo corpo per controllarlo, mettendosi in mostra anche come un giocatore molto aggressivo, facendo leva sulla grande forza fisica. Nonostante Carman possa contare su un atletismo superiore alla media per i tackle del suo peso, la pesantezza della parte inferiore del suo corpo non gli permette di avere un footwork pulito, fattore che lo limita. Il buon atletismo rende Carman efficace anche nel run blocking, dove riesce a seguire le corse anche al secondo livello della difesa. Tuttavia, la lentezza dei piedi gli ha provocato problemi contro difensori più esplosivi ed atletici, sia nel limitarli alla linea di scrimmage che nel recuperare eventuali svantaggi, motivo per il quale alcune franchigie potrebbero decidere di impiegarlo da right tackle oppure da guardia. Carman è abbastanza maturo per guadagnarsi un posto da titolare sin dal suo anno da rookie, nonostante possa essere relegato ad un ruolo minore inzialmente, ma starà alle squadre valutare dove collocarlo a causa di un footwork ben lontano da quello dei primi della classe. Nonostante il suo gioco possa tradursi bene anche nel ruolo di guardia, Carman possiede il potenziale e le caratteristiche fisiche per giocare anche da tackle.

Statistiche 2018: 209 snaps, 1 sack, 2 hits, 1 hurry

Statistiche 2019: 800 snaps, 1 sack, 3 hits, 10 hurries

Statistiche 2020: 781 snaps, 4 sacks, 4 hits, 3 hurries

Grade: 6.3

Il suo gioco ricorda: Dion Dawkins

Curiosità: Nel 2018, allo US Army All-American Bowl, partita nella quale competono i migliori talenti liceali, Jackson Carman ha vinto la gara di cibo che si tiene nel weekend che porta alla partita. Carman ha sbaragliato la competizione ingerendo due hot dog ed un hamburger in 40 secondi.

Altri offensive tackle degni di nota

Liam Eichenberg (Notre Dame – 1.98m/137kg (1998) – Senior – Secondo/terzo giro): Tre anni da left tackle dei Fighting Irish, non concede un sack dal 2018. Molto costante nelle sue prestazioni, può contare su un ottimo footwork ed una buona tecnica manuale, la quale necessita un ampliamento di mosse per contrastare quella dei difensori. Solido sia in run protection che in run blocking, non possiede alcun tratto raro, atletismo sotto la media, soffre i difensori veloci. Ha il potenziale per ritagliarsi un posto da titolare sin dalla sua stagione da rookie.

Walker Little (Stanford – 2.01m/145kg (1999) – Senior – Secondo/terzo giro): Nel 2018 Walker Little ha messo a segno un’annata di livello stellare, salvo poi giocare soltanto una partita nelle successive due stagioni a causa di un infortunio e dell’opt-out nel 2020. In pass protection si era dimostrato in grado di poter giocare al livello dei migliori della classe, footwork di altissimo livello e presa letale sui difensori, dotato di un grande bagaglio tecnico nel proteggere i passaggi. In run blocking aveva incontrato più difficoltà, soprattutto nel riuscire a scaricare forza sul difensore per aprire varchi, dovrebbe rafforzare la parte superiore del suo corpo. Potenziale altissimo, ma dopo due anni senza giocare, sarà necessario constatare da quale punto ripartirà prima di poterlo considerare pronto per ritagliarsi un posto da titolare sin da subito.

James Hudson III (Cincinnati – 1.96m/141kg (1999) – Redshirt junior – Terzo/quarto giro): Buon potenziale ma pochissima esperienza, ha giocato solo una stagione da titolare al college, da left tackle. Estremamente atletico e produttivo in run blocking, dotato di un ottimo footwork, ma ancora molto grezzo dal punto di vista tecnico. Tecnica manuale totalmente da rivedere in pass protection, molto improvvisata, così come il posizionamento dei piedi. Hudson III ha i mezzi fisici per diventare un buon tackle, ma dovrà attraversare un processo di maturazione e di sgrezzamento importante prima di poter esser schierato titolare in NFL.

Wyatt Davis

Ohio State – 1.93m/143kg – Redshirt junior (1999) – Primo/secondo giro

Nelle ultime due stagioni Wyatt Davis ha rappresentato l’ancora della linea offensiva che ha protetto Justin Fields, mettendosi in mostra come un ottimo prospetto nel ruolo di right guard. Wyatt Davis è inamovibile al punto di contatto, è molto rapido nel colpire il difensore e tenergli testa grazie ad una tecnica manuale sopraffina. In pass protection Davis è stato una sicurezza, concedendo un solo sack nelle ultime due stagioni. Il prospetto di Ohio State possiede un ottimo controllo del proprio corpo ed ha grande equilibrio, fattore che lo aiuta a mantenere a lungo i blocchi. Nonostante possegga un atletismo sotto la media, aspetto che non lo vede particolarmente attivo nell’attaccare il secondo livello della difesa, Davis svolge un ottimo lavoro anche in run blocking, dove è in grado di generare movimento grazie alla tremenda forza generata dalla parte inferiore del suo corpo. Davis ha avuto diversi problemi alle ginocchia nel corso della sua carriera collegiale. Wyatt Davis ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto da titolare in NFL sin sa subito, dove si prospetta una guardia in grado di poter svolgere un ottimo lavoro in pass protection e di dare un buon apporto anche in run blocking, dal suo profilo non emergono particolari punti deboli o tratti non traducibili in NFL.

Statistiche 2018: 239 snaps, 1 sack, 0 hit, 6 hurries

Statistiche 2019: 923 snaps, 0 sack, 0 hit, 15 hurries

Statistiche 2020: 547 snaps, 3 sacks, 1 hit, 7 hurries

Grade: 6.9

Il suo gioco ricorda: Trai Turner

Curiosità: Wyatt Davis è il nipote di Willie Davis, Hall of Famer e leggendario defensive end dei Green Bay Packers. Con i Packers si è aggiudicato il Super Bowl I e II, cinque titoli NFL, cinque apparizioni al Pro Bowl e la presenza NFL All-Decade Team degli anni ’60.

Scheda

Trey Smith

Tennessee – 1.98m/150kg – Senior (1999) – Terzo/quarto giro

La carriera collegiale di Trey Smith è stata travagliata a causa di problemi ai polmoni che lo hanno costretto a stare lontano dai campi. A Tennessee, Smith ha giocato un intero anno da left tackle, salvo poi essere spostato a left guard a causa delle difficoltà incontrate da tackle. Smith è dotato di un enorme forza, tratto che gli ha permesso di tenere testa a qualsiasi difensore, grazie ad una potenza che lo ha portato a mettere al tappeto e stoppare avversari al primo contatto. Questo aspetto lo ha portato a tratti ad avere successo anche in run blocking, dove riesce a creare movimento ed aprire varchi. Il profilo di Smith però, oltre all’innata forza fisica, ha ancora ben poco da offrire dal punto di vista tecnico. Smith ha avuto difficoltà contro i difensori dotati di una buona tecnica manuale contro i quali non riusciva ad imporsi con la forza e la pesantezza dei suoi movimenti lo ha portato ad avere problemi di equilibrio e nel recuperare gli svantaggi. Smith ha incontrato difficoltà anche dal punto di vista della visione di gioco, dove è stato battuto con frequenza dagli stunt dei difensori. Trey Smith possiede un profilo fisico estremamente interessante ma avrà bisogno di rifinire il suo gioco prima di poter partire titolare in NFL, rifiniture che non sono arrivate al college anche a causa dei problemi di salute.

Statistiche 2018: 421 snaps, 2 sacks, 3 hits, 5 hurries

Statistiche 2019: 758 snaps, 0 sack, 3 hits, 8 hurries

Statistiche 2020: 662 snaps, 1 sack, 1 hit, 4 hurries

Grade: 6.49

Il suo gioco ricorda: Gabe Jackson

Curiosità: Trey Smith è stato classificato come il miglior prospetto in assoluto in uscita dal liceo nella classe del 2017.

Deonte Brown

Alabama – 1.93m/160kg – Redshirt Senior (1998) – Quarto/quinto giro

Ad Alabama, Deonte Brown ha fatto esperienza sia da left che da right guard, mettendosi in mostra come un prospetto solido, ma senza aspettative da superstar. Il peso decisamente importante complica diversi aspetti del gioco di Deonte Brown, soprattutto dal punto di vista della reattività, ma il prospetto di Alabama si è dimostrato in grado di sfruttare la sua solida base e la forza delle sue braccia per chiudere nella morsa il difensore e mantenere a lungo i blocchi. In pass protection, al punto di contatto, Brown riesce a sprigionare tutti i suoi 160 chilogrammi, impattando il difensore e riuscendo spesso a vincere con la potenza. Anche nel run blocking, nonostante qualche difficoltà nel proseguire dopo il primo blocco, Brown fa valere la sua forza che è difficilmente pareggiabile dal difensore. Brown ha un footwork nella media ed una buona tecnica manuale per ammortizzare e rispondere ai colpi dei difensori in pass protection. Tuttavia, l’enorme base ed il peso importante lo portano ad avere enormi problemi nell’inseguire i difensori sfuggiti per recuperarli, così come la reattività alla linea di scrimmage è sotto la media e permette ai difensori più esplosivi di metterlo in seria difficoltà. Brown possiede qualche difetto, ma è una guardia con grande esperienza da entrambi i lati della linea offensiva ed ha caratteristiche per poter giocare da titolare sin da subito.

Statistiche 2018: 374 snaps, 0 sack, 2 hits, 4 hurries

Statistiche 2019: 521 snaps, 0 sack, 2 hits, 11 hurries

Statistiche 2020: 829 snaps, 0 sack, 3 hits, 12 hurries

Grade: 6.4

Il suo gioco ricorda: Rodney Hudson

Curiosità: Nel corso della sua carriera collegiale Deonte Brown si è reso protagonista di un ottima evoluzione. La guardia offensiva è stata reclutata da Alabama come 177esimo prospetto della classe del 2017, riuscendo dopo tre stagioni a guadagnarsi un posto nella miglior formazione della Southeastern Conference (SEC) nel 2020.

Altre guardie degne di nota

Ben Cleveland (Georgia – 1.98m/160kg – Redshirt senior (1998) – Quarto/quinto giro): A Georgia è stato utilizzato solo ed esclusivamente da right guard, stazza impressionante e forza ben sopra la media, difficile da battere in duelli di pura forza. Dal punto di vista tecnico Cleveland è rifinito, sa dove collocare le mani e svolge un ottimo lavoro nel controllare il difensore con le sue lunghe braccia. Buon apporto sia in pass protection che in run blocking, dove fa valere con forza il suo fisico. L’enorme stazza tuttavia lo limita nei movimenti laterali e nella rapidità del footwork, aspetti gli complicano anche l’equilibrio. Ha il potenziale per diventare una guardia titolare in NFL, anche se non da subito.

Kendrick Green (Illinois – 1.93cm/142kg (1998) – Redshirt junior – Quinto/sesto giro): A Illinois è stato impiegato sia da guardia che da centro. Green possiede grande forza fisica al punto di contatto ed una buona mobilità sia laterale che verticale, ma è ancora un prospetto estremamente grezzo dal punto di vista tecnico, sia manuale che del footwork. Prospetto totalmente da sviluppare.

David Moore (Grambling State – 1.90m/145kg – Senior (1998) – Quinto/sesto giro): David Moore proviene da uno degli atenei storicamente afroamericani più importanti del circuito. A Grambling State ha giocato da guardia e si è fatto notare con ottime prestazioni agli allenamenti del Senior Bowl. Estremamente potente al punto di contatto e footwork sottovalutato per un giocatore della sua stazza, tratto che si traduce sia in pass protection che in run blocking. Il punto debole è sicuramente il controllo del suo corpo, grandi problemi di equilibrio dovuti all’eccessiva aggressività. Ha il potenziale per diventare una guardia titolare in NFL, ma ha bisogno di rifinire diversi aspetti del suo gioco.

Creed Humphrey

Oklahoma – 1.96m/145kg – Redshirt junior (1999) – Primo/secondo giro

Creed Humphrey è la punta di diamante di questa classe di centri, dopo aver trascorso la sua carriera collegiale a proteggere con efficienza Baker Mayfield, Kyler Murray ed un super prospetto come Spencer Rattler. Humphrey possiede tratti atletici d’elitè per un centro, affermazione confermata dagli ottimi dati messi a referto al Pro Day di Oklahoma, dove il centro ha messo a referto dei dati degni di nota. Oltre all’atletismo sopra la media, che gli permette di avere un range d’azione molto più vasto rispetto a normali centri, Creed Humphrey può contare su una rifinitura tecnica di altissimo livello. L’ex centro dei Sooners è molto preciso nel collocare propriamente le proprie mani sul corpo dell’avversario e mantenere i blocchi a lungo. Humphrey ha un ottima visione di gioco, è in grado di reagire rapidamente a stunt e blitz ed è eccellente in pass protection, dove ha concesso zero sack nelle ultime due stagioni. La dinamicità lo rende una forza anche in run blocking, dove grazie anche ad un passato nel wrestling riesce a controllare perfettamente il suo corpo per generare movimento. L’unico significativo tratto negativo del profilo di Humphrey è la lunghezza delle braccia, inferiore alla media. Questo tratto lo ha portato ad avere qualche difficoltà contro difensori tecnici con le braccia più lunghe, ma Humphrey si è comunque dimostrato in grado di sopperire a questa mancanza grazie al suo sopraffino bagaglio tecnico. Humphrey è uno dei migliori prospetti nel ruolo di centro degli ultimi anni e possiede un atletismo estremamente raro per il ruolo, atletismo che gli permette di avere anche un footwork molto leggero, che gli semplifica i movimenti laterali. Il prospetto dei Sooners ha tutte le carte in regola per guadagnarsi un ruolo da titolare sin da subito.

Statistiche 2018: 877 snaps, 0 sack, 1 hit, 9 hurries

Statistiche 2019: 858 snaps, 0 sack, 1 hit, 11 hurries

Statistiche 2020: 710 snaps, 0 sack, 0 hit, 7 hurries

Grade: 7.2

Il suo gioco ricorda: Travis Frederick

Curiosità: Al Pro Day di Oklahoma Creed Humphrey ha messo a segno un tempo di 4.46 secondi sul 20-yard shuttle, esercizio svolto per valutare agilità e velocità nel cambiare direzione. Il tempo di Humphrey è stato inferiore rispetto a quello fatto registrare da Jerry Jeudy, attuale ricevitore dei Broncos, alla Combine nel 2020.

Landon Dickerson

Alabama – 1.98m/147kg – Redshirt senior (1998) – Secondo/terzo giro

La carriera collegiale di Landon Dickerson è stata molto travagliata, l’uomo di linea è passato da Florida State ad Alabama nel 2018 ed ha dovuto affrontare due operazioni alla caviglia e due rotture del legamento del ginocchio, con l’ultima avvenuta in prossimità dei playoff del 2020. Dickerson nel corso delle quattro stagioni spese al college, ha occupato ogni singola posizione della linea offensiva, affermandosi come un prospetto nella media, salvo poi vivere una vera e propria esplosione nel 2020 da centro titolare dei Crimson Tide. Dickerson è un macigno al punto di contatto con i difensori ed è esplosivo alla linea di scrimmage, dove riesce spesso a mettere per primo le mani sul difensore per poi imporsi grazie alla brutale forza della parte superiore del suo corpo. Dickerson non è particolarmente atletico e possiede un footwork nella media, ma ha la giusta dinamicità per supportare il suo lavoro sia in pass protection che in run blocking. Dickerson ha un buon bagaglio tecnico per tenere testa ai difensori, svolge un ottimo lavoro nell’amministrare la linea offensiva, grazie ad una visione di gioco eccellente ed è un rinomato leader. Alcune franchigie terranno in considerazione la lunga lista di infortuni nel valutare il profilo di Dickerson, ma l’ex centro di Alabama ha tutte le carte in regola per diventare un titolare in NFL nel ruolo di centro, aggiungendo la versatilità e l’esperienza di aver occupato anche il ruolo di tackle e di guardia, anche nel suo anno da rookie il suo utilizzo potrebbe essere limitato.

Statistiche 2019: 720 snaps, 0 sack, 2 hits, 4 hurries

Statistiche 2020: 716 snaps, 1 sack, 2 hits, 2 hurries

Grade: 6.9

Il suo gioco ricorda: Weston Richburg

Curiosità: Nonostante Dickerson si fosse sottoposto all’operazione per riparare il suo infortunio al legamento crociato del ginocchio solo due settimane prima della finale nazionale del 2020, il centro è sceso in campo per l’ultimo snap della partita in “victory formation”.

Altri centri degni di nota

Drake Jackson (Kentucky – 1.87m/131kg – Senior (1997) – Quarto/quinto giro): Nel sistema offensivo pesantemente basato sulle corse di Kentucky, Drake Jackson ha svolto un ottimo lavoro, mettendosi in mostra come un ottimo bloccatore nelle corse a zona o gap. In pass protection Jackson lascia più a desiderare, a causa di una stazza atipica per un centro, che comporta braccia più corte e meno potenza. Tuttavia è dotato di buona tecnica e riesce a sfruttare a dovere la buona mobilità. E’ in grado di dare un buon apporto sin da subito in run blocking e con un po’ di lavoro può trasformarsi in un affidabile centro titolare.

Josh Myers (Ohio State – 1.96m/142kg – Junior (1998) – Quinto/sesto giro): Nelle ultime due stagioni Josh Myers ha occupato il ruolo di centro titolare dei Buckeyes, mettendosi in mostra grazie ad forza ed atletismo. Nonostante il fisico imponente, Myers ha un ottimo footwork ed è dinamico in run blocking, aspetto nel quale è decisamente migliore. In pass protection infatti il prospetto di Ohio State presenta dei difetti significativi, tra cui un bagaglio tecnico molto scarso che lo ha portato a perdere numerose “battaglie di mani” con i difensori avversari. Dal punto di vista tecnico, Myers dovrà rifinire in modo considerevole il suo gioco, ma la potenza e l’atletismo sono ottime basi su cui costruire. Ha il potenziale per diventare un centro titolare in NFL.

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