La Strada verso il Draft: Patrick Surtain II

Ogni anno, puntualmente, Alabama sforna un defensive back da primo giro. Il sistema creato da Nick Saban a Tuscaloosa prepara come pochi altri al mondo professionistico e i giocatori che escono dal sistema difensivo dei Crimson Tide sono tra i più ricercati. Patrick Surtain II, figlio di Patrick Surtain Sr., ex cornerback di Dolphins e Chiefs, è stato per tre anni il corner titolare dei Tide e si candida ad essere uno dei primi giocatori di Alabama chiamati al primo giro.

Surtain ha il fisico ideale per ricoprire una delle più difficili posizioni difensive. È alto, snello, con braccia lunghe, abbastanza veloce da riuscire a coprire le tracce verticali con facilità. Comprende bene il gioco e visualizza bene i movimenti dell’attacco avversario, mettendosi nella miglior posizione per essere efficace. Raramente abbocca alle finte, è un placcatore solido e ha un buon istinto per la palla. In tante partite le squadre hanno girato al largo dalla linea laterale pattugliata da Surtain, ma questo non gli ha impedito di compiere giocate sulla palla, spesso sporcando i pochi passaggi pericolosi tentati dagli attacchi avversari. In run coverage è un buon elemento, combatte sui blocchi e sa divincolarsi bene per chiudere ogni spazio possibile.

Uno dei problemi di Surtain è la scarsa rapidità del primo passo, che lo rende un po’ poco reattivo nelle zone di campo in cui non può alzare i giri del motore. Se sfidato ad entrare verso il centro del campo è dove soffre maggiormente, sia per la rapidità sopracitata sia per dei movimenti del corpo non sempre fluidi per stare vicino al ricevitore. Se dovessimo analizzare il match contro Florida, un alto volume di lanci nella sua zona lo ha messo in difficoltà, ma a livello professionistico sarà pressoché scontato che verrà cercato parecchio dai lanci avversari e dovrà abituarsi a trasformare una debolezza in un punto di forza.

Surtain è un cornerback abituato a giocare in press coverage, dove può rimanere appiccicato al wide receiver ed infastidirlo con la sua marcatura fisica. Non è a digiuno di schemi a zona, e il suo QI footballistico gli permetterebbe di apprendere in fretta, ma è una tipologia di marcatura che andrebbe sicuramente allenata. Il fit ideale sarebbe in una squadra che gioca prevalentemente in cover-3, che esalterebbe al massimo le sue potenzialità.

I cornerback come Surtain sono sempre richiestissimi dalla NFL. Non ci sono red flag caratteriali e il materiale video è ampissimo, combinazione che permetterà a Surtain di sentir chiamare il suo nome già tra le prime 10-15 posizioni del Draft. I Denver Broncos o i Minnesota Vikings sono due team che potrebbero beneficiare dell’innesto del talento di Bama nei loro schemi difensivi.